Ricordi.

Harry era al suo diciottesimo compleanno.
La tana era ancora sonnechiosa.
Lui era sceso in cucina.
Era ancora presto, ma qualcuno stava trafficando.
< ehi, Hermione che fai già in piedi?> chiese il ragazzo sedendosi su una sedia davanti a lei.
< ti stavo aspettando!... ho un regalo speciale per te...-
tolse fuori da una scatola lunga e stretta
dove facevano bella mostra di se una serie di fiale. Ricordi. –
auguri!> sorrise si alzò e andò via.
Il bacile gli era stato regalato il giorno prima da Hagrid.
Salì in camera.
Vuotò le fiale...

"Hermione entrò nel suo dormitorio.
Ginny era raggomitolata  sul letto.
Pallida.
< come va?> chiese dolcemente.
La ragazza aveva negli occhi una sofferenza sorda.
< è un'idiota... tutte quelle cose...
 è disgustoso! ... non si vergogna?> disse mordendosi le labbra
< si ho sentito anche io... se Harry sapesse...> rispose l'amica sedendosi sul letto
< sapesse cosa? Che lei va in giro a raccontare quanto è bello stare con lui?
 Che va in giro a fare confronti?
Certo con Cedric era un'altra cosa, era decisamente meno imbranato ma lui è così dolce e bacia in un modo... è ...come dire? Certo devo guidarlo... ma il sesso con lui.... > imitò la voce della ragazza.
Hermione rise.
 < lo so... l'ho sentita anch' io!
Certo si assicura che in bagno non ci sia nessuna,
 ma non ne sono così sicura! Perchè, sai, lo fa solo quando in bagno ci siamo io o te...- disse tornando seria. – senti... tu e Micheal... >
< io non sono Cho e ho quattordici anni! A parte qualche bacio non è successo niente... non che lui non ci abbia provato...- diventò rossa e sorrise imbarazzata. Silenzio. – sono gli ormoni... sono tutti uguali! Schifosi...> Ginny si sistemò meglio.
Era dolorante.
< non riesci a dimenticarlo?> cercò di sorridere ma era difficile davanti a tanto dolore.
 < secondo te?...> si abbracciarono
 < forse se tu riuscissi a piangere...> disse sotto voce l'amica
< come fa Cho?...
perchè è maledettamente brava?
Cosa ha lei che io non ho? Cosa Her?...> le lacrime scesero calde e scottanti accompagnate dai singhiozzi.
Si lasciò andare a tanto dolore.
L'avrebbe soprafatta.
Hermione la tenne stretta a se
 e  Ginny si addormentò così fra le braccia dell'amica..."

Harry si sentì soffocare.
Lui era stato la  causa di tanta sofferenza.
Altro ricordo:

" < allora racconta, come è andata?> Hermione entrò nel dormitorio.
< lo affatturato! Lo sai cosa ha tentato di fare?
Ha infilato una mano sotto la gonna! Quel porco schifoso!> ma era divertita.
< non mi sembra che la cosa ti sia dispiaciuta!...> rise di rimando l'amica
< si, ma non si doveva permettere...> diventò rossa"
Piccolo verme schifoso...
la sua Ginny...
ma in fondo era lui ad averla spinta fra le  braccia di Dean.
Lui con la sua apatia e il suo poco coraggio...
ancora:

"< come è andata cosa?... ci siamo lasciati!...
 basta, con gli uomini ho chiuso...
quel maiale... è sempre lì a dirmi cosa devo e non devo fare ed è geloso...
di Harry ci credi? Gli ho detto che Harry è un amico...
come se lui pensasse a me! > era troppo inquieta.
Prendeva a pugni il cuscino.
< io credo che tu gli interessi...
credo si sia accorto di te...> disse sorridendo l'amica
 < ma per favore!... questa non me la posso bere.
Non lo sai vero? Tu lo sapresti...
te lo avrebbe detto, come è capitato con Cho!...> sedette sul letto guardandola attentamente
 < con te è diverso! Tu sei la sorella del suo migliore amico.
È combattuto fra te e lui.
Lo sai come è Ron nei tuoi confronti...
ha paura che ...
dai sii seria, non può andare da lui e dirgli
mi piace tua sorella cosa dici  se sto con lei?> era una buona imitazione e risero.
Il dolore trapelò dal viso di Ginny.
 < non illuderti Her, non succederà, non prova niente per me.
Niente.
Assolutamente niente.> disse risoluta e triste."

"Quanto ti sbagliavi amore mio!"
altro ricordo:

"Ginny aveva uno dei suoi meravigliosi sorrisi.
Non riusciva a stare ferma.
Si alzava.
Si sedeva.
L'amica la guardava senza osare chiedere.
< è successo Her... è successo...> non sapeva come continuare.
Era radiosa.
< calmati, Gin calmati... cosa è successo?> chiese con curiosità
< l'abbiamo fatto... è stato fantastico... Her... io e Harry...
sembra di essere in un sogno...
non svegliarmi...
per favore se sto sognando lasciami dormire!...> prese l'amica e accennò ad un passo di danza.
< è stato doloroso? > domandò ingenuamente
< doloroso? No, no...
è stato dolce, tenero, bello.
È un piacere indescrivibile...
era come se fossimo una sola persona e io ho sentito che per lui era la stessa cosa...> rise guardando l'amica
 < non dovevate...
Ginny non dovevate... se Ron sapesse...> disse Hermione preoccupata
< ma lui non lo saprà, vero Her?...- le disse prendendola per le spalle - è innamorato di me! Lo so, lo sento...
non era sesso, era amore... non è stato programmato.
È stato... quando lui e io...
quando quel deficiente di mio fratello si deciderà a capire che tu sei la donna della sua vita allora ne riparliamo!>  disse sorridendo
< ma che dici? Non essere assurda!> si mosse imbarazzata
< si, si...> risero lasciandosi andare nel letto a braccia spalancate."

Ancora un'altro:

"< riportamelo a casa Her. Io non posso venire con voi.
 Lui ha troppa paura che mi succeda qualcosa e io devo vivere per lui,
ma Hermione cosa farei se lui non vivesse?
Non importa se poi non  mi vorrà più.
Deve vivere... va bene? Cercherò di aiutarvi da lontano...
vedrai sentirai ancora parlare di me! > rise ma non era allegra.
Aveva paura."
 
Sentì un altro ricordo.
L'ultimo.

" Ginny era seduta sul letto della sua camera, alla tana.
< come stai?> chiese l'amica sedendosi al suo fianco
< bene... più o meno...- aveva gli occhi rossi. Aveva pianto. Silenzio. – grazie per averlo riportato sano e salvo!...
non importa se non prova più niente per me!
È stato così bello stare  con lui... – sorrise un pò dolorante. – Fred mi avrebbe preso in giro per tutta la vita... – soffocò un singhiozzo – ora andrà via...
vedrai...
forse per lui è imbarazzante...>"

no che non lo è!
Si ritrovò sul pavimento, corse in camera dove dormivano le ragazze.
C'era solo Ginny.
Dormiva.
I  capelli sparsi sul cuscino.
Il viso candido.
Poggiò una mano sulla guancia.
Lei aprì gli occhi.
< cosa fai qui? > chiese cercando di svegliarsi
< ho una cosa da dirti...> sussurrò lui.
La ragazza sbiancò.
< deve essere importante...> mormorò con la voce ancora impastata dal sonno.
< lo è...> cercò di sorridere avvicinandosi.
< bene... ti ascolto... > la paura nella sua voce.
 Si inginocchiò davanti a lei.
< sono innamorato...  di te...
mi sei mancata... ti amo Ginny!> soffiò sulle sue labbra un momento prima di baciarla,
facendole chiudere gli occhi meravigliati.