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Autore: hele    02/06/2010    10 recensioni
Salve a tutti, mi presento. Il mio nome é Hermione Granger e sono una comune studentessa diciasettenne così come al mondo ce ne sono tante. All'inizio dell'estate i miei genitori, per problemi lavorativi, hanno deciso di trasferirsi a Londra, dove avrei cominciato a frequentare un nuovo college.[...] Ora, che per me sarebbe stato difficile e doloroso, lo sapevo bene, ma in futuro li avrei ringraziati di avermi fornito questa meravigliosa opportunità. Niente Hogwarts e niente magie stavolta. Hermione, Ron, Harry, Ginny, Draco, Pansy e quant'altro.. tutti normali studenti di un normale college londinese.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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Un nuovo college per Hermione Granger. 8


                                                                                      Lezioni di nuoto...




-Pronto? Pronto? ma c'è qualcuno? Pronto ?-

Cavolo,cavolo,cavolo.. Hermione, dì qualcosa, dì qualcosa!

-Sì..pr-pronto..- balbettai quasi senza fiato, la mia gola si era irrimediabilmente seccata. Provai a deglutire ma sembrava che i muscoli adibiti alla funzione avessero dichiarato un improvviso sciopero.

-Con chi parlo?-

-Ehm.. sono.. Her.. ehm..-

-Mi scusi? non ho capito, la sento molto piano, potrebbe parlare più forte?-

-Her.. herm..-

-Non la sento..-

- SONO HERMIONE!-  urlai per poi portarmi una mano alla bocca.

-Hermione?-

-Oh sì... ehm.. scusami é che.. il telefono.. il telefono funziona male, sì, funziona proprio male, malissimo! Allora, tutto ok?- risposi con il tono più noncurante che la mia voce tremula permetteva.

-Ah.. Hermione che sorpresa! ciao-

-C-ciao, allora, c-come va?- 'stupida, gliel'hai già chiesto prima! ' mi rimproverai tra me e me.

-Ora che ti sento decisamente meglio! Ma che fine avevi fatto? aspettavo questa chiamata da mesi!
-

Respira, respira..

-Oh, ecco, scusami davvero ma sono stati mesi di fuoco, a malapena avevo tempo per respirare- risposi mentre mentalmente scandivo parola per parola il discorso che mi ero preparata da mesi in vista di quell'occasione.  

-E non hai avuto neanche un secondo per pensare a me? sei crudele..-

Ah, se solo sapesse che lo pensavo sia di giorno che, sopratutto, di notte.

Presi a camminare nervosa lungo il perimetro della mia stanza.

-Io veramente... ti ho pensato molto- sussurrai imbarazzata.

-Davvero?-

-Sì.. qualche volta..-

-Qualche volta o molto?-

-più di qualche volta..-

-Eheh piccola Hermione..-

Piccola? PICCOLA? oddio un mancamento.

Mi misi seduta sul letto per guadagnare una posizione che mi avrebbe assicurato la stabilità dato che, ne ero più che certa, le mia gambe in quel momento non potevano farlo.

-Allora, che mi racconti?-

-Oh beh... Londra é fantastica, la scuola eccezionale e ...-

-C'è qualche bel ragazzo?-

-A dire il vero intendevo per la qualità delle lezioni, sai i professori sono veramente qualificati e..-

-Quindi non ci sono bei ragazzi che ti importunano e che sarò costretto a venire a picchiare?-

-Ahahah, no, nessuno- risposi rilassandomi e abbandonandomi con la schiena sulla superficie soffice del mio giaciglio. Non mi era mai sembrato morbido come in quel momento.

-Beh meno male, anche se forse però lo preferivo, sarebbe stata la scusa adatta per venirti a trovare-

Ma in quell'esatto momento le parole di Margaret mi tornarono alla memoria, facendomi rinsavire da quella piacevolissima sensazione nella quale la mia testa aveva cominciato ad alleggiare come un palloncino.

Mi misi nuovamente ritta a sedere.

-E la cheerleader?-

-Chi?-

-La cheerleader, quella bionda..-

-Cosa centrano le cheerleader ora? e poi sono quasi tutte bionde...-

-Il capitano, mi hanno detto che ti hanno visto con il capitano..-

-Chi te l'ha detto?-

-Oh, ehm..-

-Le tue amiche vero?-

-Beh, anche se fosse, cosa vole.. ehm cosa ci facevi con lei?- noooo.. così suonava veramente malissimo!

-Sarai mica gelosa anche te, piccola Hermione?-

-Io? noo..-

-Ah, beh peccato.. comunque é una mia amica, Samantha... niente di più se ti dovesse interessare-

Arrossii.


Quando, ancora con l'orecchio incollato al telefono, il familiare tu tu tu mi assicurò che dall'altro capo ormai non c'era più nessuno, pigiai il tasto adibito alla chiusura della chiamata e rimasi a fissare trasognata il display illuminato.

Sicuramente ero stata sciocca a non chiamarlo prima, forse ero stata impulsiva a tirar fuori a quel modo la storia della cheerleader, ma per lo meno ora sapevo che il mio Simon non si era dimenticato di me, anzi, mi pensava ancora, aspettava la mia telefonata e soprattutto era geloso.

Geloso, Simon geloso di me...  non ci potevo credere!

Continuavo a ripetermelo per evitare di dimenticarlo, ma infondo, come avrei potuto!

Oltretutto aveva promesso che il giorno seguente mi avrebbe chiamato lui perchè si sentiva in colpa per avermi fatto spendere tutti quei soldi al cellulare.

Beh, se vogliamo dirla tutta aveva anche ragione, dovevo aver consumato la maggior parte del mio credito. Alla fine parlando del più  e del meno, una mezz'oretta buona era passata (non l'avrei mai  detto.. per me erano stati solo pochi secondi).

Quindi, pensai, a questo punto perchè non dare fondo anche alla restante metà? dopottutto dopo mesi di inutilizzo, uno strappo alla regola si poteva pur fare, no?

 Ed io morivo dalla voglia di raccontare tutto a Marge e a Patty.


La mattina successiva mi alzai con l'umore alle stelle.

Niente e nessuno avrebbe potuto scalfirlo, neanche la Parkinson, Malfoy e tutto il resto della loro sgradevole combriccola.

Niente e nessuno avrebbe potuto scostare i mie pensieri dalla chiamata che mi spettava quella sera.

Nessuno.



*


-PISCINA??-

-sì, non lo sapevi? Oggi abbiamo lezione di nuoto- rispose con tranquillità Ron inclinando la testa in direzione della porta che evidentemente conduceva agli impianti.

Mi bloccai in mezzo al corridoio con aria atterrita.

-No che non lo sapevo! Sull'orario c'è scritto "Attività fisiche"-

-Appunto, piscina..-

-No, no, no, "A t t i v i t à  f i s i c h e"..- scandii lentamente le parole come se mi stessi rivolgendo ad un bambino piccolo- non avete una palestra o che so, un campetto esterno come in tutte le suole normali?-

-Abbiamo la palestra, un campo da basket, da pallavolo e  uno da tennis, ma abbiamo anche la piscina, si alternano- spiegò Harry intromettendosi nella conversazione con degli occhialetti da nuoto in bella vista attorno alla testa.

-Non mi sembra per niente una buona idea- dissi stringendomi i libri della lezione precedente al petto mentre guardavo con diffidenza la porta dove un attimo prima era sparita Pansy.

-E perchè mai? ti vergogni?-

-No! Non ho il costume!- esclamai arrossendo.

-Oh, ma per quello non c'é problema, te lo da la scuola! Non avrai mica pensato che ti avrebbero fatto nuotare nuda!-

-Devi solo dare taglia e  numero di scarpe alla segreteria, loro ti forniranno tutto: accappatoio, ciabatte, costume, cuffia e tutto il resto- elencò Harry tenedo il conto con le dita.

Li guardai disperata .

Non volevo assolutamente mettermi in costume da bagno, senza contare il fatto che  saper nuotare forse era una delle poche cose che ignoravo completamente!

-Beh, noi andiamo a cambiarci- disse Ron tirando fuori distrattamente una cuffia rossa sgargiante dal  borsone che portava a tracolla -Puoi andare con Ginny a prendere la roba, loro hanno lezione con noi, approposito.. parli del diavolo-  aggiunse con un cenno di saluto appena accennato in direzione della sorella che ci stava venendo incontro sorridendo.

-Stavate parlando di me per caso- Ginny mi diede un bacio sulla guancia prima di dirigersi da Harry e saltargli al collo.

-Sì, Hermione deve prendere la roba per la piscina, se puoi accompagnarla.. noi siamo già in ritardo- la informò Harry scoccando un'occhiata nervosa al suo orologio.

-Oh certo.. la prima lezione di nuoto! Che bello! Sei emozionata Hermione?-

Scossi la testa continuando a stringere convulsamente i libri.

Non voglio non voglio non voglio ...era questo l'unico pensiero concreto che la mia mente riusciva ad elaborare.

-Ok, sei in buone mani noi.. ahi... ma sei impazzito?!-

Draco Malfoy,  circondato dalla sua cerchia di scimmioni dall'espressione  vacua, si girò lentamente verso Ron  con un ghigno glaciale stampato sul volto.

-Oh Weasley, scusami, proprio non ti avevo  visto. Sai com'è, non faccio caso alle cose insignificanti- fece il biondo tornano a girarsi e procedendo il suo cammino accompagnato dalle risa sguaiate dei suoi compari.

Ron, che si stava massaggiando la spalla sulla quale Malfoy era andato "involontariamente" a sbattere, serrò la mandibola e fece per muoversi in direzione di quest'ultimo, ma la sorella lo trattenne tirandolo per la tracolla del borsone e lasciando così allontanare il biondo e tutta lo stuolo di amici che lo avvolgeva.

-Calmati Ron, non ne vale la pena- sussurrò al suo orecchio alzandosi sulle punte dei piedi.

Il ragazzo si liberò dalla presa della sorella con uno strattone e rivolse ad Harry un grugnito che probabilmente doveva voler dire di seguirlo.

Li guardai allontanarsi, fino a che la voce di Ginny preceduta da un sospiro di sconforto mi riportò alla dura realtà.

-Allora, andiamo a prendere questi costumi?-

*

-Hermione hai fatto? Mancano cinque minuti all'inizio della lezione e ti avverto che la professoressa Bumb non é di certo famosa per la sua pazienza! -

-Ecco, ecco, ho fatto..- lanciai un'ultima occhiata scoraggiata allo specchio dello spogliatoio cercando di tirar giù il più possibile il costume a mio parere eccessivamente sgambato. In quella scuola dovevano essere tutti fuori di testa, non si poteva di certo definire quel lembo di lycra un "abbigliamento" decoroso per delle studentesse, anche se in piscina! Ma dove diavolo ero capitata, ok, scuola prestigiosa ma..

-Hermione dai!-

Ok Hermione stai calma, andrà tutto bene, stai calma. Cercai di convincermi guardando un'ultima volta con totale rassegnazione il mio riflesso. Oramai era fatta, mi toccava.

Presi dalla panca il soffice accappatoio con le grandi iniziali azzurre della scuola ricamate all'altezza del petto,  mi ci avvolsi all'interno stringendo il più possibile la cintura in maniera da nascondere ogni singolo lembo di carne che riusciva ad essere raggiunto dal tessuto, presi la cuffia di silicone (come potevano solo sperare che i miei capelli sarebbero entrati lì dentro!?) e decisa, mentre continuavo a ripetere il mio mantra (staicalmastaicalmastaicalma), mi diressi a passo di marcia dove Ginny mi stava aspettando.

Se devo proprio svelarvi un segreto io odiavo l'acqua, di ogni genere e sorta: salata, dolce o clorata, per me non faceva alcuna differenza, il punto era che la odiavo.

Detestavo la piscina, il mare, il lago, anche i fiumi e se potevo scegliere se passare una settimana in una spiaggia soleggiata o in un fresco rifugio di montagna.. beh, potete immaginare la risposta, no?

Il motivo di quell'astio incommensurabile nei confronti del malevolo e subdolo specchio cristallino era dovuto ad un episodio che credo non mi scorderò mai, legato alla mia infanzia.

Ma questa é un'altra storia.


Deglutii prima di fare il mio ingresso in vasca.

L'odore acre del cloro arrivò prepotente alle mie narici.

Deglutii di nuovo.

La cuffia, dove con l'aiuto di Ginny ero riuscita a stipare l'enorme massa indomabile dei miei ricci (rabbrividii al pensiero di cosa sarebbero stati dopo), mi stringeva sulla fronte e lo sbalzo di temperatura tra l'esterno e l'interno, mi fece girare leggermente la testa.

Sulla piscina, una vasca di 25 metri di lunghezza, aleggiava una leggera nebbiolina biancastra.

-Allora ragazze, vogliamo iniziare la lezione o avete intenzione di prendervela ancora più comoda-

-Ci scusi professoressa- si scusò Ginny trascinandomi per una mano al cospetto dell'intera classe e della professoressa che svettava tra il gruppo.

-Niente scuse, datevi una mossa! Entrate in corsia quattro e cinque e iniziate il riscaldamento, oggi ci aspetta un programma aerobico!-

La classe diligente si appropinquiò in direzione dei blocchi di partenza, ma con estremo sollievo constatai che non era necessario il tuffo per entrare in acqua.

-Tu devi essere Hermione Granger, la nuova studentessa- mi chiese la professoressa facendomi distogliere lo sguardo dalle corsie affollate.

Annuii.

-Nella tua scuola erano previste lezioni di nuoto?-

Scossi la testa.

-Hai mai frequentato un corso di nuoto-

Scossi nuovamente la testa.

-Sai nuotare?-

Scossi la testa con maggiore energia.

La professoressa appuntò il tutto su una specie di registro prima di alzare lo sguardo su di me e chiedermi...

-E dimmi Hermione Granger, sai parlare per lo meno?-




                                                                                                                                                             Continua...

Ragazze, prima di tutto scusate per i 2 mesi di assenza, con me dovete avere una grande pazienza soprattutto ora che é periodo di esami.
In secondo luogo mi scuso per il capitolo che forse risulterà un tantino deludente dato che non l'ho curato più di tanto.
Mi sembra inutile fare promesse ma di sicuro per il prossimo capitolo (che oltretutto sarebbe la continuazione di questo) non vi farò attendere tanto o almeno non 2 mesi!
Intanto posso anticiparvi solo che scopriremo qualcosina riguardo Ron.
Ringrazio velocemente tutti i fantastici lettori che mi hanno recensito:
Cosmopolitan, _cuppycake, emmawatson, MakiCo, Ekija89, Tanna, Chamomile.
Sono vermente contenta che la vicenda della cicatrice di Harry vi abbia fatto ridere!

Ringrazio anche le 20 persone che mi hanno aggiunto alle seguite!
E ovviamente un grazie va a tutti i lettori.
A presto.
Hele
 





  
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