8 Marzo 1211- E mi trovai li, all'ombra di quell'albero, in una giornata senza sole,come quasi tutti i giorni dopo la morte di mia madre, a pensare e pensare Il mio nome è Margot, nacqui il 12 ottobre del 1195 a Marsiglia, mio padre era il conte Duroc, mia madre si chiamava Charlotte, morì pochi giorni prima del mio 10° compleanno,uccisa da un animale dicevano. Ma io sapevo bene che non era così … mia madre fu uccisa da un vampiro … non dissi niente a nessuno, se lo avessi fatto mi avrebbero preso per matta..ma questo era l’ultimo dei miei problemi … un paio di giorni fa mio padre mi presentò un giovane, bellissimo, sui 20 anni, capelli un po’ lunghi, lisci e biondi..pallido e con gli occhi ambrati era un angelo. Ma la cosa che mi stupì fu che mio padre me lo presentò come futuro marito!io avevo solo 16 anni e mio padre era stato sempre contrario ai matrimoni combinati!!!che avesse cambiato idea!?!?!un rumore di passi mi riportò ala realtà..erano mio padre e quel ragazzo … < Padre > dissi io con tono di saluto < Figlia mia, abbiamo deciso la data > < padre, la data di cosa? >dissi, anche se immaginavo la risposta. < per il vostro matrimonio, tu e Caius vi sposerete fra due settimane > disse entusiasta… ah si chiama Caius. < Padre ma non mi avete neanche chiesto cose ne pensassi, in fondo è il mio matrimonio e voi siete stato sempre un uomo contrario a questo genere di cose > < Margot, da quando in qua t’interessano le decisioni che prendo? >. < da quando si tratta della mia vita > dissi alzando un po’ la voce, mio padre aprì bocca per ribattere ma non udì la sua di voce ma quella del ragazzo. < Conte, credo che sua figlia abbia ragione, ci dia il tempo di conoscerci meglio, se per lei non è un problema, queste due settimana le vorrei trascorrere con la mia futura moglie > disse senza staccare i suoi occhi da me. padre spiazzato dall’ intensità delle parole del giovane ci lasciò soli, il mio cuore stava prendendo il volo..ma perche..le mie game mi dicevano di correre via da lui ,.Ma perché avevo così paura?… ci allontanammo parecchio dalla tenuta arrivati sotto un salice piangente e ci sedemmo all’ombra di esso, non osavo guardarlo in faccia..di scatto mi girai come se mi avesse chiamato e ci trovammo faccia a faccia..i nostri nasi non si sfioravano per poco, < non avere paura milady, non mordo mica > sorrise < voglio solo provare una cosa > disse avvicinandosi sempre di più, chiusi gli occhi e improvvisamente sentì le sue labbra fredde sulle mie. Non capivo più niente, non mi ricordavo neanche più come mi chiamavo, il mio cuore batteva all’impazzata on più di paura, era un’emozione che non avevo mai provato prima di allora. Riuscivo a pesare solo a lui, alle sue labbra, a quegli occhi, mi staccai da lui molto bruscamente quando la sua lingua fredda entrò con forza nella mia bocca.. < non le sembra di correre un pò troppo ? >dissi guardando verso l’orizzonte < oh no ,non mi fraintendete..volevo solo rompere il ghiaccio > mi disse scusandosi < bè per oggi abbiamo fatto abbastanza >dissi voltandomi e dirigendomi alle mie stanze dove mi aspettava Palù..