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Autore: orgrish desirae    09/06/2010    4 recensioni
E se Sana prima di restituire ad Heric la foto che lo ritraeva in mutande lo costringesse ad un ultimo ricatto?
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Altro Personaggio, Sana Kurata/Rossana Smith, Tsuyoshi Sasaki/Terence
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tengo a ribadire che questa storia è stata scritta per il contest "The kitchen" al quale si è classificata sesta, sono comunque contenta di averla scritta e soddisfatta ci ciò che ne è venuto fuori. Approfitto per fare i complimenti a tutti i partecipanti e alla vincitrice.
Terminato il mio sproloquio non posso che augurarvi una buona lettura!


1.Un'orribile giornata


Quella mattina mi sentivo stranamente nervoso, non avevo mai dato attenzione a presagi o roba simile ma tutto dava a vedere che non sarebbe stata una giornata tranquilla.

Primo fra tutti, mia sorella era partita per la gita scolastica e ciò stava a significare che per tre giorni interi io e mio padre ci saremmo dovuti arrangiare da soli, sia in cucina che nelle faccende domestiche.

Secondo, mio padre si era messo ai fornelli con risultati chiaramente disastrosi e di conseguenza ero uscito di casa a stomaco vuoto per non rischiare l'avvelenamento.

Era come se incombesse su di me una qualche catastrofe, non potevo andare a scuola senza aver messo nello stomaco qualcosa di commestibile ma tornare a casa e mangiare quello che aveva lasciato mio padre in bella vista sul tavolo: no, era decisamente impensabile.

Frugai nelle tasche in cerca di qualche spicciolo, a quanto pareva le spiacevoli sorprese non erano finite: terzo, non avevo soldi per la mia colazione.

Iniziavo realmente ad innervosirmi e come ero solito fare in situazioni simili me la presi con un lampione che ebbe la sfortuna di trovarsi sotto tiro, all'ennesimo calcio sentii una presenza sinistra alle mie spalle.

-Heric, che stai facendo?-

Terence mi guardava con la sua solita espressione preoccupata, terminai la mia occupazione e iniziai a camminare verso la scuola.

-Heric aspettami!!!-

Iniziò a correre e mi fu subito alle calcagna prima che riuscissi a seminarlo.

-Heric è successo qualcosa? Non hai una bella cera-

-Niente di particolare-

-Hai litigato con i tuoi? Con tuo padre o con tua sorella? Pensavo che tutto si fosse risolto dopo l'intervento di Sana-

Non proferii parola ma fu il mio stomaco a rispondere, iniziò a brontolare in modo molto convincente, da più di mezz'ora in effetti ero concentrato solo su di lui.

Terence non parve cogliere il suggerimento, tutto preso dalle macchinazioni sui miei problemi personali che come stava a sottolineare il pronome erano miei non suoi, quindi non capivo tutto il suo interessarsene.

-Heric, dimmi la verità a me puoi dirlo. C'è qualcosa che non va, ormai ti conosco troppo bene, puoi cercare di confondere chiunque ma non me...

-Ho fame-

L'espressione sul volto di Terence cambiò completamente, era decisamente allibito.

-Eh? che cosa?-

-Ti ho detto che ho fame, non hai mai sentito dire che stare a stomaco vuoto rende scontrosi?-

-Sei incredibile. Non hai mangiato?-

Spiegai a Terence il perché della mia mancata colazione e si mostrò sorpreso quando gli dissi di essere letteralmente scappato di fronte al tentativo culinario mal riuscito di mio padre.

-Non sa cucinare?-

-In realtà non ne sapevo niente, di solito è Nelly che si diletta ai fornelli e devo dire che la sua cucina non mi dispiace, mio padre non si è mai messo a cucinare, prima d' oggi-

-Pensavo che tu sapessi cucinare-

-Non proprio, ho tentato più di una volta ma con pessimi risultati, devo aver preso da mio padre. Credo che per i prossimi tre giorni dovremo ordinare cibo già pronto-

Sorrise e gonfiò il petto orgoglioso.

-Io modestamente non posso lamentarmi con una cuoca in casa come mia madre, devi sapere che non c'è giorno che non inventi una nuova ricetta e non c'è giorno che non le riesca alla perfezione, devo proprio ritenermi fortunato, poi se metto a paragone la mia situazione con la tua...-

I miei nervi non sopportarono oltre e la mia mano lo colpì direttamente sulla nuca, lo lasciai indietro a singhiozzare e a lamentarsi prima che si decidesse a raggiungermi.

-Hey ma che ti è preso? perché l'hai fatto?-

-Rigiravi il coltello nella piaga-

Il mio stomaco continuò a brontolare insistentemente.

Decisamente non era la mia giornata e ancora non si era decisa a prendere una piega diversa, avevo il presentimento che ci fosse in serbo per me una vera e propria catastrofe.

-Hericccccccccccccccccccccc!!!!!!!!!!!!!!!

A proposito di catastrofi: l'apocalisse.

Sana era intenta a correre come una furia verso di noi, non riuscii a spostarmi in tempo che mi fu subito addosso facendomi perdere l'equilibrio e facendomi cadere rovinosamente a terra.

-Buongiorno Sana-

Sospettai che Terence si fosse scordato completamente del dolore alla testa perché aveva un sorrisone a trentadue denti, sospettavo anche il motivo di quell'improvviso buon umore e stava di fronte a noi: una ragazzina di undici anni dai capelli ramati e una vitalità paragonabile ad un vulcano in eruzione.

-Heric che ci fai per terra?-

Mi alzai e cercai di ignorare la domanda estremamente irritante, non si era accorta di essermi venuta addosso come un uragano? Per essere una ragazza era davvero forte, non avrei mai obbiettato su quel punto.

-Non è una bellissima giornata?-

-Oh si Sana hai ragione è davvero una bellissima giornata-

Terence si era definitivamente concentrato su di lei, su di me era calato il sipario e pensare che pochi minuti prima non la finiva con le sue petulanti domande.

Forse in fin dei conti la giornata era destinata a migliorare, raccolsi lo zaino da terra e mi incamminai a scuola, mi chiesi se prima o poi sarei riuscito ad arrivarci.

-Ehi Heric aspettaci!!! Non mi chiedi come mai sono così contenta?-

-Tu sei sempre contenta-

Sbuffò irritata, la solita permalosa.

-Uffa perché non stai mai al gioco?-

-Ok ok, come mai così euforica?-

Sorrise allegra e iniziò a saltellare da una parte all'altra, euforica, esiste un aggettivo che vada oltre? Forse sarebbe stato più appropriato per descrivere al meglio lo stato d'animo di Sana quella mattina.

-Mi hanno appena proposto di girare un programma di cucina!!!!-

Terence iniziò ad urlare e a ridere insieme a lei, io dal canto mio girai i tacchi per l'ennesima volta cercando di ignorare il loro starnazzare.

-Hei tu!!! Possibile che non abbia niente da dire?-

-Infatti Heric, non è carino! Dovresti almeno farle i complimenti!!!-

Sbuffai irritato, va bene uno, va bene anche entrambi, ma non quel giorno.

Quel giorno il mio umore era decisamente a terra ma come al solito mi arresi, mi arresi alle insistenze dei miei due migliori amici.

-Complimenti Sana, spero che almeno tu sappia cucinare-

-é proprio questo il punto, modestamente me la cavo molto bene, non so se avete mai assaggiato i miei famosi cioccolatini in caso contrario provvederò, ma Robby pensa che debba frequentare comunque un corso di cucina. Ci credete? Il mio Robby è fatto così, purtroppo quando si mette in testa qualcosa non c'è verso di fargli cambiare idea, ha detto che è importantissimo per la riuscita del programma. Chissà cosa avrà voluto dire?-

Si grattò la testa pensierosa, sospettavo il perché della decisione del suo caro amico dagli occhiali scuri.

-Significa soltanto che la tua cucina fa schifo-

-Che cosa? Come ti permetti?-

-Dico solo la verità, se te la sapessi cavare realmente non ti avrebbe costretta a seguire un corso di cucina-

-Robby è un perfezionista, questo è il semplice motivo perché mi ha costretta a farlo. In fondo sono una professionista e devo sempre mostrarmi al meglio sul lavoro-

-Si come no-

-é la verità ti dico-

Odiavo quando voleva averla vinta a tutti i costi ed impuntarmi su di lei era uno tra i miei passatempi preferiti.

-Non sai cucinare-

-eh no Heric, Sana sa cucinare, io ho avuto l'onore di assaggiare i suoi cioccolatini e devo dire che sono ottimi-

Erano patetici i tentativi di Terence di fare colpo su di lei, in più mi davano leggermente fastidio.

-Visto Heric? Davvero hai assaggiato i miei cioccolatini? Non mi ricordo di avertene regalati-

-Me li hai regalati per....-

-A scuola girano voci un pò diverse rispetto ai tuoi famosi cioccolatini ma se a Terence sono piaciuti posso credergli sulla parola, e poi se evitaste di parlare di cibo fino alla pausa pranzo mi fareste un favore-

-Oh oh come mai così scontroso?-

-Heric non ha fatto colazione stamattina-

-E come mai?-

-Già come mai Heric? Sana chiedigli come invece se la cava lui in cucina-

-Non sono affari che ti riguardano-

-Invece di fare commenti sulla cucina di Sana perché non pensi al vero motivo per il quale non hai toccato cibo stamattina? Se sapessi cucinare tuo padre non tenterebbe di avvelenarti inconsciamente-

Questa volta presi la mira sul suo collo, il colpo fu secco e deciso.

Così impara a non tenere la bocca chiusa.

-Sei un incivile Heric come puoi trattare così il povero Terence?-

-Non si sta mai zitto-

Osservai con la coda dell'occhio Terence che cercava di mostrarsi forte agli occhi di Sana, tratteneva le lacrime a stento, eppure pensavo ci fosse abituato ai miei colpi, ero io quello che provvedeva quando i nervi gli cedevano e perdeva la testa.

-Sei un incivile, un incivile, un incivile. L'ho detto e lo ripeto, incivile!!!-

-Lasciami in pace-

-Ahhhhhhhhhhh!!!!-

Non riuscii a scostarmi in tempo che un grosso martello di plastica mi finii dritto in testa.

-Ma cosa diavolo fai? Non sei contro la violenza?

-In questi casi è più che permessa. A mali estremi rari rimedi-

-Mali!!!-

-Si vabbè-

Mi massaggiai la testa, ahi che male! Possibile che si portasse quell'aggeggio sempre dietro? E soprattutto dove cavolo lo nascondeva? Che lo nascondesse sotto la gonna? Preferii non chiederglielo, mi sarebbe arrivata sicuramente l'ennesima martellata in testa.

-E poi mio caro Heric non tentare di sviare il discorso. Quindi non sai cucinare?-

-No non so cucinare-

-Uhmm...-

-A cosa stai pensando?-

Non mi piaceva per niente la piega che stava prendendo la situazione, cosa diavolo stava architettando Sana?

-Mi è venuta un'idea!!! Perché non ci ho pensato subito?-

-Di cosa stai parlando?-

-Frequenterai il corso di cucina insieme a me, naturalmente Terence sei il benvenuto-

-Oh grazie Sana, mi sembra un'idea fantastica, in effetti alle ragazze piace che il proprio uomo sappia cucinare. Non è così Sana?-

Credo di essermi fermato a "frequenterai il corso di cucina insieme a me", io, io che frequento un corso di cucina? Rabbrividivo solo al pensiero. Ma che razza di idea!

-Allora Heric che ne pensi? Non ho avuto un'idea brillante?-

-Ciao-

Cercai di accelerare il passo, allontanarmi da quei due squilibrati era una decisione decisamente salutare.

Troppo tardi, mi sentii strattonare la maglietta.

-Lasciami andare-

-Eh no Heric tu non vai da nessuna parte, prima devo dirti una cosa-

-Ok sbrigati-

-Ricordi questa?-

Tirò dalla tasca della giacca una foto che sollevò all'altezza del mio viso, arrossii imbarazzato.

-Che diavolo fai? Nascondila subito, potrebbero vederla!-

-Ah allora te la ricordi! Ebbene questa è la foto che ti ritrae in mutande, già è proprio questa-

-Si si me ne sono accorto-

-Ho deciso di restituirtela-

Rimasi di sasso, che ragazzina ingenua.

Sorrisi.

-Povera sciocca sai che non avrai più modo di ricattarmi?-

-Gia, lo so. Proprio per questo ho cambiato idea-

-Di cosa parli?-

-Ti illustrerò il mio ultimo ricatto-

-Un altro? Non ho fatto tutto quello che mi hai chiesto, pensavo ti bastasse-

-No non mi basta, tu verrai al corso di cucina con me e Terence questo pomeriggio-

-Che cosa? E tu pensi che accetterò?-

-Si altrimenti ammireranno tutti la tua foto esposta sulla bacheca della scuola, poi ho pensato di farne un sacco di copie vero Terence?-

-E perché non farla apparire in qualche cartellone pubblicitario? Con tutte le conoscenze che ti ritrovi non sarebbe così difficile Sana-

-Hai ragione Terence, in effetti è un'idea favolosa-

Lanciai uno dei miei sguardi peggiori a Terence che prontamente si nascose dietro Sana.

-E bada bene di non torcere un solo capello a Terence perché le condizioni sono le stesse anche in quel caso-

Ero in trappola, senza vie d'uscita.

Avrei, avrei dovuto frequentare un corso di cucina!!!!!

  
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