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Autore: Zazar90    06/06/2010    10 recensioni
I wanna take you home..
I won't do you no harm, no..
You've got to be all mine, all mine..
Ooh, Foxy Lady!!
La sua avventura negli Stati Uniti era appena cominciata.. L’avventura di Ruben Allister, un tempo conosciuta come la ragazza dei Rolling Stones, e adesso intenzionata a diventare la più grande giornalista musicale degli anni del Rock and Roll.
Genere: Generale, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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All’inizio pensava che fosse uno scherzo.. Non avrebbe mai creduto che un personaggio di forte impatto come Bob Dylan potesse essere realmente interessato ad approfondire la loro conoscenza. Invece fu realmente così.. Quel contadino dalla faccia da bambino e dalla bocca assassina che sputava canzoni passò a prenderla come prestabilito di fronte all’edificio in cui lavorava, a bordo di un auto per niente lussuosa.
“Beh.. Cos’è quella faccia??” domandò la ragazza, accomodandosi nel sedile a fianco del guidatore. Bob la osservò per un’altra manciata di secondi, poi appoggiò nuovamente le mani sul volante.
“Sei molto graziosa con quel cappotto.”
“Non è niente di che, l’ho preso in saldo.”
“Il complimento era rivolto a te.. Sei tu ad essere graziosa.”
Ruby inarcò un sopracciglio mentre si voltava lentamente verso di lui, fino ad incontrare la sua espressione fanciullesca. Avrebbe potuto ribattere con un’altra delle sue solite battutine acide, ma stavolta preferì dargliela vinta. In fondo, era stato un pensiero molto carino da parte sua.. Doveva ammetterlo.
“Ti ringrazio.”
La scelta del locale ricadde sul Kettle of Fish, nel Greenwich Village, il quartiere della controcultura, il centro bohemien dell’anti-american way of life. Ed era proprio in quel bar che Dylan si era esibito varie volte nel 1961, quando ancora non era famoso..
“Era inverno, proprio come adesso.. E la neve era tutta calpestata, sporca.” raccontava il musicista, con il gomito appoggiato sulla tovaglietta a quadri del tavolo. I suoi occhi rilucenti, trasparivano tutta la piacevole simpatia nel ricordare il tanto faticoso inizio nella sua carriera, e Ruby ascoltava attentamente ogni singola parola, totalmente interessata e trasportata dalla sua roca voce. “Ma a me non importava niente del terreno, perché guardavo dritto di fronte a me.. Non in basso, e neppure verso l’alto. Io guardavo soltanto verso la mia strada.”
Fece una pausa per bere un sorso del proprio Jack Daniel’s, quindi sorrise alla ragazza che aveva di fronte e le porse un pacchetto di sigarette.
“Prendi pure!!”
“Per carità, ho fumato adesso!!”
Bob assunse un’espressione intenerita e le lasciò comunque una sigaretta sul tavolo, mentre se ne accendeva un’altra per sé.
“Tornando al discorso di prima.. Entrai in questo locale e mi offrii di cantare in cambio di un alloggio per la notte. Sai, ero appena arrivato a New York e avevo bisogno di soldi.. Così il proprietario accettò e mi ritrovai a cantare di fronte ad un pubblico scarsissimo, che non avrebbe mai scommesso un centesimo su di me. Fu un fiasco totale, insomma!!”
E scoppiarono a ridere insieme, fra una sorsata di Jack Daniel’s ed il fumo delle sigarette che si diffondeva come nebbia in quell’ambiente tanto pittoresco. Ma nonostante l’aria pesante e la puzza che si andava attaccando ai suoi vestiti, Ruby si accorse di trovarsi perfettamente a proprio agio al fianco di quell’uomo.. Riusciva finalmente a ridere, riusciva finalmente a stare senza pensieri per la testa. E tutto quello non era di certo merito dell’alcool..

I’m out here a thousand miles from my home
Walkin’ a road other man have gone down
I’m seein’ your world of people and things
Hear paupers and peasants and princes and kings

“Ruben..”
“Si, Bob??”
Dylan assaporò a lungo la propria sigaretta, perdendosi con lo sguardo nella contemplazione dell’inglesina dai capelli di mogano. Ne approfittò per rivolgerle un sorriso, poi le strinse galantemente una mano.
“Siamo molto simili io e te, sai??”
“Se è ai capelli che ti riferisci, mi duole contraddirti..” scherzò la fanciulla, contrapponendo la propria chioma liscia e ordinata, all’ammasso cespuglioso che si ritrovava il cantante. Quest’ultimo storse la bocca per l’affronto e le schiaffeggiò leggermente la mano.. Era proprio un bel tipetto, non poteva metterlo in dubbio!!
“Mi riferivo al fatto che abbiamo entrambi viaggiato.. Che abbiamo entrambi lasciato la nostra casa, il nostro paese, per cercare di realizzarci come persone. Siamo partiti con un obbiettivo e abbiamo messo in gioco tutti noi stessi per poterlo raggiungere.. E da parte di una ragazza come te, lo trovo molto ammirevole.”
Ruby mostrò un’espressione molto dolce e si passò una mano fra i lunghi capelli, senza smettere di guardarlo negli occhi. E mentre rifletteva su tutti gli eventi che aveva dovuto affrontare, prima di ritrovarsi a parlare con Bob Dylan in un locale di New York, la frase di una canzone scritta dallo stesso musicista affiorò nella sua mente, come la perfetta citazione per quel momento così intenso.
“Mi piacerebbe dire un giorno che ho fatto molta strada.”
“E la farai, Ruben.. Il viaggio sta per cominciare.”

Hey, hey, Woody Guthrie, I wrote you a song
‘bout a funny old world that’s a-comin’ along
Seems sick and it’s hungry, it’s tired and it’s torn
It looks like it’s a-dyin’ and it’s hardly been born.

Uscirono dal locale con l’intenzione di prendere una boccata d’aria fresca, così si accomodarono con le spalle appoggiate al muro, lasciandosi tutto il fracasso ed il vociare degli ubriachi all’interno del locale. La figura di Bob si stendeva longilinea al suo fianco e le conferiva una gradevole sensazione di conforto.. Il solo fatto di averlo accanto, di non essere più sola in quella città così grande e caotica, la rassicurava incredibilmente, rendendola sempre più certa della decisione che aveva preso. Finché avrebbe avuto una persona come lui su cui poter contare, sentiva di poter combattere con maggior decisione durante il suo cammino.. Finalmente, dopo tanto tempo non era più sola.
“Parlami di Londra, Rub.”
“Non sei mai stato a Londra??”
“No, ma spero di andarci insieme a te un giorno.”
Ruby rise divertita da quell’affermazione, considerandola solamente una battuta. E mentre le immagini della sua amata-odiata capitale britannica le tornavano alla mente, un fitto senso di malinconia piombò inevitabilmente a disturbarle l’allegria. Il ricordo di un musicista dagli occhi color del bosco, che ancora non era riuscita a dimenticare, nonostante fossero passati ormai molti mesi dal loro distacco..
Rifarsi una vita.. Era quello il suo maggiore obbiettivo al momento. Ma la verità era che ancora non era riuscita a liberarsi completamente da tutti i fantasmi del passato..
“Londra.. Londra è magica, ma allo stesso tempo ti inganna con i suoi incantesimi, rendendoti vittima delle sue splendide illusioni.”
La ragazza fece un profondo sospiro, poi si voltò verso il musicista per tranquillizzarlo con uno sguardo deciso. Bob allora le rivolse una profonda occhiata e le appoggiò entrambe le mani sulle spalle.
“Prima o poi mi racconterai tutto del tuo passato.. Adesso pensiamo al presente.”
E cominciò a percorrerle il volto con le sue docili dita, dalla sua fronte coperta dalla frangia, giù per la guancia delicata, fino a soffermarsi sulle sue labbra scarlatte, talmente provocanti da fargli venire i brividi.
“Bob, io..”
“Non dire niente.”

Hey Woody Guthrie, but I know that you know
All the things I’m a-sayin’, and many times more
I’m a-singin’ every song, but I can’t sing enough
Cause there’s not many men done the things that you done

“Bob Dylan.. Il grande Bob Dylan è tornato in questo umile quartiere!!”
L’ubriacone di turno.. Con un tempismo perfetto, oltretutto. Bob si voltò verso di lui e si sbatté una mano sulla fronte, mentre l’altra era ancora appoggiata sulla spalla di Ruby.
“Si, sono io..”
“Oh, io c’ero quando hai suonato la prima volta al Kettle of Fish!! Eeeh, io l’avevo detto sin da subito che avresti fatto strada.. Me ne ero subito accorto, vero Arnie??”
Un altro ubriacone, mezzo sdentato e con una bottiglia mezza vuota sotto braccio.
“No, no, no, no.. Io l’avevo fischiato subito, quel viso da marmocchio non mi convinceva per niente!! Anzi.. Non mi convince neppure adesso!!!”
“Ruby.. Andiamocene.” sussurrò il musicista, tirandola per un braccio. Ma gli ubriaconi sembravano avere ancora voglia di chiacchierare..
“E quella pollastrella chi è??”
“Sarà una delle sue amanti, che domande!!”
“Ma non stava con quella che ci suonava insieme??”
“Naaaah, quella era più brutta.. Questa invece si che è un bel bocconcino!!!!”
Ancora riferimenti su Joan Baez.. Basta. Si era decisamente rotta le scatole.
“Portami a casa, Bob.” ordinò Ruby, con tono risoluto. Dylan fece cenno d’intesa con il capo e preferì accontentarla senza aggiungere altro. Avrebbero avuto di che parlare una volta arrivati..

Here’s to Cisco and Sonny and Leadbelly too
And to all the good people that travelled with you
Here’s to the hearts and the hands of the men
That come with the dust and are gone with the wind

“Mi dispiace per l’ultimo inconveniente.. Non volevo che ti mettessero a disagio.”
“Non ti preoccupare, Bob.. Sono cose che capitano.”
I due erano appena scesi dalla macchina e si dirigevano insieme verso l’ingresso dell’edificio in cui abitava Ruby. Il musicista la accompagnò fino alla porta, poi si fermò al suo fianco per finire l’ultima sigaretta.. E non solo.
“Spero almeno che tu sia stata bene..”
“Si, sono stata benissimo.. Ho passato una magnifica serata.” rispose lei, con la solita fermezza nella voce. Dylan gettò a terra il mozzicone e si avvicinò sempre di più al suo volto, fino a fermarsi a pochi centimetri dalle sue labbra. Dopotutto, la serata ancora non era finita..
“Beh.. Cosa vogliamo fare??”
L’aspirante giornalista respirò a lungo, senza staccargli gli occhi di dosso, quindi appoggiò una mano sul suo petto e gli sfiorò maliziosamente la bocca con la sua.
“Si è fatto tardi.. Io devo alzarmi presto per andare al lavoro e tu hai una ragazza che ti aspetta. Quindi è meglio se ce ne andiamo tutti e due a letto.. Ognuno per conto proprio.”
E detto questo lo allontanò con una spinta, sempre rimanendo con un sorrisetto compiaciuto sulle labbra. Credeva di potersela portare a letto così facilmente?? Che sciocco.. Ancora non sapeva di che pasta fosse fatta.
“Ma Ruby.. Ti ripeto che Joan non è la mia ragazza!!”
“Non mi interessa.. Tu puoi fare quello che vuoi. E poi.. Noi due siamo amici, giusto??”
“Si, ma..”
“Allora buonanotte.. Ci sentiamo domani!!!”

I’m a-leavin’ tomorrow, but I could leave today
Somewhere down the road comedy
The very last thing that I’d want to do
Is to say I’d been hittin’ some hard travellin’ too.
________________________________________________________________________________________________________________________________________

Lau_82: Wow, davvero ti sei letta anche le altre fiction??*___*  Mi fa davvero tanto piacere!!!:D  Grazie ancora per i complimenti!!^^

Green Star 90: Diciamo che l'amicizia fra Bob e Ruby sarà moooooolto ambigua.. per le scintille con Hendrix però dovremmo aspettare!!XD

TheThief_: Waah *__*  Che emozione!!XD  Si si, è entrato in scena il mitico Bobby.. e ci rimarrà per un bel pezzo a fare compagnia a Rub!!^^

Marty_youchy: Grande Martyyyyyy.. sono davvero contenta che seguirai anche questa parte delle avventure di Ruby!!*__*  Grazieeee!!!>.<

xSakuChanx: Ma ma ma.. XDDD  Aspeeeetta, che le zozzerie arriveranno.. abbi un po' di pazienza, te ne prego!!>.<   E beh si, povero Kennedy :(

Andry Black: Uah *__*  Sono contenta che ti sia piaciuta la panoramica che ho fatto del periodo.. in questa storia cercherò di fare spesso questa cosa!!^^

Martina97: Siiiii, Bobby è davvero carino.. e pure Ruby non si smentisce!!XD  L'amicizia fra i due sarà molto ambigua.. e chissà, chissà, chissà.. ;)

Grazie dei commenti e anche a chi legge soltanto!!^^

Aggiungo un'immagine raffigurante il "Kettle of Fish", il locale di questo capitolo:


 
 
Un'altra immagine di Bob Dylan.. ;)
 
 
Alla prossima!!!^^
 
Zazar Ramone
   
 
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