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Autore: PhoenixOfLight    08/06/2010    2 recensioni
"[...]Tu eri lì... sì, eri lì... riuscivo a percepire la tua presenza, forte e nitida... ma allora perché non ti mostravi ai miei occhi? Avevi forse paura delle mie reazioni vedendoti ricomparire?". I pensieri di Sarah quando rivede Eric nella casa distrutta da quei quattro ba...lordi. Spero che vi piaccia^^ R.I.P. Brandon, questa storia è dedicata a te ed Eliza...
Genere: Triste, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C'era puzza di umidità e di chiuso in quel piano dell'edificio, puzza di morte

 

 

C'era puzza di umidità e di chiuso in quel piano dell'edificio, puzza di morte. I gradini delle scale scricchiolavano. La striscia gialla dinanzi all'ingresso che recitava "CRIME SCENE - DO NOT ENTER" era stracciata: qualcuno era entrato in quella casa abbandonata prima di me. E forse quel qualcuno eri tu, Eric...

Aprii la porta –  che emerse un cigolio sinistro – ed entrai guardandomi attentamente intorno, cercandoti. Tentai di non far caso al disordine e al ciarpame sparso sul pavimento logoro...

-Eric?-, domandai.

Niente. Feci una smorfia.

-Sarah, tu stai diventando pazza...-, mormorai.

Pretendere di aver visto una persona morta non era normale... per giunta, quella stessa persona mi aveva anche salvata da una macchina! Sì, forse stavo dando di matto...

Un ciuffo bianco compave dinanzi a me emettendo un... miagolio?!

-Gabriel!-, esclamai accovacciandomi per accarezzare il tuo, il vostro bellissimo gatto bianco. -Pensavo che fossi morto...-, sospirai prendendolo in braccio. -Ma invece sei vivo, vero?-, sorrisi.

"Gran bella scoperta, Sarah...", pensai sarcastica.

Una puzza di bruciato attirò la mia attenzione. Mi guardai attorno finché non ne scoprii la fonte: il camino. Mi avvicinai titubante: non era mica entrato un piromane? Forse voleva bruciare l'appartamento... come se non fosse abbastanza provato. Poi mi accorsi di qualcosa che giaceva sul pavimento proprio dinanzi al camino. Mi avvicinai con ancora Gabriel in braccio e mi accorsi che si trattava di un pezzo di carta; o meglio, di una fotografia. Ritraeva voi due che ridevate ed era bruciata per metà dal lato in cui vi era il tuo volto.

La feci cadere a terra. Ora tornava tutto.

Lasciai andare Gabriel e m'incamminai per la stanza.

-Sapevo che eri tu-, dissi, continuando a cercarti. Esitai: -Anche se hai il trucco-. Guardai in una finestra rotta di una porta che dava su un'altra stanza. Non c'eri.

-L'ho capito da quella frase...-, la mia voce stava iniziando a incrinarsi. -Hai detto... "Non può piovere per sempre"...-, mormorai. -E' un verso della tua canzone-, continuai con voce un po' più alta. Guardai dietro una trave di legno. Storsi la bocca e mi diressi nuovamente verso il centro della stanza.

Qualcosa svolazzò accanto il soffitto. Alzai lo sguardo e lo vidi.

Il corvo.

Quello che si appostò anche sulla tua tomba, qualche giorno fa... era come se mi guardasse. Come se mi aspettasse, a dire il vero.

Forse era diventato un tuo compagno... una specie di mascotte come nelle squadre di football, chissà... ciò significava che anche tu eri lì... sì, eri lì... riuscivo a percepire la tua presenza, forte e nitida... ma allora perché non ti mostravi ai miei occhi? Avevi forse paura delle mie reazioni vedendoti ricomparire?

-Fatti vedere, lo so che sei qui-, dissi, continuando a cercarti con gli occhi. Anche solo uno sguardo mi sarebbe bastato... anche solo un'ombra... giuro, mi sarei accontentata di tutto, l'importante era che non sfuggissi da me...

-Mi mancate-, confessai mormorando. -Tu e Shelly-. Abbassai il capo. Pensare a voi mi faceva sempre formare un magone alla gola. -Mi sento così sola senza di voi...-.

Aspettai... non potevi essere sordo anche alla mia ultima confessione...

No, nulla: non ti facevi vedere. Alla tristezza sopraggiunse il dispiacere. Il dolore. La frustrazione. Poi la rabbia. Rabbia nei miei confronti, che mi ero illusa che tu ci tenessi ancora a me; rabbia nei tuoi confronti, che eri così vigliacco da non uscire allo scoperto; rabbia per il corvo, che continuava a fissarmi con i suoi occhi luccicanti senza fare nulla - come se mi aspettassi che uno stupido uccello potesse fare qualcosa di speciale; e rabbia per la mia debolezza: le lacrime non mi avrebbero risparmiata per molto. E io odiavo mostrarmi debole.

-Basta!-, conclusi, afferrando lo skateboard con veemenza e dirigendomi verso l'uscita. -Pensavo che mi volessi bene-.

Sul muro di fronte a me comparve un'ombra. Un'ombra che conoscevo fin troppo bene.

-Sarah...-.

Sgranai gli occhi. Non era possibile...

Mi voltai.

E ti vidi, finalmente. La tua figura slanciata si stagliava nella luce serale, quel fisico e quei capelli li avrei riconosciuti ovunque...

-Ti voglio bene-, mormorasti.

Io lasciai cadere lo skate e sorrisi, felce.

Corsi verso di te, in preda alle lacrime. Tu ti abbassasti e allargasti le braccia. Mi vi tuffai senza indugi.

Il tuo profumo era proprio come lo ricordavo. Non fui capace di fermare il pianto, ma non m'importava più di tanto. Ti mi accarezzasti i capelli e io ti strinsi più forte.

Non ti avrei mai lasciato andare. Mai più. Non potevi abbandonarmi di nuovo.

La pioggia cominciò a scrosciare, lenta, irrefrenabile: il cielo aveva assitito a quella scena e si era commosso...

Ma mi consolò pensare che presto l'acquazzone sarebbe terminato e il sole si sarebbe fatto strada nel cielo, trionfante.

Come avevi sempre detto tu...

"Non può piovere per sempre"...

 

 

 

 

 

 

 

 

ANGOLO DELL’AUTRICE

Sì, forse non è un granché… un po’ troppo breve, in effetti… ma ci tengo molto a questa ff. Dopotutto, la scena narrata è una delle mie preferite, che riesce sempre a commuovermi. E poi Sarah è una bambina sensazionale, nel contempo fragile e forte… le avversità della vita l’hanno formata e segnata… le voglio un mondo di bene, proprio come Eric^^

Bene, non ho nient’altro da aggiungere se non che ho pubblicato questa FF anche su FB, nella mia pagina (quindi non ho copiato un bel niente u.u).

Anzi, vi posto anche il link:  http://it-it.facebook.com/notes/le-migliori-frasi-del-film-il-corvo-3/cera-puzza-di-umidita-e-di-chiuso-in-quel-piano-delledificio-puzza-di-morte-i-gr/123834894324032

Uuuuh funzionaaa!!** Bene, ora sì che mi divertirò… muahahahaaa!!

Ok basta u.u

La smetto di tartassarvi e vi lascio!! Ciaoo a tuttiiii!! :D

 

MissProngs

 

   
 
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