No. Era impossibile. Non ci credevo. Non poteva avermi fatto questo … lui mi voleva bene. Me lo aveva sempre detto. Me lo aveva sempre ripetuto, ora gli mancavo ma aveva detto che presto ci saremmo rivisti, e ora leggo che c’era una  festa.. la sua festa ; della quale io non sapevo un emerito cavolo. Mi ripetevo che davvero non era possibile. Io ero la sua migliore amica.. ero .. già. Forse si era dimenticato già di me. No,no,no! Perché devi essere sempre così pessimista Melanie … sarà l’ennesimo scherzo di Simona. Ma io avevo letto bene “ 3L chi va alla festa di Luca questa sera ? fatemi sapere.” Era scritto proprio così su Facebook.. ma nessuno aveva commentato ancora . Avevo lo strano impulso di uccidere Simona, di spaccarle la faccia a volte.. ma che dico “a volte” ?! Sempre. Sempre avrei voluto spaccarle la faccia .. ma era per altri motivi che avrei voluto farlo. Ora ero gelosa, maledettamente gelosa di lei.. perché ? Perché non era lei quella che non era stata invitata alla festa.. lei lo sapeva , e non voleva neanche andarci da quello che avevo capito. Cosa avrei dato io per aver ricevuto l’invito, una sua telefonata.. per sentire la sua voce. Gli occhi pungevano. Ero consapevole che aveva preferito lei a me. Certo molto più carina di me, da sempre più carina di me .. ma io gli ero stata amica. E come al solito l’amicizia va nell’immondizia più totale. Che stupida che sei stata Melanie.Che sciocca! Pensavi davvero che si sarebbe ricordato di te dopo che le vostre strade si sono divise ? Sciocca, sciocca, sciocca!Non lo amavo. Ma provavo gelosia , quando lo vedevo insieme ad un’ altra in foto. Nicole… un’altra che mi alloggiava sulle scatole. Ma ora non dovevo pensare a lei. Frustrata chiamai Anna ; una delle mie migliori amiche, almeno così pensavo. Composi il numero velocemente, sotto gli occhi confusi di mia madre, sperando che mi rispondesse direttamente lei, e così fu.

« Anna ? »

«Mel. Tutto bene ? »

« Emm. Sì , a te ? »

« Sisi. Dimmi »

«Non nulla volevo sapere solo cosa fai stasera.. » Feci disinteressata.

« Emm. Niente di che.. qui c’è Ludo credo che tra poco usciremo.. ma non so perché dovrei fare un sacco di compiti ..davvero non so Mel.. » rispose evasiva.

« NON VAI ALLA FESTA DI LUCA ?! » quasi le urlai contro, ero stufa di essere presa in giro.

«Ah sì. Tu ? »

« Io non ne so’ nulla…. »tutta la rabbia si stava sciogliendo in lacrime.. la voce mi tremava. No non dovevo cedere ora.

« Uhm. Mel mi dispiace.. io ora.. bè mi sento in colpa.. ho fatto la cretina… scusami.. »

« No. Non importa davvero. Non fa nulla »

«Sì che fa. Te la sei presa vero ? » notando il cambiamento nel tono della mia voce

« N-no. Veramente no » mi affrettai ad aggiungere

«Mi dispiace .. uffa! Ora mi sento tanto in colpa. Ma tu come ti saresti comportata se ti fossi trovata nella mi posizione ? »

«Te lo avrei detto credo, ma non importa . »

« Scusami .. davvero. Io .. uhm.. dovrei andare .. » cercava consenso per attaccare il telefono.

«Sì..Ciao! »

« Ciao Mel. Ti voglio bene »

« Già.. » ero seccata.

«Non fare così.. davvero ti voglio bene. »

« Sì lo so … vai .. però..Fai tanti auguri a Luca da parte mia! »

« Certo »

Basta. Non dovevo più pensarci. Era successo , ne avevo la conferma ormai.. poco importava che non mi avesse invitata. Cercavo di convincermi. E invece si che importava… le mi riflessioni furono interrotte da mia mamma che mi chiese impaziente cosa avessi fatto la sera stessa e chi avevo chiamato… era Sabato.

« Nulla mamma era Anna..volevo sapere che faceva stasera.. ma ha detto che deve andare ad una festa>>

« Di chi ? » chiese sospettosa.

« Emmmm un vecchio compagno di classe »

« Eh ma chi è ?? » era annoiata anche lei dalle mi risposte evasive.. così l’accontentai e le dissi il nome… lei naturalmente non ricordava ne chi fosse ne se venisse in classe con me, mi chiese però per quale motivo non mi avesse invitata. Certo! Lo volevo sapere anche io.. ahhh se lo avessi saputo. Ma tutto questo discorso a lei non lo feci e le risposi semplicemente con un non lo so gracchiato tra le labbra.

Dovevo distrarmi..non dovevo piangere! La lampadina si accese nella mia testolina. Potevamo andare da mia nipote Arianna! Ecco! Proposi ai miei di andarla a trovare..erano entusiasti della proposta. Del resto la piccola l’indomani sarebbe partita per Broni.. dove tornare a casa. Mi vestii in fretta e salì in macchina.

Passai una bellissima serata. Non pensai proprio a quello. Ma purtroppo ricevetti una telefonata. Anna. Uffa, perché i miei tormenti non aveva mai fine?! La richiamai e con il tono più dolce possibile la chiamai:

«Anna ? »

«Mel ? E senti.. volevo dirti che se vuoi puoi unirti alla festa, noi ci stiamo divertendo tanto.. »

« E mica posso fare l’imbucata Anna.. che figura faccio ? »

«Ah.. »

«Anna ? Ma mi hai chiamato solo per questo ? » La conoscevo un po’, c’era qualche cosa che non andava.

« In verità no. Volevo dirti che Luca non è che non ti ha voluta invitare , è solo che si è … dimenticato . Capisci quindi non c’è motivo di essere tristi! Mel ? »

Volevo dirti che Luca non è che non ti ha voluta invitare , è solo che si è … dimenticato

non è che non ti ha voluta invitare , è solo che si è … dimenticato

è solo che si è … dimenticato

… dimenticato…

Si era dimenticato di me… l’ennesimo colpo al cuore.. l’ennesimo colpo all’anima..

Un ondata di lacrime copiose iniziarono a scendere dai miei occhi e a bagnarmi le guancie.