Rita Mortis era una comune ragazza di città.

capelli lunghi e castani, pelle leggermente scura, occhi di un verde paragonabie solo alle foglie di rosa a primavera.

allegra e gentile con tutti, andava bene a scuola, era circondata da persone che le volevano bene.

era felice.

ma tutto questo era destinato a finire.

non c'era un motivo, il fato è crudele, prima ti da tutto e poi come se niente fosse te lo toglie.

- AAAAAAAAAAAAAH -

La pioggia scende furiosa dal cielo nero di nubi, come aghi colpisce la pelle e come ghiaccio congela le ossa.

una figura incappucciata si avvicina lenta ad una tomba.

Le scritte incise sul freddo marmo sono accarezzate dalle gelide gocce.

" Rita Mortis......18/04/1995 - 13/10/2012 "

la figura icappucciata passa le dita bianche tra le date, poi sussurra parole antiche come il tempo.

la sua voce sembra un canto di sirena, nella sua meravigliosa tristezza.

- la dolce luna ti avvolge nel suo freddo abbraccio, il vento riporta il respiro nel tuo corpo, la terra ti riporta alla vita -

dal palmo della mano fuoriesce una lucce rossa che va a penetrare il marmo della tomba.

un tuono squarcia il cielo, la pioggia prende intensità, la tomba si apre e rivela il corpo di una ragazza avvolta in una veste bianca, distesa su un telo di seta blu

tu-tum tu-tum-tu-tum

occhi verdi si riaprono, il cuore batte, e il respiro attraversa le sue labbra di iris.

la pioggia bagna il suo corpo, ma lei non lo sente, non sente il freddo che divora le sue carni, non vede l'oscurità che la avvolge, non sente il fastidioso rumore del traffico fuori dal cimitero.

lei vede solo due occhi color dell'ambra e un viso di porcellana guardarla con angoscia.

Rita Mortis era una comune ragazza di città.

aveva una vita felice, ma il fato è stato crudele con lei, la morte l'aveva tolta da tutto ciò che aveva.

ma una bianca mano era tesa verso di lei, non restava altro che fare una scelta, tra la vita e la morte.

quella davanti a lei era la mano che l'avrebbe resa immortale,