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Autore: Miki loves Yuu    06/06/2010    0 recensioni
Sembra strano, ma a volte per sentirci più legati ad una persona ci scambiamo con essa degli oggetti, che finiscono inevitabilmente per legare a questo dei ricordi ed ogni volta che vedrai quell’oggetto non potrai fare a meno di ricordarti di quella persona speciale e dei ricordi legati a questa.
7° classificata al contest "Passato, Presente e Futuro" indetto da Vogue91 sul forum di EFP.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2 – Perdersi
<< Fino a che ora hai lezione oggi? >> chiede Andrea all’amica mentre salgono sul treno per raggiungere l’università.
Gli anni sono passati, i due ragazzi sono cresciuti ed hanno ormai 20 anni. Tra alti e bassi continuano ancora ad essere grandissimi amici e a testimoniare questo c’è che entrambi indossano ancora il loro orecchino.
<< Fino alle 16, tu? >> domanda a sua volta Stefania.
<< Io finisco alle 13 – risponde lui – allora in caso ci sentiamo più tardi. >>
<< Stefy, sono qui! >> chiama Sara per attirare l’attenzione dell’amica, la ragazza è la sua migliore amica e l’ha conosciuta alle superiori. E’ stato quasi amore a prima vista tra di loro, hanno sentito un fortissimo legame fin dal primo “ciao” e da allora la cosa non ha fatto che crescere, proprio come se si conoscessero da una vita.
<< Ok, allora ci sentiamo dopo. >> risponde Stefania all’amico mentre si siede sul posto che le è stato tenuto.
<< Hey Sara, hai per caso visto gli altri? >> chiede Andrea.
<< Sì, dovrebbero aver trovato posto nella carrozza dopo. >> lo informa lei.
Mentre il ragazzo si allontana l’amica ha la sensazione di percepire che non gli vada molto a genio di trovarsi in una carrozza diversa rispetto a quella di lei.
Spesso i due ragazzi hanno modo di litigare e la maggior parte delle loro discussioni è incentrata sull’invasività di Andrea nelle storie d’amore di Stefania. Sì, perché l’amico sembra aver deciso di impedirle ogni qualsiasi relazione con persone del sesso opposto, tanto da allontanare tutti al primo semplice “ciao”. La ragazza non riesce però ancora a capire il perché di questo atteggiamento da parte di Andrea, in fondo lui non si nega mai nessuna delle occasioni che gli si presentano, siano queste a scopo affettivo o di altro genere.
Spesso si chiede se tutto questo dipenda da una questione di gelosia, ma subito ritorna sui suoi pensieri perché tale ipotesi è da escludersi quasi a priori appunto per il fatto che non si è mai lasciato scappare nessuna occasione. Cosa ben diversa per lei invece, che si è presa una cotta con i fiocchi da anni per il suo migliore amico che non fa che vederla come una sorella.
In suo favore ha comunque da dire che non esagera mai con le intromissioni, per lo più si limita ad arrivare mentre qualcuno si presenta o cerca di intrattenere una conversazione, oppure impedisce ancora prima gli avvicinamenti distraendola o facendola allontanare. Certo non sono piacevoli nemmeno tali comportamenti, si è sempre trovata in imbarazzo con uno qualsiasi di questi, ma non ha mai osato spingersi oltre e di questo ne è felice, non sa come reagirebbe in caso contrario.
Con l’entrata all’università però si è fatta promettere da Andrea che le cose sarebbero cambiate e spera che ad aiutarla ci sia il fatto che frequentano corsi diversi, anche se dello stesso ramo, in sedi diverse. Già, perché lei studia architettura nell’edificio H3 mentre lui ingegneria al C2 e le occasioni di incontrarsi sono molto rare.
Fortunatamente o sfortunatamente, le cose all’università funzionano in modo diverso e volente o nolente sei costretto a fare amicizia, sì perché, il più delle volte, i docenti richiedono agli alunni di lavorare in gruppi da 3 o 4 persone per dei progetti e questo implica che non può lavorare solamente con Sara.
Arrivate all’ateneo le due amiche si avviano al bar della loro sede per incontrarsi con alcuni compagni di corso e altri amici delle superiori.
<< Ciao ragazze, siamo qui! >> le chiama Jennifer dal tavolo appena le vede.
<< Hey ciao. >> ricambiano le due prima di salutarla con i soliti baci sulle guance.
Jennifer è una loro vecchia amica delle superiori che, a differenza di loro, frequenta il corso di economia.
Mentre stanno bevendo i loro caffè con cornetto passa per il bar Luca, anche lui un ragazzo che ha frequentato il loro stesso liceo e che ora studia alla stessa università, e le saluta con un cenno della mano.
<< Certo che non la smette di guardarti con interesse. >> dice Jenny a Stefania dopo che il ragazzo se ne è andato.
Sara all’uscita dell’amica rischia quasi di soffocarsi nel bere il suo latte macchiato.
<< Ma che stai dicendo? – chiede dubbiosa la ragazza – Non è mai stato interessato a me. >>
<< Ma cosa ti salta in mente? Lo sapevano tutti che era cotto di te – continua lei noncurante dei segnali di fumo che le sta facendo Sara per farle tenere la bocca chiusa - e si stava pure facendo avanti una volta, solo che poi è arrivato Andrea a mettersi in mezzo con qualche minaccia. >>
Ogni tentativo di Sara nel cercare di far tacere l’amica è stato inutile e non può fare altro che abbassare la testa verso il tavolo in segno di disperazione.
<< Che cosa!? Che cos’è questa storia? >> chiede Stefania in tono adirato.
<< Ahi… mi sa che ho appena cappellato… >> constata Jennifer capendo la sua gaffe.
Sara non può fare altro che assentire con un movimento della testa.
<< Ora mi racconti tutto quanto. >> incalza Stefania fissando Jenny.
L’amica le racconta così di come Luca ha cercato di farsi avanti, che questo le aveva fatto recapitare un bigliettino dove le chiedeva di uscire, ma che purtroppo è finito erroneamente tra le mani di Andrea che ha fatto si che non le giungesse. Sfortunatamente però la storia non si ferma a questo e le racconta di come poi l’amico è andato da questo povero ragazzo e di come lo ha minacciato che non doveva più nemmeno provarci ad avvicinarla.
A queste parole Stefania non ci vede più dalla rabbia, aveva tollerato tutto, ma questo è troppo. Per quanto non sarebbe mai stato nelle sue intenzioni accettare quell’invito, questo ha superato ogni limite da lei sopportabile.
<< Anche tu sapevi di questa storia? >> chiede a Sara.
<< Sì – confessa la ragazza – ma sono venuta a saperlo solo qualche settimana fa. >>
<< E non mi hai detto niente comunque? >>
Purtroppo Sara sa che l’amica ha ragione, ma ha cercato di agire nel migliore dei modi.
<< Vedi ho pensato che ora comunque era tardi per rimediare alla cosa, mi rendo conto che però avrei dovuto dirtelo appena l’ho saputo… ma capiscimi anche tu, la cosa non era facile da raccontare… questa volta ha oltrepassato il segno su tutta la linea! >>
Stefania ripensa alle parole dell’amica e si accorge che probabilmente agirebbe nella stessa maniera.
<< Hai ragione, scusa, non deve essere stato facile, ma questa volta Andrea me la paga! >>
La ragazza lascia passare tutta la giornata di lezione e nel mentre pensa a cosa dire all’amico quello stesso pomeriggio.
E’ appena salita sull’autobus che dalla stazione la riporta verso casa quando manda un messaggio ad Andrea.
S: [Sei a casa in questo momento?]
A: [Sì, perché?] risponde lui dopo poco.
S: [Niente, passo a casa tua, tra poco sarò lì, sono già sull’autobus.]
Quando arriva a casa dell’amico è più inviperita che mai. << Ciao, sei solo a casa? >> lo assale appena apre la porta. << Sì, ma che è successo? >> chiede lui facendola entrare e chiudendo la porta.
<< Hai il coraggio di chiedermi che cosa è successo? – il tono di voce di lei è molto alterato – Ti dice niente il nome Luca? >>
A quel nome Andrea ha quasi un sussulto, se lo ricorda bene perché ha sempre sperato che Stefania non venisse mai a conoscenza di quel fatto.
<< Ecco… - inizia titubante – lascia che ti spieghi… >>
<< Cosa vuoi che ci sia da spiegare Andrea!? Sono arcistufa di questo tuo comportamento, la devi smettere con questa cosa, io non sono un oggetto di tua proprietà! >> dice lei alzando la voce.
<< Io lo facevo per te! – si difende lui – Perché tu non ti mettessi con un cretino! >>
Basta ormai questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso per lei, lo ha sempre perdonato non solo per il fatto che sono amici d’infanzia, ma anche per i sentimenti che orma lei prova per lui. Purtroppo ora si è resa conto che per il suo bene lo deve far uscire dalla sua vita o non si permetterà mai di essere felice.
<< NON HO BISOGNO CHE MI CERCHI TU IL RAGAZZO GIUSTO O DI UNA TUA APPROVAZIONE PER STARE CON UNO!!! APRI BENE LE ORECCHIE PERCHE’ NON TE LO RIPETERO’ UN’ALTRA VOLTA, LA NOSTRA AMICIZIA FINISCE QUI ED IO NON VOGLIO VEDERTI MAI PIU’!!! ED INOLTRE NON HO PIU’ BISOGNO DI QUESTO!>>
Così dicendo Stefania si porta le mani ad un orecchio e si toglie l’orecchino che le ha regalato lui anni prima in segno della loro amicizia, lo appoggia sul mobile d’ingresso ed esce di casa sbattendo la porta.

Continua...


   
 
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