Tanti
auguri a me! ^O^
Autore:
Rinalamisteriosa
Titolo: Una piacevole prima guida
Numero
scelto: 6 - prima guida con l'insegnante
Personaggi:
Hinata Hyuuga, Kiba Inuzuka, Kurenai Yuhi
Pairing: accennini NaruHina
e AsuKure
Genere: generale
Rating:
verde
Avvertimenti: AU; one-shot
Introduzione: Hinata
aspettava, ansiosa e preoccupata.
Aspettava da
cinque minuti d'orologio.
Era già salita
sulla macchina specializzata da sola, su indicazione dell'insegnante di teoria
Asuma Sarutobi, ad attendere quello di guida.
Si era
compostamente seduta appoggiando la borsa in grembo: per l'occasione aveva messo il cerchietto rosso con il
fiocchetto tra i capelli scuri, aveva indossato una t-shirt azzurra a maniche
lunghe, un gilet violetto e dei jeans larghi ma comodissimi.
E ovviamente le
sue scarpe da ginnastica bianche, con i lacci blu.
Anche se si
trattava della prima lezione, aveva paura di sbagliare.
Temeva di
deludere la propria famiglia, ossia il padre, la sorellina e il cugino.
Note dell'Autore: Ci sono Hinata e Kiba alle
prese con la loro prima guida, anche se credo di aver dato più spazio alla prima
poiché mi viene più facile immedesimarmi in lei (infatti ci sono passata anch'io
XD).
L'istruttrice
è Kurenai, che giustamente nel manga è la loro maestra, quindi l'unica che sa
prenderli.
Spero
tanto che questa one-shot senza troppe pretese vi piaccia ^^
Hinata
aspettava, ansiosa e preoccupata.
Aspettava da
cinque minuti d'orologio.
Era già salita
sulla macchina specializzata da sola, su indicazione dell'insegnante di teoria
Asuma Sarutobi, ad attendere quello di guida.
Si era
compostamente seduta appoggiando la borsa in grembo: per l'occasione aveva messo il cerchietto rosso con il fiocchetto
tra i capelli scuri, aveva indossato una t-shirt azzurra a maniche lunghe, un
gilet violetto e dei jeans larghi ma comodissimi.
E ovviamente le
sue scarpe da ginnastica bianche, con i lacci blu.
Anche se si
trattava della prima lezione, aveva paura di sbagliare.
Temeva di
deludere la propria famiglia, ossia il padre, la sorellina e il
cugino.
Neji aveva già
preso la patente tre anni prima, quando Hinata era appena diciassettenne; era stato brillante, sicuro di sé
fino alla fine e ancora oggi le ispirava sicurezza quando stava al volante.
Guidava in modo
superbo, prudente e giudizioso.
Adesso però
toccava a lei. Ma perché si sentiva così turbata?
Eppure la teoria
era andata splendidamente, aveva passato l'esame senza problemi, concentrandosi
sulla scheda capitatale e consegnando per
ultima - ma ne era valsa la pena, visto che non aveva commesso neanche un
errore!
Girò appena il
capo verso la vetrina dell'autoscuola, cosparsa di segnali stradali, mordendosi
appena il labbro inferiore.
Li conosceva
tutti, diamine! Eppure se ne stava lì, agitata, facendosi mille problemi e ponendosi inutili dubbi dettati principalmente da una
mediocre dose d'autostima e dall'incertezza.
Avrebbe tanto
voluto che con lei ci fosse Naruto, il suo ragazzo da due anni, almeno con il
suo splendido sorriso, una carezza e qualche parola d'incoraggiamento sarebbe
apparsa meno tesa, questo è poco ma sicuro!
Chinò il capo,
giocherellando con i manici della borsa finché dopo due minuti non le arrivò alle orecchie un saluto gentile e
cordiale.
"Buon
pomeriggio, cara".
La donna che
aveva parlato aprì l'altro sportello e s’inchinò abbastanza per farsi vedere in
viso: era bella, sicuramente giovane e portava gli occhiali, che le davano
un'aria ancora più matura e professionale.
I capelli neri,
lunghi e ricci, le ricadevano sulle spalle, mentre gli occhi erano di un colore
particolare - un castano così intenso da tendere al
porpora.
"C-ciao".
"Io sono Kurenai
Yuhi e ti farò da istruttrice. Mio marito mi ha parlato molto bene di te... non
ti dispiace se partiamo tra un po', vero? Deve arrivare un altro ragazzo che
inizia le guide oggi..." si presentò, informandola di ben due cose che
non sapeva.
Però Hinata si
limitò a mostrare un timido sorriso e ad annuire garbatamente.
Quando il
presunto ragazzo arrivò, scusandosi per il leggero ritardo, sedendosi dietro di
lei e chiudendo lo sportello posteriore, Kurenai fece lo stesso nel posto
accanto al suo.
"Non hai mai
guidato, vero? Questa è la prima volta?" le chiese, allacciandosi la cintura e
facendole cenno di fare lo stesso.
Mentre obbediva,
rispose: "S-sì... n-non ho mai avuto il coraggio di provare, nemmeno con
papà!"
"Se è per questo
siamo in due!" s'intromise l'altro a voce alta, mentre Hinata girò appena la
testa. "Kiba Inuzuka, piacere" si presentò sorridendo, tendendole una mano che
ella strinse riluttante.
Aveva capelli
castani e occhi nocciola. Come lei, d’altronde, aveva optato per un
abbigliamento comodo presentandosi in tuta.
“E’ simpatico.
Non al livello del mio Naruto, però ci siamo quasi!”
"Bene,
Hinata..." la richiamò l'istruttrice, "adesso
che hai allacciato la cintura di sicurezza, devi controllare lo specchietto
retrovisore e accertarti di vedere bene la strada, mi
raccomando!"
"O-okay!"
"Ma questo
sedile non sarà troppo indietro, per lei?"
Kiba stava
guardando perplesso in basso, e forse aveva ragione, in effetti a Hinata sembrò
di essere un po' lontana dai pedali sottostanti.
"Giusta
osservazione, bravo! Forza allora, aiutami a mandarlo avanti..."
Sono proprio
gentili, pensò Hinata,
che cominciava a sentirsi a proprio agio, decisamente più rilassata di quando
era appena arrivata lì.
Così, trovata la
posizione ideale, Kurenai le parlò dei pedali; il primo era quello della
frizione, che doveva necessariamente spingere tutto giù in tre occasioni: prima
della partenza, quando doveva cambiare marcia e al momento della fermata del
veicolo.
"La frizione è
importantissima, Hinata. Ricorda bene che se non la sollevi con cautela il
motore si spegne, e se ti dimentichi di abbassarla prima di cambiare marcia la
macchina non può entrare - per esempio - in seconda o in terza. Tutto
chiaro?"
"S-sì,
certo!"
"Il secondo
pedale, quello al centro, è lo stop, mentre l'ultimo è l'acceleratore. Questi
non devi mandarli tutti giù, ma solo pigiarli con cautela onde evitare frenate
brusche o scatti inutili delle ruote" continuò l'istruttrice, con calma.
"Va bene" disse
Hinata, che per fortuna aveva capito tutto, adesso doveva solo mettere in
pratica quei concetti basilari.
Si fece
consegnare la chiave, la inserì nella toppa, ma prima di girare Kurenai le
ricordò di mettere il piede sinistro sulla frizione, schiacciarla interamente
poi il piede destro sullo stop e fare lo stesso.
"Vai! Adesso
puoi accendere. Dopo di che, per uscire dal parcheggio, abbassa il freno a mano
- glielo indicò - gira tutto il volante a sinistra e metti la freccia spingendo
con un dito quella levetta, la vedi? Intanto fai questo, poi andiamo avanti..."
Eseguì
lentamente, e quando arrivò al momento di partire si
fermò.
"A-adesso?"
"Adesso alza
piano la frizione... molto piano, d'accordo? E inizia ad ascoltare il motore:
fidati, aiuta a regolarsi meglio!"
Kurenai era
davvero molto gentile e paziente, era impossibile trovarsi in difficoltà con una
come lei.
E anche se il
motore al primo tentativo si spense, le
assicurò che non aveva importanza e la incitò a riprovare.
Rigirò la chiave
per avviare il motore e, questa volta, riuscì a uscire dal parcheggio,
schiacciando moderatamente l'acceleratore come le era stato
spiegato.
***
Hinata si fermò
di fronte ad una macchina grigia, perché il
suo turno era appena finito e ora toccava a Kiba.
Dopo aver
passato una piacevole mezz'ora della sua vita a guidare per le vie più larghe e
praticabili della città, pur avendo fatto parecchi errori, fu quasi un
dispiacere dover cedere quel posto e sedersi dietro, mentre il ragazzo esibiva svogliatamente il foglio rosa, si
spostava il sedile come voleva, si accomodava e allacciava la cintura di
sicurezza.
"Pronto?"
domandò Kurenai, appuntando qualcosa sulla sua agendina e rimettendola poi nel
piccolo scomparto del veicolo.
"Sissignora!
Devo semplicemente ripetere ciò che ha fatto Hinata per partire, dico bene? Solo
che qui non siamo in un parcheggio e vado direttamente
dritto…"
"Ma che bravo,
sei stato attento! Allora vai, io non parlo, vediamo come te la cavi da
solo".
Con sommo
stupore di Hinata, il ragazzo dimostrò di essere
davvero più bravo e disinvolto di lei.
Stava
guidando bene, soltanto che a un certo punto sbagliò ad entrare in terza.
Kurenai mise
prontamente mano sulla leva del cambio ed esortò Kiba a riabbassare la frizione,
rimettendo la prima.
"Ora accelera un
po'... bene, così! Frizione e seconda... okay!" lo guidò con le parole, poi fece
un cenno con la mano come a sottolineare di non preoccuparsi, che poteva
capitare a tutti, soprattutto nelle prime lezioni.
Infatti oggi è
capitato anche a me, e più di una volta!, si disse
sconsolata Hinata senza farsi vedere, infatti stava rimirando il paesaggio fuori
dal finestrino.
Erano appena
passati da una via alberata, in lontananza poteva
scorgere un pezzo di mare azzurro e vedeva scorrere altre macchine nella
corsia opposta.
A un certo punto
sobbalzò, perché Kiba aveva frenato bruscamente.
Un vecchio in
una macchina dall'aspetto molto usato gli aveva appena tagliato la strada, e
Kurenai dovette trattenerlo dall'atto impulsivo e alterato di aprire il
finestrino e urlargli dietro chissà quali imprecazioni.
"Che razza di
demente, ma è mezzo cieco?! Non vedeva che a momenti ci tamponava?" sbottò Kiba,
stringendo con stizza il volante.
"In effetti la
colpa è sua; per fortuna abbiamo avuto prontezza di riflessi, quindi stai calmo,
non è successo niente…" commentò Kurenai, sempre misurata nei gesti e nel modo
di parlare.
"Però è certo
che a tali individui non dovrebbero neanche permettere di avvicinarsi a una
macchina: tra le loro mani, può diventare un aggeggio infernale... Fanno proprio
schifo!" continuò imbronciato, facendo sghignazzare di nascosto la pacata
Hinata, che si ricordò improvvisamente di un episodio raccontatole da Naruto in
cui lui, per evitare un guidatore distratto, era andato a sbattere contro un
palo.
"Sono anziani,
non è colpa loro..." tentò di giustificarli Kurenai, ma non se ne parlò più
perché Kiba preferì concentrarsi nel seguire le indicazioni dell'istruttrice.
Infatti dovette
svoltare un paio di volte, fermarsi a tre stop e provare una piccola inversione
di marcia - nelle lezioni seguenti quella manovra l'avrebbero affrontata
meglio, così come il parcheggio e la partenza in salita, fece sapere loro.
Poi lo indirizzò
all'autoscuola, dove finalmente i due potevano scendere e sgranchirsi le gambe.
Dopo aver
fissato la sua prossima lezione, Kiba salutò tutti con un gran sorriso e se ne
andò.
Hinata invece
doveva attendere suo cugino per tornare a casa, così si sedette sulla
poltroncina nell'ingresso stringendo la sua borsa.
Asuma, fumando
la sua immancabile sigaretta sulla soglia, le domandò se era andato tutto bene.
"S-sì... Vostra
moglie è bravissima..." non mancò di fargli sapere, anche se non sapeva che
altro aggiungere.
Era stato tutto
così piacevole che sicuramente avrebbe ripensato alla novella esperienza,
durante la cena e una volta entrata nella sua camera per andare a
letto.
"E domani ci
vediamo di nuovo, vero?" aggiunse lei, sistemandosi gli occhiali sul naso e
sorridendo al marito.
"Questa
signorinella non ti darà problemi, vedrai!"
"Oh, l'avevo
notato, cosa credi?"
Hinata si alzò
in piedi e si accomiatò da loro con un inchino. Non seppe se ne parlarono
ancora.
Aveva
riconosciuto il clacson dell'automobile di suo padre
e ci era andata di corsa.
"Ciao,
Neji-niisan. Come sta oggi il mio cugino preferito?"
"Vedo che sei di
buon'umore... Com'è stato guidare per la prima volta?"
Hinata,
afferrando la cintura per avvilupparla tra spalla e fianco, non ebbe bisogno di
pensarci troppo: sapeva già la risposta, semplice e
calibrata.
"Piacevole"
mormorò, chiudendo rilassata gli occhi mentre l'auto ripartiva nella via. "E'
stato veramente piacevole".
E Neji sorrise
impercettibilmente.
“Non avevo alcun dubbio”.
FINE
Giudizio:
(Seconda
classificata parimerito)
Una piacevole
prima guida di Rinalamisteriosa
Grammatica e
stile: 10
Originalità: 9
Caratterizzazione
dei personaggi: 10
Attinenza al
tema: 5
Gradimento
personale: 5 punti
Totale: 39
Il tema è
espresso perfettamente: una prima guida con “l'insegnante” molto veritiera e
fedele alla realtà. (Per un momento mi sembrava di essere a scuola guida con
Sandro.) Proprio per questa sua fedeltà alla vita reale, non ti do il punteggio
pieno nell'originalità.
Hinata, Kiba e
Kurenai sono del tutto IC: Hinata nella sua timidezza ed insicurezza; Kurenai
nella sua infinita pazienza e compostezza ed infine, ma non meno importante,
Kiba col suo finissimo spirito di osservazione e suo tipico temperamento.
Per quanto
riguarda la grammatica ho visto solo un errorino di battitura, ma nulla di
grave.
Il tuo stile
fluido, chiaro, pulito, curato e ben calibrato ha permesso una lettura assai
piacevole, brava.
Ulteriore nota:
Purtroppo in
questi giorni non ho avuto tempo materiale di scrivere altro per il mio compleanno, perciò mi
accontento di dedicarmi questa fic *__*
E quando potrò
permettermela mi regalerò anche una bella macchinina, questo è poco ma sicuro
XD
Un grazie enorme
alla mia cara shurei, che aveva indetto questo contest carinissimo, e tanti
complimenti alle altre quattro partecipanti!
Un
bacione!
Rinalamisteriosa