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Autore: C h i a    04/06/2010    7 recensioni
La piccola Victoire è turbata per un evento che sta per sconvolgere la sua vita, e solamente Teddy riuscirà a capirla e consolarla, facendola ridere.
Pairing: VictoirexTeddy
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Teddy Lupin, Victorie Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Preannuncio che ho scritto questa fan fiction a mezzanotte inoltrata, ergo, perdonatemi l' espressione, "impastata col sonno". E' la prima fan fiction che scrivo, perciò non ho voluto immedesimarmi in qualcosa di troppo lungo o troppo complicato, nonostante avessi in mente grandi cose.
Non è un granché, ma fatemi comunque sapere che ne pensate. Le recensioni sono sempre gradite!
Buona lettura!

Il mio principe azzurro.



Il sole, nascosto da dense nuvole bianche e grigie, non riusciva ad illuminare nemmeno il tetto di quell' incredibilmente alta casa, sotto il quale sedici persone erano impegnate in varie occupazioni: c'era chi chiacchierava, chi cucinava, chi dormiva beatamente e chi giocava. La piccola Victoire, però, non faceva nessuna di queste cose. Era seduta sotto la scrivania della zia Ginny, il suo nascondiglio preferito, e non dava alcun cenno di un sorriso. Per la prima volta in vita sua, non voleva giocare, non voleva parlare e non voleva prendere i vestiti della sua mamma e giocare a fare la modella. No, Victoire voleva semplicemente nascondersi. Ma non per stare da sola, no. Voleva che qualcuno la cercasse, si preoccupasse per lei. Ma sembravano tutti troppo interessati alla notizia che sarebbe presto arrivata una nuova sorellina o un nuovo fratellino. Al pensiero, dagli occhioni blu della bambina cadde una piccola e silenziosa lacrima, seguita poi da molte altre. Il timore che la sua famiglia si sarebbe dimenticata di lei- o che forse lo aveva già fatto- la faceva stare male, abituata com'era a stare al centro dell' attenzione. Certo, la cuginetta Molly aveva ricevuto moltissime attenzioni, ma quella dei suoi genitori era stata sempre più grande verso lei che verso la nuova bambina, mentre adesso sembrava tutto diverso.
Persa com'era nei suoi pensieri, non si accorse che qualcuno stava aprendo la porta della stanza, sbattendola con forza.
-Tana per Vicky!- sentì gridare da una vocina infantile che lei conosceva bene. Il bambino, due anni più grande di lei, si avvicinò alla scrivania e, inginocchiatosi per riuscire a vedere meglio Victoire, incatenò i suoi occhi marroni con quelli blu di lei. Ma non appena vide le piccole lacrime che scendevano sulle sue guance, il suo sorrisone si spense. -Che succede? Perché piangi?- le domandò, il tono di voce più preoccupato.
Lei si asciugò in fretta le lacrime, non amava farsi vedere debole. Ma non poteva mentire a lui, lui che era il suo migliore amico. -Io... Ho paura che con la nuova sorellina la mia mamma e il mio papà mi dimenticheranno- sussurrò tutta tremante.
Il piccolo, incredulo, sbatté più volte le palpebre, facendo cadere le lunghe ciglia nere sulle guance.
-E' solo questo?- chiese. Solo quando lei annuì, continuò. -Vicky, stai tranquilla. La tua mamma e il tuo papà non ti dimenticheranno mai mai mai. Anzi, secondo me ti vorranno più bene, perché tu sei più grande e ti potrai prendere cura della sorellina. E poi, anche se ti dimenticano, ci sono io qui, no?- esclamò tutto d' un fiato, facendo ricomparire nel suo visino il sorriso.
Lei lo guardò, la bocca aperta, ormai dimentica della sua preoccupazione iniziale. -Ma papà dice che io sono una principessa, e quindi posso stare solo con i principi azzurri. E tu non sei un principe azzurro- disse, l' ingenuità che solo una bambina di quattro anni poteva avere.
Teddy la guardò, il sopracciglio bruno alzato in una smorfia di disappunto. Nemmeno un attimo e i suoi capelli da castani divennero azzurro chiaro, subito seguiti dagli occhi. -Ecco, vedi? Ora sono azzurro, e visto che la zia Ginny dice che sono un principino allora sono un principe azzurro- concluse soddisfatto.
Victoire lo guardò stupita, poi annuì, convinta, e lo abbracciò. -Va bene, allora noi ci sposeremo e andremo a vivere in un castello. Poi tu diventerai re e io regina, e avremo tre figlie principesse e due figli principi- annunciò sognante.

[Trentasei anni dopo...]

Illuminata solamente dalla luce del caminetto acceso, la stanza sembrava più piccola del solito, ma la quarantenne Victoire non se ne curava più di tanto. Seduta nella poltrona del suo soggiorno, rifletteva su come fosse cambiata la sua vita da quel lontano giorno in cui aveva solamente quattro anni. Adesso era più matura e più forte, ma di certo non avrebbe mai pensato che le parole di una bambina si sarebbero trasformate nella magnifica realtà che ora viveva accanto a suo marito Ted e ai suoi cinque figli.


Questi personaggi non appartengono a me, ma a J.K. Rowling. La fan fiction è stata scritta unicamente a scopo di divertimento.
  
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