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Autore: ElseW    01/06/2010    21 recensioni
La mia identità, credo sia meglio celarla
fino a quando non sarà tracciata l’ultima riga di questo mio breve racconto.
Fino al momento in cui dovrò firmarlo.
Genere: Generale, Commedia, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Hogwarts è ...'
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Hope

Hope

-

Al di là delle praterie, delle montagne, delle colline e dei fiumi della Scozia …

lontana da occhi indiscreti e circondata da cime innevate e da una Foresta buia …

si erge una dimora.

Un castello per la precisione: imponente, maestoso, le cui luci tremolanti si riflettono su un lago placido e increspato talvolta da sinistri movimenti al di sotto della sua oscura superficie.

Ed è proprio qui, tra queste mura secolari, che milioni di giovani speciali hanno passato sette anni della loro vita: ridendo, piangendo, gioendo e soffrendo… vivendo.

La mia identità, credo sia meglio celarla fino a quando non sarà tracciata l’ultima riga di questo mio breve racconto: fino al momento in cui dovrò firmarlo.

*

Questo luogo segreto, raggiungibile tramite un treno sferragliante e visibile solo agli occhi di coloro che ne hanno il diritto, non è altri che il Castello della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.

Tutto cominciò più di mille anni fa, quando quattro tra i maghi più famosi dell’epoca – Priscilla Corvonero, Tosca Tassorosso, Godric Grifondoro e Salazar Serpeverde – decisero di fondare una scuola in cui giovani dal talento magico, potessero apprendere l’arte della magia, tra mura sicure e accoglienti.

Ma presto tra i quattro nacquero delle divergenze; ognuno di loro infatti cercava nei propri allievi delle differenti caratteristiche: - L’intelligenza è una dote fondamentale! – diceva uno, e un altro ribatteva – L’intelligenza non è nulla senza l’ambizione! – e un’altra voce insisteva – Ambizione, intelligenza… pfiù! La lealtà e la perseveranza sono invece doti insostituibili – e un altro che lo contraddiceva – Non dite assurdità! Il coraggio! Ecco cosa davvero conta! Il coraggio e la nobiltà di cuore!.

E fu allora che decisero di creare all’interno della Scuola, quattro Case in cui gli studenti sarebbero stati Smistati una volta arrivati ad Hogwarts:

Corvonero, Tassorosso, Grifondoro e Serpeverde.

Oscure cose accaddero tra queste mura quando Salazar, il più duro e severo dei tre, decise di andarsene, lasciando dietro di sé l’ombra di un mostro che prima o poi, sotto il comando del suo erede, avrebbe ripulito la scuola da coloro che - secondo lui - non erano degni di frequentare la prestigiosa accademia.

E tempo dopo il suo erede arrivò: tenace, ambizioso, scaltro e crudele, sì, crudele!

Era solo un bambino nel momento in cui varcò per la prima volta le soglie di questo luogo; un innocuo bambino.

Col tempo però, la sua natura malvagia, il mostro che era in lui, germogliò... e da quel momento Hogwarts non fu più la stessa; nessuno era più al sicuro all’interno di queste mura: la bestia era libera.

Ogni qualvolta racconto questa storia, continuo a chiedermi di quale bestia parli in realtà: quella rinchiusa nella Camera dei Segreti, o quella che il giovane Tom, così si chiamava l’erede, lasciò libera dentro di sé?

E il mostro si mise al lavoro - quale dei due? - fino a quando, un giorno disgraziato, non colpì col suo sguardo letale: una giovane, una certa Mirtilla, piangeva disperata in un cubicolo di un bagno, convinta di essere al sicuro perché, diamine, Hogwarts è sempre stata avvolgente e protettiva come l’abbraccio di una madre.

Eppure il suo abbraccio non bastò a proteggerla: morì.

Il suo corpo fu portato via e Tom, capendo di essersi spinto troppo oltre, fece ricadere le sue colpe su un povero ragazzo dalle passioni sbagliate, innamorato di bestie magiche e talvolta eccessivamente pericolose, ma che mai avrebbe lasciato che una delle sue creature facesse del male a qualcun altro.

Una delle due bestie tornò nella sua tana, attendendo che l’erede ritornasse, mentre la – ahimè – più malvagia, sanguinaria e letale, fu libera.

La sua ascesa sembrava incontrollabile, incontrastabile.

Eppure un giovane uomo e una giovane donna, innamorati dell’amore e della libertà, si opposero ad esso, nella speranza di fermare la sua inesorabile conquista del mondo magico e non.

E dal loro amore nacque un bambino.

Su di lui le stelle riposero ogni speranza: dall’amore per l’amore, nacque l’essenza stessa dell’amore. Un amore più forte di qualunque mostro o bestia, più forte di qualunque maleficio… un amore che un giorno, avrebbe reso la libertà al mondo intero.

E da qui in poi, la storia è nota a tutti, dal più distratto dei Babbani, al più snob dei Purosangue.

Quel bimbo indifeso divenne un giovane uomo, padrone di se stesso e padrone della Morte.

Egli l’accettò come amica fedele, come parte di sé, come compagna della sua vita. Si offrì ad essa, sacrificandosi per quel mondo che in lui riponeva speranza, e in nome di quell’amore che quel giorno di tanti anni fa, fu fatale alla scaltra bestia.

*

Di tanto in tanto quel giovane viene ancora a trovarmi, per fare quattro chiacchiere. Minerva gli lascia libero lo studio per qualche ora, per far compagnia ad un povero vecchio annoiato e nostalgico.

Mi parla delle sue paure, delle sue difficoltà ma anche delle sue gioie e dei suoi trionfi; e io sto qui, ad ascoltarlo, ad annuire o a rivolgergli qualche domanda, genuinamente incuriosito dalla sua vita, realmente coinvolto da ciò che dice perché, maledetto il mio cuore tenero, credo sia impossibile non affezionarsi a questo tenace ragazzo che, proprio adesso, mi sta raccontando di come ha chiesto a Ginevra Weasley di diventare sua moglie.

Sorrido quando noto il rossore che gli sta colorando il viso e vengo travolto da una terribile malinconia quando quegli stupefacenti occhi verdi si posano sul sottoscritto.

Mi sembra di rivederli: Lily e James. Così dolce e determinata una, così buffone e testardo l’altro.

Entrambi animati da un coraggio senza pari.

Tanti uomini e tante donne sono passati tra queste mura: hanno riso, pianto, gioito e sofferto… hanno vissuto.

Tanti altri uomini e tante altre donne varcheranno quella soglia, rideranno, piangeranno, gioiranno e soffriranno: è tra queste mura che si fondano le basi per nuove epoche, nuove battaglie e nuove vittorie.

Passeranno gli anni, moriranno i vecchi, cresceranno i giovani e nascerà il futuro… ed Hogwarts, questa catapecchia fredda e labirintica, sarà ancora qui. Svetterà tra le montagne, al di là di una Foresta buia, si rifletterà su un lago tetro e placido, agitato da creature oscure e leggendarie e chissà, magari un nuovo mostro sta varcando le soglie di questo castello, proprio ora, mentre Harry Potter, il salvatore del mondo magico, mi parla della sua vita ormai priva di ombre e preoccupazioni… ma non importa.

Le stelle sceglieranno ancora, l’amore nascerà dall’amore e tra queste mura una nuova generazione di combattenti sarà forgiata.

Nascerà la speranza, portata fin qui, da un treno sferragliante.

Albus P.W.B. Silente

_______________________________________

Spazio Autrice:

(Dandandan)

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Ok, non so di preciso che cosa sia, solo che ho avuto un improvviso moto di gratitudine e nostalgia per questa magica scuola e … boh, è uscita fuori ‘sta cosa xD

Fatemi sapere che ne pensate!

Besos♥

Moony

   
 
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