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Autore: Red Death    27/05/2010    1 recensioni
Non tutto ciò che è bello è per forza cattivo. Non sempre. P.S: la canzone è My Immortal, degli Evanescence... P.P.S: le parti in corsivo sono i pensieri xD
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Pansy
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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And if you have to leave I wish that you would just leave 'Cause your presence still lingers here


C’era ancora qualcosa che non avesse perso, qualcosa che non fosse scomparso e che ora non fosse inerme sul fondo gelido della bara? C’era qualcosa che lei non si fosse portata via?
Vi ammazzerò tutti, maledetti! Non avevate il diritto di ucciderla, non avevate il diritto di portarmela via!
Il suo corpo era costantemente scosso dai singhiozzi, piangeva come un bambino senza la mamma. I capelli gli ricadevano sul volto, appiccicandosi agli zigomi a causa dell’acqua. Si sentiva uno stupido. Non aveva neanche saputo proteggere la donna che amava. Il suo destino era quello che gli era stato preanunciato. Nulla può cambiare il destino.

When you cried I'd wipe away all of your tears When you'd scream I'd fight away all of your fears I held your hand through all of these years But you still have All of me


Lei piangeva, da sola, ma lui non l’aveva sentita. Non era mai corso ad asciugarle quelle lacrime di dolore, non era mai corso ad abbracciarla per sentire le sue paure svanire. L’ultima volta che l’aveva stretta a sé, lei non era più. C’era troppa tristezza nei suoi pensieri, quella angosciante morte che lo aveva abbracciato per tutta la vita ora si stava facendo opprimente, non riusciva a sopportare quel peso. Era morta per un suo errore. Per un suo errore.
Per un suo errore.
Perché non aveva capito quanto lei valesse.
Perché non sapeva con chi avesse a che fare.
Perché era solo uno stupido, viziato bambino egoista.
Perché, ancora una volta, aveva pensato solo ai suoi interessi.
Lei si era portata in quella tomba tutta la sua anima, lasciandolo vuoto.
Per sempre.

You used to captivate me By your resonating life Now I'm bound by the life you left behind Your face it haunts My once pleasant dreams Your voice it chased away All the sanity in me


Era successo tutto troppo in fretta: lui l’aveva portata da Loro, credendo così di risaltare ai Suoi occhi. Loro l’avevano sfruttata, avevano usato le sue doti per i loro scopi più infimi. E lei si era piegata ai loro voleri, e tutto per colpa sua. Poi, non appena era diventata inutile, l’avevano torturata fino alla morte. E lui non ne aveva saputo nulla. Niente. Avrebbe potuto salvarla, e in quel momento sarebbero stati abbracciati, insieme.
Era suo compito dare il colpo di grazia ai torturati. Non l’aveva neanche riconosciuta, sotto tutto quel sangue. Se solo avesse aperto gli occhi prima, se solo gli avesse parlato prima… di sicuro se ne sarebbe reso conto, e quelle due ultime parole non sarebbero mai uscite dalle sue labbra, quel raggio portatore di morte non avrebbe colpito il suo cuore. Solo allora lei aveva spalancato gli occhi, i suoi enormi occhi viola, e aveva pronunciato quelle poche sillabe. E finalmente lui aveva capito.
Ma ormai la maledizione l’aveva colpita. Erano soli in quella stanza. Lui l’aveva abbracciata e aveva lasciato un bacio sulle sue labbra gelide per l’ultima, dolorosa volta.

I've tried so hard to tell myself that you're gone But though you're still with me I've been alone all along


Si accasciò a terra, stringendosi la testa fra le mani. Non era così che sarebbe finita. Chiuse gli occhi e si alzò, camminando alla cieca verso il cancello, sperando di lasciarsi alle spalle tutto quel dolore.
Non era possibile, e lo sapeva. L’immagine di lei, sdraiata fra le sue braccia, spenta per sempre, lo avrebbe rincorso per ogni giorno della sua vita. L’aveva uccisa lui. Era stato lui a lanciare l’Avada Kedavra contro quel corpicino tremante.
Ma il ragazzo che uscì dal cimitero sbattendo le porte di ferro nero non era quello che ci era entrato.
Era un ragazzo che voleva vendetta.
Che voleva distruzione.
O forse, che semplicemente non aveva il coraggio di addossarsi il peso delle sue azioni.
Si sentiva diverso. Li avrebbe distrutti, avrebbe ucciso tutti quei dannati dal primo all’ultimo.
Non era più quel Draco Malfoy che conosceva.
IO TORNERÒ DA TE
  
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