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Autore: Phoenix_cry    05/06/2010    1 recensioni
Dopo la morte di diversi Vulcaniani Spock incomincia a comportarsi aggressivamente fino a che l'equipaggio comincia ad avere paura del leale Vulcaniano. é presto chiaro che Spock non è l'unico Vulcaniano affetto e ciò che resta della sua specie potrebbe essere in serio pericolo.
Genere: Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Star Trek Series'
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Capitolo 7

 

“Il Cadetto Yao?”

 

“Lo conoscevi, Spock?”

 

“Poco. Mi contattò due anni fa, voleva che lo aiutassi nella sua decisione di entrare nella Flotta Stellare.  Dopo aver analizzato le sue qualifiche non solo gli suggerii di entrarvi, ma gli scrissi anche una lettera di raccomandazione.”

 

“Ed era mentalmente sano a quel tempo?” Chiese Bones.

 

“Certamente, non lo avrei raccomandato altrimenti.”

 

“Com’è la vita all’Accademia per un Vulcaniano?” Chiese Kirk.

 

“Non capisco.”

 

“Il 99% dei cadetti e dello staff sono umani, non deve essere facile per un alieno.”

 

“L’Accademia della Flotta Stellare non è facile per nessuno, è fatta per eliminare i più deboli.”

 

“Non è quello che volevo dire, Spock.” Kirk sorrise tristemente. “Intendo a livello personale, so che tu hai dovuto lavorare il doppio degli altri per farti valere.”

 

“Ho dovuto lavorare il doppio degli altri ovunque nella mia vita.” Replicò Spock, continuando a non capire.

 

“Spock,” disse dolcemente Bones “quello che il Capitano sta cercando di chiedere è: pensi che lo stress dell’Accademia combinato con il senso di solitudine dovuto al fatto di essere diversi dalla maggioranza avrebbe potuto portare il Cadetto Yao al suicidio?”

 

“In nessuna circostanza.” Replico Spock con fermezza. “Sono tuttora convinto che la morte del Cadetto Yao non possa essere suicidio.”

 

“Cosa te lo fa dire?”

 

“Il suicidio è illogico.” Disse semplicemente Spock.

 

“Spock,” sospirò Kirk “ non importa quello che dici, so per certo che i Vulcaniani non sono immuni allo stress emotivo. Quando l’altro te ha toccato la mia mente ho visto la distruzione di Vulcano attraverso i suoi occhi. Era come se qualcuno mi avesse forzato a strapparmi da solo il cuore e a schiacciarlo fino a che non smetteva di battere.”

 

“Nella storia registrata di Vulcano non c’è mai stato un suicidio.”

 

“Mai?” Chiese Bones scioccato.

 

“Mai.” Confermò Spock. “Noi facciamo tesoro della vita, è illogico privarsi della propria.”

 

“Mi dispiace, Spock, la morte del Cadetto Yao è stata suicidio, ci sono due testimoni. È stato sorpreso poco prima dell’atto dal sua compagno di stanza e da un amico, ma non hanno fatto in tempo a fermarlo prima che si trafiggesse il petto con una spada. Il suo compagno di stanza ha detto che Yao non ha dormito per tutta la settimana e ulteriori indagini hanno dimostrato che probabilmente non stava neanche mangiando.”

 

Kirk lo guardò mentre Spock rifletteva sulle nuove informazioni. Poteva vedere che il Vulcaniano stava cercando di mettere della logica in un atto puramente emotivo. Spock mise le mani dietro la schiena e fissò il pavimento per qualche istante. Gli umani nella stanza gli lasciarono il tempo per pensare. Alla fine Spock si riunì a loro.

 

“Ha delle informazioni riguardo all’arma utilizzata?” Chiese Spock.

 

Kirk annuì ed incominciò a digitare sulla superficie del tavolo dove si poteva intravedere l’interfaccia di un computer. Un’immagine tridimensionale di una spada ricca di ornamenti apparve tremolante a qualche centimetro dalla superficie del tavolo. Cominciò a girare lentamente per permettere a coloro che si trovavano nella stanza di ispezionarla da ogni angolo.

 

“Questa è una scansione della spada originale.” Li informò Kirk. “Da quello che mi è stato detto è una spada cerimoniale Vulcaniana.”

 

“È una copia.” Annunciò Spock.

 

“Cosa?”

 

“È in effetti una spada ka-flash, ma non è stata fatta da mani vulcaniane.”

 

“Come puoi dirlo?” Chiese Bones.

 

“Gli angoli qui, qui e qui” Spock indicò diversi posti sulle sporgenze dell’elsa “sono di 88°, non di 90. Inoltre il materiale sembra essere acciaio e non la tradizionale anarainite, che non è altrettanto blu.”

 

“L’anarainite è piuttosto rara.” Disse Kirk.

 

“Particolarmente ora che Vulcano non esiste più.” Concordò Spock.

 

“Aspetta un secondo, questo significa che il suicidio era premeditato al punto che il Cadetto Yao ha commissionato che fosse forgiata la spada con la quale si sarebbe ucciso?” Chiese Bones sconvolto.

 

“No, Dottore, è probabile che il Cadetto Yao abbia fatto forgiare la spada poco dopo la distruzione di Vulcano.”

 

“Per che cosa veniva usata originariamente la spada?” Chiese Kirk.

 

“Una spada ka-flash è un dono di padre in figlio, donata al momento di raggiungimento della maturità. Serve a ricordarci la nostra natura un tempo violenta e guerrafondaia. La ka-flash viene data al figlio dalla parte della lama così che egli si ferisca per poterla ricevere. Dimostra che come Vulcaniani preferiremmo venire feriti da una spada piuttosto che utilizzarne una contro qualcuno in preda alla rabbia.”

 

“Tu hai una spada ka-flash?”

 

“Sì. Non è in mostra, è un oggetto di importanza personale.”

 

“Quindi è probabile che il Cadetto Yao l’abbia commissionata dopo aver perso la sua nella distruzione del pianeta.”

 

“Esatto, Dottore. Anche la sua famiglia è scomparsa insieme ad esso, lui si trovava lontano dal pianeta.”

 

“Signori,” disse improvvisamente Kirk “questo non ci porta alla vera ragione per la quale vi ho fatti venire qui.”

 

“Qual è il suo vero scopo?”

 

“Spock, con questo siamo a due avvenimenti insoliti nel comportamento dei Vulcaniani in due settimane.”

 

“È esatto.”

 

“E in accordo con quanto mi è stato detto da alcuni membri dell’equipaggio tu stesso hai avuto dei ‘comportamenti insoliti per un Vulcaniano’.”

 

“Lo ammetto e mi scuso, Capitano. Sto attualmente lavorando alla risoluzione del problema.”

 

“Quindi tu sai qual è il problema?” Chiese Kirk sorpreso.

 

“Nel mio caso, sì. Nel caso degli altri due Vulcaniani, no.”

 

“Che sta succedendo?”

 

“È di natura personale, Capitano.”

 

“Capisco.”

 

“Spock,” disse Bones “se ti stai amma…”

 

“Non sono malato, Dottore.”

 

“Non ne sarei così sicuro. Per favore, vieni in Infermeria, che male c’è se ti faccio una visita visto che dici di stare bene?”

 

“Non mi troverebbe in salute, ma non sto soffrendo di alcuna malattia.”

 

“Spock,” Bones sospirò pesantemente “puoi essere davvero frustrante a volte, lo sai vero?”

 

“Anche Uhura me lo ha detto.”

 

Bones e Kirk si scambiarono uno sguardo come a volersi dire: ‘sta cercando di fare una battuta o è serio?’. Kirk scrollò le spalle e Bones roteò gli occhi. Spock li guardò senza riuscire a capire il significato nascosto dietro lo scambio silenzioso. Sapendo che non avrebbe ottenuto nessuna vera risposta senza fare una domanda diretta Kirk si accostò a Spock e gli mise le mani sulle spalle.

 

“Spock, quello che vogliamo sapere è: c’è niente che possiamo fare per evitare che tu vada in giro a fare buchi per la mia nave a mani nude?”

 

“Può celebrare il matrimonio fra me e il Tenente Uhura.”

 

“Ah capisco.” Kirk annuì con fare saggio. “Ora tutto mi è chiaro.”

 

“Davvero?” Chiese Spock con un accenno di sorpresa nella voce.

 

“Certamente,” ridacchiò Kirk “so quanto sei ‘tradizionalista’ e la mancanza di sesso farebbe impazzire qualsiasi uomo.”

 

“E come diavolo fai a saperlo, Jim?” Sbuffò Bones.

 

“Mi è stato detto.”

 

“Uno di questi giorni ti prenderai qualcosa che non sarò in grado di curare.”

 

“Dai, Bones…”

 

“Signori,” intervenne Spock “vi assicuro che le mie condizioni sono serie.”

 

“Non c’è niente di più serio di questo, Spock.” Scherzò Kirk.

 

Un lampo d’ira si impossessò di Spock. Il cambiamento in lui era quasi tangibile come se l’aria intorno a lui avesse incominciato ad emettere scintille a causa dell’energia che emanava. Riguadagnò rapidamente il controllo di sé stesso, ma i suoi amici si accorsero della sua momentanea perdita di controllo.

 

“Attento, Jim, Spock ha lo stesso sguardo che aveva pochi secondi prima di pestarti a dovere sul Ponte dell’Enterprise quando ancora non eravamo riusciti ad arrivare ad un accordo circa il ‘lavoro di squadra’.”

 

“Spock, sei sicuro di sentirti bene?” Gli chiese Kirk seriamente.

 

“Se un altro umano mi porrà questa domanda mi troverò ad un passo dal provare l’indubbiamente spiacevole emozione dell’irritazione.”

 

“Calmo, Spock, siamo solo preoccupati per te.”

 

“La vostra preoccupazione non è necessaria.” Replicò Spock. “Ho solo bisogno che lei celebri il mio matrimonio.”

 

“Adesso?”

 

“Domani.”

 

“Ci staccheremo dal porto fra circa un’ora. La nostra prossima missione ci porta vagamente in direzione del buco nero di Vulcano. Ci potremmo fermare brevemente per il matrimonio.”

 

“Sarebbe apprezzato.”

 

“Dirò a Chekhov di calcolare la rotta.”

 

“Grazie, Capitano.”  

 

Spock rivolse ad entrambi un rispettoso inchino prima di andarsene. Kirk si sedette sul bordo del tavolo della sala conferenze. Con le braccia incrociate sul petto rimase immobile a pensare per qualche momento. Scotendo tristemente la testa guardò McCoy il quale aveva uno sguardo preoccupato dipinto in viso.

 

“Che ne pensi, Bones?”

 

“Penso che i Vulcaniani siano in un gran bel problema, e ne siano consapevoli. Solo che non vogliono dirci cosa sta succedendo.”

 

“Sono d’accordo.” Annuì Kirk. “Tristemente se c’è una cosa che Spock mi ha insegnato sui Vulcaniani è che non puoi aiutarli a meno che non siano loro a chiedertelo.”

 

“E quando te lo chiedono in genere è troppo tardi.”

 

“Esattamente.”

 

“Cosa facciamo?”

 

“L’unica cosa possibile…aspettiamo.”

 

“Non è da te, Jim.”

 

“No, non lo è, ma non posso forzare Spock ad accettare il mio aiuto più di quanto tu non possa curare un raffreddore.”

 

 

 

Grazie a tutti! Sia ai lettori sia a quelli che mi lasciano delle recensioni^^

  
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