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Autore: Psyker_    31/05/2010    1 recensioni
Una storia d'azione che si svilupperà mediante le esperienze di due personaggi appartenenti a fazioni federali differenti. Entrambi sulle tracce di una scienziata folle e geniale, una donna che tramite le sue conoscenze e i suoi desideri riuscirà a creare un virus che cambierà volto all'umanità. Un misto di horror, comincità e azione allo stato puro!.
Genere: Azione, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Heaven Virus'
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I due infiltrati cercarono di raggiungere la prua della nave dato che la poppa era già quasi completamente affondata. Kyle premeva dolorante sulla ferita per fermare l’emorragia ma non avrebbe resistito ancora per molto. L’uomo osservò la donna che lo stava aiutando. Non l’aveva mai vista e non aveva la ben che minima idea di chi potesse essere:

“Per chi.. per chi lavori eh?”
“Le domande rimandiamole a quando saremo su una scialuppa verso Manhattan. Adesso risparmia il fiato per camminare”

I due salirono una rampa di scale raggiungendo l’altezza del ponte ma due guardie gli sbarrarono la strada:

“Voi due!! Fermi dove siete! John avverti Carlos.. fai in modo che blocchi tutte le uscite secondarie. Quanto a voi credo che Madison sarà fiera di sapere che ho catturato i responsabili di tutto questo casino”

Serah diede un’occhiata all’altro infiltrato e quasi contemporaneamente puntarono e spararono con le loro rispettive armi. Le due sentinelle finirono per terra senza vita.

“Non te la cavi male nonostante la ferita..”
“Sta zitta e muoviamo il culo fuori da questa nave. Sai, non mi va di diventare cibo per pesci”

Continuarono ad avanzare finchè la ragazza non fermò il ‘compagno’:

“Aspetta, li ci solo 4 guardie che stanno slegando una scialuppa. Se le mettiamo fuori gioco forse potremmo usare quella”
“Affrontarle direttamente sarebbe un suicidio. Non sono nelle condizioni per uno scontro a fuoco e quei fucili che imbracciano sarebbero capaci di spappolare il tuo carino faccino al suolo. Dividiamoci, io provo a creare un diversivo, tu mettile fuori gioco”
“Sei sicuro di farcela?”
“Ho fatto saltare in aria da solo l’intero laboratorio di Madison, credi che non sia capace di distrarre 4 idioti?”
“Ok ok.., ma se entro mezzora non succede nulla io vado da sola”
“Fai pure, fatti fottere da quelle pseudo-guardie”
“Oh figurati, so badare a me stessa. Ora muoviamoci!”

Kyle uscì sul ponte senza farsi vedere ed entrò in una piccola cabina con su impressa una croce rossa. Accostatosi al muro provò quindi a ricontattare Rod. Dopo un paio di tentativi ecco finalmente il segnale ripristinato:

“Rod? Ehi mi senti?”
“Forte e chiaro!, ma cos’hai combinato? Il segnale è saltato completamente”
“Bah, l’avrò scombussolato con quella combinazione C4-RPG. Comunque sia avevo in pugno Madison ma è riuscita a fuggire attraverso qualche passaggio segreto..”
“Eh?? Cosa?? Come hai fatto a fartela sfuggire?”
“Il suo lecchino mi ha lasciato un bel ricordino sulla spalla che continua a sanguinare. Il proiettile è ancora dentro e fa fottutamente male!”
“Oh mio Dio! Ma ora dove sei?”
“Hai presente quella ragazza che ho incontrato sul corridoio della nave? Beh mi ha aiutato a fuggire. Non sarei uscito dal rifugio senza di lei. Sai.. ho combinato un bel casino li dentro. Ora sono nel ponte della nave dentro una piccola cabina di pronto soccorso. Ho medicato come ho potuto la ferita ma per evitare l’infezione posso fare poco”
“Capisco Kyle.., devi cercare di andartene di li. Mi farò trovare alla riva con un gruppo specializzato e ti estrarremo quel proiettile. Resisti amico”
“La cosa bella è che la nave sta affondando e siamo quasi in verticale”
“Dannazione Kyle muovi il culo!”
“Ricevuto, Mi troverete in dolce compagnia. Prendete quella ragazza una volta a riva e fate in modo che parli. A tra poco Rod!”

Kyle prese un estintore da una parete e dopo averlo lanciato verso le guardie prese la sua pistola e con un preciso colpo gli sparò prima che toccasse terra. L’effetto consentì a Serah, appostata poco più indietro, di prendere la fidata High Standard e sparare esattamente tanti colpi quante erano le teste delle sentinelle che ordinatamente finirono tutte in mare.
Kyle osservò la scena e non poté far altro che esprimere la sua meraviglia per la precisione della ragazza:
“Wow.., ma si può sapere chi sei?”
“Serah, e tu?”
“… mi chiamo Kyle Might”

I due fuggiaschi si allontanarono dalla nave con una piccola scialuppa e Kyle non nascose il viso amareggiato per l’evidente buco nell’acqua.
Serah lo guardò intensamente finchè non gli rivolse la parola:

“Per chi lavori?”
“Tsk.., e tu?”

La donna prese la sua pistola e la puntò contro Kyle:

“Forse non ti è chiara la domanda.., per chi lavori ho detto??”
“Ehi ehi.. calma. Non ti scaldare. Sono.., anzi ero.. un addetto della nave. Mi occupo di pulizia generale”
“Ti piacciono le pallottole vero? Se così non fosse non proveresti a fare il furbo con me..”
“… Molto astuta davvero. Beh perché dovrei parlare a te?”
“Forse perché ho una pistola puntata sulla tua faccia??”
“Rilassati!, stavo indagando su Madison Haker, proprio come te!”
“Che cosa hai scoperto a riguardo?”
“Nulla e stavolta puoi anche spararmi se non mi credi perché è la verità.. So solo che sta lavorando al famigerato “Progetto H.V.” ma non chiedermi cos’è, non lo so”
“Capisco.., beh adesso devo proprio ucciderti mi sa!

Nel frattempo Rod aveva sentito tutto e aveva fatto appostare un cecchino sulla riva.

“Kyle abbassati, è sotto tiro!”

L’uomo sorrise ma non fece una piega alle provocazioni della ragazza:

“Ora Rod!”

Kyle si abbassò di colpo ed un proiettile frantumò l’High Standard di Serah. La ragazza intuì la situazione e senza pensarci un attimo si tuffò in mare. Cercò di rimanere sott’acqua per evitare di rimanere illuminata dalla luce della luna.

“Accidenti.. è troppo buio.. Rod! dovevate ferirla!!, poteva essere utile interrogarla”
“Accontentati di essere vivo una volta tanto!”

 

Circa una settimana dopo Kyle si svegliò nella sua stanza ancora un po’ dolorante: il proiettile era stato estratto subito dopo l'incidente ed era stato immediatamente portato alla scientifica. Il suo appartamento era in California e come era possibile dedurre dal disordine non era né sposato né fidanzato. Viveva per il suo lavoro e se prima non avessero preso una volta per tutte questa Madison Haker non avrebbe avuto pace. Il campanello della porta suonò ed il giovane padrone di casa andò ad aprire:

“Rod, sei in anticipo. Sono ancora in mutande”

Rod era un uomo sulla quarantina con gli occhiali ed un’aria da intellettuale. Dopo essersi accomodato posò il suo portatile sulla scrivania di Kyle:

“Molto bene. Non abbiamo praticamente raccolto nulla la settimana scorsa ma quella ragazza è qualcosa da cui partire. L’hai vista bene, la sapresti riconoscere?”
“Non mi scorderei per nulla al mondo quello sguardo di ghiaccio”
“Ottimo, la rintracceremo. Vediamo di scoprire qualcosa su di lei. Se anche lei indagava su Madison potrebbe aver scoperto qualcosa in più di noi!”
“Molto bene, sono già pronto..”

  
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