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Autore: Miki loves Yuu    06/06/2010    1 recensioni
Sembra strano, ma a volte per sentirci più legati ad una persona ci scambiamo con essa degli oggetti, che finiscono inevitabilmente per legare a questo dei ricordi ed ogni volta che vedrai quell’oggetto non potrai fare a meno di ricordarti di quella persona speciale e dei ricordi legati a questa.
7° classificata al contest "Passato, Presente e Futuro" indetto da Vogue91 sul forum di EFP.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nick Autore: Miki loves Yuu
Titolo: Il ricordo che ho di te
Fandom: Originale
Personaggi: Andrea e Stefania
Momenti scelti: Passato, Presente, Futuro
Prompt scelto: Orecchino
Genere: Romantico
Rating: Verde
Avvertimenti: /
Trama: Sembra strano, ma a volte per sentirci più legati ad una persona ci scambiamo con essa degli oggetti, che finiscono inevitabilmente per legare a questo dei ricordi ed ogni volta che vedrai quell’oggetto non potrai fare a meno di ricordarti di quella persona speciale e dei ricordi legati a questa.
NdA: L'ho fatta betare, ma sono state cambiate solo alcune frasi per scorrevolezza o gusto... sono proprio pochissime e magari cambia solo la posizione delle parole da me usate in precedenza, niente di più.


Il ricordo che ho di te


Capitolo 1 – L’orecchino
La sveglia suona incessantemente nella camera di Andrea, segnando le 7:00 di mattina. Il ragazzo svogliato e ancora assonnato la spegne e si mette seduto per non rischiare di riaddormentarsi. Tutto vorrebbe tranne che doversi svegliare così presto di sabato in una bella mattina di metà maggio, ma purtroppo per lui la scuola lo attende. Ritrovata un po’ di lucidità si alza e scende in cucina dove trova sua madre che gli ha già preparato la colazione. Ogni mattina è lei la prima ad alzarsi in famiglia per assicurarsi che il figlio cominci la giornata nei migliori dei modi.
Quando va a vestirsi ha già perso più tempo del previsto e ne perde ulteriore a decidere che cosa indossare quel giorno. Ma si sa, per un ragazzo di 16 anni l’apparenza è molto importante perché crede che da quello dipenda anche il suo essere accettato nel gruppo.
Esce di casa correndo, è in un ritardo spaventoso e sa che Stefania, la sua amica d’infanzia che abita qualche casa più in là sulla via, è già fuori che lo aspetta sul vialetto. E’ da quando vanno all’asilo che i due si recano a scuola insieme, inizialmente accompagnati dalle loro madri e poi via via da soli man mano che crescevano.
<< Era ora! – esclama stizzita lei quando lo vede in lontananza – Credevo che avessi deciso di disertare senza avvisare! >>
<< Ma dai, sono solo 15 minuti… ed i 15 minuti di ritardo sono d’obbligo! >> si difende lui.
<< Sì, come no… convinto tu…! Io sapevo che erano i 5 minuti – lo riprende lei mentre si avviano alla fermata – un giorno di questi mi farai perdere la corriera. >>
<< Ma va! Se ritardassi di più ti avviserei , in fondo io posso andare su anche in scooter. >> ribatte Andrea.
Già, i suoi genitori gli hanno regalato lo scooter per il suo compleanno che è stato all’inizio del mese e come ogni anno le due famiglie lo hanno festeggiato insieme, perché destino vuole che la ragazza sia nata solo 4 giorni dopo di lui.
<< Lo spero proprio! >> conclude lei al loro piccolo battibecco.
Da bambini sono sempre andati d’amore e d’accordo, ma con l’arrivo dell’adolescenza hanno cominciato a discutere sempre più frequentemente e spesso per futilità.
Arrivano alla fermata giusto in tempo per salire sul mezzo pubblico e dirigersi a scuola, qui, nonostante frequentino lo stesso istituto, sono finiti in due classi diverse. In un primo momento sono stati spiazzati entrambi da questa novità, perché il destino aveva fino ad allora voluto tenerli legati anche a scuola, ma con l’arrivo alle superiori tutto sembrava cambiare. Si sono trovati ad arrivare in classe e a non conoscere nessuno realmente e quindi hanno coltivato amicizie diverse, che poi hanno unito in un unico grande gruppo. Ma questo non è stato un grosso cambiamento, il vero cambiamento è stato il modo in cui Andrea ha cominciato a vedere la sua amica di sempre. Ogni volta che si trova in sua compagnia diventa agitato, senza contare che gli sviluppi che ha avuto Stefania negli ultimi anni gli piacciono più del dovuto, ma non è l’unico a pensarla in quel modo. Molti dei ragazzi della scuola le si avvicinano spesso non con le più buone intenzioni nel chiederle di uscire e lui si è ritrovato a provare una gelosia che mai avrebbe pensato, tanto da arrivare a tenerle lontano tutti appena si avvicinano.
Ormai è da giorni che gli balena in mente l’idea di trovare qualcosa che li leghi per sempre, probabilmente la sua è un’idea folle ed infantile visto che non sarà certo un oggetto a legare la loro amicizia per sempre.
<< Hey Andrè! >> lo saluta Marco entrando in classe e distogliendolo dai suoi pensieri.
<< Hoy Marco. >> ricambia lui un po’ svogliato.
<< Ci credi che Enrico ieri pomeriggio si è deciso!? >> inizia l’amico contendo di avere una novità di cui parlare.
<< A fare che? >>
<< Ma dov’è che vivi tu? Sarà già due settimane, se non di più che ne parla… vabbé, sei un caso disperato ultimamente, la tua attenzione va solo a Stefania ormai! >>
<< Ma che cavolo dici! Non è assolutamente vero! >>
<< Si ok, come vuoi tu – risponde Marco poco convinto ma ormai rassegnato al fatto che Andrea non si sarebbe mai deciso a confessare di essere interessato alla ragazza – comunque era da un po’ che Enrico voleva farsi l’orecchino, ma suo padre non gli dava il premesso, però sembra che ieri pomeriggio prima di uscire ci abbia litigato ed alla fine ha deciso di farsi il buco con o senza il suo consenso. >>
Ed ecco che in quel momento trovò quale sarebbe stato l’oggetto perfetto per legarli, in fondo lui il buco all’orecchio ce l’ha già dalle medie, gli manca soltanto trovare un paio di orecchini adatti per entrambi.
<< Ciao ragazzi. >> li saluta Enrico in tono abbattuto entrando in classe.
<< Marco mi stava raccontando e temevo che saremmo dovuti venire a trovarti al tuo funerale. >> scherza Andrea.
<< Lascia stare và che poco c’è mancato. >>
<< Che è successo? >> chiede Marco curioso come una pettegola.
Prima di parlare e raccontare tutto agli amici, Enrico prende un bel respiro che lascia uscire sconfortato.
<< Non me l’ha fatto togliere, ma sono in castigo fino al prossimo millennio… >>
<< Ti è andata bene fratello – interviene Andrea mettendo un braccio attorno alle spalle dell’amico – mancano solo sette messi a quello nuovo. >> conclude divertito ed i tre scoppiano a ridere.
Arriva il professore in classe ed i tre amici si sistemano ai loro posti per cominciare la giornata scolastica. Andrea però non è per niente concentrato sulle lezioni, ma sta organizzando tutto nei minimi dettagli per andare a prendere gli orecchini.
Quando suona la campanella che segna la fine di quella mattina il ragazzo è impaziente di tornare a casa, come da suo piano i tempi che ha sono molto ristretti. Deve uscire subito dopo pranzo per recarsi in centro e fare il suo acquisto che darà più tardi a Stefania. Certo potrebbe aspettare una settimana e fare tutto con calma, ma si è impuntato che deve essere quello il giorno perché loro hanno 16 anni ed oggi è il 16 maggio.
E poi magari dicono delle ragazze che sono fissate con le date.
In qualche modo riesce a fare tutto ed all’orario stabilito, stranamente puntuale per i suoi canoni, è già al punto di ritrovo che aspetta che arrivino.
Il pomeriggio passa tranquillo e in allegria con gli amici che ogni tanto lo scherniscono per la sua strana puntualità, ma ormai è ora di salutarsi e di tornare ognuno a casa propria e per lui è arrivato il momento di consegnare il regalo.
I due stanno camminando dalla fermata dell’autobus verso casa, Andrea è agitato, ma sa che se non lo fa ora non troverà più il coraggio.
<< Sai – inizia un po’ titubante – è da un paio di giorni che avevo un’idea bizzarra che mi passava per la testa… >>
<< Strano… >> lo beffeggia lei senza perdere l’occasione.
<< Spiritosa… – risponde seccato – sto dicendo seriamente! >>
<< Dai forza! Sputa il rospo e non starci a girare troppo in torno. >> conclude un po’ acida.
“E’ sempre la solita” pensa il ragazzo.
Ogni tanto Stefania ha la tendenza a sembrare estremamente permalosa quando usa un tono acido per arrivare subito al dunque senza girare troppo attorno agli argomenti.
<< Beh insomma, pensavo che siamo amici ormai da 16 anni, al fatto che per me sei una delle persone a cui tengo di più… così ho avuto l’idea di farci un regalo per questo legame. >> e così dicendo estrae una busta che le porge.
Lei, un po’ titubante all’inizio per questo regalo inaspettato, non esita ad aprire il regalo e vi trova un paio di orecchini in oro bianco, larghi e piatti di forma circolare. Sopra c’è stampato un fiore di Iris stilizzato e su uno dei due orecchini, al centro della stampa, brilla un piccolo diamante.
<< E’ bellissimo Andrea, veramente! >> commenta allegra Stefania abbracciando forte il suo amico.
I due ragazzi indossano così un orecchino a testa, ignari che il fiore di Iris significa “ardente passione”.

Continua...


   
 
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