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Autore: IsAry    09/06/2010    4 recensioni
5°Classificata al contest: "E mi ritorni in mente." Ecco una piccola ff su un Alice separata da Bella per la decisione del fratello. In un giorno speciale, ricorda la loro amicizia.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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19 Gennaio

Buon giorno a tutti. Oggi ho ricevuto i risultati di questo contest, il primo a cui ho partecipato, e ho deciso di pubblicare la storia. Spero piaccia.

 

Ero seduta sul divano del salotto della nuova casa Cullen con lo sguardo perso nel vuoto, ma non per una delle mie visioni.

No, quel giorno era un giorno speciale, ma nessuno in casa tranne me si rendeva conto di cosa significasse quel primo 19 dell’anno. Probabilmente Edward ci stava pensando, ma non potevo saperlo perché non abitava più con noi e nemmeno con le mie visioni riuscivo a vedere. Si trovava sempre nella stessa posizione nello stesso luogo.

Quella giornata non riuscivo a non considerarla una giornata speciale per quanto tutti stessimo male per la situazione creatasi dalla scelta di mio fratello.

 

Un anno.

Un anno è passato da quando le nostre vite furono sconvolte e si, parlo al plurale perché, per quanto il cambiamento radicale l’abbia subito Edward, anche noi abbiamo sentito la tua presenza.

Bella.

Sono ormai mesi che non ci vediamo, che non parliamo, che non ti trascino contro la tua volontà a fare shopping fino a farti esaurire ogni tua umana forza.

La tua assenza è un vuoto in ognuno di noi, ma forse Edward ha ragione a pensare che la nostra sparizione farà solo del bene alla tua vita… ma non riesco a convincermene…

La cosa più frustrante? Non poter guardare il tuo futuro per avere una certezza, ma ho promesso.

 

Piove.

Tu odi la pioggia, tutto ciò che è umido e bagnato non ti piace.

Con il tempo, però,  hai imparato ad amare il freddo e questo tempo perché tutto significa noi.

Forse sbaglio a ricordarti, ma non posso farne a meno in questa giornata.

Che giorno è oggi?

Cosa significa il 19 Gennaio?

Oggi è esattamente un anno dal nostro primo incontro in quella mensa dove tutti avevano imparato ad ignorarci da qualche tempo, ma tu no.

La tua insistenza su di noi non era dovuta alla classica curiosità della prima volta che si vede qualcosa.

No, era una chiara attrazione diversa da quella che una preda sente verso uno della nostra specie perché priva di quel timore che incutiamo ad esse.

 

Io sapevo fin dall’inizio che tu eri diversa.

Era già da diverso tempo che avevo visioni su di te ed Edward insieme, ma non solo.

Sapevo gia che saremmo state grandi amiche come, infatti, siamo diventate.

E per questo aspettavo con ansia il tuo arrivo e incoraggiavo Edward a conoscerti perché sapevo.

Volevo essere tua amica e volevo vedere mio fratello felice.

 

Mi piace ripensare al nostro passato insieme anche se il periodo è stato breve.

Tu eri diventata la mia bambola nonostante la cosa non ti andasse particolarmente a genio. Non ti piaceva fare la barbie-cavia-da-laboratorio, ma io, oltre ad essere più forte di te, utilizzavo la mia arma più potente: i miei occhioni da cane bastonato facendoti cedere subito, nonostante borbottassi che prima o poi me l’avresti fatta pagare.

Criticavo sempre il tuo mancante amore per i vestiti, ti dicevo che per una ragazza è importante mostrarsi sempre al pieno della sua bellezza.

Come mi rispondevi tu?

“Non sono bella, Alice, non lo sono mai stata”.

Spesso mi domandavo cosa pensasse il mio caro fratellone a sentirti dire quelle parole, ma lui era di parte.

Ma tu eri cieca di fronte alla realtà.

Tu sei sempre stata molto bella. Una bellezza semplice, non appariscente, ma proprio per questo attiravi molti più ragazzi di quanto te ne rendessi conto.

 

E i giorni in cui ti trascinavo a fare shopping selvaggio? Tu hai sempre detestato andare di negozio in negozio a provare ogni sorta di vestito e comprarne a profusione senza badare alla quantità di denaro utilizzato. Se poi osavo farti un regalo, era la fine.

“Alice, non devi spendere tutti questi soldi per me!” mi fermasti un giorno.

“Bella, non preoccupartene, ti stanno bene tutti quegli abiti e sarebbe un vero peccato lasciarli su quel manichino a prendere polvere. Meglio se utilizzati da te, no?”

A quelle mie parole ricordo che mi lanciasti un’occhiataccia facendomi capire che non eri per niente d’accordo, ma poi tirando un sospiro rassegnato ti sei fatta trascinare nel negozio successivo.

 

Però tra noi non c’erano solo giornate all’insegna del trucco e del vestito.

Quei lunghi pigiama party che facevamo insieme, ma solo se Edward non c’era. Già perché se lui era nei paraggi era impossibile averti tutta per me. Uffa!

Passavamo ore e ore a chiacchierare senza sosta come fanno tutte le amiche. Parlavamo di ragazzi, ridevamo e pensavamo al futuro. Il tuo futuro.

Vedevo i tuoi occhi brillare pensando al tuo futuro come vampira eternamente al fianco del tuo amato.

Ho sempre creduto che la mia visione si sarebbe avverata prima o poi, ma a quanto pare mi sbagliavo.

 

Tu hai portato un’aria nuova nell’esistenza di tutti noi.

Per la prima volta da quando sono diventata una vampira, mi sono sentita veramente un essere umano. Non ero più un essere leggendario che tenta di confondersi tra gli esseri viventi. Ero diventata veramente una di loro perché tu mi facevi sentire tale.

Grazie amica mia.

 

Spero solamente che la tua vita stia continuando felice e spensierata, ma non so perché non riesco a convincermi che sia così. Tu avevi gia le idee chiare: volevi entrare a far parte della nostra famiglia per l’eternità.

Non sai quanto lo volevo anche io.

Ma io ti conosco Bella, so che sei una ragazza forte e per questo sono certa che stai reagendo. Non sono in grado di credere che sei ancora li, nella tua stanza ad annegare nel tuo dolore.

Non so se riuscirai mai a trovare un altro ragazzo con cui condividere la tua vita, ma essendo la tua migliore amica te lo auguro con tutto il cuore.

 

…No, non posso resistere devo vedere come stai…

Spezzerò la mia promessa, ma devo sapere…

A occhi chiusi mi concentro e lentamente delle immagini si formano nella mia mente… ma ciò che vedo non è ciò che mi aspettavo: tu seduta sul tuo letto a piangere piena di dolore sussurrando ogni tanto il nome di mio fratello. Ti stringi il cuore e stringi gli occhi.

Stai male. Ed io non posso fare niente.

Oh amica mia! Come ti sei ridotta…

 

Non mi fermo però a questa visione. Devo spingermi più in la nel tempo per sapere se potrai essere nuovamente felice…

 

La mia mente è di nuovo buia, poi si schiarisce lasciando intravedere un’immagine e a quella vista un sorriso spontaneo nasce sulle mie labbra…

Ci sei tu seduta su una radura… no, non una radura qualsiasi, ma LA radura.

Sei lì sotto il sole cocente di mezzogiorno raro per Forks.

Sei tra le braccia forti di un ragazzo dai capelli sempre scompigliati e castano ramati con gli occhi dorati che ti sussurra parole dolci all’orecchio per poi baciarti con dolcezza. La sua pelle brilla come mille diamanti al sole.

Tu sorridi felice. La tua espressione è l’esatto contrario di quella che ho visto nella mia visione precedente.

 

Il particolare che mi rende più felice?

Come quella del tuo amato, la tua pelle risplende sotto i raggi del sole e i tuoi occhi non sono color del cioccolato, ma un misto tra il rosso e il giallo tipico di un vampiro che da poco ha intrapreso la strada “vegetariana”.

 

Non so come andranno le cose.

Non so se prima che la mia visione si avveri passerà molto tempo, ma di una cosa sono certa: la nitidezza di questa visione è un chiaro segno che quel futuro è già deciso.

Un giorno ci rincontreremo amica mia e allora saremo nuovamente tutti felici.

 

Rallegrata dalla mia visione, scatto in piedi dal divano e guardo fuori dalla finestra: è uscito il sole! Anche il tempo festeggia con me questa fantastica notizia.

“Jaaaaaaaaaaaaaaaaazzzzzzzzzzzzzzzzz!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!” chiamo mio marito.

Lui, come sempre, appare immediatamente di fronte a me.

“Cosa succede amore?” mi chiede preoccupato. Ha frainteso il mio tono.

“Dobbiamo andare a festeggiare!” gli dissi allegra.

“Come sarebbe festeggiare? Cosa dobbiamo festeggiare?”

“Ancora niente, ma presto succederà e per allora voglio essere pronta.”.

“Amore, ti rendi conto che non so minimamente di cosa stai parlando, vero?”

Gli sorrisi dolcemente e mi avvicinai a lui circondandogli il collo con le braccia.

“Lo so amore mio, ma non posso e non voglio dirlo ancora a nessuno, tutti lo scoprirete a tempo debito, ma ora…”

“Chi sa perché ho la sensazione di sapere già cosa stai per dire…”

“SHOPPING!”

 

Mio marito mi guardò per un momento spaventato, ma poi mi sorrise e mi baciò dolcemente le labbra.

“D’accordo, oggi non faccio storie. Qualunque cosa ti abbia risollevato il morale della giornata, vale  abbastanza per sopportare questa tortura.”.

Lo guardai per qualche secondo male, poi gli sorrisi e lo trascinai verso il garage.

 

Bella, amica mia, non vedo l’ora di rivederti. Ma soprattutto… di poter nuovamente trascinarti a fare shopping!

   
 
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