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Autore: Crazy_Me    01/06/2010    2 recensioni
Arianna e Elena...Semplicemente opposte. L'unico motivo per cui si sopportano sono i Cinema Bizarre, i loro idoli. Cosa accadrà a queste due ragazze? Due settimane insieme e la loro vita cambierà! [Fan Fiction a quattro mani]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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30° Capitolo _ Gelosa delle Favole.


Kiro vide la ragazza correre, scappare più che altro, e dirigersi verso l’uscita.
Il biondo fece per alzarsi, ma Shin gli mise una mano sulla spalla costringendolo a sedersi nuovamente.

- Ma…- Controbatté il bassista.
- Kiro, ricordati che non sono fatti nostri. -
Chissà cos’ha combinato quel cretino...Pensò poi il batterista, sospirando.

Elena corse fuori, superò gli scalini dell’entrata dell’Hotel e, senza pensarci, seguì il marciapiede verso sinistra.
La stessa strada che portava alla stazione e la stessa che portava al bar.
Solo dopo qualche minuto rallentò, quando ebbe la consapevolezza che nessuno aveva tentato di seguirla.
Si accorse del buio e del freddo solo in quel momento. Prima aveva altri pensieri per la mente, ma ora il freddo pungente della sera e il buio interrotto solo dalla luce fioca dei lampioni, iniziava a darle qualche problema.
Si ripeteva di non aver paura, mentre continuava a procedere verso una meta indefinita.
Pochi minuti dopo, all’angolo ritrovò lo stesso bar di qualche giorno prima.
Rimase interdetta per pochi istanti, ma poi si decise ad attraversare la strada, in quel momento poco trafficata, e ad entrare.
Si avvicinò al bancone e, tastandosi la tasca dei jeans per assicurarsi di  avere il portafoglio, ordinò un cappuccino.
La donna era la stessa e sembrava averla addirittura riconosciuta.
Elena si andò a sedere in un angolo, lontano dalle uniche tre persone presenti dentro quel posto, che sembravano del tutto indifferenti all’arrivo della mora.
Puntò i gomiti sulla superficie liscia e fredda del tavolino e mise le mani sulla fronte, per poi sostenere la testa.
Nulla. Semplicemente nulla mi  va bene.
Era il pensiero fisso della ragazza, che sembrava trapanarle la mente, finché non venne distratta dalla barista che le stava appoggiando la tazzina davanti.
- Vuoi altro? – Chiese premurosa.
- No, grazie. -
La donna fece un sorriso quasi compassionevole e sparì dietro al bancone.
Se non altro, pensò la ragazza, qua dentro fa piuttosto caldo. E c’è luce.
Iniziò a sorseggiare il cappuccino quasi bollente e si diede mentalmente della stupida.
Perché era scappata? Perché fuggiva dai problemi? Non risolveva niente.
Iniziavano solo a perseguitarla, inseguirla e ad accumularsi.
Problemi che non erano a causa sua, ma era quasi sempre colpa di altri. O almeno in quella situazione.
Problemi che la stavano pian piano distruggendo.
Ma i problemi non c’entravano nulla, in quel momento.
C’entrava solo Strify.
L’unica fottuta persona di cui avrebbe potuto innamorarsi davvero, con cui avrebbe passato volentieri un’altra settimana, un altro mese, altri anni, una persona che reputava affidabile e sincera…
Una persona che l’aveva profondamente delusa.
Ma si sa. Solo le persone a cui tieni davvero riescono a deluderti in quel modo.
Quel modo…Il modo in cui ti senti quasi responsabile del fatto che ti abbiano deluso, inizi a pensare che sia colpa tua, di non essere alla loro altezza, di essere tu sbagliata.
Elena appoggiò bruscamente la tazzina sul tavolino, pensando di smetterla.
Sì, doveva smetterla di sentirsi in colpa.
Chissà perché questo finale non le sembrava nuovo. Anzi, avrebbe potuto raccontare altre mille storie simili a questa.
Lo sapeva, sotto sotto, che avrebbe vinto Arianna. Anche se lì non c’èra da vincere nulla. Era molto peggio infatti, perché non si trattava di un trofeo, ma di una persona.
Una persona che non avrebbe voluto perdere.
Elena pensò alle favole, quelle dove la dolce ragazza povera, ma stupenda, viveva felice e contenta con il suo principe, che aveva valorosamente sconfitto la strega malvagia.
Cazzate! Pensò Elena, chiudendo gli occhi per non piangere.
Odiava quelle storie. Odiava il fatto che finissero bene.
Odiava il fatto di essere gelosa di quelle favole.
Pian piano, il cappuccino le arrivò allo stomaco provocandole un senso di calore che, sommato a quello già presente dentro al bar, le dava un senso di oppressione.
Salutò la barista e uscì alla svelta da quel posto.
Il freddo, che sembra aumentato, la investì. Elena cercò di tirare in giù i polsini della maglia per coprire anche un po’ le mani.
Era troppo orgogliosa per tornare all’Hotel, anche se non era stata lei a “sbagliare”, ma era anche troppo umana per sopportare quel freddo.
Si avviò verso l’imponente edificio, ma a metà strada si sedette su una panchina per la fermata degli autobus, al coperto. Lì, il vento freddo, sembrava diminuire almeno un po’.

- Elena, cazzo! – Kiro, sentendo bussare alla porta, si precipitò ad aprire.
- Kiro, sta calmo. – Disse la ragazza, con gli occhi arrossati, il viso stanco e un leggero sorriso.
- Cos’è successo? Cioè, lo so. Lo so che è successo, ma dove sei stata? Sai che ore sono? Sono le due passate. – Il ragazzo le accarezzò una guancia. – Sei ghiacciata! Ti prenderai una polmonite! – La ammonì il bassista.
- Meglio che stare qui, in questa atmosfera opprimente. -
Kiro sospirò.
- Abbiamo avuto, io e Shin, una mega litigata con Strify. Non avrebbe dovuto, davvero. -
- Non è colpa sua, però. – Elena si sedette sul letto.
- Come, scusa? – Kiro fece uno sguardo perplesso.
- Non è colpa sua, ho detto. Lui può stare con chi vuole. -
- Ma…-
- Kiro, ho sonno. Preferisco parlarne domani. –
O dimenticarmi di tutto ciò e basta.
- Si, giusto. E’meglio che vada ad avvisare gli altri, prima che si preoccupino ancora di più. -
- No! – La ragazza lo bloccò non appena mise una mano sulla maniglia.
- O…ok. –
Elena andò a farsi una doccia, un po’ per riscaldarsi e un po’ per cercare di far scivolare via la tristezza.


Scusate per il ritardo.
Ormai ho capito che non riesco a postare in tempo, sebbene io mi dia dei tempi da rispettare.
Ma va bè, che ci volete fare? xD
Spero vi sia piaciuto il capitolo.

Scusatemi se vi abbandono così, ma sono un po’ distrutta. xD Perdonatemi anche qualche errore grammaticale e la lunghezza del capitolo: non volevo fare due giorni insieme, così ho preferito dividere. :)

Alla prossima…
  
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