Respirare per te.
Camminare per te.
Vivere per te.
È sbagliato, tutto sbagliato. Ma posso farne a meno?
Tu, maledettamente perfetta.
Le tue labbra, morbide; i tuoi capelli, sottili; il tuo portamento, delicato.
Resistere a tutto ciò? No, mai.
Eppure, è tutto così difficile.
La mia vita complicata. Ah, quanto abbandonerei tutto volentieri.
Per te, solo per te. Per chi, se no?
Ma non posso, non devo. Non me lo permetterebbero, non me lo permettono.
Cantare, suonare, scrivere canzoni. Non faccio altro.
Ed ora lo faccio solo per te. Perché so che, ovunque tu sia, mi hai sempre con te, lì, in quel posto vicino al tuo cuore.
Sì, lo sento, lo sento battere.
Respiro e ti sento dentro.
Cammino e ti vedo ovunque.
Vivo e mi sento rinascere.
Ogni notte la stessa storia; tu dappertutto. Nei pensieri, sei un punto fisso, opprimente.
Cosa fai? Dove vai? Perché non sei qui?
Potrò mai rispondere a tutte queste domande? Nemmeno nei miei sogni trovo una risposta.
Oggi. Oggi è un giorno importante. Un anno e dieci mesi fa incontravo la persona che è riuscita a completarmi, che aveva quel pezzetto di puzzle che mancava per finire il mio cuore.
Ma non ci sei.
Lontana, ecco come ti sento.
E tu? Dove sono io per te?
L’ultimo respiro, ansimo.
L’ultimo passo, cado.
L’ultimo giorno, muoio.