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Autore: niebo    08/06/2010    1 recensioni
Questa è una ff-reality.In pratica è una storia originale che racconta un reality o meglio, la presa in giro di un reality.Un mix tra grande fratello e isola dei famosi, ma senza eliminazioni.Personalmente odio abbastanza i cosiddetti "realiy show", per questo è nata questa storia...ma è talmente demenziale che credo possa essere gradita da tutti, fan o non-fan di questo moderno fenomeno televisivo! ^-^ Avviso:i primi capitoli sono la presentazione dei "concorrenti", introdotti personalmente da Al...se vi state chiedendo chi è Al, beh lo scoprirete leggendo!
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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zack Zack

Due sfigati stavano facendo il loro ingresso nella Royal High School di Londra.
Ok, non pensate che io sia eccessivamente cattivo nel chiamarli così…ma credetemi, è il termine più adatto a definirli.
“Vedi Chad, questa è la tua nuova scuola. Che ne pensi…non è bellissima?”
Solo un secchione come Jackie poteva definire una scuola bellissima. Manco si trovasse di fronte una coniglietta di Play Boy…
“Ehm….sì…non è tanto male…” rispose Chad La matricola.
“E’ tutto perfetto sai? Ha…solo un piccolissimo difetto…”
Ma Jackie Portoipantaloniall’altezzadelleascelleelacamicianeipantalonifinoalleginocchia non fece in tempo a finire la frase, che arrivò la conferma vivente di ciò che era in procinto di comunicare.
Henry Pugno d’Acciaio (così era conosciuto da tutta la scuola per la sua possente forza).
Oppure Henry La Flatulenza (così era conosciuto dalle vittime dei suoi soprusi, per la presenza abnorme di gas nel suo stomaco e nell'intestino, e conseguente loro emissione).
Insomma, picchiava duro e scoreggiava forte.
Si parò davanti a loro, oscurando la vista dell’intera scuola (era molto grasso, sìsì, basso ma decisamente largo).
“Datemi tutti i vostri soldgni e il vostro pragnzo!!!”
Ah già , dimenticavo…su una frase di dieci parole, se eravate fortunati, ne sapeva pronunciare correttamente quattro.
Di cui due solitamente erano congiunzioni quali “e” o “ma”.
“I nostri che….?!?!?” Rispose  Chad La matricola, completamente ignaro del pericolo imminente.
Jackie Macheminchiastaifacendo gli tirò una gomitata, per intimarlo a smetterle.
E intanto il suo rubinetto del sudore aveva iniziato a subire alcune perdite a livello della fronte.
“Ti stai pregnendo gioco di gne?!?!?” gli fece Henry La Flatulenza con ancora maggior enfasi.
La cattiveria e la rabbia erano ormai palpabili nell’aria. Certo gli errori di pronuncia non aiutavano a incrementare quel momento da pauradafarselaletteralmentesotto, anzi lo ridicolizzavano un pochino…sì solo un pochettino ino ino…noooo… non sto insinuando che Henry La Flatulenza, cioè ehm volevo dire, Henry Pugno d’Acciaio sia un mongoplettico, ehm cioè…volevo dire un…va bene va bene la smetto, non mi picchiare!!!!!!
Fiuuu…
Comunque, stavamo dicendo…
Henry Pungo d’Acciaio era un bullo coi fiocchi!!!
“Nono Henry, non ti arrabbiare, Chad non stava insinuando nulla, non è vero Chad?”
“Beh, veramente…”
“Zitto!!!!!” gli gridò contro Jackie, decisamente impaurito per la propria incolumità “Ora ti diamo tutto ciò che stai gentilmente chiedendoci, Henry!”
Patetico.
Decisamente patetico.
Mentre rovistavano nei loro zaini, le gambe avevano iniziato a fare Giacomo Giacomo ad entrambi.
Ma, proprio mentre ogni speranza sembrava perduta, proprio quando Henry La Flatulenza aveva smesso di grattarsi le palle e aveva sequestrato ai due sfigati i loro averi, proprio mentre la palla viene tagliata, messa fuori, c’è Pirlo, Pirlo, Pirlo ancora Pirlo, di tacco, Gooooaaaallll!!!!
Ops, scusate, mi sono fatto prendere…
Comunque, proprio poco dopo il ritiro forzato dei beni materiali dei due sfigati da parte di Henry La Flatulenza, qualcuno fece tuc tuc col dito indice proprio sulla spalla di Henry. Qualcuno…di molto massiccio…di molto muscoloso…di molto aiuto!!!!!
Henry a quel tuc tuc si voltò esitante e quasi perse la lingua inabile al linguaggio per ciò che vide dietro di sè. Era lui….
L’incubo di tutti i bulli….
Chad La matricola rimase sbalordito al vedere quella gigantesca cresta verde da punk, gli anfibi, i jeans tutti strappati, la canottiera stracciata….Già…era proprio un gran bel pezzo di punk.
Si voltò tutto felice verso Jackie Melastofacendosotto.
“Jackie!!!! Hai visto? Lui ci salverà!!!”
Ma l’espressione di Jackie non era affatto cambiata. E nemmeno le sue gambe avevano smesso di tremare.
Chad insistette.
“Ehi dai, smettila!!! Lui ci aiuterà!!!”
Jackie si voltò terrorizzato verso Chad, la faccia bianca come uno straccio, gli occhi sbarrati pieni di terrore, ed ebbe solo la forza di dirgli:
“E’ finita.”
Chad iniziò a spaventarsi.
“Ma che dici lui…è il nostro salvatore, ci restituirà tutto!!! A proposito…ma…lui chi è?”
Jackie mise una mano sulla spalla di Chad e, quasi a volergli comunicare la morte di un caro parente, gli disse l’apocalittica sentenza:
“Lui è Zack. Il bullo che ruba i soldi ai bulli.
Gli occhi di Chad La matricola si illuminarono.
“Ma allora siamo davvero salvi!!! Sistemerà Henry e ci lascerà andare!!!!!”
A quel punto Jackie, probabilmente stanco di recitare la parte del drammatico pisciasotto, sbuffò con enfasi, afferrò la maglietta di Chad e lo strattonò verso di sé, alterandosi mica poco.
“Senti un po’ brutto coglione, effetto collaterale di un antistaminico!!!! Va bene essere sfigati, ci sta anche per un po’, ma non imbecilli!!!! Ho anch’io una dignità (calpestata da una serie interminabile di Panzers, ma la poltiglia esiste ancora…)!!!! Quindi ascoltami bene deficiente –questo è quello che succede quando si incazza un secchione preso di mira dal mondo- questo qui prima si prende i soldi dal bullo e poi sodomizza lui, me e te. Mi hai capito, testa di malleolo?????”
Chad era rimasto scioccato.
In realtà non sapeva se essere più spaventato per Zack o per Jackie…
Comunque, mentre i due stavano facendo quella simpatica discussione chiarificatrice, Zack aveva già sistemato ben bene Henry La Flatulenza, e si stava apprestando ad avvicinarsi a loro, piccoli gnometti indifesi.
Si accostò pian piano a quelle due piccole foglioline tremanti e disse…
“Buh.”
Quello fu il primo e unico caso nella storia in cui un infarto era stato causato da una particella monosillabica
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