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Autore: Maggie_Lullaby    10/06/2010    7 recensioni
- Ti sei mai chiesto quanto sia bella la luna, Nick? - domandò Maggie, gli occhi verdi rivolti verso il cielo. - Io, oramai, la guardo tutte le sere, ed è incredibile le cose che possono succedere semplicemente guardandola.
Fra lacrime, litigi, ritorni e relazioni sul filo di un rasoio l'unica cosa che può resistere, forse, è l'amore.
Sequel di Brothers and Sisters
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Brothers&Sisters'
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Eccomi :) Non sono troppo in ritardo, vero? *noooo* Ecco, appunto u.ù

Sì, lasciatemi perdere che è meglio... Alloooora, piaciuto lo scorso capitolo? *occhi a cuoricino*

Al solito – sta diventando un'abitudine purtroppo – non posso ringraziarvi perché questa connessione internet fa schifo >.< e salta continuamente. Scusate. ç.ç :'(


Capitolo 26. Endless Love


Le due settimane successive furono piuttosto intense.

Primo fra tutti gli avvenimenti fu il ritorno di Lexi a casa, la sua vera casa, tra le braccia di Maryl e Maggie che speravano in quel momento da mesi. Il trasloco fu piuttosto veloce, complice Joe che non aveva lasciato Lexi quasi per un istante da quando si erano rimessi insieme e l'aveva aiutata a prendere le sue cose e a inscatolarle. Fortunatamente la gran parte della roba era ancora nei vari scatoloni che la ragazza non era riuscita a disfare.

Il tempo che i due ragazzi passavano insieme era stato giustificato da Joe, quando una sera si era presentato davanti a casa di Peter ed Emily per uscire fuori a cena con Lexi e si era presentato ufficialmente, sotto lo sguardo ansioso della sua ragazza.

Dopo la scenata che la ormai moglie gli aveva fatto in ospedale per Maryl e Kevin Peter non si era espresso con molte parole e li aveva guardati uscire lanciandoli spesso delle seconde occhiate di nascosto, mentre Emily lo tranquillizzava accarezzandosi il ventre ormai molto accentuato: era al quinto mese di gravidanza.

Insieme al ritorno di Lexi e di conseguenza della sua relazione con Joe i paparazzi si erano scatenati, accusando però Joe di essere privo di cuore e di passare fin troppo spesso da una ragazza all'altra. Tutte quelle voci erano state messe a tacere da Sasha, che nel frattempo aveva comprato una casa a San Diego e contava di trasferircisi al più presto, la quale aveva detto che la separazione tra lei e Joe era stata di comune accordo e che Lexi era sempre stata nel cuore del ventenne, anche se inconsciamente.

Come promesso non si era più fatta sentire e né tanto meno vedere dai membri della famiglia Jonas e Campbell e di questo, segretamente, Lexi gliene era profondamente grata.

La ragazza aveva ripreso a frequentare la scuola con Maggie, studiando fino a tardi per recuperare le materie indietro con Joe che le spiegava.

In compenso nei tre mesi che Lexi era stata via Maggie e Nick non si erano più visti né parlati, e lei, Maryl, Kevin e Joe temevano che quella fosse davvero la fine della loro storia.

- Lexi? - chiese Joe, seduto sul pavimento dell'ampia camera della propria ragazza, la finestra aperta nel tentativo di far entrare un filo di vento quasi inesistente: c'erano quasi quaranta gradi quel giorno.

- Mmh? - mugugnò la rossa, seduta alla scrivania, il capo chino sui libri, i capelli rossi che le coprivano il viso.

- Sto mettendo a posto i tuoi libri – spiegò il ventenne, soppesando due volumi, - dove te li devo mettere?

Lexi si voltò e gli fece un sorriso luminoso, tornato a splendere solo dopo quattordici meravigliosi giorni insieme a lui.

- Tesoro, non devi farlo per forza, lo faccio io 'sta sera, stai tranquillo – disse, rilassata.

- Ma figurati! La sera sei sempre stremata e a me non costa niente... Allora, dove li metto? - fece Joe, sicuro di sé.

La diciassettenne lo ringraziò con un altro sorriso.

- Che libri sono?

- Ehm... uno è L'eleganza del riccio mentre questo si intitola Cuore d'Inchiostro – citò, leggendo i titoli.

- Uh, L'eleganza del riccio! Non lo trovavo più e voglio leggerlo... quello mettilo sul mio comodino, l'altro invece nella mia libreria, grazie – indicò lei, felice.

Joe ubbidì mentre l'altra tornava ai suoi libri di filosofia.

Due braccia muscolose le cinsero le spalle facendola voltare.

- Joe – mugugnò, - devo studiare, dai.

- Al diavolo la scuola – commentò lui, dandole dei baci sensuali lungo il collo fino ad arrivare al mento e infine alla bocca.

La rossa rise, liberatoria, rispondendo a un bacio particolarmente passionale.

- Joe... non ci tengo a ripetere l'anno – spiegò, un po' seccata.

- Capita.

- Dai che domani mi devo far interrogare!

- Dai che siamo stati quattro mesi senza parlarci! - ribatté il ventenne, in risposta. A quello la diciassettenne non seppe cosa rispondere e si lasciò stringere, passandogli una mano tra i capelli.

- Ti spiego io filosofia – aggiunse il ragazzo.

- Non l'hai mai studiata, genio.

- Dettagli, amore.

Lexi scosse il capo e si alzò, seguendo Joe che le aveva preso le mani e la spingeva dolcemente per smuoverla un po'.

- Mi annoio – precisò.

- Te l'avevo detto di restare a casa con Garbo – puntualizzò la rossa, - non dire il contrario.

- E che c'entra? Io volevo stare con te.

C'erano dei momenti in cui non riuscivano a punzecchiarsi come sempre, non ce la facevano proprio, e quello era uno di quei momenti.

Joseph stese la sua ragazza sul letto e si appoggiò delicatamente sopra di lei, accarezzandole il viso con una mano mentre il cuore di lei le batteva fin troppo forte nel petto, sudando freddo.

Da quanto tempo non si sentiva così? Con il cuore a mille ogni volta che lui la sfiorava, dentro di sé felice come non mai? Credeva che non avrebbe mai più provato delle sensazioni simili.

- Mi dispiace – mormorò, flebile, - per averti tenuto lontano così a lungo. Mi dispiace, tanto.

Joe annuì.

- Non pensare al passato, pensa che adesso siamo qui da soli tu ed io – sussurrò baciandole la fronte, accarezzandole ancora le guance sino al mento. Era così bella.

- Tu ed io – ripeté lei, la guance imporporate per l'emozione.

Joe posò la testa sul suo petto e rimase in silenzio, le mani poggiate sul letto, i palmi che sfioravano le coperte. Ascoltava il suo cuore, quel rumore così rassicurante della sua presenza, della sua vita.

- Non ti lascerò mai più – promise, dopo un silenzio durato a lungo, - lo giuro, e farò di tutto perché tu non lo faccia di nuovo con me.

Lexi gli accarezzò i capelli, il ventenne ancora appoggiato con la testa sul suo petto.

- Non voglio più soffrire, Joe, non ce la farei – ribatté debolmente la rossa, senza smettere di accarezzargli i capelli corti.

- Ed io non voglio più farti soffrire – disse il cantante, stringendo le mani a pugno e guardandola fissa negli occhi, a pochi centimetri dai suoi. - Litigheremo ancora, lo sai perfettamente, ci saranno dei giorni in cui non vorremmo mai esserci conosciuti, giorni in cui ci grideremo dietro che ci odiamo, ma io non smetterò mai di amarti come ora. Ti amerò ogni giorno più di quello precedente, soffrirò con te quando starai male, riderò con te quando sarai felice e non ti lascerò mai più. Mai.

Parlò con una serietà che Lexi non aveva sentito in vita sua, come se avesse il proprio in cuore in mano e glielo stesse per donare.

- Prometto lo stesso – bisbigliò prima di sigillare tutto con un bacio.


Mi sembra ancora di sognare

(Fotoricordo; Gemelli Diversi)


- Sono tornati insieme – ripeté per l'ennesima volta Maryl, una nota gioiosa nella voce, come se non potesse ancora crederci. - Sono tornati insieme!

- Sì, amore, sono tornati insieme, ma per favore, smettila di ripeterlo – rise Kevin, tenendo la mano della ragazza.

- Ma sono tornati insieme! - esclamò la bionda, euforica. - È un miracolo!

- Lo so – sorrise il ventiduenne, mettendole un braccio intorno alla vita.

Stavano facendo shopping per le strade di Los Angeles da un paio d'ore, loro due e Maggie. Inizialmente sarebbero dovuti uscire solo Maryl e Kevin, ma una volta ricordata la data avevano invitato Maggie con loro alla prima occasione: quel giorno, se fossero stati ancora insieme, lei e Nick avrebbero compiuto il loro primo anno e due mesi assieme e volevano evitare che passasse troppo tempo da solo per realizzare la cosa e pensarci.

Kevin aveva affidato al loro amico Greg Garbo e a un altro paio di amici di distrarre Nicholas, a costo di costringerlo con la forza.

Erano dentro un negozio che aveva aperto da poco, in cui Maggie si stava provando qualche maglietta, mentre Kevin e la sorella la aspettavano fuori dai camerini.

- Se solo Maggie non fosse così cocciuta – sospirò la ventunenne, - a questo punto anche lei e Nick starebbero ancora insieme, lo sappiamo entrambi.

- Lei non sta con Blake, vero? - sputò il chitarrista, con odio. Per quanto ci avesse provato non riusciva a trovare una singola ragione per cui Maggie dovesse stare con lui al posto che con suo fratello; lei e Nick erano perfetti insieme, due anime gemelle fatte per stare insieme, ma Maggie e Blake non avevano nulla in comune: lui era il tipico ragazzo esuberante e un po' troppo arrogante, a volte, mentre lei una diciassettenne introversa fino all'estremo, con la paura del mondo e un'idea forse troppo romantica dell'amore. Non erano fatti per stare insieme.

- No, no, ci mancherebbe – lo rassicurò Maryl, scostandosi i capelli dagli occhi e aggiustandosi gli occhiali sul naso. - Sono amici, lui gira per casa a volte, ma non c'è niente tra loro, ne sono sicura.

Kevin tirò un sospiro di sollievo nel momento stesso in cui Maggie usciva dal camerino, con le maglietta che aveva provato sotto braccio.

- Trovato qualcosa? - le chiese gentilmente la sorella maggiore, sfilandosi dalla presa dolce di Kevin e cingendole le spalle con un sorriso materno.

- No, niente, non ho voglia di far compere Maryl, te l'ho già detto – disse la mora, alzando le spalle, malinconica.

- Ma dai! Avresti preferito restare in casa con Lexi e Joe? Quei due devono recuperare quattro mesi di lontananza, meglio stare qui con me e Kev! Da quanto tempo non vi vedete voi due? - fece la bionda, con finto entusiasmo.

- Due giorni, è venuto a cena da noi mercoledì, ricordi?

- Dettagli! - esclamò la ventunenne, sospirando. - Andiamo a bere qualcosa?

Kevin annuì e Maggie fece un cenno d'assenso di sbieco: quella giornata si stava rivelando più difficile da superare del previsto.

Ad attenderli fuori dal negozio trovarono appostati un paio di paparazzi, che ripreso la scena scattando foto a raffica mentre Kevin sorrideva a tutti e stringeva Maryl a sé, che ormai si sentiva totalmente a proprio agio sotto i riflettori e flash fotografici.

Invece Maggie non si era sentita più a disagio e si stringeva le braccia, guardando per terra.

Si allontanarono dal negozio, ripresi continuamente dai fotografi ed entrarono in un bar in un angolo poco affollato.

Maryl lanciò un'occhiata a Maggie, seduta più distante da loro e sospirò vedendola con il capo chino e la testa ovviamente da un'altra parte.

Nonostante i loro sforzi Nick era comunque nella sua testa. Costantemente.


Dammi solo un minuto,

un soffio di fiato, un attimo ancora...

(Un attimo ancora; Gemelli Diversi)


Nonostante i suoi sforzi Maggie era comunque nella sua testa. Costantemente.

Nick sbuffò, passandosi una mano tra i ricci ribelli, mentre Garbo e Matthew, un suo amico, si erano lanciati in una gara di rutti nel tentativo di distrarlo.

Ci aveva provato seriamente a non pensare a lei, a dimenticarla, eppure non riusciva a fare a meno di pensarla, ai suoi occhi, ai suoi capelli, al suo sorriso, il suono cristallino delle sue risa.

Le ragazze che Joe e Kevin gli presentavano alle premier gli parevano vuote, stupide, solo degli oggetti. Demi aveva provato ad aiutarlo, tentando anche di indurlo a pensare di nuovo alle sue vecchie relazioni con Miley e Selena e se, magari, volesse ripensare a loro. L'aveva quasi cacciata di casa.

Maggie per lui era tutto, pensare anche solo di tornare con Miley o Selena era inconcepibile: loro due erano delle amiche, tutto qui, solamente buone amiche.

Dimenticarla? Mai. Ma avrebbe dovuto provare a smetterla di far vedere i suoi sentimenti, di far soffrire con lui la gente che lo circondava.

- Ehi Nick, tutto ok? - chiese Garbo, dandogli una pacca su una spalla.

Il diciassettenne fece un sorriso di sbieco.

- Certo, si va a mangiare qualcosa 'sta sera?

Ci sarebbe riuscito, lo doveva ai suoi amici, ai suoi fratelli, ai suoi genitori, e l'avrebbe fatto.


Continua...


Ho creato un account di twitter esclusivamente per le mie fanfiction in cui posterò spoiler, news e immagini, se volete seguitemi a: @maggielullabyFF

  
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