Sirius Black, Grifondoro
Sirius Black era in piedi,
di
fronte allo specchio del suo dormitorio.
Quel due settembre era un giorno
speciale. Uno dei giorni più speciali della sua vita da undicenne.
Era già vestito di tutto punto, la
divisa nuova gli calzava a pennello.
Mancava soltanto l'ultimo tocco.
Allungò la mano verso il comodino e
prese il piccolo oggetto che vi aveva appoggiato la notte precedente.
La spilla con lo stemma di Grifondoro.
Con un'emozione che neanche la
spavalderia dei suoi undici anni poteva glissare, la appuntò al
petto. Un raggio di luce si posò sul ferro lucido, facendo brillare
i colori della sua casa.
Tornò a guardare la sua immagine,
sentendosi finalmente completo, pronto per iniziare la sua vita.
Da quel giorno, si sarebbe sempre
presentato con la solita frase.
Sirius Black, Grifondoro.
Spazio autrice: Non lo so perché ho scritto questa cosa. Avevo la
spilla di Grifondoro davanti agli occhi e mi sono immaginata Sirius.
Che mente malata, Dio Santo.
Spero vi sia piaciuta, ultimamente mi sono fissata con le drabble e le
flashfic (questa conta 132 parole, mi pare).
Fatemi sapere! Un bacio,
Minnie.