Noia. Ecco come definisco la scuola, pura e semplice noia. Sempre le solite materie, sempre le solite spiegazioni, sempre i soliti compiti, sempre le stesse facce. Sono un povero vampiro di centodieci anni costretto ad andare ancora a scuola per salvare le apparenze. Non è possibile. Ho due lauree in medicina ed una ventina di diplomi, ed oggi sono ancora qui seduto nei banchi di un  liceo. La mia intelligenza è mille volte superiore a quella di questi inutili umani, ma io devo mostrarmi un normale diciassettenne.
Qui nella noiosa Forks High School, non c'è nulla di interessante, no che io o i miei fratelli ci interessiamo di cose umane, ma qui è proprio tutto monotono, o sono solo io ed essere paranoico perché sono solo. Nella mia famiglia siamo in sette, mio padre Carlisle e sua moglie Esme, io, mio fratello Emmett e sua moglie Rosalie, ed infine mia sorella Alice e suo marito Jasper. In realtà tutti sanno che siamo i figli adottivi del Dottor Cullen e signora, nessuno sa che i miei fratelli sono sposati, ma solo che sono fidanzati tra di loro, infatti io, Emmett e Alice siamo i tre fratelli Cullen (ma ovviamente non lo siamo veramente, anche se ci consideriamo tali), mentre Rosalie e Jasper sono i gemelli Hale (anche la loro è finzione), e tutti e cinque frequentiamo il liceo. Io e Alice fingiamo di avere diciassette anni e perciò frequentiamo il terzo anno di liceo, mentre Emm, Rose e Jazz fingono di avere diciotto anni e frequentano l'ultimo anno di liceo.
Oggi però c'è una novità, infatti si è trasferita qui la figlia dell'ex sceriffo della città Isabella Swan. Tutta la città l'aspettava, anche perché lo sceriffo è stato preso nell'FBI con grande onore per la città, di sua madre non si sa nulla, così è tornata nella sua città natale anche se vivrà sola perché il padre non abita più qui.
Tutti questi sciocchi umani sono in agitazione per il suo arrivo, infatti nelle loro menti (eh si leggo nel pensiero) tutti si vedono innamorati di lei, altri pensano a come chiederle di uscire, altri invece a come presentarsi, bla, bla, bla......
Stupidi umani, tanta eccitazione per un'altra stupida adolescente, che preferisce essere chiamata Bella.
Sicuramente sarà la ragazza tipica della Florida, abbronzata, capelli biondi tinti, piena di se, e logicamente stupidissima e senza cervello, insomma la ragazza tipo di questi tempi, infatti non mi preoccupo neanche di vedere il suo volto nella mente dei suoi coetanei.
Finalmente suona la campanella ed è arrivata la pausa pranzo e mi dirigo verso la sala mensa dove prendo un vassoio con del cibo, per arredo scenico e mi dirigo al tavolo dove sono già seduti i miei fratelli. Nessuno si avvicina a noi perché il loro istinto di sopravvivenza gli dice che siamo pericolosi, così intorno a noi tutti i tavoli sono vuoti.
"Allora avete visto la nuova ragazza? E' veramente molto carina, ho avuto una lezione insieme a lei, ovviamente l'unico banco vuoto era il mio così si è seduta vicino a me, ed abbiamo chiacchierato come fossimo amiche."
"Alice per favore non socializzare con gli umani, sai che potrebbe essere pericoloso per noi e per lei se le cose andassero male, ed io non voglio trasferirmi di nuovo solo perché vuoi il giocattolino nuovo." risponde acida Rose
"Rose, Alice sa che è sbagliato ma non è questo il modo di risponderle e poi e una persona matura e sa quello che fa" difendo la mia sorellina preferita e Rose mi fulmina con lo sguardo.
("Grazie fratellino, sei il migliore") pensa Alice e le faccio un sorriso.
("Non ti permettere più di dirmi una cosa del genere stupido") non rispondo neanche all'insulto mentale di Rose.
"Invece ho visto che diventeremo ottime amiche e anche tu Rose sarai una sua amica e le vorrai bene. Lo so, lo so sembra strano, ma è da un pò che ho delle visioni su di lei insieme a me e Rose che ridiamo e scherziamo come sorelle."
Tutti la guardiamo allibiti, non possiamo crederci, e Rose sembra molto sconvolta, perché lei è quella più diffidente nei confronti degli umani.
Poi vediamo la nuova ragazza che si siede con Mike Newton che fa pensieri osceni su di lei e Jessica Stanley che invece fa pensieri osceni su di me, al tavolo con i loro amici, è di spalle e non riesco a vederla in volto, anche se noi siamo tutti curiosi. Di lei notiamo solo i lunghi capelli scuri che ricadono con dei boccoli sulla schiena e il fatto che ha le spalle curve, deve essere molto timida. "Ehi Ed senti cosa pensa" mi incita Emmett, così ci provo, ma niente, probabilmente perché non conosco la sua voce, ma poi la sento parlare con Jessica.
"Chi sono quelli?" ammetto che ha una bellissima voce, mi concentro ancora sui suoi pensieri e ancora nulla, faccio capire ai miei fratelli che non riesco a leggerle il pensiero e tutti si mettono in ascolto della conversazione.
"Oh quelli - risponde quell'oca di Jessica - sono i Cullen, sono i figli adottivi del Dottor Cullen e signora, non sono fratelli tra di loro, ma quello alto con i capelli ricci, la ragazza piccolina con i capelli neri e il dio con i capelli bronzo sono i Cullen, mentre I due biondi sono i gemelli Hale, sono dei nipoti della signora Cullen, hanno perso i genitori e sono stati adottati da loro. Ma stanno insieme tra di loro, nel senso la ragazza bionda e il ragazzone moro stanno insieme e sono Rosalie e Emmett, mentre il ragazzo biondo e la ragazza che sembra un folletto formano un'altra coppia e sono Jasper ed Alice, infine quel gran figo di Edward è solo, qui nessuna di noi gli sta bene. Insomma è scandalosa questa cosa, è un incesto!!!!!!!" esclama la papera
"Scusa ma sai cosa significa incesto? Perché dato che non sono fratelli di sangue nessuno vieta loro di avere una relazione o no?"  "Si si si, brava Bella, insegna l'educazione a quell'oca" trilla Alice, "Almeno non si è scandalizzata come tutti gli altri umani" dice Rose.
"Inoltre ti ho chiesto solo chi erano non un resoconto dettagliato della loro vita privata, non è carino parlare delle questioni altrui" continua Bella "E' forte la ragazza" esclama l'orso, infatti siamo tutti impressionati dalla sua risposta.
("Ma questa che vuole? Perché ha osato rispondermi così? Li ha difesi solo perché sua madre sicuramente è una poco di buono e di lei non si sa niente") pensa l'oca e questo pensiero mi infastidisce, vorrei andare lì, prendere Bella e portarla al sicuro al mio tavolo, ma cosa dico? Sicuramente ho pensato questo perché lei ha avuto pensieri gentili nei nostri confronti.
"Inoltre devi sapere che stanno sempre per il conto loro, non parlano con nessuno, non salutano nessuno, si credono degli dei solo perché sono bellissimi"
"Io invece oggi ho parlato con Alice ed è molto simpatica, più di altre persone" sottile riferimento a Jessica. "Evvai 2 Bella 0 Oca Stanley" esulta Alice.
"E poi può essere che non si trovino bene qui o che siano timidi perciò non fanno amicizia con nessuno" e sussurrando aggiunge "Che ragazza stupida e gelosa, ci credo che nessuno ti si avvicini, beati loro che non sono costretti a parlare con te". Su tutti i nostri volti nasce un sorriso spontaneo, forse questa ragazza non è stupida come le altre, anzi si è rivelata molto sveglia. "Non è affatto male questa ragazza" aggiunge Rose.
La campanella è suonata e mi dirigo verso l'aula di biologia. Mi accomodo sulla sedia, ovviamente il posto di fianco al mio è vuoto, così butto i libri su tutto il tavolo, anch'essi puro arredamento scenico dato che li conosco a memoria. Poi il professore prima di iniziare la lezione ci presenta la nuova studentessa che ovviamente è Bella, e subito sposto i libri dalla sua parte di banco, anche io sono curioso di conoscerla. Ma appena incontra il getto dell'aria calda il suo profumo mi stordisce, non avevo mai sentito nulla di più buono in vita mia e sono sicuro che mai mi capiterà, devo prenderla, devo bere il suo sangue solo così sarò soddisfatto, il mostro dentro di me ruggisce. Lei timida si avvicina al banco e si  siede, mi dispiace per te, con il tuo odore di lavanda e fiori hai segnato la tua condanna a morte, intanto smetto di respirare e mi allontano da lei, così non faccio una strage in classe. Non si volta versi di me, sento l'odore della sua paura e il sangue riaffiorare sulle sue guance. Non l'ho mai vista in faccia, ma è meglio così, sarà un peso minore da portare sulla mia coscienza. L'ora finalmente finisce e con voce suadente mi avvicino a lei.
"Ciao io sono Edward Cullen, tu devi essere Bella Swan, giusto?"
"S-si" ha paura, il battito del cuore è accelerato e le sue guance sono di un delizioso rosso porpora, ma ancora non alza il viso.
"Senti ho lasciato un libro in macchina, verresti con me a riprenderlo? Mia sorella mia ha parlato di te, così ci conosciamo un pò, tranquilla poi ti riaccompagno io alla prossima lezione, così non ti perdi in questo labirinto"
"O-ok."
Bene è fatta, noi ammaliamo le nostre prede con la bellezza e loro ci seguono ovunque e così sta facendo lei, mentre prendo la direzione del bosco dietro la scuola.




RINGRAZIO yara89 PER LE IMMAGINI.