LA PRINCIPESSA MARYANGE E LE FATINE DELL’AMORE – Mamu Rasiti

Capitolo 1 – “La fata del castello di cristallo”

C’era una volta un fantastico castello di cristallo nel centro di Parigi, la città dell’AMOUR. Nel castello viveva la reale famiglia dei Sainte-Marie: la regina Nélle, il re Simone e i loro due figli, il principe Joseph ed il principino Tindaro. I reali vivevano felicemente nel loro regno. Tutto sembrava andare bene, fino a quando la regina inizio a rattristarsi … Tutte le donne di corte andavano a chiederle cosa avesse, ma lei sorrideva senza dire niente e si allontanava. Una notte, Nélle non riusciva ad addormentarsi. Scese in giardino e notò una luce abbagliante vicino al roseto. Si avvicinò incuriosita e vide una fata dai capelli lunghissimi vicino la fontana.

“Io so cosa ti turba, mia regina” – disse la fata

“Chi siete voi? E come fate a saperlo?” – domandò la regina

“Sono Esméralde, protettrice di tutte le regine del castello di cristallo. Voi volete una figlia femmina, mia regina e non riuscendo ad averla vi siete chiusa nel buio della tristezza” – rispose

La regina, stupita, non disse niente.

“Io posso aiutarvi! Tenete questo e bevetelo durante le prossime tre notti” – continuò la fata

Nélle esitava.

“Fidatevi di me, mia regina!”

La regina prese la bottiglietta argentata e la fata scomparve dietro la tenue luce. E Nélle tornò a dormire. La mattina seguente si svegliò convinta di aver sognato tutto l’accaduto, ma la sua convinzione svanì alla vista della bottiglietta argentata. Stette in silenzio tutto il giorno, non parlò neanche al suo sposo. Giunta la notte si ricordò di quanto detto dalla fata, scese in giardino e bevette un sorso. Così fece anche le due notti a seguire. La quarta notte, la regina restò nella sua stanza e si addormentò. Esméralde le comparve in sogno …

“Esprimi un desiderio, regina” – disse

“Sapete qual è, desidero avere una figlia!” – rispose Nélle

Il giorno seguente, la regina scoprì di aspettare un bimbo … Alcuni mesi più tardi si scoprì che era una bimba! Tornò così l’armonia al castello …