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Autore: LADY_youkai    07/06/2010    1 recensioni
Spengo il televisore e abbandono il telecomando sul divano . Respiro profondamente, appoggio la testa allo schienale e guardo fuori dalla finestra. Nevica ancora. E io sono rinchiuso qui dentro come un recluso. La voglia di essere là con loro è tanta...la voglia di perdermi nei suoi sorrisi imbarazzati immensa...
Genere: Romantico, Introspettivo, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Ruki, Uruha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ruki-uruha

Ecco una nuova fanfiction e torno al mio pairing preferito. Non c'è nulla da fare *-*

Spero che vi piaccia, mi impegnerò per fare anche capitoli più lunghi XD

Detto questo...buona lettura!


-Chapter One-


-Hai intenzione di fare finta di niente per sempre?-

-Sai che non posso...- Cala il silenzio. Non so più cosa dire.

E' già stata una decisione combattuta quella di confessarmi, almeno con te non solo sei il mio migliore amico, ma lo conosci da sempre e, anche se mi scoccia ammetterlo, lo capisci molto meglio di me. Ti appoggi con la schiena allo schienale del divano nella mia sala, senza sapere cosa dire. Io ho parlato abbastanza, forse troppo -Non posso andare da lui e dirglielo-

-E perché no?- Alzo lo sguardo e mi scontro con i tuoi occhi: nessuna critica. Mi guardi esattamente come ieri.

E non sai quanto te ne sia grato

-Ruki...-

-Reita, mi basta averlo detto a te e domani lo dirò anche agli altri-

Ma lui no. Non sono ancora pronto.

Non sono mai stato pronto con lui...



Apro gli occhi, svegliato dal suono fastidioso della sveglia che mi affretto a spegnere. Con un tonfo appoggio la testa al cuscino, quando sento un peso leggero che preme sulla pancia: Koron mi guarda con sguardo assonnato. Scusa, ha svegliato anche te questo stupido oggetto. Lo accarezzo e lui si gode appieno le mie piccole attenzioni.

E' così semplice per gli animali vivere...

Controvoglia mi alzo e mi avvio verso la cucina: quello che mi serve ora è del caffè. Osservo fuori dalla finestra: neve.

Tanta neve.

Come diavolo ci arrivo a casa di Aoi?!

Prendo immediatamente in mano il telefono e digito il numero di Reita: sarà sicuramente sveglio e se non lo è pazienza.

Uno squillo, due squilli

-Chiunque tu sia morirai all'inferno!- Devo dire che ha sempre una carica attiva questo, anche alle sette e mezza di mattina

-Sono io-

-Ruki?-

-Sì-

-Morirai lo stesso!!- E' sempre piuttosto acido -Spero per te che sia un'emergenza...e no, il bucato venuto male non è un'emergenza!-

-Non mi sembra di averti mai chiamato per quello!- L'ultima cosa che voglio è che Reita si metta a frugare nella mia lavatrice, conosco abbastanza la sua completa incapacità in questi casi -Comunque...hai guardato fuori dalla finestra?-

-Disgrazia vuole che io fossi ancora a letto!-

-Guarda!- Il mio è un ordine categorico e sento l'altro sbuffare e lanciarmi aggettivi poco carini. Immagino che dovrei capirlo, ma in questo momento sono troppo irritato. Amo l'inverno. Amo la neve. Ma quando è poca ed è in montagna

-Oh! C'è la neve!- Mi chiedo perché diavolo ho chiamato te, brutto disgraziato... -Dovrò partire prima, altrimenti non arrivo più da Aoi-

-Tu...e io?!- Quando nevica io sono tagliato fuori dal mondo, grazie a quella bella salita che si ghiaccia sempre -Non riesco a uscire-

-E stai a casa- Sono sicuro che prima di morire capirò il motivo per cui considero questo essere mio amico -Tanto il più del lavoro l'abbiamo fatto, saresti uscito per niente- Sbuffo e mi appoggio al tavolo: in fondo non mi farà male stare da solo un po'. E' solo che mi scoccia un po'...non vederlo....

-Allora torno a dormire-

-Fanculo Ruki!- Sorrido: ecco perché. Anche se è un perfetto imbecille, mi fa sempre star bene. Osservo ancora il paesaggio che mi si presenta, un po' scocciato -Ruki?-

-Che c'è?-

-Tu...stai meglio?- Il ticchettio dell'orologio in salotto diventa l'unico rumore percettibile. Resto in silenzio, di sasso, quasi questa domanda venga all'improvviso, eppure un po' me l'aspettavo. Il riflesso sbiadito sul vetro lascia intravedere il mio volto.

Ho paura

-Sì...sto bene...-

-Sei sicuro?- Un'altra ragione: lui sa sempre quando mento.



Non ho fatto molto durante la giornata: trovo stupefacente la capacità delle persone di perdere tempo e rendersi conto solo dopo di tutte le cose che potevano essere fatte durante quel periodo ormai passato.

E' un po' quello che mi succede con te Uruha: ogni volta che ci troviamo da soli, ogni volta che sento di poterti rivolgere uno sguardo diverso, io mi blocco e faccio finta che nulla sia successo. Con te perdo sempre tempo, con te lascio scorrere passivamente tutte le mie possibilità.

Spengo il televisore e abbandono il telecomando sul divano . Respiro profondamente, appoggio la testa allo schienale e guardo fuori dalla finestra. Nevica ancora. E io sono rinchiuso qui dentro come un recluso. La voglia di essere là con loro è tanta...la voglia di perdermi nei suoi sorrisi imbarazzati immensa...

Chiudo gli occhi, sbuffando: quanto tempo sarò ancora costretto a restare qui?


La neve continua a scendere e io continuo a restare seduto sul divano. Che ore sono? Quasi le undici e mezza. E' incredibile come si possa perdere tempo senza nemmeno muovere un dito. Koron mi guarda, in attesa che io giochi con lui: scusami, ma ora non ne ho voglia. Suona il campanello, non mi alzo.

Ancora.

Faccio finta di niente.

Un'altra volta.

Vaffanculo, voglio sapere chi diavolo disturba il mio nullafacentismo

-Apri Ruki! So che ci sei!- Spalanco gli occhi: perché sei qui? Apro la porta, quasi tremando. Avanti, calma e sangue freddo! Sei davanti a me, il naso arrossato, la cuffia e la sciarpa sistemate in qualche modo. Perché sei qui?

-Fammi entrare, sto gelando!- Non aspetta nemmeno una mia risposta: lascia le scarpe all'ingresso ed entra nel mio appartamento

-Che ci fai qui?-

-Pensavo volessi sapere come era andata oggi- Ti guardo, annuisco: ora come ora delle prove non mi importa nulla, mi basta averti nel tuo salotto e perdermi nella tua voce

-Hai il cappotto pieno di neve- Gli dico, osservandolo: lo sguardo che mi rivolgi è quasi omicida

-Uno, nevica, due...sono caduto sulla tua discesa- Guardo fuori e vedo una strisciata dove non c'è la neve: scoppio a ridere. Non so quanto avrei dato per godermi la scena

-Smettila!- Arrossisci e corrucci il volto -Mi sono fatto anche male, idiota- Continuo a ridere, come se non ti sentissi: è cattiveria sperare che qualcuno abbia immortalato il momento?

-Scusa...vuoi....vuoi darmi il cappotto?- Esiti (per finta) e poi me lo getti addosso. Ti lascio solo due secondo e quando torno ti trovo seduto sul divano, mentre coccoli Koron.

Sorriso mentre spio la scena.

Me lo avevi regalato tu, dopo che era morta Sabu-chan. Penso che sia stato quello il momento in cui ho capito quello che provavo per te.

Ed è stato lì che è cambiato tutto

-Vuoi qualcosa da bere?- Ti giri di scatto e il tuo volto si illumina -Sei in macchina?-

-In moto-

-Ragione in più per non darti un alcolico-

-Ti odio- Mi dispiace, non voglio averti sulla coscienza. E' vero che lo reggi bene, ma nevica e viaggi su due ruote, puoi sopravvivere lo stesso. Ti alzi, appoggi Koron sul pavimento (si lamenta un po' per la fine delle attenzioni) e ti siedi sulla sedia in cucina

-Che hai fatto oggi?-

-A parte nulla? Assolutamente niente- Sorridi. Amo il tuo sorriso, è sempre così imbarazzato... -Voi invece?-

-Abbiamo provato un paio di canzoni, dopo Kai si è quasi addormentato sul divano, Reita sentiva la mancanza di Keiji e della sua console e Aoi...- Smetti di parlare. Sorridi. Mi innervosisco. Perché fai così? Perché quando nomini Aoi tu cambi? Mi dicessi almeno quello che provi per lui, saprei come reagire...ma così?

-E Aoi?-

-Aoi iniziava ad avere fame e ci ha fatto gentilmente sloggiare- Mi siedo sulla sedia davanti a te, con aria un po' scocciata -E non siamo andati avanti perché non c'eri tu- Sbuffo: ti mancavo?

Per un attimo c'è silenzio, dopo ti alzi e guardi fuori dalla finestra

-Tu come fai uscire adesso da casa?-

-Lo stesso vale per te-

-Io sono più agile!- Lo dici con sottile ironia. MI alzo e, per scherzare (o meglio, è quello che tu credi), ti do una leggera pacca sul sedere

-Vedo-

-Taci!- Rido e tu fai lo stesso subito dopo.

Io amo tutto di te...


Te ne vai dopo quasi un'ora, e ti guardo mentre ti arrampichi letteralmente per riuscire a uscire. Scivoli, rido. Ti guardi attorno, sperando che nessuno ti abbia visto.

Io ti ho visto.

Ti ho visto dalla prima volta che ci siamo incontrarti....



continua...



Bene! Spero di aggiornare presto, sperando che studio e ispirazione siano dalla mia parte ç_ç

Al prossimo capitolo!


  
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