Quando i due arrivarono Ile prese una mutandina e la mise in mano
a Tom, lui si sorprese ma arrivò Marty che prese in pieno i due Tokio Hotel con
una secchiata d'acqua fredda e prontamente Ile sbatté la porta in faccia ai due
che rimasero inebetiti.
Le due ragazze erano appoggiate alla porta e ridevano di gusto.
-Ma hai visto la
faccia di Tom quando gli ho dato le mutande?? - disse Ile all’amica
-Si! E quando ho buttato il secchio d’acqua?
Chissà cosa si aspettavano!!- rispose Marty
-Già, ho mal di pancia, non ce la faccio più! Basta ridere!-
disse Ile in preda alle risate
-Dai apriamo la porta poverini, chissà come ci
sono rimasti male- disse Marty aprendo la porta ma la richiuse subito
-Non ci
sono più, sono andati via-
-Fifoni- disse Ile ridendo ancora
La mora si buttò sul letto
-Tom ha le
mie mutande però-
-Oh già, è vero!-
-Va beh, se le può tenere!-
-Che stupida che sei!- rispose l’amica
-Ile??-
-Mmm-
-Beh ecco…ehm…andiamo a fare shopping? Prima
siamo state interrotte-
-Ma tu sei proprio malata, siamo andate anche ieri!- rispose la mora
***
-Due belle ragazze- rispose Tom
-Beh sempre ragazze restano, guarda qui, ho
persino i boxer fradici!-
-Ma dove siete stati? E perché siete così
bagnati?- chiese Bill ai due
I ragazzi raccontarono l’accaduto agli amici
-Ve lo
siete meritato, finalmente avete avuto una bella lezione- disse Gustav
prendendo in giro i due
-Gustav ha ragione, vi sta bene, la prossima volta
state più attenti- disse Bill ridendo
-Spiritosi- esclamò Tom
-Uff- sbuffò Georg trovando l’acqua anche nelle
scarpe
***
-No Marty non se
ne parla, dai sono stanca, ho male alle gambe, non muori mica se per un giorno
non ti fai un giro per negozi!- esclamò Ile
-Uffi, sempre la solita pigrona, io intanto non so
cosa mettere al concerto, come faccio?-
-Marty ti sei comprata mezzo mondo! Non dirmi
che in mezzo a tutta quella roba non c’è niente che ti puoi mettere! Per favore!-
-Uffa, dai Ile, per favore- chiese Marty con
la faccia da cucciolo
-No Marty, non funziona con me- rispose Ile
-E dai che ti costa? Per favore!-
-Sei una lagna quando ti ci metti! Andiamo, però domani, è già tardi adesso.
Piuttosto cerchiamo un ristorante per cenare-
-Grazie Ile sei la migliore amica del mondo!-
disse Marty felice dando un bacio sulla guancia alla mora
-Si si, solo quando ti fa comodo- disse Ile
in tono scherzoso lanciando un cuscino addosso a Marty
-Eh no, questa me la paghi!- disse Marty
rilanciando il cuscino addosso all’amica
-Basta basta mi
arrendo! Non ce la faccio più!- disse Bill
-Eh no, devi pagare, mi hai preso in giro e devi
pagare- disse Tom al fratello continuando a fargli il solletico
-No Tom ti prego, basta, per favore!- lo implorò
Bill
-Ok, direi che hai sofferto abbastanza-
-Siete pronti? Dai muovetevi dobbiamo andare a
vedere il posto in cui faremo il concerto e Georg è già giù che ci sta aspettando-
irruppe in camera Gustav
-Si arriviamo- dissero in coro i Kaulitz
Entrarono tutti e tre in macchina dove li aspettava Georg
-Possiamo
andare?- chiese ai ragazzi
-Si si, parti- rispose Tom
-Il solito! Andiamo a vedere quel posto e poi andiamo a mangiare, contento?- disse Georg
-Ok!- rispose Tom
-Ma cazzo! Chi ti ha
dato la patente, Babbo Natale?- urlò Georg contro un automobilista spuntato
all’improvviso da un incrocio senza fermarsi
-E suona anche! Ma suonati qualcos’altro!- urlò ancora Georg
-Marty ma sei
pazza?-
-No, perché?- rispose lei con un dolce sorrisetto
sulle labbra.
-Ma ti rendi conto? Sai a chi hai appena tagliato
la strada?- disse Ile come impazzita.
-Certo che lo so Ile, tranquilla!-
Ile, a quel punto, si chiese se l'amica fosse impazzita
seriamente, o era stata una visione la sua?
-Martina
ma erano
i Tokio Hotel! E ci stavamo anche quasi per uccidere non so se te ne
sei resa conto!- Ile fu quasi sul punto di urlare, non capiva
perché l'amica
fosse così calma.
-Lo
so, stai tranquilla! L'ho
fatto perché non posso darla vinta a Tom e Georg così
facilmente, e se non l'hai notato alla guida c’era Georg!-
spiegò frettolosamente l'amica che aveva
già un piano.
Ile
finalmente capì quello che passava per la testa dell'amica e si tranquillizzò.
-Non fare domande e fai ciò che faccio io!-
disse Marty
Ile comprese subito cosa intendeva l'amica, perché l'auto dei
Tokio Hotel le stava per affiancare, quindi seguì l'amica.
Marty abbassò la capotte dell'auto, mise lo stereo a tutto volume
con la canzone “I'm too sexy” e le ragazze iniziarono a ballare ed agitarsi
prese dalla musica e si fermarono al semaforo rosso.
Bill però, essendo arrabbiato si sporse e riconoscendo l'auto
delle ragazze iniziò a sbraitare.
-Ma siete
impazzite? La patente almeno ce l'avete?- e così continuò per un bel pezzo.
Nel frattempo Tom pregava in silenzio che il fratello si tappasse
quella boccaccia. Aveva riconosciuto le ragazze e non aveva intenzione di
subire un'altra umiliazione al suo ego, quindi dava qualche colpetto a Bill per
farlo tacere.
Marty allora si girò con aria innocente insieme a Ile, avevano due
occhioni enormi da cuccioli ma dentro ridevano come pazze.
-Ops siete voi
quelli a cui abbiamo tagliato la strada prima? Scusateci non volevamo, ma
sapete la fretta. Comunque non vi siete fatti male vero? Nemmeno l'auto ha
subito danni, giusto? Quindi è tutto ok no?- risposero a Bill che un po' infastidito
non rispose.
Le ragazze risero leggermente, ma poco dopo Marty si sporse un po'
dall'auto e guardando Tom fece l'occhiolino e disse:
-Hey sexy!-
e scoppiò a ridere.
Allora Ile non poté perdere un’occasione simile e guardando Georg
con un sorrisetto tra il divertito e il malizioso lo salutò con una vocina
irritante, giusto per farlo innervosire.
-Tranquilla, è un modo un po' strano di
interagire con loro ma è pur sempre qualcosa- rispose Ile che non la finiva di
ridere.
-Qualche ora e saremo lì!- urlò Ilenia tutta eccitata.
-Ile ti prego non ripeterlo un'altra volta, sto
per entrare in panico!- rispose l'amica intenta a lanciare vestiti per aria
alla ricerca di qualcosa di adatto.
-Ma
non penso, sicuramente ci ridono sopra e
basta. Poi finalmente hanno trovato qualcuno che gli tiene testa,
sicuramente si aspettavano che cadessimo ai loro piedi e invece...-
disse
sicura l'amica.
-Ok, se lo dici tu. Ma ora pensiamo al concerto!-
I ragazzi arrivarono e furono solo urla e pianti, la musica
iniziò accompagnata da battiti di cuori impazziti che vivevano la notte più
speciale della loro vita. Filava tutto liscio.
“Perché quelle
facce le ho già viste? Chi sono?” pensò Tom scrutando nella prima fila verso il
centro.
Intanto due visini spuntavano tra la folla, erano completamente
ammaliati dalla musica e concentrati sui volti dei loro sogni. Non si accorsero
che qualcuno le stava osservando.
“Oddio! Ho capito
chi sono! Anche qui! Non è possibile!!” Tom era estremamente sorpreso
“Cosa vorranno
combinarmi sta volta?” ma in quel momento, perso nei suoi pensieri sbagliò una nota e
questo lo fece infuriare
Nessuno si rese conto dell'errore a parte il gruppo che si voltò verso il chitarrista con aria stupefatta.
***
-Tom! Mi
spieghi cosa ti è preso? Mi hai fatto sbagliare!- urlò Bill super agitato.
-Bill calma, non se ne sono accorti, Tom era solo
un po' distratto, giusto? Vero che non ricapiterà Tom?- intervenne Gustav con
il suo fare da pacifista.
Ma Georg, invece di calmare le acque fece una battutina al
chitarrista affermando di non essere l'unico che commetteva errori durante il
concerto, dato che Tom lo prendeva sempre in giro.