Kyle e Serah si trovavano nello stesso posto, divisi solo da
un lungo corridoio. L’uomo lanciò la sua granata ma la giovane donna,
riconoscendo immediatamente quel tipo di esplosivo, si coprì occhi e orecchie
attutendo di molto l’effetto della luce devastante.
“Rod, il problema persiste. Non fa parte del personale della
nave. Devo eliminarla ad ogni costo”.
“Non fare cazzate!! Se quella donna è un’infiltrata come te saprà senza dubbio
come difendersi”.
“Non parlare di continuo, sta zitto e ascolta!”
Kyle balzò fuori dal nascondiglio e sparando due colpi nel
punto in cui doveva trovarsi l’avversaria sperava di colpirla alle gambe.
Serah era però balzata fin dentro un condotto di areazione e lasciando una mina
al suo posto ignorò l’ospite indesiderato.
“Non ho tempo per questi giochetti. Ho notato che il condotto
continua verso Ovest quindi suppongo sia possibile trovare un’entrata
secondaria..”
L’altro infiltrato avanzò cauto ma quando capì di essere stato
sopraffatto se la prese con se stesso:
“Una mina! E crede di cavarsela con una mina!. Sarà anche quel
tipo di mina che prende il colore della superficie in cui la si aziona ma non
sono certo così idiota da cascare in un trucco da pivellini!”
“Kyle non vorrei interrompere il tuo esame di coscienza ma ti ricordo che ha la
priorità la missione principale. Se ne avrai la possibilità allora eliminerai
il testimone”
“Certo certo, ora per favore mandami i codici che sono già stufo di questa
storia”.
Una serie di lettere e numeri alla rinfusa cominciò a scorrere
nel GPS di Kyle e la spia li inserì in un piccolo computer che aveva con sé.
Dopo di ciò la porta si aprì e lentamente entrò circospetto. Sembrava la sala
motori della nave. Erano presenti ingranaggi e roba simile ma la zona era
completamente deserta.
“Allora, dove si troverebbe questo grande laboratorio?”
“Non vorrei dirtelo.., ma è come se.. tu ci sia già!”
In quel momento due uomini che stavano lavorando a dei
computer nella stanza adiacente udirono dei suoni provenire dalla sala motori e
presi i loro lunghi manganelli si diressero verso il luogo interessato. Kyle li
vide arrivare e senza perdere un istante prese la sua arma dalla fondina e
sparò due colpi ai nemici: uno andò ad infilarsi nella testa di una guardia, il
secondo perforò un occhio dell’altra. Il sangue imbrattò il suolo ma non vi era
certo il tempo di nascondere le prove degli omicidi. I corpi vennero però messi
all’interno di due armadietti molto grandi.
“Rod, c’è un computer, potrebbe aiutarmi a raggiungere il vero
laboratorio?”
“E’ possibile, recupera le pagine su cui stavano lavorando quei due e dimmi che
cosa c’è scritto”
“Vediamo un po’.. è un annuncio da parte di Simon Glun che informa tutti i
passeggeri della nave che l’accesso alla suite
centrale avverrà non più alle 00:00 come previsto ma alle 22:00. Rod è
lampante. Parlano del laboratorio”
“Se è così siamo in ritardo, sono già le 22:30..”
“Maledizione!!, fottuto laboratorio”
“Calmati, forse non è ancora finita. Nei file che mi hai portato due giorni fa
c’era esplicitamente espresso che dalla sala motori sarebbe partito il progetto
H.V. Madison doveva per forza intendere questa sala macchine”
A quella frase seguirono due secondi di silenzio in quanto un
evento alquanto particolare sconvolse l’animo freddo di Kyle:
“Ma che caz… Rod non avrei mai pensato di dirti.. che le due
guardie che ho appena ucciso sono uscite dagli armadietti!”
“Cosa?? Che cosa vuol dire?”
“Quello che ho detto. Quegli armadietti sono aperti e dentro non c’è più
nessuno!!”
Il viscido rumore di un serpente strisciante verso la sua
preda risuonò nella stanza e l’uomo fece qualche passo indietro attonito.
“Che diavolo è stato?”
“Kyle ho un brutto presentimento, guardati intorno maledizione!”
Una creatura sconvolgente con degli arti lunghi ed affilati
puntò il proprio dito, molto più simile ad una mannaia, in direzione
dell’intruso che senza parole impugnò la sua pistola.
“Se ti dico cosa ho davanti probabilmente non mi crederai
mai..”
Il mostro balzò verso la sua nuova preda che con un grande
movimento riuscì a portarsi di lato schivando l’attacco. Un colpo fu sparato e
andò a colpire la testa della creatura che stranamente non sembrava aver
accusato l’offensiva.
“E’ un mostro!!, è questo che Madison ha in mente?”
“Potrebbe essere la soluzione ai nostri problemi! Portami un pezzo di
quell’affare!”
“Certo, che ci vuole! Un pezzo!”
Il mostro si diresse ancora verso Kyle che stavolta fu colpito
al braccio destro. Il taglio sembrava abbastanza profondo e sanguinava
copiosamente.
“Diamine!”
In seguito un’altra di quelle creature fece la sua comparsa e
con agilità si posizionò alle spalle dell’intruso. Quest’ultimo pensò ad una
strategia efficace che fosse veloce e precisa e guardandosi intorno gli venne
un idea: Prese tre cariche di C4 che teneva addosso e posizionatele per terra
prese tra le mani il detonatore. Dopo di che lanciò ancora una volta la granata
stordente che esplodendo atterrò momentaniamente i due mostri. Kyle si diresse
quindi verso l’entrata della sala macchine e risalendo la scala della nave
sembrava dirigersi nuovamente al corridoio delle cabine.
“Ci vediamo all’inferno!!”
Un’esplosione devastante fece tremare la nave che per poco non
finì capovolta sull’oceano.
“Kyle, cosa diavolo!!??”
L’uomo si diresse verso il punto dell’esplosione che cominciò
ad allagarsi. Attraverso l’acqua era però visibile un grande varco sottomarino.
“Credo di aver trovato l’entrata al laboratorio, si trovava
all’altezza della sala macchine ma evidentemente si doveva far qualcosa per
raggiungerla. Intravedo una gigantesca porta di ferro, come entro?”
“… sei tu quello delle idee geniali no??. Accidenti avrai fatto scattare
l’allarme di tutto il laboratorio..”
“Scusami se non volevo diventare cibo per esseri mutanti!”
In quell’istante però la porta sul fondale sembrò aprirsi ed
un ponte collegò la nave al laboratorio sottomarino.
“La porta è aperta!. Ed è apparso un ponte con una sorta di
cabina..”
“Usano sicuramente quella per spostarsi, ma chi l’ha aperta?”
“Vorrei non saperlo..”
“Che vuol dire?”
“Quella donna, sta entrando nella cabina del ponte!”
Serah si accorse dell’uomo ma senza farci troppo caso entrò
nella cabina. Qui premette un bottone rosso che fece ritirare il ponte.
“Alla fine vinco sempre io chiunque tu sia!”
Kyle era senza parole:
“Bene, immergiti e sfida il risucchio della nave che sta affondando!”
“Maledizione!”