Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: Lilya    03/09/2005    4 recensioni
Tentativo poco riuscito di una Naruto/Ino. Un dubbio li tormenta prima del loro giorno più importante…
Il lunedì era giorno di chiusura per il negozio di fiori della famiglia Yamanaka, e in apparenza, nonostante l’imminente matrimonio dell’unica figlia dei proprietari, anche quella settimana nulla sarebbe stato diverso. In realtà, dietro le tendine abbassate e la porta chiusa, la proprietaria, la figlia e le due commesse erano in piena attività. Il telefono non la smetteva di squillare, un paio di fornitori dovevano ancora effettuare le consegne e c’erano ancora moltissime composizioni da preparare.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Naruto Uzumaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Titolo: Can’t say

Titolo: Can’t say

Autore: Lilya

E-mail: lilya_thedreamer@hotmail.com

Generi: Romance

Riassunto: Tentativo poco riuscito di una Naruto/Ino. Un dubbio li tormenta prima del loro giorno più importante…

Rating: G     

Pariring: Naruto/Ino

Disclaimer: Tutti i personaggi appartengono a Kishimoto Masashi.

 

 

Can’t Say

 

Il lunedì era giorno di chiusura per il negozio di fiori della famiglia Yamanaka, e in apparenza, nonostante l’imminente matrimonio dell’unica figlia dei proprietari, anche quella settimana nulla sarebbe stato diverso. In realtà, dietro le tendine abbassate e la porta chiusa, la proprietaria, la figlia e le due commesse erano in piena attività. Il telefono non la smetteva di squillare, un paio di fornitori dovevano ancora effettuare le consegne e c’erano ancora moltissime composizioni da preparare.

 

Yamanaka Ino posò le forbici e si massaggiò le tempie, maledicendo tra sé e sé il giorno in cui aveva deciso di sposarsi.

Hanako, una delle due commesse, si affacciò nel laboratorio di composizione sul retro del negozio. << Il telefono squilla, Ino-san. >>

<< Ignoralo, lo prenderà mia madre, >> rispose bruscamente infilando un giglio su una nuova base di spugna.

<< Temo sia impossibile, Ino-san, >> intervenne Kiku, l’altra lavorante. << Vostra madre sta litigando con uno dei fornitori dall’altro telefono. >>  

Ino chiuse gli occhi e prese un profondo respiro. << Hanako, rispondi tu. Se è un’altra telefonata di congratulazioni, mandali al diavolo. >>

Hanako si morse il labbro: << E se fosse un’altra di quelle telefonate? >> chiese lanciando un’occhiata preoccupata verso il telefono. Non tutti a Konoha approvavano il matrimonio di Ino e c’era chi non mancava di farlo sapere ai diretti interessati. Tutte loro, prima o poi, avevano avuto modo di prendere una di quelle telefonate ben poco piacevoli.

<< Mandali al diavolo ugualmente. >> bofonchiò Ino arricciando un nastro.

Hanako annuì e scomparve di nuovo nella stanza. Pochi secondi dopo, il telefono finalmente smise di squillare, segno che la fanciulla aveva risposto.

Ino fece appena in tempo a tirare un sospiro di sollievo che prese a suonare il campanello della porta principale.

Kiku le mise una mano sulla spalla con aria incoraggiante. << Ignoratelo, tra poco se ne andranno. >>

 

Invece, la persona fuori dal negozio pareva ben decisa a farsi aprire. Ino sopportò finché poté, poi sbatté le forbici sul bancone e marciò verso la porta, decisa ad occuparsi personalmente dello scocciatore, visto che Hanako era ancora al telefono.

Tolse la catenella e spalancò la porta, gridando: << Non sapete leggere?!?!? C’è scritto che siamo chiusi!!! >>

La persona dall’altra parte della porta, anziché fuggire terrorizzata dal fiero cipiglio della ragazza, si limitò a sorriderle: << Anche per me? >>

Davanti a quel sorriso, che sapeva essere solo per lei, l’ira di Ino si squagliò come neve al sole. << Naruto-chan, che ci fai qui? >>

<< Sono venuto a vedere come se la passava la mia futura moglie e a chiederle se le andava di venire a prendere un gelato con me. >> rispose il biondo ninja.

Ino esitò: <> aggiunse facendogli l’occhiolino.

<< Quello non potrà mai succedere e quanto al vederti ogni giorno per il resto della mia vita, beh, in tal caso non mi dispiacerebbe cominciare ora. >> Le sorrise di nuovo e Ino arrossì. << Avanti…Non staremo via molto, solo qualche minuto…E poi in questi giorni ci siamo visti solo per parlare dei preparativi della cerimonia… >> disse guardandola con aria da cane bastonato.

Ino cercò di evitare di guardarlo, ma alla fine cedette. << E va bene. Ma solo il tempo di un gelato! >> aggiunse cercando di guardarlo con aria minacciosa.

Naruto cercò di assumere un’espressione innocente: << Perché, che altro dovremmo fare? >>

Ino gli lanciò un’occhiata di sbieco e scosse la testa mentre si sfilava il grembiule e lo lasciava accanto alla porta. << Kiku, io esco un attimo con Naruto. Avverti tu mia madre. >>

<< Okay! >> rispose l’altra dalla stanza sul retro.

Ino salutò con un cenno della mano Hanako, ancora bloccata al telefono, e uscì chiudendosi la porta alle spalle.

 

 

 

Dieci minuti dopo, i due fidanzati sedevano su una panchina nel parco, a godersi la pace, il sole – e naturalmente i loro gelati.

Ino si ficcò in bocca l’ultimo pezzetto del cono e si appoggiò contro lo schienale della panchina, allungando le braccia dietro la testa e stirandosi finché non sentì le ossa scricchiolare. La sua mano cercò subito quella di Naruto, che gliela strinse subito, intrecciando le sue dita con quelle di lei. Ino lasciò scivolare la testa sulla sua spalla e sospirò felice, assaporando il calore del sole e di Naruto. Pareva che niente che potesse rovinare quel momento – eccetto un pensiero molesto, che riaffiorò d’improvviso nella mente della sposa. Non era la prima volta che si poneva quella domanda: negli ultimi giorni l’aveva tormentata parecchio. Continuava a ripetersi che era stupido farsi prendere dai dubbi proprio ora, alla vigilia del matrimonio col ragazzo che amava – perché era sicura di amarlo – che era solo il classico caso di panico pre-nuziale. Ma tutto questo non bastava a rassicurarla.

Lasciò andare la mano di Naruto e alzò la testa dalla sua spalla, voltandosi a guardarlo. << Naruto posso farti una domanda…un po’ personale? >>

<< Sicuro. Spara. >> replicò il ragazzo dopo un istante di smarrimento.

Ino non riuscì a guardarlo mentre gli poneva quella domanda. << Naruto…perché tu mi ami? >>

Naruto spalancò gli occhi. << Eh? >>    

<< Sì, insomma… >> Ino prese a tormentarsi una ciocca di capelli. << Non sono né carina come Sakura, né dolce come Hinata, né simpatica come Ten Ten, né forte come Temari, insomma… >> scosse le spalle. << Sono solo Ino. Solo la dispotica, superficiale, arrogante, egoista Ino. >>  

Naruto la costrinse gentilmente a voltare il viso verso di lui e studiò attentamente la sua espressione. La ragazza arrossì e abbassò gli occhi.

<< Beh, a dirti la verità… >> Ino continuò a non guardarlo e si irrigidì, preparandosi a ricevere il colpo. << …è esattamente per questo che ti amo. >>

A quelle parole, finalmente alzò gli occhi su di lui. << Eh? >>

<< Tu sei vera, >> cercò di spiegare Naruto. << Tu non cerchi di essere chi non sei. Tu conosci te stessa e sai accettarti, con i tuoi pregi e i tuoi difetti. E grazie a questo, riesci a capire gli altri. Non è una cosa da tutti. >>

Ino arrossì e tentò un timido sorriso. << Ma non è del tutto vero… che non cerco di essere chi non sono. Una volta ero sempre a dieta perché volevo sempre essere più magra di quanto non fossi. >> gli ricordò.

<< Vero, >> annuì Naruto. << Però poi hai smesso di esserne ossessionata. >>

Ino gli sorrise. << Allora…lo pensi davvero? Sul serio ti piaccio come sono? >>

<< Non ti sposerei, se non fosse così. >> replicò Naruto accarezzandole il viso. << Certo, hai una spiccata tendenza a voler comandare e talvolta tendi a essere un po’ arrogante, ma chi non lo è? >> scosse le spalle. << Riguardo all’egoismo, quello sicuramente non rientra nella lista dei tuoi difetti. >>

Ino arrossì ancora di più e si avvicinò per baciarlo, ma Naruto si tirò indietro.

<< Che c’è? >> domandò la fanciulla, preoccupata. Aveva colto un’ombra negli occhi solitamente splendenti del suo fidanzato

<< Cosa mi risponderesti se…se io ti facessi la stessa domanda? >> domandò, scrutandola con un volto privo di espressione.

Ino rabbrividì un poco perché quell’espressione proprio non si addiceva a Naruto. Quasi le avrebbe preferito la sua solita maschera, per quanto la odiasse. << A essere sincera…all’inizio anche io ti credevo uno stupido, come tutti gli altri, anche se le tue bravate non mi disturbavano così tanto. Poi, quando ho saputo tutto quanto…quando ho visto dietro la maschera…ho ammirato la tua forza e la tua determinazione. È stato lì che è cominciato tutto, poi… >> gli prese di nuovo la mano. << Come si dice, il resto è storia. >>  

Naruto sorrise mestamente.  << Quindi non ti disturba l’idea di sposare un demone? >>

Ino si adombrò, ma non gli lasciò andare la mano. << Quale demone? >>

<< Lo sai. >>

<< E tu sai come la penso su quest’argomento. >>

Annuì. << Sì, lo so. >> si avvicinò a baciarla sulle labbra. << Ti amo, Ino. >>

<< Anche io ti amo, Naruto. >> rispose in un sussurro.

Era tutto quello che avevano bisogno di sapere. Qualunque cosa il domani potesse portare, l’avrebbero affrontata insieme. Come marito e moglie.

 

 

 

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Lilya