Note:
- Per quel che riguarda il linguaggio dei fiori ho attinto dai seguenti indirizzi: http://www.intrage.it/intrattenimento/oroscopo/linguaggio_dei_fiori.shtml e http://www.frasidamore.org/fiori/index.php?id=14&fiore=Rosa%20color%20pesca.
- The Hojicha: costituito dalle foglie più grosse dell'arbusto lievemente tostate (va lasciato in infusione per 4-5 minuti), presenta un retrogusto alla nocciola. (fonte Wikipedia)
- the Genmaicha: derivato dal Bancha o dal Sencha, misto a riso o grano soffiato; alcuni produttori aggiungono anche un pizzico di Matcha. È povero in caffeina e ha un aroma lievemente di orzo tostato; ottimo abbinato al cioccolato.
Disclaimer: i personaggi di Sailor
Moon non mi appartengono. I relativi diritti sono di proprietà di Naoko
Takeuchi e della Toei Animation
Capitolo IX
XI giorno
Ore 09:05
- 19 giorni all’alba
Quel
giovedì mattina era iniziato decisamente male!
La telefonata di sua madre l’aveva messa di pessimo umore! Perché la sua genitrice non si limitava a lasciarla nel suo cheto vivere senza stressarla e considerarla? Lo faceva, puntualmente, trecentosessantaquattro giorni l’anno, perché allora doveva importunarla proprio per quel giorno? L’unico giorno in cui era necessaria tutta la famiglia Tsukino, manco fosse stato lo Shōgatsu!
Ma i suoi
genitori non avevano avuto niente da fare quel lontano giorno di circa quarant'anni prima?
Perché
erano andati a quella festa?
Perché si
erano conosciuti?
Perché si
erano trovati accettabili?
Perché
avevano deciso di sposarsi giusto due anni dopo?
Perché
avevano deciso di concepire un figlio? Fermi un attimo! Su quel punto la scelta
non era stata del tutto sbagliata, anzi! Il concepirla era stata la sola cosa
buona che avessero fatto i coniugi Tsukino. Non perché lei si sentisse una
superdonna, ma semplicemente perché la sua vita era stata meravigliosa…
nonostante due genitori come i suoi.
Quella
mattina, la telefonata di Ikuko Tsukino l’aveva messa di pessimo umore. Doveva
trovare la forza per rimanere calma e serena altrimenti sarebbe stata la fine.
Fortunatamente per quel giorno non aveva molto lavoro, solo il giro di visite
in corsia e poi si sarebbe dedicata alla ricerca che stava effettuando. Sì, un
po’ di sano lavoro l’avrebbe rimessa in sesto.
-
Dottoressa Tsukino buongiorno… finalmente è arrivata!
Usagi si
fermò perplessa davanti al sorriso a trentadue denti della signora Kumiko. No.
Non quella mattina, non era pronta per sentire ancora storie riguardo lei e
Mamoru. La donna, da quando credeva che lei avesse una relazione, era diventata
ancora più pressante del solito.
-
Buongiorno a lei.
Era
inutile essere sgarbate, dopotutto la segretaria non aveva colpe se sua madre
aveva deciso di sconvolgere i suoi piani. Guardò ancora la donna e contò
mentalmente fino a tre e poi…
-
Questi sono per lei!
Lo sapeva
che c’era qualcosa sotto e l’enorme mazzo di fiori ne era la dimostrazione.
- Sono
da parte del suo fidanzato!
Come se
fosse necessario precisarlo. Era stampato a caratteri cubitali sulla faccia
della donna che quei fiori erano stati inviati dal Dottor Mamoru Chiba.
- Sì,
lo avevo immaginato…
Aveva
parlato con un tono di voce un po’ spento, si chiedeva come mai, in effetti,
non avesse ancora detto che tra lei e Mamoru era tutto finito…
-
Dottoressa io mi sarei permessa di chiedere al fattorino il nome dei fiori…
tanto per sapere cosa vogliano dire…
Ma perché
erano tutti fissati con il linguaggio dei fiori? Era forse la moda del momento?
Un ragazzo non poteva decidere deliberatamente di regalare dei fiori ad una
ragazza senza un perché? Dietro doveva starci per forza qualcos’altro?
Tutta
colpa di Minako, ne era certa. Tutta colpa di quel maledetto giorno in cui
tutto era cominciato, no Nagano, no, undici giorni prima, tutto era iniziato
quando Mamoru le aveva mandato le rose. Minako quel giorno doveva essersi messa
a parlare con la signora Kumiko sulla sua recente passione, e sull’ultimo libro
che aveva comprato: Il linguaggio dei fiori. Mai soldi erano stati
sperperati in modo peggiore.
E poi,
tanto per la cronaca, ok, non conosceva il linguaggio dei fiori ma riusciva a
riconoscere un giacinto da una margherita, non ci voleva certo una laurea per
questo!
- Sono
dei giacinti, no?
- Sì dottoressa! Sono dei giacinti
porpora e…
-
Grazie, ma il resto vorrei scoprirlo da sola!
- Ma
dottoressa io…
Ok! Adesso
si stava facendo davvero insistente e la sua pazienza l’aveva consumata tutta
per sua madre!
- La
prego, si è fatto tardi, devo scappare!
Così era
scappata prendendo il mazzo di giacinti porpora e quasi correndo direttamente
nella sua stanza.
Entrata in
camera, aveva posato i fiori sopra la scrivania, velocemente aveva cercato
all’interno del mobile accanto la porta il vaso che, più o meno una settimana
prima, le era stato prestato per le rose e, con tutta calma, si era diretta nel
bagno di fronte alla sua stanza per riempirlo di acqua e sistemare così i
giacinti. Assicuratasi che i giacinti stessero bene, si era tolta la giacca
marrone e messo il camice. Accendere il pc era stato il passo successivo e
subito dopo mise a posto la borsa che aveva lasciato appesa esternamente al
pomello della porta. La prima cosa che fece non appena il pc fu connesso alla
rete ADSL fu entrare nel motore di ricerca e digitare tre semplici parole: giacinto
porpora, significato. La ricerca durò giusto un battito di ciglia e poi le
comparvero circa dieci mila voci rispondenti alle sue esigenze. Aprì la prima e
si apprestò a leggere.
- Dillo
con i fiori. I fiori, si sa, hanno molti significati, regalare un fiore è anche
un modo per mandare un messaggio preciso… ok Usagi salta questa parte che
non ti interessa e vai subito al sodo! Dai su… ma quanti cavoli di colori ha il
giacinto? Ah, eccolo! Il giacinto porpora: perdonami…
Si prese un paio di secondi per comprendere cosa effettivamente dovesse perdonare a Mamoru visto che il giorno prima non si erano visti… cioè tecnicamente non si erano visti, ma lei lo aveva visto con quella piovra vivente! Meglio fermarsi e non pensare! Era meglio desistere anche perché, grazie a sua madre, era ancora troppo nervosa per ragionare lucidamente.
-
Visto che ci siamo, controlliamo anche il significato delle rose color pesca…
E si
rimise davanti al pc alla ricerca della sezione dedicata alla rosa.
- La
rosa meriterebbe un dizionario a parte. Ogni colore porta con sé un messaggio
diverso. Importante però è conoscere il significato che le accomuna tutte. La
rosa è il simbolo del segreto , delle cose da rivelare con delicatezza. La rosa
il cui bocciolo è ben nascosto dai petali incarna anche la castità femminile
mentre la rosa sbocciata rappresenta bellezza della gioventù… wow… non
credevo che la rosa potesse significare tanto, adesso però vediamo cosa dice
riguardo la rosa color pesca… Colore particolare per una rosa non molto
diffusa che significa semplicemente "Amore Segreto". Si regala ad una
donna che si ama ma non si vuole che si sappia. Il colore è particolare e il
suo significato pochi lo sanno. Si può regalarla alla propria amata senza
sapere che quel colore vuol dire "Ti Amo. Ma è meglio che non si
sappia". Consigliato per gli Amanti… quella pazza di Minako aveva
ragione!
Non era
riuscita a nascondere il sorriso che le era affiorato sulle labbra, anche
perché non capiva il motivo di quella risata. Scotendo la testa e dandosi
mentalmente dell’idiota, era uscita dalla pagina internet e si era messa seduta
più comoda sulla sua poltrona in finta pelle nera. Aveva chiuso gli occhi per
un paio di secondi e quando li aveva riaperti, aveva alzato con uno un unico
scatto il busto dalla poltrona, preso la cornetta del telefono e digitato il
numero del centralino.
- Sì,
buongiorno! Sono la dottoressa Tsukino di psichiatria, chiamo dall’interno
435-187. Mi servirebbe il numero della stanza del dottor Chiba Mamoru di
chirurgia… si aspetto in linea.
Aveva
iniziato ad attorcigliarsi il filo del telefono attorno all’indice. Odiava
aspettare, quando la voce della centralinista era tornata udibile si era messa
seduta più comodamente sulla sedia, prese carta e penna e scrisse il numero.
- Ha
detto 436-931? Perfetto! Scusi, è ancora in linea? Potrebbe dirmi anche il
padiglione dove posso trovarlo… bene! Padiglione 4 terzo piano, stanza 15.
Grazie, è stata gentilissima, buona giornata!
Adesso
nasceva un nuovo dilemma… chiamare o andare?
Andare!
Ma quella
sarebbe stata l’ultima volta, non poteva comportarsi in quella maniera assurda!
***** ***** *****
XI giorno
Ore 09: 40
- 19 giorni all’alba
- Ho
capito! Non occorre ripeterlo!
Odiava
stare al telefono, soprattutto quando aveva una marea di cose da fare! Suo
padre non lo chiamava mai, perché proprio quel giovedì mattina aveva deciso di
rovinare la sua giornata? E soprattutto perché doveva necessariamente rompere
con la storia di come si stesse rovinando la carriera in quell’ospedale?
- No!
Non ho nessuna intenzione di lasciare il mio posto qui in ospedale per andarmi
a rinchiudere in una clinica e farti da sguattero a vita! Ho detto di no!
Ecco! Il
momento temuto per tutta una vita alla fine era arrivato. Suo padre si stava
intromettendo nella sua vita lavorativa.
- Non
ti permetto… no! Cosa? Te lo puoi scordare! Pronto! Pronto! Ma vaffanculo!
Suo padre
gli aveva chiuso il telefono in faccia senza ascoltarlo! Chiuse il cellulare e
lo lanciò in malo modo sulla scrivania! Si lasciò cadere mollemente sulla sedia
su cui era seduto reclinando la testa indietro e sospirando pesantemente. In
quella posizione il sangue difficilmente affluiva alla testa e già avvertiva un
leggero formicolio alla base del collo. Il lieve bussare alla porta lo
costrinse a lasciare quella posizione e mettersi in una più composta!
-
Avanti!
Era di
pessimo umore e se per caso qualcuno era lì per rompere lo avrebbe incenerito
solo con lo sguardo. La testa era bassa su di una cartella clinica e fingeva di
leggerla: voleva far capire che non aveva tempo da perdere e che se il rompic…
scatole aveva qualcosa da dire doveva farlo in fretta.
-
Ciao!
Quando si
sentì salutare in quella maniera alzò di scatto la testa e se la ritrovò
davanti con il camice e l’espressione di chi è indeciso se andare o restare.
- E tu
che ci fai qui?
Era partito
male, malissimo! Non poteva certo rivolgersi così alle persone, non con lei
soprattutto visto il suo carattere ed il suo essere leggermente permalosa…
ah, ecco questo non lo aveva aggiunto alla lista, doveva farlo quanto prima!
- Se
ho scelto il momento sbagliato posso andare… ti si sentiva urlare per tutto il
corridoio…
Benissimo,
adesso tutti sapevano che aveva litigato con suo padre. Che magnifico modo per
iniziare la giornata ed erano solo le dieci del mattino!
-
Lascia perdere! Vuoi sederti?
Era di
pessimo umore ma le buone maniere le ricordava perfettamente. E poi Usagi non
sembrava offesa per il modo in cui l’aveva accolta.
- No,
grazie. Ero qui di passaggio, comunque ti capisco. Brutta cosa litigare con i
genitori!
La guardò
ma non rispose subito. Che poteva saperne lei cosa voleva dire essere figlio di
Masao Chiba? Non era certo costretta a portare avanti il nome della prestigiosa
famiglia Chiba e, soprattutto, non era costretta a dare il meglio, sempre e
comunque.
-
Usagi per favore! Non è giornata, evita di psicanalizzarmi e dimmi cosa vuoi
così, tu torni dai tuoi pazienti, ed io dai miei.
Era stato
brusco, lo sapeva, ma non poteva farci nulla. Suo padre lo aveva messo di
cattivo umore. Lei rimase imperturbabile e non facendogli comprendere se c’era
rimasta male per quella cattiva risposta.
-
Volevo solo dirti che non occorre regalare dei fiori per chiedere scusa.
Ecco, lo
sapeva. Aveva usato quel tono atono che usava sempre tutte le volte in cui
voleva essere fredda e distaccata. Se questo non voleva dire esserci rimasta
male. Dannazione!
- Ho
chiesto al fioraio e lui mi ha consigliato i giacinti porpora. Sembra che nel
linguaggio dei fiori rappresenti una richiesta di perdono, e mi sembra di aver
capito che tu sia fissata con queste cose…
Aveva
sbagliato di nuovo. Ma si poteva essere più stupidi? Dire che una persona era
“fissata” su qualcosa non era proprio un complimento, sperava solo che Usagi
non avesse male interpretato le sue parole.
- Non
sono io quella fissata con il linguaggio dei fiori, quella è Minako.
Ed ancora
quella voce atona, ma con una lieve inflessione aspra sulla parola incriminata.
La guardava cercando di capire cosa effettivamente stesse pensando, ma non riusciva
mai ad andare al di là dei suoi occhi azzurri. Non riusciva mai a vedere ciò
che Usagi pensava davvero.
-
Adesso vado. Buona giornata.
Cavolo no,
non poteva andarsene in quel modo. Ma che diamine gli prendeva al suo cervello?
Perché non faceva qualcosa di sensato una volta tanto?
- Ok,
ok! Ho sbagliato tutto! Ti chiedo scusa! Non dovrei prendermela con te ma con
mio padre!
Sperava
che con l’ammissione di colpa avrebbe smussato leggermente l’irritazione di
Usagi.
- Non
devi sentirti costretto a chiedermi scusa, adesso vado. Buona giornata!
Cosa c’era
che non andava adesso? Quando manteneva quel tono distaccato non riusciva a
sopportarla, l’avrebbe strozzata più che volentieri.
- Io
non mi sento costretto a chiederti scusa. Lo sto facendo di mia spontanea
volontà. Ho capito che ho sbagliato e quindi sto cercando di rimediare. Ti è
chiaro il concetto?
Non così!
La stava assalendo ancora una volta. Ma perché con lei non riusciva ad avere un
rapporto civile?
- Ed io dovrei crederti?
Certo che
doveva crederle. Cosa doveva fare per convincerla della sua sincerità?
-
Senti, sono stanco! Se vuoi credermi mi credi, altrimenti quella è la porta,
arrivederci e grazie!
Sicuramente per convincerla, prima di tutto, doveva evitare di
risponderle a quella maniera ma si rendeva conto che con Usagi era impossibile!
Non le stava mai bene nulla di quello che diceva o faceva; aveva sempre da
ridire e non era mai capace di essere garbata e posata!
“ Lei
ti piace, e molto. ”
Le parole
di Kunzite gli vorticarono improvvisamente in testa e si chiese come potesse
avere un migliore amico talmente imbecille! Usagi non gli piaceva e mai le
sarebbe piaciuta!
Era
cocciuta, pedante, insopportabile, voleva avere sempre l’ultima parola,
orgogliosa, violenta, maleducata, menefreghista e ritardataria cronica. Con una
persona del genere non aveva nulla a che spartire! Assolutamente!
La porta
sbattuta della sua stanza lo riportò al presente. Se ne era andata! Definitivamente.
-
Dannazione! Giuro che è l’ultima volta che mi comporto in un modo talmente
idiota!
Così
dicendo uscì dalla stanza correndole dietro.
***** ***** *****
XI giorno
Ore 09:55
-19 giorni all’alba
Le porte dell’ascensore si stavano per chiudere quando un piede messo in mezzo lo impedì.
Alzò la testa per vedere chi aveva osato interrompere la sua ritirata strategica, ma non certamente dovuta timore che le incuteva Mamoru. No assolutamente, voleva evitare di commettere un omicidio: aveva solo venticinque anni ed era troppo giovane per passare il resto della sua vita chiusa in una cella di massima sicurezza.
Presto però, comprese che quello era davvero un giorno pessimo!
- Mi dai un passaggio?
Il volto
sorridente della presunta vittima le si parò davanti. Chiuse gli occhi per
evitare di dare in escandescenza. La cosa grave era che quel mentecatto di
Mamoru aveva anche il coraggio di fare il brillante!
-
Prego.
Silenzio.
Era arrivato il momento del training autogeno. Inspirare ed espirare.
Meditazione zen. Yoga. Stava cercando di attingere a tutto ciò che conosceva
per mantenere la calma!
- Che
piano?
Ok! Lei ci
stava mettendo tutti i mezzi, lui pure! Mamoru Chiba aveva deciso di morire
quel giorno, non c’era altra spiegazione.
-
Zero.
E si era
portata la solita ciocca di capelli dietro l’orecchio.
-
Nervosetta!
Il
sopracciglio biondo scattò in alto: training autogeno!
- Colpa della compagnia, non è delle migliori!
Adesso
perché l’ascensore aveva iniziato a salire? Loro… lei doveva scendere!
-
Devono averci chiamato da qualche piano in alto!
- Ma
va! Non lo avevo capito!
L’acidità
era tale che i vasi del suo corpo si stavano corrodendo da soli. Doveva
calmarsi, ma Mamoru non le dava una mano. Perché con lui finiva sempre in
quella maniera? Era impossibile per loro parlare senza scannarsi, ormai ne era
certa.
- Se
ti va, andiamo al bar e prendiamo una camomilla!
- No,
grazie! Mi basta starti lontano! Poi torna tutto alla normalità! Deve essere
una sorta di reazione allergica, non so se mi capisci!
Sarcasmo.
Il sarcasmo e l’acidità erano la sua arma.
Amore
segreto!
Quella
sera avrebbe fatto un discorsetto a Minako e le avrebbe spiegato che quello di
Mamoru era un amore tossico che presto o tardi l’avrebbe condotta allo
sfacelo!
-
Siamo leggermente di cattivo umore oggi!
- No,
assolutamente!
Le porte
dell’ascensore si erano fermate al settimo piano ma non vi entrò nessuno, colpa
di Mamoru che aveva premuto immediatamente lo zero.
- Se
c’era qualcuno lo hai lasciato a piedi!
-
Volevo un po’ di intimità…
Usagi lo
guardò dritto negli occhi ed un sorrisetto sadico le si formò sulle labbra
lucide di lucidalabbra.
-
Togliti dal viso l’espressione da bello ed impossibile, con me non attacca!
- Sei
insensibile al mio fascino?!
Alzò le
spalle per fargli capire che su di lei le sue parole, ed i suoi sguardi
ammiccanti, non avevano alcun effetto.
- Ti
chiedo scusa, per tutto! Per la mia reazione di ieri, per oggi, per adesso! Per
favore, accetta le mie scuse.
Ok! Mamoru
ancora non aveva capito che a lei non bastavano quattro moine. Non era certo
una di quelle sciacquette che era solito rimorchiare.
- Mi
hai stancato! Smettila di fare il deficiente!
-
Croce sul cuore e che io possa morire all’istante se non sono sincero!
Lo guardò
negli occhi e poi tornò a squadrare le porte chiuse dell’ascensore.
- Non
puoi morire per così poco!
Avrebbe
voluto aggiungere un purtroppo, ma preferì non farlo. Meglio una tacita
e momentanea tregua piuttosto che continuare con quello strazio di
conversazione. Dopo quella constatazione le porte dell’ascensore si aprirono
sul piano zero ed Usagi uscì seguita subito dopo da Mamoru.
- Io
adesso vado! Tu è meglio se torni sopra.
-
L’invito al bar è sempre valido!
L’occhiataccia di Usagi lo convinse a completare la frase.
-
Niente camomilla per te, sei più dolce del miele oggi!
Aveva
alzato gli occhi al cielo in cerca di un aiuto: perché Mamoru doveva essere
così insopportabile? Perché non capiva mai quando fermarsi?
-
Accetto a due condizioni!
Lo guardò
ed attese un segnale da parte sua, tanto per capire se era disposto a
continuare ad ascoltarla! Quando lo vide acconsentire con il capo, iniziò a
parlare.
-
Offro io e mi dici cosa avevi tanto da urlare poco fa!
Mamoru si
era fatto serio in viso ed era concentrato come se stesse soppesando le sue
parole, si era fatto più pensieroso per un attimo per poi tornare sorridente
quello successivo. Quel ragazzo era affetto da disturbi di personalità, non
c’era altra spiegazione.
-
Affare fatto!
E con
quella risposta aveva confermato la sua teoria. Dieci minuti prima l’aveva
letteralmente, anzi praticamente, cacciata dal suo studio, adesso tutto
sorridente l’accompagnava al bar. Uomini, chi li capiva era brava, e poi erano
loro donne quelle complesse! Comunque anche lei non scherzava in quanto ad
assurdità! Perché si trovava in quella hall a parlare con Mamoru invece di
averlo mandato definitivamente a fare… a quel paese?
***** ***** *****
XI giorno
Ore 10:03
-19 giorni all’alba
Usagi si
era calmata. Non che ci volesse molto per far calmare una donna, quattro moine
e tutte erano stese.
- Cosa
prendi?
E con quella domanda e lo sguardo sorridente di lei, la sua teoria era confermata.
- Un the Hojicha!
- Io prendo un the Genmaicha… e per favore aggiunga
anche dei dolci al cioccolato a suo piacere!
La
cameriera si era fermata per lanciargli uno sguardo languido e la cosa non era
sfuggita ad Usagi che adesso sorrideva divertita.
- Mi
sa che ti sto rovinando la piazza! Forse dovrei mettermi in quel tavolo laggiù!
Sorrise
per la battuta e si avvicinò ancora di più ad Usagi, facendole capire, con il
movimento delle dita, che anche lei doveva avvicinarsi a lui!
- La
cosa è reciproca! C’è un tizio che mi sta fulminando da quando siamo entrati e
ci siamo seduti allo stesso tavolo!
-
Dove?
La
curiosità di Usagi lo fece sorridere. Si avvicinò maggiormente a lei
scostandole i capelli dall’orecchio. In quello stesso istante la fragranza del
profumo alla pesca gli solleticò le narici; per alcuni attimi gli sembrò di
perdere il contatto con la realtà ma tornò subito cosciente di sé.
- Alla
tua destra, ore tre! Ma non girarti subito!
- Ok
capo!
Usagi
tornò al suo posto e si mise comodamente seduta facendo finta di nulla. Con un
movimento impercettibile del gomito, fece cadere la penna che aveva uscito dal
taschino con molta nonchalance e così si era chinata per raccoglierla.
La vide sollevare impercettibilmente lo sguardo ed accorgersi del tipo che la
fissava, poi si alzò lentamente per tornare a sedersi in modo composto.
-
Cazzo!
Quella esclamazione lo sorprese, non era da
Usagi lasciarsi andare ad un linguaggio tanto colorito; spostò gli occhi e vide
il ragazzo, soggetto delle loro risate, alzarsi dal tavolo e dirigersi
verso di loro.
- Il
tizio si sta avvicinando.
Informò
Usagi degli spostamenti di mister X e contemporaneamente la vide farsi
pallida in viso e stringere con forza il porta tovaglioli che era posto sul
tavolo. Poi la voce dell’altro li raggiunse.
-
Buongiorno Usagi!
La vide
chiudere per un attimo gli occhi e mordersi il labbro inferiore, poi cercare di
stamparsi in viso un sorriso, di circostanza, e rivolgersi al tipo che l’aveva
salutata con tranquillità, o un qualcosa di simile.
-
Buongiorno a te Umino!
Infatti, la
voce di Usagi era suonata stridula, gracchiante; non la conosceva benissimo ma
aveva capito che si stava sforzando di apparire naturale. Aveva capito che era
imbarazzata ma non aveva compreso il perché. Quel tipo non era certo
bellissimo, anzi, non lo era per nulla. Bassino. Mingherlino. Sgraziato.
Scapigliato. E per finire, un paio di occhiali che erano due fondi di bottiglia.
- Come
mai non hai risposto alle mie chiamate!
Però
doveva ammettere che mister X – Umino era il suo nome - sapeva il fatto
suo, era arrivato subito al punto ignorando deliberatamente la sua presenza.
Spostò la sua attenzione su Usagi e vide il suo viso deformarsi in
un’espressione di disgusto.
- Ho
avuto molto da fare. Sai il lavoro, alcune ricerche…
-
Certo, ho capito! E dimmi, per sabato prossimo, andiamo insieme?
Vide
perfettamente il momento in cui Usagi fu sul punto di morire.
- Bhè!
Vedi Umino io…
Gli occhi
di lei andarono in cerca di una via di fuga ed alla fine si fermò sulla sua
figura. Perché lo stava guardando così?
-
Andrei con Mamoru… il mio fidanzato.
Aveva
strabuzzato gli occhi! E quasi si soffocò con la sua stessa saliva quando Usagi
gli prese la mano e gli sorrise in modo languido.
-
Oddio che maleducata! Mi sono dimenticata a presentarvi! Mamo-chan, lui
è Umino Gurio, un amico di infanzia. Umino, lui è Mamoru Chiba, il mio
fidanzato.
Quando le mani si sfiorarono, il cuore perse un battito, poi tutto tornò alla normalità…
Attenzione:
ho modificato la parte finale del capitolo VIII. Il capitolo finisce come
sapete, ma ho solo aggiunto determinati particolari che forse vi fanno meglio
comprendere il perché Mamoru non si senta attratto da Kiyomi.
L’angolo
dell’autrice
Buonasera
lettrici carissime (ed il mio ego si gonfia e rischia di diventare ipertrofico
come quello di Mamoru!)… che ne dite di questo capitoletto arrivato un giorno
prima del previsto? Niente di trascendentale lo ammetto ma stavolta è stata
Usagi a far passare Mamoru come fidanzato!
Il
perché dell’aggiornamento è semplice: domani mattina non ci sono, sono
all’università e non mi sembrava carino lasciarvi per tutta la metà della
giornata in attesa del capitolo visto che già è bello e pronto!
Ammetto
che per molte di voi la scelta di Umino come presunto antagonista di Mamoru
possa sembrare assurda ma a tutto c’è un suo perché, vi fidate della
sottoscritta? No, e fate bene…
Il
capitolo è, a mio modo di vedere, un po’ ripetitivo, ma vi assicuro che è
voluto. Sia Usagi sia Mamoru hanno ricevuto una telefonata da parte dei
genitori, telefonata poco gradita a quanto pare.
Il
mistero di Usagi è semplice e presto, nel prossimo capitolo per intenderci, sarà
svelato; per Mamoru… dovrete aspettare ancora due capitoli!
Adesso
chiudo e passo a ringraziare tutte voi, per le recensioni ai due capitoli
passati!
Quasi
dimenticavo: l’esame è andato alla grande, grazie a chi si è interessato per
la questione ed a chi ha incrociato le dita per me!
RINGRAZIAMENTI
PER LE RECENSIONI DEL CAPITOLO VII:
-
MARYUSA: Buongiorno Mary, ad essere sincera tu sei stata la prima a
recensire sia il capitolo VII che l’VIII! Caspita che celerità! Partendo
subito devo dire che lo scontro con gli amici impiccioni era una delle prime
scene che mi sono comparse in testa, come un flash, anche se la descrizione non
è che mi abbia soddisfatta tanto! Perché tante premure da parte di Rei? Forse
qui mi sono lasciata trascinare un po’ dal mio essere sempre una mammina che
fa le raccomandazioni… sempre per tutto, anche quando si deve andare a
comprare il latte! Poi se ci sono di mezzo le questioni amorose divento pedante,
noiosa! Ed inizio con le raccomandazioni sullo stare attenta, non mettersi
troppo in gioco, aspettare che sia lui a fare un passo, non esporsi troppo e così
via… ed ho fatto lo stesso con Usagi e Rei, mi sono calata in quest’ultima e
questi sono stati I risultati! Per quel che riguarda Kunzite… diciamo che
Mamoru non neanche uno stinco di santo e ha avuto le sue storielle come si avrà
modo di capire dai prossimi capitoli! Non ci sono misteri, su questo sono
sicurissima quindi non pensate chissà cosa, quella di Kunzite è una
raccomandazione ben fondata perché con un amico Casanova, ed un’amica che si
considera al pari di una sorella, in mezzo è giusto mettere le cose in chiaro,
o no? Per quel che riguarda Usagi… lei è troppo concentrata su Mamoru per una
sua scelta personale, ha capito cosa c’è che non va in lui e vorrebbe
aiutarlo, diciamo poi che non ha molte intenzioni di addentrarsi in un rapporto
simil-sentimentale perché non ha una buonissima idea sul suo modo di
comportarsi, quindi si tiene alla larga ed attacca per non pensare ad altro! Per
i saluti ci vediamo sotto!
-
ROMANTICGIRL: buongiorno Roxy-Rossana! Grazie per l’in bocca al lupo e
sono lieta di informarti che l’esame è andato benissimo, per mia somma
felicità! Passo subito a rispondere alla recensione per il Capitolo VII: sono
felice di leggere che ti sia piaciuto, soprattutto la parte relativa ad Usagi ed
alle altre! Per quel che riguarda Minako… diciamo che mi sto rendendo conto di
mettere molto di me in alcuni di questi personaggi, infatti, per
l’interrogatorio a cui ha sottoposto Usagi mi sono ispirata ad una scena
simile che ha visto come protagoniste me ed una mia amica, dove io ero tale e
quale a Minako… sono pessima lo so! Come ho detto poi a Maryusa, lo “state
attenti” di Rei non si riferisce a qualcosa in particolare ma al fatto
che trattandosi di due persone importanti, è normale preoccuparsi per
un’amica che si conosce “ancor prima di nascere” e per un cugino,
specie quando si crede che per loro possa esserci un qualcosa…
per quel che riguarda I ragazzi, guarda, sono più pettegoli delle
ragazze, specie quando stanno in gruppo, diventano come delle vecchie comari
zitelle! A dopo, ci vediamo giù!
-
MOREA: Buondì Giulia! Oddio, ma che ha il tuo ginocchio “malefico”?
Non lo sapevo! Mi spiace! Comunque tornata da meno da dieci minuti e subito a
vedere se c’era un aggiornamento? Oh per Bacco! Cosa ho fatto per meritare
tanta attenzione? Sono commossa! Meglio partire subito con I ringraziamenti,
doverosi! Per quel che riguarda il Capitolo VII che vuoi che ti dica? Il
confronto era inevitabile, anche perché è giusto dare spazio agli altri e
vedere come si rapportano I due piccioni con il mondo che li circonda… non
posso incentrare la storia solo sui loro sfoghi e lasciare tutto il resto fuori!
Mamoru qui mi è sembrato molto ma molto infantile, fino a che si scherza sugli
altri ok, ci sta, ma appena diventa lui l’oggetto di scherno… apriti cielo!
Comunque noto con piacere che sei un’attenta lettrice… ahah, esatto hanno
promesso agli amici ma mica hanno detto che non sarebbero usciti insieme, ma non
è detto che io li faccia uscire per un appuntamento! Per quel che riguarda I
punti esclamativi… diciamo che effettivamente mi sono accorta di averne
abusato, anche troppo, infatti, se hai fatto caso sto cercando di limitarne
l’uso! Ci provo, ma non assicuro nulla a nessuno, ok? Per quel che riguarda la
recensione che ti ho lasciato credo che sia il minimo, e non la lascio, a mia
volta, perché mi sento obbligata nei tuoi confronti o perché spero in un favore
in cambio. Ho letto con piacere la tua fic e quello che ho scritto lo penso
davvero, a volte però, mi sfuggono le fic nuove perché da quando su EFP ci
sono le opzioni sulla pagina personale per mettere in un elenco le storie che si
seguono difficilmente mi accorgo delle fic nuove perché vado subito al link
delle storie seguite! Per quel che riguarda la riabilitazione al tuo ginocchio
spero che finisca presto! Un abbraccio alla prossima! Per i saluti sotto anche
con te!
-
QUEENSERENITY83: ciao Ida! Mi spiace non aver risposto prima alla tua
recensione al capitolo VII ma la settimana scorsa ero immersa nello studio e non
ho potuto davvero! Minako non è una brava pettegola, no, è una grandissima
detective che però non sa tenere a freno la lingua e che mette ai quattro venti
tutte le sue ipotesi, da questo punto di vista deve migliorare! Si lascia
prendere troppo dall’entusiasmo e questo dà un vantaggio ad Usagi che appena
può scappa senza rispondere alle sue domande! Mamoru è un bambino viziato che
si diverte a prendersi gioco degli altri ma quando lui è l’oggetto
dello scherno collettivo si imbufalisce e va via! Guarda i due migliori amici
hanno dato dei consigli per un semplice motivo: tengono ad entrambi e percependo
una leggera attrazione tra i due temono che se la cosa non dovesse andare, di
doversi schierare… e questo non vogliono proprio farlo! Quindi nulla di
trascendentale solo della sana prevenzione! Per quel che riguarda la mia fic in
sospeso suppongo che sia “Sailor Moon” bhè… quella resterà così
per un altro po’, anzi, a dire il vero avevo in mente un restauro di tutta la
storia, un lifting vero e proprio! Spero che tu abbia apprezzato anche questo
nono capitolo, un bacio alla prossima!
-
ELLEPHEDRE:
mi inchino alla tua somma saggezza o divina Elle… sono lieta di ritrovarti qui
e ti chiedo umilmente perdono se ancora non ho recensito il tuo ultimo capitolo,
sappi però che l’ho letto tutto ed anch’io ho fatto la prova a non pulire
bene ed a sperare di tagliarmi con qualche coccio per essere medicata da Gen, ma
niente da fare! Ho ricevuto un rimprovero da mamma per aver rotto il
portafotografie che odiavo io ma amava lei! Pazienza! Cercherò di impegnarmi
maggiormente per il futuro, comunque, te lo dico da ora, prima di giorno otto mi
sarà impossibile commentare, ti prego – striscia miseramente ai tuoi piedi
con le mani congiunte in preghiera sopra la testa – di perdonare la mia
inettitudine! Se poi leggo che mi fai pure i complimenti inizio a sentirmi
davvero uno schifo! Ma davvero ti è piaciuto il colpo di scena finale? E la
scelta del perché il colore pesca? Davvero davvero? Ma come sono contenta! Ti
faccio un piccolo spoiler… il bagnoschiuma non è il solo motivo per la scelta
del colore e Mamoru non conosce il significato dei fiori… ma torniamo a questo
settimo capitolo! Nessun suggerimento da parte di Kunzite ma tutta farina del
suo sacco, effettivamente spiegare il perché del gesto sarà difficile ma non
tanto! Le interruzioni purtroppo ci sono ma non so come ridurle ci sto lavorando
ma credo che sia più logico, come hai consigliato tu, non andare a capo ma far
capire, tramite una proposizione indiretta chi parla! Vedremo di lavorarci!
Francamente non ricordo dove ho letto uno stile simile e ti assicuro che a casa
sto guardando in tutti i libri che ho ma ancora non sono riuscita a capire dove
cercare, ormai mi mancano quelli delle elementari e quelli dell’università
(in quest’ultimi dubito che il prof di cardiologia usi i dialoghi, vuoi vedere
che sono davvero i libri delle elementari? O___o ) ci vediamo sotto per
ringraziarti adeguatamente per ciò che riguarda l’attenzione che presti a
questa mia frivola fanfic!
-
AINECHAN: guarda come ho avuto modi di dire diverse volte, per scrivere
questa fic attingo moltissimo da quella che è la mia vita, e ti posso
assicurare che in questo caso, la scusa della telefonata credo che sia
internazionale, soprattutto quando ti ritrovi davanti delle amiche che vogliono
pettegolezzi inesistenti visto che tu con quella persona ci hai preso solo un
semplicissimo caffè! Ahah! La situazione sta evolvendosi, lentamente, ma va
avanti. Grazie per la recensione! Alla prossima!
RINGRAZIAMENTI
PER LE RECENSIONI AL CAPITOLO VIII:
-
MARYUSA: e
rieccoci anche qui sotto! Per quel che riguarda lo scorso capitolo, sono felice
di sapere che anche questo ti piace! Comunque Mamoru non è andato con la
stangona ma questo Usagi lo sa dato che è uscita solo dopo che ha visto
andarsene solo soletto a casa! Per quel che riguarda la lista con pregi e
difetti… eh! Quella è farina del sacco del mio ragazzo, diciamo che ho
attinto dai tanti “complimenti” che è solito farmi (che bella cosa
l’amore!)… come puoi vedere la storia è andata avanti di un solo giorno però
cavolo! Usagi ha fatto passare Mamo-chan per il suo fidanzato… vedremo
cosa accadrà in seguito! Grazie per essere sempre presente tra le recensitici,
non manchi mai e questo non può che rendermi felice!
-
MOREA: Anche con te ci becchiamo due volte, grazie davvero! Non so da
dove sia uscita scena di Mamoru e Kiyomi, è nata da sola, tranne che per la
ricerca del nome, lì ho cercato tra I nomi femminili giapponesi quelli che si
somigliano maggiormente e sono usciti questi!ahah! La parte finale del capitolo
l’ho modifica anche perché, presa dall’ansia dell’esame, non mi ero
accorta della porcheria che era uscita fuori. Adesso si capisce che Usagi rimane
nascosta ed assiste a tutto il sipario tra Mamoru e la Geisha di alto borgo! E
da qui si capisce che Usagi è sì acida con Mamoru ma non per colpa di quello
che è accaduto la sera prima ma per altro!
-
SWEETCHERRY: ciao Jessica, posso chiamarti per nome, vero? Benvenuta tra
le mie lettrici e grazie per i complimenti relativi alla mia fic non possono che
rendermi felice, ma da qui a dire che la mia fic è scritta divinamente… ti
dirò, mi hai fatto fare i salti di gioia ed un giro completo della mia stanza
con le braccia aperte come se fossero le ali di un aereo! Il nuovo capitolo è
arrivato, ed il prossimo è già bello che pronto e sarà pubblicato venerdì
prossimo! Spero con questo nono di non averti deluso, grazie per esserti fermata
a leggere, alla prossima!
-
ROMANTICGIRL: anche con te Roxy ci vediamo sotto! Per quel che riguarda
questo capitolo non so che dire, ho notato che ha riscosso molto apprezzamento e
dire che io non ne ero per nulla convinta (forse sarò troppo autocritica?)…
la parte relativa alla casa famiglia è frutto della mia fantasia, però mi sono
detta che era abbastanza plausibile che una psicologa infantile prestasse
servizio in una casa-famiglia, anche come semplice volontaria. Per quel che
riguarda Mamoru, effettivamente non so neanche io perché sia uscito con quella
Kumi… non ricordo manco io il nome! Ahah! Per quel che riguarda I pregi e
difetti di Usagi, anche questa fa parte della mia quotidianità! Quando hai un
fidanzato affettuoso come il mio è il minimo! Grazie per la doppia
recensione spero che anche questo capitolo sia stato di tuo gradimento, alla
prossima!
-
PINGUI79: Mamoru non ha combinato nulla con la nostra cara Geisha di alto
borgo e per fortuna tua non sei dovuta divenire afona per il troppo urlare! Tu
sei gelosa, ok? Ma Usagi secondo te è gelosa? Io non credo, anche perché non
credo che ne abbia dato motivo per crederlo, mi sembra, al contrario che stia
sempre sulle sue e che non si lasci trasportare troppo dalla situazione ed in
questo capitolo, quando la cameriera fa la radiografia a Mamoru lei sembrava
parecchio divertita dalla cosa, non credi? La scena relativa alla casa famiglia
è nata per caso e sono felice che ti sia piaciuta! Per quel che riguarda lo
scornarsi, mi sembra che ci sia stato anche se, al solito, è Usagi quella che
bolle di più tra i due! Spero che ti sia piaciuto il capitolo, grazie per la
recensione, alla prossima!
-
CHICHILINA: esimia collega AnnaMaria,
ti prego di non scusarti più, non è il caso, anche perché io sono nella tua
medesima situazione e sono più ladra di te, dato che, in pratica, non ho
recensito manco il primo capitolo di una tua fic! Quindi metti da parte la
vergogna e permetti a me, di chiederti perdono! Come vedi la mia follia arriva
fino a qui e la storia sta prendendo strani percorsi dove Mamoru sembra
interessato ed Usagi tranquilla e serena e se ne infischia del bel chirurgo!
Sono felice di sapere che i venerdì stai al pc a controllare, non puoi capire
quanto! Questo è un grandissimo attestato di stima, davvero! Mi auguro che
anche questo capitolo sia di vostro gradimento e che mi possiate scusare per la
mia mancanza! Un bacio ed alla prossima!
-
SIMO87: ciao Simona, giusto? Spero che non ti dispiaccia se uso il tuo
nome ma io sono solita prendermi certe confidenze con le mie lettrici per
sentirle in un certo senso più vicine! Prima di tutto ti do il benvenuto tra le
tante anime pie che perdono il loro tempo a leggere le castronerie che mi
diletto a scrivere! Sono felice che il capitolo sia stato di tuo gradimento, e
mi auguro che lo stesso si possa dire di quest’altro, dove i due personaggi,
finalmente, tornano ad interagire direttamente tra loro! Grazie per la
recensione, alla prossima!
-
HATORI: Tania adesso non esagerare tesoro, capisco che la fic l’ho
scritta per te ma da qui a dire che ti perdi nella profondità delle mie
parole… io resto sconvolta! Ma che dici! Mi vuoi far piangere forse? No, perché
se è così io prendo i fazzolettini e li tengo vicinivicini! Per l’originalità
della storia devi ringraziare il mio neurone malato, è tutto merito suo, è da
lì che è partita la fic! Anche se non sei puntuale so che mi segui quindi non
preoccuparti se non recensisci regolarmente! Un bacio ed alla prossima! Mi
raccomando però, non studiare troppo!
-
ELLEPHEDRE: e rieccoci qua sotto anche con te! Ma non sai come mi sento
fiera del fatto che tu legga la mia fic! Stiamo parlando di Ellephedre,
l’autrice della sesta serie di Sailor Moon e mica una BaubauMiciMicio
qualsiasi! E poi ti interessi anche di quella che è la mia vita privata, no, mi
metto a piangere sul serio, sarà colpa degli ormoni – sono in piena sindrome
premestruale – ma mi hai chiesto per il mio esame che è andato bene! Peccato
che non si tratti del prof di Radiologia, no, per quello ho ancora bisogno forse
della spada di Haruka… ho deciso che lo faccio a fettine! Ma tutti i capitoli
che io trovo inutili voi li rivalutate in questa maniera? Ma grazie davvero!
Allora la panoramica di Mamoru su Usagi, francamente, mi sembrava una
ripetizione ma a quanto pare non è stato così! Ripetizione per ripetizione, ti
confesso che però mi sono divertita a scriverla! Il fatto che poi rifiuti la
bambolina di plastica… diciamo che Mamoru odia le donne troppo intraprendenti,
per lui perdono subito di interesse. Il fatto è che io per descrivere Mamoru mi
sto ispirando al mio ragazzo ma credo di avere un fidanzato atipico. Uno di
quelli che odia le donne troppo svestite e che si mettono troppo in mostra perché
per lui perdono di interesse. Sto con un ragazzo che ama la donna che lo prenda
intellettualmente parlando (ed ancora mi chiedo, dopo sette anni, come io lo
possa aver conquistato… credo che sia un miracolo!) e non quelle che si
buttano via da subito. Quelle per lui sono involucri vuoti dove non c’è nulla
da prendere neanche per una notte! Il fatto che Hideyoshi abbia una sua
caratterizzazione diciamo che è stato un tentativo, ci ho provato, non ero
sicura del risultato né di come gestirlo ma alla fine mi sono convinta, ho
aperto la finestra di casa ed ho cercato di vedere come parlano i ragazzi ed
alla fine… Hideyoshi è nato! Per quel che riguarda Usagi sul lavoro… ho
descritto l’atteggiamento che avrei affrontato io con un ragazzo del genere,
non so se è giusto o sbagliato, mi auguro solo di non aver esagerato! Per la
parte finale hai perfettissimamente ragione tanto che l’ho modificata e
ripubblicata, mi auguro solo di non aver commesso ulteriori scempiaggini.
Rileggendola mi sono resa conto di non aver staccato la spina ma, erroneamente,
ho continuato ad essere Usagi! Francamente, se dovessi utilizzare il linguaggio
forbito dei miei amici, per indicare il seno di una ragazza non credo,
effettivamente, che rientri il termine decoltè, forse loro neanche sanno cosa
sia! Ho cercato di modificare ed evitare esclamazioni tipo “balcone fiorito”
anche quelle troppo femminili, però sulla Geisha non mi sono trattenuta, Mamoru
è un uomo, mica uno scaricatore di porto… per quello c’è Usagi che non si
è creata tanti problemi ed ha affibbiato alla povera donzella l’epiteto di
prostituta, ma poi perché mai, cosa avrà fatto la poveretta di così
sbagliato? Per quel che riguarda il mancato quagliamento credo di essermi
spiegata meglio dopo, o no? Se così non fosse tu parla che io correggo! Grazie
per il tempo che ogni volta mi dedichi, mi rendi immensamente felice! Alla
prossima! E grazie alla miliardesima potenza!
Grazie
alle 13 persone che hanno inserito la fic tra le preferite:
1.
Angelica82;
2.
bunny65;
3.
chichilina
4.
ertila;
5.
favola08;
6.
GioRock;
7.
girovaghi;
8.
Hatori;
9.
lagadema;
10.
LAS;
11.
miki90;
12.
stella93mer;
13.
Tappetta4;
Grazie
alle 37 persone che hanno inserito la fic tra le seguite:
1.
Allen_Anne_Black;
2.
aquizziana;
3.
ashar;
4.
bellacullen889;
5.
brescy;
6.
DeepDereck;
7.
Enza85;
8.
Fantasy_Mary88;
9.
fasana;
10.
favola08;
11.
GioRock;
12.
hoshi90;
13.
igniflia;
14.
kiss88;
15.
LittleSimo;
16.
micina82;
17.
Miky 483;
18.
Minerva89;
19.
Moons Tear;
20.
Morea;
21.
Neptune87;
22.
Poisonivy;
23.
ponpon;
24.
Potter92;
25.
pulcinaele87;
26.
romanticgirl;
27.
sailorm;
28.
shalya;
29.
simo87;
30.
SweetCherry;
31.
Tappetta4;
32.
Toru85;
33.
Truelove;
34.
usachan;
35.
vale_129;
36.
_Maddy_;
37.
_Sofia_;
Un grazie particolare ad ashar e poisonivy per essersi aggregate a questa avventura! Mi spiace aver
perso Akane_val
Adesso
vi saluto ed a questo punto vi do appuntamento a venerdì prossimo, il 4 giugno
2010!