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Autore: Safety    05/09/2005    6 recensioni
Quets è la mia prima ff su tekken3 leggete e commentate ^^ PS= è un po' corto vi avverto...
NdAmministrazione: secondo il regolamento, l'introduzione deve contenere un accenno alla trama o una citazione significativa ripresa dalla storia. L'autore deve perciò provvedere a modificare questa introduzione (può contemporaneamente cancellare in autonomia questo messaggio)
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono commossa dalle vostre precedenti recensioni grazie,pensavo non vi fosse piaciuta!!^^. Ecco a voi il continuo. IL personaggio si svelerà al terzo o al quarto capitolo (accetto scommesse^^!!). Leggete e fatemi sapere ke ne pensate via recensioni!!
PS= (x una mia amica) Visto che mi hai dato l’ ispirazione questa fic te la dedico contenta?


CAPITOLO2: LA RICHIESTA DI HEIACHI

Quello avrebbe potuto essere un giorno come tanti, purtroppo per lei però quello sarebbe stato l’ ennesimo errore della sua vita, avrebbe ricevuto l’ ordine di uccidere Jin.

Era lì, impassibile e ferma a fissare con disgusto l’ “umile” residenza estiva di Heiachi: un’ imponente maniero si inalzava aspro verso il grigio cielo d’ inverno, gli ettari di erba e alberi che circondavano l’ intera cinta della villa erano coperte di neve.
Salì i due gradini che conducevano allo smisurato portone… stava per bussare… poi ritrasse la mano incerta.. si voltò… il cancello era ancora aperto in fondo al viale dietro la fontana, se avesse voluto sarebbe potuta tornare indietro infischiandosene di Heiachi e dei suoi scagnozzi… voleva farlo… ma il problema era un’ altro… poteva permettersi di mettersi contro Heiachi?… no sicuramente l’ avrebbe trovata e uccisa o sottoposta ad altri esperimenti e lei non ne aveva la minima intenzione.
Bussò tre volte alla porta, un uomo in marsina apparve sulla soglia:
<< rego entri pure… il signore l’ attende nel suo studio.. >> disse il vecchio maggiordomo chiudendo la porta non appena la ragazza entrò nella maestosa Hall della casa: il pavimento era in marmo in buona parte coperto da un tappeto rosso, una lunga rampa di scale con la ringhiera di ferro battuto si diramavano da un’ unica rampa verso i piani superiori, alte finestre con imposte verde scuro affiancavano due corridoi ai lati dell’ ingresso ornate da tende di seta rossa.
<< La prego mi segua >> disse pacato il vecchio
Salirono la rampa di scale, fino al secondo piano. Il maggiordomo fece attendere la ragazza nel corridoio, entrò in una porta a due ante chiudendosela alle spalle… uscì poco dopo aprendo un’ anta e dicendo: << Entri pure >>.
Lo studio di Heiachi era illuminato da due ampie finestra che davano sul chiostro interno della casa, un allegro fuoco scoppiettava nel camino, sulla destra vi erano una libreria e una scrivania in noce scuro; Heiachi era seduto su una delle due poltrone che davano davanti al camino.
<< Prego siediti >> disse Heichi, la ragazza si prese posto sulla poltrona dinnanzi al vecchio, intanto il maggiordomo aveva chiuso la porta e era tornato al piano terra.
<< Del the? >> domandò
<< Smettila con i convenevoli Heiachi… >> sbottò la ragazza << .. non sono qui per una visita di cortesia e lo sai bene… >> sibilò.
<< Cercavo solo di essere gentile… comunque passiamo ai veri affari mia cara amica >>
<< Noi non siamo mai stati amici e non fingere queste moine non ti serviranno >>
<< Volevo solo trattare come mio eguale il mio migliore killer.. >>
<< Ora dimmi il prezzo, non ho tempo da perdere io.. >> rispose gelida la ragazza
<< Bene sono qui per farti 2 richieste… >>
<< Sentiamo >>
<< La prima: credo tu abbia saputo del nuovo torneo vero? Sì, bene… spero vi parteciperai… >>
<< Sì ma non per i tuoi sporchi affari Heiachi… >>
<< Oh no immagino… la seconda è che tu uccida Jin durante il torneo. >>
Ecco, lo sapeva per vivere avrebbe dovuto uccidere ancora, ma tanto quello era il suo mestiere… cosa poteva farci?
<< Quanto mi paghi? >> chiese fredda la donna
<< Facciamo così…. Se lo freddi prima dell’ ultima sfida del torneo ti pagherò il triplo del solito… >>
<< Bene… ma niente scherzi… e stavolta voglio lavorare a modo mio e da sola… >>
<< Come vuoi l’ importante è che muoia… puoi andare ora>>
La ragazza si alzò diretta alla porta, poi si voltò e chiese
<< Per quale motivo lo vuoi morto? >>
<< Questioni di famiglia… >> ghignò il vecchio, poi la donna uscì dalla stanza, e da quella dannata casa.

Stava percorrendo la Piazza Grande del paese, i negozi e le vie erano decorate con addobbi natalizi, tutti felici erano intenti a comprare regali. Odiava il Natale, non per egoismo… ogni volta che quella ricorrenza arrivava lei non faceva che sentirsi più sola… non aveva mai avuto qualcuno accanto… aveva sempre dovuto chiudersi in se stessa per paura di essere ferita… una lacrima le bagnò il pallido viso… che diavolo stava facendo… piangeva? Ma non era da lei!…
Si asciugò frettolosamente la fredda lacrima… aveva paura che qualcuno potesse accorgersi di lei… ma in fondo chi l’ aveva mai notata?… aveva imparato a fregarsene dei giudizi degli altri… e poi con il suo lavoro non poteva che avere nemici ed era quindi destinata alla solitudine.
Domani sarebbe stata la vigilia… e lei come l’ avrebbe passata? Chiusa in casa… rimuginando sul suo passato e sperando nel futuro… già forse tutto non era perduto… aveva ancora la possibilità di cambiare la sua vita…

Diretta verso casa passò avanti all’ orfanotrofio della città, dei bambini giocavano allegri e spensierati costruendo pupazzi di neve e fortini per la guerra con le palle di neve. Cosa avrebbe dato per poter essere come quei bambini… libera e serena…
<< mmm… sciocca >> sussurrò a se stessa, poi abbassò lo sguardo e proseguì verso casa… era quasi a metà strada quando urtò contro qualcuno con il volto coperto dal cappuccio
<< Ehi vuoi stare più attento!! >> sbottò lei.
Il ragazzo si voltò un momento gli occhi puntati sulla ragazza << Tu piuttosto guarda dove metti i piedi!! >> rispose lui a tono, quella voce aveva qualcosa di familiare… che fosse?… no impossibile… poi il giovane svoltò dietro l’ angolo, mentre la ragazza procedé sulla sua via.

Entrò nel piccolo giardino, avanzò verso la porta… Era Aperta!!!
Entrò insospettita, si diresse nel salotto, una donna era seduta sul divano… quella era… che ci faceva in casa sua?…. come osava!!?
<< Cosa ci fai tu qui? >> sbottò la ragazza
<< è questo il modo di darmi il benvenuto…. Dopo tutto questo tempo? >>
<< Cosa vuoi da me? >>
<< Passare il Natale… >>
<< Sì certo… bella scusa… avanti sputa il rospo… >>
<< d’ accordo sono qui per… >>


Spero vi sia piaciuto al prossimo cap.
Ciao ciao
Da safety


  
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