Severo padrone è l'inverno,
suo fedele servitore è il ghiaccio.
E l'albero mormora,
invoca nella nebbia un compagno.
La terra è morta sotto il peso della neve,
purezza portata all'omicidio
dell'agire secondo le propie volontà.
Tra il bianco, un corpo è steso a terra,
ansimante, ad occhi chiusi,
dice addio ad una vita che l'ha insultato,
è il figlio dell'inverno,
un uomo solo.
Ho trovato questa poesia nel mio vecchio diario, che mi è capitato inaspettatamente fra le mani.
Recensite, mi spetto anche critiche, ma abbiate pietà. xD