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Autore: pazza_voltura    06/06/2010    4 recensioni
Per continuare in allegria ecco un'altra fan fiction sul dolore di Bella dopo l’abbandono di Edward. In questa fan fiction non è solo il dolore di Bella a fare da padrone ma il anche rancore che Bella prova per Edward dopo che l’ha lasciata.
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dedicata a te che mi guardi da la su. Hai lottato x 12 anni contro la morte ma alla fine lei ti ha portato via da noi che adesso guardiamo la tua lapide sperando che ci dia uno dei tuoi consigli. Eri troppo buona te lo dicevamo molte volte e adesso che loro ti hanno voltato le spalle nel momento in cui li volevi tutti accanto a te mi chiedo se davvero esista l’amore, non quello platonico ma quello che ti fa venire la voglia di proseguire nella tua vita. Spero che ovunque tu sia tu stia bene. Sai tutte le volte che penso a dove potresti esserti vedo circondata da bambini. Ottima mamma e nonna anche nella morte. Nulla mi toglierà mai i tuoi ricordi. Sarai per sempre con me.

Ti voglio bene.

 

 

Sono così stanca di questa vita, sono stanca di questo trascinarmi avanti in questa mia patetica imitazione di vita, schiacciata al suolo dal mio dolore troppo pesante per le mie spalle .

Se dovevi andartene potevi farlo prima di farmi affezionare a te, prima che io mi innamorassi, prima che io ti amassi.

Potevi fuggire per sempre dopo quella lezione…

Ti ricordi quella lezione che ha sconvolto per sempre le nostre vite. Quella misera ora di biologia in cui tu hai combattuto il tuo istinto da predatore salvandomi così la vita.

Poi sei scappato via.

L’opzione più sicura per tutti e due, tu avresti salvato il segreto della tua famiglia e io la mia vita e soprattutto il mio cuore. 

In questa maniera avremmo evitato tutto questo dolore, ma no! Tu, vinto dal tuo orgoglio sei tornato, per dimostrare a tutti che tu sei il più bravo, per dimostrare che puoi battere la sete del mio sangue nonostante io sia la tua cantante.

Non ti sei limitato semplicemente a resistere al mio sangue, no tu mi hai voluto conoscere, speravi che vedendomi come un essere umano degno della vita, come una damigella bisognosa di protezione talmente patetica da far nascere in te un moto di compassione che ti avrebbe spinto a proteggermi da tutti incluso te stesso avresti sistemato la situazione. Eri talmente attratto dal mio sangue da scambiare questa tua attrazione per amore, ma poi quando hai capito che tutto quello che tu credevi amore non era nient’altro che senso di protezione nascosto in te da ormai un secolo mi hai abbandonato come se fossi una bambola che una volta cresciuto capisci che non serve a nulla e la getti via.

Ma te ne sei andato troppo tardi quando ormai avevo donato il mio cuore a te, quando ho affidato la mia vita nelle tue mani.

Te ne sei andato, fregandotene delle conseguenze del tuo gesto come se la bambolina non soffrisse ma come te fosse un pezzo di ghiaccio privo di cuore.

Ma ora io sono qui, con il cuore distrutto dal dolore, perchè la tua presenta indugia qui, è in ogni angolo e mi perseguita, non mi lascia un attimo sola è sempre accanto a me a rendere più profonda la voragine nel mio cuore, che giorno dopo giorno si allarga nel mio petto risucchiandomi sempre di più al suo interno.

Ma la voragine è solo una mia sensazione, il mio cuore batte il mio sangue scorre nelle vene, i miei polmoni respirano. Il mio cuore è sempre lì che batte. La voragine non esiste nella realtà allora perchè questo dolore è reale come se qualcuno mi avesse tolto tutto da dentro di me. Come se fossi vuota e persa nel dolore. Forse se mi avessi realmente stappato via il cuore avrebbe fatto meno male. Questa voragine non si chiude, il tempo non la cancella ne smette di farne bruciare i margini. Quando avevi avuto bisogno di me io c’ero acconto a te.

Dov’è finito adesso il tuo atteggiamento da uomo di inizio 900? non dovresti accorrere in mio soccorso adesso che sono a terra agonizzante dal dolore? perchè non sei qui dove dovresti essere secondo il tuo credo. Forse avrei dovuto legarti a me in qualche maniera, se ti avessi donato la mia virtù tu non avresti lasciato una fanciulla disonorata, se ti avessi sposato non avresti infangato il mio nome chiedendo il divorzio. Ti sono sempre stata accanto in questi anni, durante i tuoi sfoghi, durante i tuoi rimpianti della vita umana, io c’ero dove sei tu adesso che io ho bisogno di te? Forse tu non tu nemmeno pensi a come io posa stare forse non noti nemmeno la differenza perché avverti la mia presenza che ti è accanto o forse c’è qualcun'altra accanto a te.

Io mi arrangio cercando di tirare avanti con quel che resta della mia vita. Ma ciò è difficile se non impossibile, il tuo volto mi perseguita, ogni volta che chiudo le palpebre vedo il tuo volto, ogni volta che il silenzio regna sovrano sento l’eco della tua risata, ogni volta che sto per addormentarmi dentro di me riecheggia il suono della tua dolce buona notte, della tua ninnananna.

Quando una volta ti sognavo sussurravo il tuo nome adesso mi sveglio urlando, urlando di dolore mentre la voragine brucia più che mai.

Sto impazzendo, letteralmente, adesso sento anche la tua voce dentro di me.

Il tempo passa ma la voragine resta lì nulla la scalfisce, non guarisce, non smette di bruciare, resta lì eterna dentro di me, forse l’unica cosa che sarà eterna in me.

Credimi ho cercato di smettere di pensarti, di farmi una ragione del fatto che tu te ne fossi andato ma è inutile, io ti sento ancora come se tu fossi qui. Ho provato a convincermi che tu te ne fossi andato per sempre ma non è servito.

Ti sento qui accanto a me, ma forse tu non ci sei mai stato.

 

Perdonatemi se non sono riuscita a rendere giustizia a Bella. Ho paura che si senta troppo la mia voce che la sua, so che è l’ennesima one short che scrivo ma in questo momento non me la sento di affrontare racconti più lunghi.

   
 
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