10/06/2010
3 recensioniL’amerai perché…
Seduto su uno di quei bizzarri sgabelli che sono posizionati davanti al bancone di un bar, con in mano un succo di frutta aranciato che ti diverti a far passare per una tequila sunrise, fissi i cubetti di ghiaccio che ci galleggiano dentro, girandoli con la cannuccia.
Stai pensando a quella ragazza, non è vero?
L’hai incontrata due mesi fa, vi siete sorrisi, stretti la mano e avete iniziato a chiacchierare del più e del meno.
Ti ha praticamente raccontato la sua vita, a cuor leggero; ti sembra che non abbia più segreti, per te, mentre tu… Tu hai balbettato qualche vago ricordo sbiadito da tempo, col terrore di fare una figuraccia colossale sbagliando una consecutio temporum od usando un termine a sproposito –perché, come se non bastasse, aveva anche un vocabolario piuttosto ampio-.
Vi siete frequentati, in questo tempo, avete mangiato gelati, fatto corse nel parco.
Eppure lei ha continuato a sorprenderti sempre di più, giocando ogni volta un nuova ed incredibile carta.
L’hai vista inciampare in una buca del marciapiede, rovinare a terra, mettersi a sedere massaggiandosi la zona dolorante, lagnandosi scenicamente per poi scoppiare a ridere, nonostante si fosse fatta male almeno un po’.
L’hai vista gesticolare come se si credesse un personaggio dei cartoni animati -«Anime, si chiamo Anime!» ti ha rimbrottato la prima volta che gliel’hai fatto notare-, e ti sei trattenuto dal riderle in faccia.
L’hai sentita cantare a squarciagola canzoni giapponesi, canzoni di De André e di Avril Lavigne; ed hai pensato che fosse pazza -«Che accostamento assurdo!»-.
Poi hai scoperto che poteva fare ben altro: tipo cantare con acuta convinzione “Back off bitch”, mentre tutte le ragazze nei dintorni le gettavano occhiate stizzite –forse sentendosi chiamare in causa-.
L’hai vista tentare di muovere un pugnale che non taglia come fosse una guerriera, rischiando di affettarsi ogni due per tre –allora hai ringraziato che non fosse affilata la lama-.
L’hai sentita dire cose assurde con espressione cattiva –o “tentata” tale-.
L’hai sentita minacciare la gente di picchiarla; e un paio di volte l’hai anche vista farlo.
Ed è così che, col tempo, hai realizzato che l’ami.
E che l’amerai perché può cantare qualsiasi canzone con la stessa –assordante- passione;
Perché sorride sempre, con te, per te; a volte, anche di te. Ma non t’importa.
L’amerai perché sembra non finire mai le batterie e la carica di buonumore;
Perché non le importa di avere il mondo contro, è pronta a difendersi;
Perché nel profondo è ancora una bambina, una bambina che adora i peluche;
Perché adori le occasioni in cui ti corre incontro e ti assale con un abbraccio totalmente inaspettato;
Perché lei è fatta così, per quanto tu creda di conoscerla troverà sempre un modo per sorprenderti;
Ma soprattutto, l’amerai perché la sua esuberante unicità è la tua parte migliore: quella che, fino a due mesi fa, credevi di aver perduto per sempre.
Lei te l’ha ritrovata e te l’ha restituita.
Non è detto che i tuoi sentimenti d’amore saranno eterni, così come non è detto che lei li ricambi.
Forse neppure li conosce.
Ma in fondo non importa poi così tanto: lei è appena entrata di gran carriera nel bar, con lo stesso entusiasmo con cui ha fatto irruzione nella tua vita, e ti saluta agitando le braccia con un largo sorriso.
Ridi, salutandola a tua volta.
E, sai? È proprio perché è lei, folle, dolce, perversa, decisa, allegra, che l’amerai
Almeno finché durerà
Konnichi wa, minna! ^^
In realtà è un po' che avevo "in cantiere" questa cosuccia, e finalmente sono riuscita a scrivere il finale.
Cercavo qualcosa di romantico ma non troppo, che risultasse al contempo comico e sentimentale.
Spero di esserci riuscita ^^
Beh, direi che questa fic non ha bisogno di commenti, lascio tutto alla vostra discrezione ^^
Commenti, critiche e consigli molto graditi ^^
Alla possima! ^^
Lady_Firiel