Film > Alice nel paese delle meraviglie
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Autore: malfoy _    29/05/2010    2 recensioni
Era tutto così assurdamente strano. Perché ogni volta che Alice metteva piede nel Paese delle Meraviglie c’era qualcosa che non andava?
Eppure sta volta era tutto ancora più strano.
Una nuova regina minacciava Alice. Fredda e spietata la Regina di Picche nasconde un segreto che potrebbe cambiare il destino di tutto Sottomondo.

Attenzione: scusatemi tanto, ma momentaneamente non continuerò la storia; poichè sono impegnata non solo con impegni esterni al sito, ma anche con la scrittura di altre due FF. Spero di continuarla il più presto possibile, grazie perchè mi seguite
Genere: Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Liddell, Cappellaio Matto, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Sbarre. Sbarre, sbarre e solo sbarre.

Ecco cosa riusciva a vedere il Bianconiglio.

Si muoveva avanti e indietro per quella minuscola gabbietta, e osservava tutto intorno a se con minuziosa attenzione.

Quella sala del castello era davvero fantastica, come tutte le altre stanze, nonostante vi abitasse una regina crudele.

La sala in cui McTwisp si trovava era lunga e dal soffitto alto. Sembrava camminare sugli specchi di quanto era splendente e lucente il pavimento.

Le finestre erano alte, ma filtrava poca luce a causa delle tende nere e piene di drappeggi rossi.

Alla fine della sala, stava imponente il trono della Regina.

McTwisp stava osservando tutto, quando cadde sul pavimento della gabbia.

«Maledizione!» imprecò fra se e se toccandosi la testa.

Tra il morbido pelo bianco risaltava una ferita rossa non ancora rimarginata.

«Credo che guarirai presto, McTwisp»

Il coniglio si girò e vide la regina entrare altezzosa dalla porta e dirigersi svelta verso il suo trono, seguita a ruota da Jamie.

La Regina di Picche era una sovrana bellissima.

Aveva i capelli castano chiaro, lisci e lunghi. Un bel fisico e un portamento regale. Ma la cosa che più colpiva erano sicuramente gli occhi.

Glaciali. Proprio come il suo carattere.

Ma c’era un’altra cosa che colpiva: l’età.

Era forse la più giovane regina che Sottomondo aveva mai visto. Aveva ventidue anni non ancora compiuti, ma nessuno ne era a conoscenza.

Si fece conoscere dagli abitanti di Sottomondo come il loro “tempo”. In poche parole, era immortale.

«Credo che mi dovresti dire perché mi hai fatto venire qui!» rispose scocciato il coniglio.

«Suvvia, non possiamo farci una bella chiacchierata?»

McTwisp la guardò di sottecchi. «Allora potrei sapere perché i tuoi soldati mi hanno stordito per portarmi da te?»

«Perché ti rifiutavi di venire, credevo che a questo ci saresti arrivato»

Il Binconiglio si sedette e, tastandosi ancora la ferita sanguinante, fissò malamente la Regina.

«Andiamo, Cler, dimmi tutto e facciamola finita!»

Si conoscevano da tempo McTwisp e la Regina, e infatti si davano del tu e si chiamavano per nome.

Molti sono insospettiti del loro strano comportamento, c’è addirittura chi ha supposto che entrambi nascondessero un segreto, e questa voce, a quanto si sa, non è stata mai smentita.

Cler iniziò ad accarezzare il suo gattino e con aria impassibile scrutò il suo ospite, come se fosse indecisa se parlare o no.

«Ho saputo recentemente, che Alice ha intenzione di tornare qui»

Per poco McTwisp non svenne. I suoi occhi si erano illuminati come lampioni nella notte.

«Oh per tutti gli orologi!» esclamò allegro «Ma come l’hai saputo?»

«L’Oraculum»

La gioia del Bianconiglio si frenò di colpo.

«Tu non hai il diritto di leggere l’Oraculum!» sbraitò con gli occhi rossi più della sua ferita «Appartiene al Brucaliffo!»

Cler fece un gesto con la mano come per scacciare quello che l’ospite aveva appena detto. «Credo che saprà stare per un po’ senza, non credi?»

Il Bianconiglio si risedette di nuovo, per ascoltare il resto della storia.

«Ma il destino può essere cambiato» la Regina si alzò dal trono con tutta la sua imponenza «Alice non metterà più piede qui»

«Si può sapere che vuoi da me?» ripetè il coniglio.

«Bè, se stai qui con me non potrai guidare Alice a Sottomondo come hai sempre fatto» rispose la Regina avvicinandosi alla gabbia.

McTwisp la guardò intensamente negli occhi.

«Tu hai paura di lei…» disse a bassa voce.

Cler rimase in silenzio come paralizzata.

«Dimmi, perché ti importa tanto che Alice non torni? Cos’è che nascondi?»

La Regina aprì la bocca piano, come se volesse rispondere, ma poi fece un sospiro profondo e si allontanò bruscamente.

«Non sono affari tuoi!» urlò con tutta la voce che aveva in corpo.

Jamie sembrò essere soddisfatto della reazione della sua padrona, poiché soffiò contro il povero coniglio e con le zampette posteriori spinse la gabbia.

«Intanto resterai con me per un bel po’ di tempo, quindi abituati a quelle sbarre!» Cler cacciò una risata malefica e riprese con un perfido ghigno ad accarezzare il gatto.

  
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