Fanfic su artisti musicali > Children of Bodom
Segui la storia  |       
Autore: Archangel 06     11/06/2010    3 recensioni
Lei si chiama Angela e viene dall'Italia, lui è Janne, il tastierista dei Children of Bodom, e viene dalla Finlandia. che cosa succedrà quando i due si ri incontreranno dopo un paio di anni a Helsinki, e si renderanno conto piano piano di piacersi? succederà che il dispettosissimo cupido si divertirà a rimescolare le carte in tavola a suo piacimento...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Ciclo Children of Bodom'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Janne stava sdraiato sul divano, in mezzo al casino di casa sua, senza voglia di fare alcunché. "Cosa devo fare per spiegarle…? Non mi risponde… che faccio?" Prese il telefono, e cominciò a girare tutta la rubrica. Si fermò alla A, alla F, e alla V. Angela non gli avrebbe risposto, Francesco e la Virginia anziché aiutarlo gli avrebbero a buon diritto spaccato la faccia…
Erano passati ormai cinque giorni.

***

A Francesco e Virginia non avevo detto nulla, e avevo fatto finta di niente, continuando a lavorare sodo. Ma bruciava. Terribilmente. Mi distraevo immergendomi totalmente nel lavoro, pestando con furia sulla batteria… ma ogni tanto l’immagine di Janne che baciava quella ragazza faceva capolino, e sentivo una morsa terribile a livello del petto. Chissà quanto sarei durata, prima di impazzire. In quel modo passai cinque giorni, uno più brutto e deprimente dell’altro. Fingevo di essere allegra per l’ottima riuscita delle canzoni… in realtà sapevo che era proprio quel mio umor nero che ci dava quel tocco in più di verità. I cinque giorni più brutti della mia vita, mi ritrovavo a pensare ogni tanto.

***

“Io vorrei davvero capire cosa gli prende a Janne in questi giorni” esclamò Henkka. “È sempre irritabile, nervoso. Ha persino rifiutato di venire a sbronzarsi assieme a noi, ve ne rendete conto? Quel ragazzo ha qualche problema” affermò. In effetti non era normale che Janne rifiutasse di bere, specie se in loro compagnia.

“Secondo me ha problemi con la ragazza” affermò Alexi con l’aria di chi la sa lunga mentre spegneva una Lucky ormai consumata nel posacenere. “Ha troppo l’aria da cane bastonato… secondo me è così.” Jaska stava per dire qualcosa, ma la porta si aprì, ed entrò proprio Janne, barcollando leggermente e con un livido su un occhio. “Janne!!!” esclamarono in coro accorrendo ad aiutarlo. Lo fecero sedere: era sbronzo marcio, e aveva un bel taglio sulla fronte oltre al livido.

“Che ti è successo?? Tutto a posto? Janne rispondi!” le domande si accavallavano, ma Janne riuscì solo a dire: “Successo? Eeh? Cosa?” Jaska corse a prendere tutto il necessario per medicarlo.

“Sciono triiiisteeeeee” disse poi con la voce strascicata e impastata tipica di un ubriaco. “Io le voglio tanto beneee ma lei non mi vuoleee… il mio angioletto biondo non mi vuoleee… crede che io l’abbia tradita!”

“Sant’iddio, ha preso la sbronza triste… per Angela!! Ve l’avevo detto io!” esclamò Alexi, scoppiando a ridere suo malgrado, seguito da Roope ed Henkka.
“E non ridere tu!” esclamò Janne fissando in cagnesco Alexi, ottenendo solo il risultato di farlo ridere ancora di più. “Ecco… nessuno mi capisce… lo sciapevo io, begli amisci!! Devo andare dal mio angioletto biondooooo… ma nemmeno lei mi vuoleeee!” disse lagnandosi in modo pietoso. “Angelaaaa, angioletto mioooo perché non mi vuoiiii?” continuò a vaneggiare.

“Faremmo meglio a mettere a letto questo campione” osservò Jaska, dopo averlo medicato. Per fortuna avevano tutti esperienza di primo soccorso: le risse in cui erano stati coinvolti erano innumerevoli.
Alexi e Roope lo sollevarono, mentre lui si ribellava debolmente, farfugliando qualcosa sul fatto che voleva andare dal suo angioletto biondo.
“Avanti, a nanna ragazzo! Domani andremo dal tuo angioletto, va bene… ora però devi dormire!”

***


Nello stesso momento, in una abitazione non molto distante, si stava svolgendo una scena non molto diversa.

"Forse non avrei dovuto lasciarla bere" pensò Francesco, osservando gli effetti di due soli bicchieri di birra. "Avrei dovuto ricordarmi che era astemia…"

“Sono tanto tristeee!! Il mio orsacchiotto peluscioso non mi vuole più!”

“Come… il tuo orsacchiotto?” chiese Virginia, basita.

“Janne!” ululò Angela, con voce lagnosa. “L’ho visto 5 giorni fa… stava baciando un’altra…” Francesco balzò in piedi. Sapeva perfettamente che in quelle condizioni difficilmente si poteva mentire. “HA OSATO TRADIRTI???” gridò, nero come un temporale. “Io lo uccido!! Trattare così mia sorella!!! Adesso vado da lui e lo spacco in due, quel figlio di puttana…” andò avanti per parecchi minuti a insultarlo, mentre Angela continuava a lagnarsi pietosamente.

“Cesco, forse faremmo meglio a portarla a letto” intervenne pratica Virginia. “Domani andremo a dare il fatto suo a quello stronzo, ma se lei stanotte si soffoca nel vomito?”
Francesco fu costretto a recedere dai suoi propositi di lavare immediatamente col sangue l’onore macchiato della sorella putativa, ma sul suo viso si leggeva chiaramente che non aveva intenzione di fargliela passare liscia… se fosse stato fortunato, Janne Wirman sarebbe finito diritto in ospedale.


ed eccoci arrivati al capitolo otto!! il prossimo sarà il capitolo di massima tensione.... attenti attenti!!!
sweetevil: hai proprio ragione, Janne si è comportato malissimo... ma vedrai che non si azzarderà più a fare cose simili ;)

le due scene della sbronza triste sono state divertentissime da scrivere... mentre scrivevo stavo ridendo come una deficiente xDD
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Children of Bodom / Vai alla pagina dell'autore: Archangel 06