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Autore: ignorance    27/05/2010    6 recensioni
« Ai tuoi ordini »
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alessandro il Grande, Efestione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Commenti dell'autrice: un piccolo esperimento. Non so, in questo periodo non mi sento molto bene, intendo in modo psicologico, sono meno briosa del solito e mi viene meno spontaneo ridere :D Quindi non stupitevi se per una volta ho optato per una storiella un po' più malinconica del solito -ma poco, eh-. Mi sono addirittura permessa di inserire il "Romantico" nei generi. Che bimba cattiva, che sono Non temete, non perderò la mania del demenziale LOL :D E ve lo dimostrerò XD Va tutto bene :D Ma non ora, susu, andiamo avanti :D
Credits: I personaggi non mi appartengono, ovviamente D: il che è un vero peccato, non trovate? asd

**

« Phai » un sussurro leggero, che gli si riversa nell'orecchio in tutta la sua dolcezza. Ah, per Afrodite, Alessandro!
« Sai, stavo pensando... » Eccolo. Chissà cos'avrà in mente adesso.
Efestione sospira, aspettando il resto.
« Forse Aristotele ha ragione »
Un sorriso leggero gli increspa le labbra.
« Quando mai non ha ragione? » polemizza Efestione, socchiudendo le labbra in una smorfia divertita.
Alessandro scuote la testa, avvilito già all'inizio del suo discorso dalla poca collaborazione che sta incontrando.
Si schiarisce la voce, pregustando l'aria da salvatore del mondo che gli darà la sua successiva affermazione. In realtà, cerca di trovare il coraggio di pronunciare quelle parole, che si era preparato da molto tempo, già prima di sapere che Efestione sarebbe entrato in punta di piedi nella sua stanza, portandolo in quel luogo che sa di notte. Già, semplicemente notte.
Si volta a guardare il cielo stellato, sorridendo incerto sull'orlo del burrone. Si vede tutta la Macedonia da lassù.
« Non è un'amore malsano quello di due uomini che giacciono insieme trasmettendosi ricchezza e purezza » la sua voce non vacilla. Sembra che voglia spaccare le montagne e far confluire le acque del fiume nel verso opposto. Come mentre parla di andare a Babilonia e combattere i persiani, una volta divenuto re.
Efestione serra le labbra, rimanendo in silenzio. Alessandro sa che lui non crede nelle favole. Non ci ha mai creduto, nè mai ci crederà.
Una mano corre a stringere la sua, mentre le dita si intrecciano e i pensieri corrono veloci, galoppando tra le fulgide stelle di quella notte così inclemente.
« Aristotele sbaglia » Poche sillabe, due sole parole. Parole che distruggono un sogno e molto altro ancora. Che sferzano l'aria tersa della notte e la trasformano in un'opprimente cappa di vane speranze, infangando i loro corpi e le loro menti.
Efestione scuote la testa con decisione. Sono ancora bambini, non sanno.
Alessandro non sorride. Rimane solo un vago alone sulle sue labbra, che si serrano in una piccola smorfia di disapprovazione.
« Sei tu che sbagli, Efestione » pronuncia quelle parole con calma imponente, quella calma di cui non è mai riuscito a spiegarsi l'origine. Stringe le dita intorno alle sue, cercando forse la forza di andare avanti « Non c'è nulla di sbagliato nell'amore »
Una goccia sembra voglia scendere dalla palpebra. Ma Efestione non la lascerà andare, non può permetterlo.
Le sue labbra si schiudono in un piccolo sospiro.
Quante altre volte ne parleranno, senza mai arrivare a nulla? Senza mai smettere di artigliarsi con le unghie a sogni inesistenti e castelli di carte?
Alessandro gli bacia i capelli, inspirando con forza il profumo inebriante che ne proviene. Solo..solo Efestione.
« Sai bene che c'è » le labbra di Efestione tremano, sembrano vacillare alla luce inclemente della luna, che lascia trasparire lo scintillìo della lacrima che rimarrà incapsulata sulla sua palpebra per molto tempo.
La voce cede, sembra che voglia fare capriole a mezz'aria. Proprio come un'arpa stonata, risuona nel silenzio quasi roca, resa selvaggia dal dolore.
« Non se sei tu » Il tono di Alessandro è definitivo, e si coglie una nota traccia di un sorriso nascente nel suo tono. Infatti le sue labbra si piegano in un sorriso che brilla come i suoi occhi. I riccioli biondi si muovono al vento, mentre sussurra qualcosa di indistinto alle stelle.
Fino a quando ci sarà fiato nei suoi polmoni, continuerà a credere che ci sia qualcosa di magico in tutto ciò che sta vivendo. Con lui al suo fianco, potrà fare qualsiasi cosa.
Efestione lo bacia. Un bacio che sa di dolore, incertezza, ma forse anche speranza nel domani che verrà.
« Ti convincerò, un giorno » Alessandro ridacchia spavaldamente, ritrovando la sua baldanzosità con impressionante forza d'animo.
Serra la presa sulle sue dita, facendogli male. Ma che importa.
Efestione stiracchia le labbra in un sorriso sincero.
« Provaci, mio Alessandro » sussurra, baciandogli scherzosamente la punta del naso. Quando vuole sa essere persuasivo, anche per sfinimento.
« Ai tuoi ordini » cerca di riprendere quel tono di voce così serio che sembra invecchiare il suo cervellino di qualche anno, senza ottenere più di un misero risultato. Ha perso l'ispirazione « crederai anche tu che non ci sia niente di più puro del nostro amore »
Efestione alza gli occhi al cielo, sospirando divertito. Non cambierà mai.
Stavolta ridacchia, la lacrima ormai svanita.
Spera davvero di riuscirci, un giorno.
« Chissà »



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Grazie a chiunque leggerà, ma soprattutto a chi recensirà -oggi sono razzista, sì- *sorriso sapiente* Vieni da noi! Abbiamo i biscotti! çVç LOL
   
 
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