La luna era coperta da cupe nubi e neanche la luna riusciva ad
illuminare quella tetra notte silenziosa. Kyle era in macchina con Rod e
insieme discutevano della loro prossima missione:
“Ascoltami bene Kyle. Chiunque sia questa ragazza è ormai
assodato che faccia parte di un qualche gruppo federale come noi. Indagava su
Madison e gli unici a sapere dei piani di questa scienziata siamo noi agenti
segreti del SAG e quindi l’FBI. La questione è stata completamente tenuta
all’oscuro all’infuori di quest’ultime. Come faceva quindi a sapere che in quel
luogo lavorava Madison Haker?”
“Mi sembra abbastanza chiaro. Ma allora.. che lavori per la CIA?”
“No non credo. Beh non rimane che una cosa da fare. Entra in quella casa e
cerca qualcosa su di lei. Nel caso le cose si dovessero mettere male scappa e
fai in modo che non ti riconosca”
“Certamente. Prova auricolare: mi senti?”
“Ti sento ti sento.. diamoci da fare forza”
Kyle scese dall’auto e si diresse verso quella che doveva
essere l’abitazione di Serah Bailey. L’uomo arrivò fin davanti la porta per poi
usare un grimaldello.
“Ok Rod ci sono. Ho sbloccato la serratura”
“Fai attenzione..”
L’uomo avanzò cauto e raggiungendo il soggiorno si accostò al
muro per caricare la sua pistola. Poi si guardò un po’ intorno ma non sembrava
esserci nulla di irregolare.
“Kyle, cerca nelle stanze. Dovrebbe esserci una camera in cui
porta avanti il suo lavoro. Non credo si sia disfatta di tutto il materiale su
Madison”
“E perché no? Magari lavora direttamente alla base della sua associazione”
“Non è possibile, sarebbe troppo dispendioso in termini di tempo e per come si
sono susseguite le cose è un’idea da scartare a priori. Continua a cercare”
Dopo qualche minuto, l’infiltrato entrò in una stanza che
aveva tutta l’aria di essere uno studio. Carte sparse sulla scrivania, un
computer ancora acceso ed una lampadina ancora calda che lasciava presagire che
la donna non era andata a dormire da molto.
“Questo mi lascia perplesso. Che sia ancora sveglia?”
“Non pensarci, leggi quelle carte e vedi se trovi qualcosa su Madison”
“No non credo centrino. Mi metto al computer”
Nel terminale fu caricata l’ultima pagina aperta che mostrò
alcuni appunti scritti da Serah stessa:
“Ascolti qui: il progetto H.V. sembra essere molto più
pericoloso del previsto. Sembra riuscire a ricreare le cellule morte in un
organismo riportandolo di conseguenza in vita. Tutto questo mi lascia
perplessa. Forse è addirittura arrivata a scoprire qualcos’altro.. Beh quelle
creature le ho viste con i miei occhi ed erano senza dubbio conseguenze di quel
Virus. Ho studiato le formule che ho rubato dal laboratorio, ho provato a
ricreare una simulazione ma è una cosa assolutamente inumana. Vi sono elementi
che non ho mai visto e se quello che abbiamo scoperto è vero allora non è l’unica
verità. Il progetto H.V. non ha soltanto la possibilità di riportare in vita un
organismo morto ma anche di mutare quello vivo. Questo è tutto quello che sono
riuscita a scoprire. Madison è scappata ed il “terzo uomo” mi ha teso una
trappola. Sono riuscita a fuggire senza danneggiare le prove raccolte
nonostante si fossero bagnate, ma per quanto fatto non sembrano essermi state
di aiuto nonostante tutto. Avvisa Heal che domani lo raggiungo per mostrargli
il foglio con le formule. Sono sicura che ne capirà quanto me ma tenterò il
tutto e per tutto”
“Sensazionale!, l’H.V. è quindi una sorta di Virus, proprio
come pensavo.. appena arriveranno i risultati della sostanza ritrovata nella
ferita sul tuo braccio forse riusciremo a capirci di più”
“Sai, inizialmente non ci ho fatto molto caso ma se quelle creature mi hanno
infettato?”
“Non hai mostrato mutazioni o malori particolari quindi tranquillo, forse il
contagio avviene in maniera diversa”
“Bene e adesso?”
“Non abbiamo scoperto nulla di realmente concreto, tutto ciò ci sarà più chiaro
dopo i risultati degli esami. L’unica cosa che potrebbe risultare utile sarebbe
trovare quel foglio con la formula riprodotta da Serah..”
“Già ma qui non.. Ehi ho sentito un rumore!”
Tre colpi di pistola entrarono nella stanza sfiorando di pochi
centimetri Kyle.
“Oh merda!”
“Fuori forza!”
L’infiltrato si nascose dietro la porta aspettando l’arrivo
della ragazza che con grande sorpresa non arrivò. Giunse invece una granata
fumogena che investì immediatamente la stanza.
“Molto furba!”
L’uomo uscì dalla stanza balzandone in un’altra e dopo aver
bloccato la porta con una sedia, ruppe il vetro della finestra con il calcio
della pistola e balzò di sotto.
“Sono fuori, non credo mi seguirà ma meglio allontanarsi al
più presto”
“Ti aspetto fra due isolati”
“No cazzo! È dietro di me!!”
Una scarica di pallottole tagliò il vento ma alcuni alberi
fecero miracolosamente da scudo all’uomo.
“Merda.., e adesso?”
“Difenditi!”
Da lontano la voce femminile della donna si distinse nella
notte:
“Ne ho abbastanza di te! Adesso finirò quello che ho lasciato
incompiuto della scialuppa”
“Scordatelo!!”
Kyle prese dalla sua giacca un granata a frammentazione e
prima di levare l’anello si rivolse ancora alla sua nemica:
“Non vorrei farti saltare in aria, arrenditi e dimmi per chi
lavori”
“Fai saltare in aria questo!!”
Un’altra scarica di proiettili investì il tronco dietro cui
era nascosto Kyle riducendolo ad un cumulo di legno.
“Che tipa..”
La sicura fu tolta alla granata e l’esplosivo fu lanciato in
direzione di Serah che con un balzo di gettò dietro alcuni arbusti.
L’esplosione fu notevole ma la donna se la cavò con qualche graffio.
“Che diavolo ci facevi in casa mia eh? Volevi rubare il lavoro
di altri?”
“Quello che hai l’hai preso grazie a me, sono stato io a fare sgomberare il
laboratorio con quell’annuncio di autodistruzione!”
“Certo e mentre tu eri impegnato a farti fregare da una scienziata pazza e dal
suo lecca piedi io mi sono data da fare al laboratorio. Mi dici o no per chi
lavori e che cosa vuoi?”
“E tu?”
Kyle balzò di lato dal suo nascondiglio e sparò tra i
cespugli, senza successo.
“Eppure sei anche carina, è un vero peccato che ormai devo
ucciderti!”
“Questo lo trovi anche carino??”
La donna sbucò alle spalle di Kyle e con un calcio girato lo scaraventò
al suolo. In seguito prese la sua pistola, gli tolse il caricatore e la gettò
lontano:
“Sei patetico..”
L’uomo si alzò celere e con un pugno provò a colpire
l’avversaria. Questa parò subito l’attacco con il gomito sinistro, in seguito
colpì con la mano destra lo stomaco nemico e concluse con una ginocchiata sul
mento. Kyle finì nuovamente per terra:
“Ma che diavolo.., e questo..cos’era?”
“Semplice difesa!”
Con un altro calcio lo atterrò stavolta del tutto.
“Questo invece 4 anni di karate!”
Serah impugnò la sua arma e avvicinandosi a Kyle stava per
premere il grilletto. Il ragazzo provò a dire qualcosa ma era chiaramente alle
strette:
“A-aspetta.. forse
potremmo collaborare e cercare insieme Madison.. infondo è ormai chiaro..
cerchiamo entrambi quella pazza ma è riuscita a fuggire senza lasciare traccia.
Forse unendo le forze potremmo combinare qualcosa..”
“Io lavorare con un idiota che si fa mettere al tappeto con qualche calcio? Non
ci penso proprio!”
“Ascolta Serah.. non mi interessa sapere per chi lavori e non voglio neppure se
fai davvero parte della polizia federale. Io riferirò a te e tu riferirai a
me..”
“Non ho bisogno del tuo aiuto, ora muori!”
“Ferma! Ho letto il tuo computer. Sei in alto mare e non sai dove trovare
Madison. Io invece posso assicurarti che fra qualche giorno saprò qualcosa di
incredibile su quel Virus”
“Chi mi assicura che tu stia dicendo la verità?”
“Sei brava no? Se è una menzogna potrai uccidermi”
Serah sembrò pensarci qualche istante mentre Rod ascoltava
tutto interdetto.
“Uno scambio di informazioni rimanendo nell’anonimato.., ci
guadagneremo entrambi..”
“Accetto.. ma ad una condizione. Deciderò io il luogo di incontro, non ti dirò
nulla su di me e tu non mi dirai nulla su di te. Il nostro rapporto si limiterà
allo scambio di informazioni ed una volta arrivati a Madison non saremo più
nulla. Se ne avrò la possibilità ti ucciderò. Accetti?”
“Ho alternativa?”
“No, adesso alzati e sparisci”
Serah strappò un foglio di carta da un blocco-note che teneva
nella giacca e ci scrisse qualcosa:
“Collegati su questa frequenza, è protetta. Dì al tuo amico
che se aprirà bocca, non so come e quando.. gliela farò pagare!”
Con queste parole si allontanò verso casa sua lasciando Kyle
per terra e senza parole:
“Ti sei messo nei casini Kyle..”
“Non avevo scelta e comunque potrebbe esserci davvero utile. Non diciamo nulla al capo di lei ed anche se rischiamo davvero grosso questa volta mi sa che è la volta buona che arriviamo a Madison”
“Anf.. ok va bene.. Sapeva anche di me nel collegamento radio! Che donna..”
“Forza, muoviamoci adesso”
“Ok vengo a prenderti!”