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Autore: Supersunny91    02/09/2005    2 recensioni
Si tratta semplicemente della storia di un giovane vampiro con dei seri problemi mentali (stile Gollum) che poi però...Scopritelo leggendolo! Raga è la mia prima fic quindi siate clementi e recensite tanto...Devo capire se vale la pena di continuare...
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LOVING AND HATING THE DARKNESS

 

 

PROLOGO

 

- " Il nostro amore resterà nel mondo, anche dopo la morte" è questo il nostro detto...Perchè noi siamo già morti; strisciamo nella notte, gli sguardi infuocati di odio e di amore...Amiamo l'oscurità e la temiamo allo stesso tempo. Il nostro amore è resistito anche dopo la nostra morte: amore per il sangue, per la carne, amore per la morte, amore perverso per tutti quei esseri umani che uccidiamo. Ma odio per noi stessi...Siamo vampiri-  sillabò Ric con voce amara - e sarà così per sempre, per l'eternità- si appoggiò al muro con gli occhi chiusi -...finchè non moriremo davvero-.

Ric strisciò con la schiena verso il basso, fino a sedersi sul pavimento freddo di pietra.

- Tanti vampiri temono quel giorno, e allo stesso tempo si chiedono come sarà, vorrebbero subito scoprirlo- il suo volto si contorse in un sorriso beffardo, come se avesse voluto deriderli - Io so solo che quando ariverà quel momento ringrazierò Dio- tornò serio. - Perchè, per quanto noi vampiri possiamo essere presuntuosi, ci capiamo più di quanto l'uomo possa capire se stesso. Ed è questo che ci rende così pericolosi- Ric spalancò le palpebre all'improvviso, scoprendo gli occhi rossi di fuoco e sangue. -Non abbiamo mai dubbi su cosa fare- il vampiro si alzò di scatto con innaturale slancio e velocità.

E morse con ferocia il collo della ragazza legata e imbavagliata per terra dinnanzi a lui.

Sentiva i fremiti de quel corpo debole e candido, le gocce di sangue cadevano come pioggia sul pavimento. Percepiva il liquido scorrergli per la vene...gli regalava per un attimo una patetica imitazione della vita.

Ric sorrise, soddisfatto. Poi tornò a sedersi sul pavimento ormai coperto di sangue, in trance. 

-Per quanto dovrà continuare?- pernsò mentre fissava gli occhi vuoti della ragazza davanti a . Sentiva il sangue che scorreva giù fino al collo, si leccò le labbra vermiglie.

E' già troppo- si disse.

Ric aprì stancamente la botola sul pavimento scoprendo un fosso scavato nella roccia. Si fermò un attimo a fissare quello spazio profondo. Non vedeva nulla, non sentiva nulla, ma sembrava ricordare gli ultimi lenti battiti di ognuno delle centinaia di persone che aveva ucciso in quei pochi mesi. Buttò il cadavere della ragazza nel fosso. Si sentì un tonfo.

Era morta. Le aveva rubato l'anima. 

- Questo non è affatto giusto!- sbottò Ric sbattendo la testa alla parete, preso dalla colera e dalla disperazione. Il sangue nero sgorgò dalla fronte, la testa gli pulsava terribilmente.

E scoppiò a ridere.

 

  
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