Note
dell’autrice: salve a tutti. Nell’attesa di pubblicare il prossimo capitolo di
“Stars”, vi propongo una song – fiction basata su una bellissima canzone del mio
cantante preferito, Angelo Branduardi. Quando l’ ho sentita la prima volta, mi è
subito venuta in mente la storia di Arwen e Aragorn. Leggendo capirete
perché.
La
storia si ambienta la notte prima della partenza del Ramingo per la sua missione
con la compagnia.
Spero che
vi piaccia.
La candela e la falena
Notte.
Arwen si girava e rigirava
tra le coltri del letto. Sembrava quasi che i Valar si fossero decisi a non
donarle il beneficio del sonno.
Come faceva del resto, a
lasciare che le palpebre le si chiudessero e che la sua mente cadesse
nell’oblio?
Troppi pensieri le
affollavano la mente.
L’uomo che amava sarebbe
partito l’indomani per una missione disperata.
Suo padre, di lì a breve,
avrebbe cominciato a proporle di lasciare quella terra, alla volta della
paradisiaca terra di Valinor.
‘Illuso’ si
disse.
Attese ancora un po’, poi
si decise ad alzarsi: un passeggiata, forse, l’avrebbe aiutata a calmarsi. Dopo
essersi messa una mantella sulle spalle, uscì dalla stanza e cominciò a
camminare.
I suoi passi la portarono
nei giardini, dolce perla del suo Reame, splendidi di giorno, magici di notte.
Mille creature danzavano tra di loro, con movimenti così misteriosi che nessuno,
nemmeno l’Elfo più sapiente, avrebbe mai potuto comprendere fino in
fondo.
Quando si ritrovò vicino
alla statua di Gilraen, la madre del ramingo a cui aveva donato il suo cuore, si
fermò: inginocchiato davanti ad essa, c’era proprio lui, Aragorn, figlio di
Arathorn.
“Estel..” mormorò. Lui non
sobbalzò, né scattò in piedi: chissà da quanto l’aveva sentita avvicinarsi. Si
alzò lentamente e le andò incontro.
“Arwen, Stella del Vespro,
perché non riposi?”
“Per la tua stessa ragione,
Estel, perché sono in ansia per quello che ti aspetta, perché temo la solitudine
di una vita senza te.”
“E’ comunque quello che ti
attende. Che io muoia ora o tra venti anni.” Replicò lui, con un’ombra di
disperazione nella voce. “Per questo rinnovo la mia richiesta: riprenditi
Evenstar e donala a qualcuno che possa sempre starti
accanto.”
Arwen sospirò, scuotendo
dolcemente il capo, poi prese l’uomo per mano e lo condusse sul ponte dove, quel
pomeriggio, gli aveva donato il suo ciondolo e, di conseguenza, la sua
immortalità.
Non stettero però in piedi,
non giunsero solennemente le loro mani, ma si sedettero sul bordo, lasciando
dondolare i piedi nel vuoto, godendo semplicemente l’uno della vicinanza
dell’altro.
Io ti canto dolce candela
Che tu sia di tua luce
amante
Sono la fiamma e la
falena
Come verità e
d’amore
Per amore danzo nel
fuoco
Per te l’amo non o
altro amore
La mia passione si
spegnerà
Nella fiamma che
consuma
Nella luce io danzo
Per il fuoco
d’amore
Amo il fuoco per
te
Altro amore non
ho
Ad un certo
punto, l’elfa sollevò lo sguardo e vide che intorno ad una lanterna appesa sul
muro vicino a loro, volava una falena, un esserino notturno, delicatissimo e
bellissimo.
“Guarda
Estel” sussurrò, attirando l’attenzione del ramingo “Guarda quella falena. Cerca
la luce e, una volta trovata, danza intorno a lei, amandola con tutta sé stessa,
donandole, con i suoi movimenti, quella che crede sia una forza sufficiente per
affrontare la vita. Non teme che le ali le si brucino, non teme di restare sola,
non le importa che la candela muoia dopo poco tempo. Per lei, quelle poche ore
trascorse insieme, sono magiche, uniche ed eterne.”
Ora danzi nel nulla
le tue nozze
d’amore
in quel volo
insensato
brucerai le tue
ali.
Io ti canto bella
falena
Che tu sei di mia luce
amante
Tu non conosci la
verità
Il tuo volo è
un’illusione
Amo me stessa e la mia
morte
Con me arde il fuoco
non io nel fuoco
Quando all’alba mi
spegnerò
Di me traccia non
resterà
Aragorn si mise ad
osservare anche lui l’animaletto e sospirò.
“La candela però” disse “la
avverte che, se danzerà troppo vicina a lei, potrà scottarsi troppo,
innamorarsi, e soffrire ancora di più. Apprezza ciò che fa per lei, ne è lieta,
ma sospira dinanzi alla sua ingenuità. La candela infatti non teme la sua
dipartita, perché sa che questa è la sua esistenza. Tutto ciò che può fare è
rischiarare il buio quanto più le è possibile, fare ardere un fuoco per non
essere arsa da quello della morte e della disperazione. Quando si spengerà con
il sorgere di un nuovo giorno, anche se non verrà ricordata, poiché semplice
candela tra le tante, sarà comunque felice, perché un’altra ora di tenebra è
stata rischiarata grazie a lei.”
“La falena non si scorderà
mai di lei, come io non potrò mai dimenticare te. Che tu riesca a salire o meno
sul trono che ti spetta, per me non ha alcuna importanza. Ogni passo che fai,
ogni respiro che esali si incidono nei miei ricordi. Continui a dirmi che la tua
vita sarà breve, che mi abbandonerai, ma come tu accetti questa tua esistenza,
così io gioisco nel condividerla almeno un po’ con te, gioie, dolori, persino la
morte stessa.”
“Arwen” rispose lui,
guardandola negli occhi “sai bene che non c’è giorno in cui io non benedica i
Valar per averti incontrata. Tuttavia la tristezza a volte è superiore. Penso a
quanto dolore ti avrei risparmiato se non ci fossimo mai visti, a quale vita
avresti potuto fare.”
“Ora basta Aragorn figlio
di Arathorn.” Lo interruppe lei “Non ha senso desiderare cose che sarebbero
potute succedere. Non rende il nostro futuro migliore. Tu mi hai incontrata e a
me hai donato il tuo cuore. Io ho accettato e nulla potrà farmi cambiare idea
adesso. Valinor e mia madre possono attendere ancora un millennio, l’importante
è che io possa vivere con te fin quando i Valar lo concederanno.”
Un bacio suggellò quelle
parole, uno dolce, speranzoso, carico di sentimenti.
Il ponte li ospitò per
tutta la notte, permettendogli di osservare quella falena danzante fino
all’alba, una fine per l’amore dell’animaletto, ma un inizio per i due cuori che
erano stati spettatori della sua vita.
FINE
Francamente
non so cosa pensare di ciò che ho scritto. Devo dire che non mi convince fino in
fondo (come dice sempre la mia cara amica Silvia, a cui dedico questa storia),
ma lascerò comunque a voi il giudizio.
Le critiche sono ben accette, in quanto me ne sta già ronzando un’altra per la mente su questa coppia ed avrei bisogno di sapere come posso migliorarmi.
Un'ultima cosa, ecco qui il link della canone che spero possa piacervi:
http://www.youtube.com/watch?v=E1LnbGJal5w
Mi affido a
voi, cari lettori.
Spero che vi
sia piaciuta.
Bebbe5