Hope
-
Al di là delle praterie, delle montagne, delle colline e dei fiumi della Scozia …
… lontana da occhi indiscreti e circondata da cime innevate e da una Foresta buia …
… si erge una dimora.
Un castello per la precisione: imponente, maestoso, le cui luci tremolanti si riflettono su un lago placido e increspato talvolta da sinistri movimenti al di sotto della sua oscura superficie.
Ed è proprio qui, tra queste mura secolari, che milioni di giovani speciali hanno passato sette anni della loro vita: ridendo, piangendo, gioendo e soffrendo… vivendo.
La mia identità, credo sia meglio celarla fino a quando non sarà tracciata l’ultima riga di questo mio breve racconto: fino al momento in cui dovrò firmarlo.
*
Questo luogo segreto, raggiungibile tramite un treno sferragliante e visibile solo agli occhi di coloro che ne hanno il diritto, non è altri che il Castello della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
Tutto cominciò più di mille anni fa, quando quattro tra i maghi più famosi dell’epoca – Priscilla Corvonero, Tosca Tassorosso, Godric Grifondoro e Salazar Serpeverde – decisero di fondare una scuola in cui giovani dal talento magico, potessero apprendere l’arte della magia, tra mura sicure e accoglienti.
Ma presto tra i quattro nacquero delle divergenze; ognuno di loro infatti cercava nei propri allievi delle differenti caratteristiche: - L’intelligenza è una dote fondamentale! – diceva uno, e un altro ribatteva – L’intelligenza non è nulla senza l’ambizione! – e un’altra voce insisteva – Ambizione, intelligenza… pfiù! La lealtà e la perseveranza sono invece doti insostituibili – e un altro che lo contraddiceva – Non dite assurdità! Il coraggio! Ecco cosa davvero conta! Il coraggio e la nobiltà di cuore!.
E fu allora che decisero di creare all’interno della Scuola, quattro Case in cui gli studenti sarebbero stati Smistati una volta arrivati ad Hogwarts:
Corvonero, Tassorosso, Grifondoro e Serpeverde.
Oscure cose accaddero tra queste mura quando Salazar, il più duro e severo dei tre, decise di andarsene, lasciando dietro di sé l’ombra di un mostro che prima o poi, sotto il comando del suo erede, avrebbe ripulito la scuola da coloro che - secondo lui - non erano degni di frequentare la prestigiosa accademia.
E tempo dopo il suo erede arrivò: tenace, ambizioso, scaltro e crudele, sì, crudele!
Era solo un bambino nel momento in cui varcò per la prima volta le soglie di questo luogo; un innocuo bambino.
Col tempo però, la sua natura malvagia, il mostro che era in lui, germogliò... e da quel momento Hogwarts non fu più la stessa; nessuno era più al sicuro all’interno di queste mura: la bestia era libera.
Ogni qualvolta racconto questa storia, continuo a chiedermi di quale bestia parli in realtà: quella rinchiusa nella Camera dei Segreti, o quella che il giovane Tom, così si chiamava l’erede, lasciò libera dentro di sé?
E il mostro si mise al lavoro - quale dei due? - fino a quando, un giorno disgraziato, non colpì col suo sguardo letale: una giovane, una certa Mirtilla, piangeva disperata in un cubicolo di un bagno, convinta di essere al sicuro perché, diamine, Hogwarts è sempre stata avvolgente e protettiva come l’abbraccio di una madre.
Eppure il suo abbraccio non bastò a proteggerla: morì.
Il suo corpo fu portato via e Tom, capendo di essersi spinto troppo oltre, fece ricadere le sue colpe su un povero ragazzo dalle passioni sbagliate, innamorato di bestie magiche e talvolta eccessivamente pericolose, ma che mai avrebbe lasciato che una delle sue creature facesse del male a qualcun altro.
Una delle due bestie tornò nella sua tana, attendendo che l’erede ritornasse, mentre la – ahimè – più malvagia, sanguinaria e letale, fu libera.
La sua ascesa sembrava incontrollabile, incontrastabile.
Eppure un giovane uomo e una giovane donna, innamorati dell’amore e della libertà, si opposero ad esso, nella speranza di fermare la sua inesorabile conquista del mondo magico e non.
E dal loro amore nacque un bambino.
Su di lui le stelle riposero ogni speranza: dall’amore per l’amore, nacque l’essenza stessa dell’amore. Un amore più forte di qualunque mostro o bestia, più forte di qualunque maleficio… un amore che un giorno, avrebbe reso la libertà al mondo intero.
E da qui in poi, la storia è nota a tutti, dal più distratto dei Babbani, al più snob dei Purosangue.
Quel bimbo indifeso divenne un giovane uomo, padrone di se stesso e padrone della Morte.
Egli l’accettò come amica fedele, come parte di sé, come compagna della sua vita. Si offrì ad essa, sacrificandosi per quel mondo che in lui riponeva speranza, e in nome di quell’amore che quel giorno di tanti anni fa, fu fatale alla scaltra bestia.
*
Di tanto in tanto quel giovane viene ancora a trovarmi, per fare quattro chiacchiere. Minerva gli lascia libero lo studio per qualche ora, per far compagnia ad un povero vecchio annoiato e nostalgico.
Mi parla delle sue paure, delle sue difficoltà ma anche delle sue gioie e dei suoi trionfi; e io sto qui, ad ascoltarlo, ad annuire o a rivolgergli qualche domanda, genuinamente incuriosito dalla sua vita, realmente coinvolto da ciò che dice perché, maledetto il mio cuore tenero, credo sia impossibile non affezionarsi a questo tenace ragazzo che, proprio adesso, mi sta raccontando di come ha chiesto a Ginevra Weasley di diventare sua moglie.
Sorrido quando noto il rossore che gli sta colorando il viso e vengo travolto da una terribile malinconia quando quegli stupefacenti occhi verdi si posano sul sottoscritto.
Mi sembra di rivederli: Lily e James. Così dolce e determinata una, così buffone e testardo l’altro.
Entrambi animati da un coraggio senza pari.
Tanti uomini e tante donne sono passati tra queste mura: hanno riso, pianto, gioito e sofferto… hanno vissuto.
Tanti altri uomini e tante altre donne varcheranno quella soglia, rideranno, piangeranno, gioiranno e soffriranno: è tra queste mura che si fondano le basi per nuove epoche, nuove battaglie e nuove vittorie.
Passeranno gli anni, moriranno i vecchi, cresceranno i giovani e nascerà il futuro… ed Hogwarts, questa catapecchia fredda e labirintica, sarà ancora qui. Svetterà tra le montagne, al di là di una Foresta buia, si rifletterà su un lago tetro e placido, agitato da creature oscure e leggendarie e chissà, magari un nuovo mostro sta varcando le soglie di questo castello, proprio ora, mentre Harry Potter, il salvatore del mondo magico, mi parla della sua vita ormai priva di ombre e preoccupazioni… ma non importa.
Le stelle sceglieranno ancora, l’amore nascerà dall’amore e tra queste mura una nuova generazione di combattenti sarà forgiata.
Nascerà la speranza, portata fin qui, da un treno sferragliante.
Albus P.W.B. Silente
_______________________________________
Spazio Autrice:
(Dandandan)
---
Ok, non so di preciso che cosa sia, solo che ho avuto un improvviso moto di gratitudine e nostalgia per questa magica scuola e … boh, è uscita fuori ‘sta cosa xD
Fatemi sapere che ne pensate!
Besos♥
Moony