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Autore: micina82    11/06/2010    5 recensioni
Una visione alternativa... ma non troppo di quello che lega Bunny e Marzio.... ma soprattutto di come arriveranno a capirlo. Buona lettura! - AGGIUNTO CAPITOLO 11 -
Genere: Romantico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mamoru/Marzio, Usagi/Bunny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 9
La domenica passò sia per Bunny che per Marzio secondo i loro progetti.
La ragazza seguendo i suoi propositi si era dedicata alla cura della sua stanza, si era riposata e aveva cercato di capire qualcosa nella giungla delle formule trigonometriche e delle figure geometriche, per la verità senza ottenere risultati degni di nota. Se era riuscita a stare fisicamente lontana dai possibili luoghi in cui avrebbe potuto incontrare il ragazzo per cui sentiva battere il cuore, non era riuscita a distogliere la mente dal pensiero di quello che era successo. Mentre riordinava la sua stanza si sorprendeva a chiedersi Marzio cosa ne avrebbe pensato di quel suo mondo rosa di pizzi e merletti, mentre si riposava sul divano le tornavano in mente tutte le sensazioni piacevoli che aveva provato il giorno prima, mentre si sforzava di studiare quell'intricato universo di simboli e formule si ritrovava a comparare la forma di una parentesi graffa con l'andamento del profilo di Marzio... Alla fine cadde esausta sotto i colpi della fatica fisica, di quella mentale e delle sue emozioni addormentandosi sui libri. Quando la sua famiglia tornò, si meravigliò non poco della cosa, ma se il padre già fantasticava sul fatto che la sua figlia svogliata stesse iniziando a capire l'importanza dello studio, la madre non potè fare a meno di sospettare che dietro quello straordinario avvenimento ci fosse qualcosa di strano ma anche di "normale".
A fine giornata Marzio dovette ammettere con non poco sgomento che si era sbagliato sul conto di Bunny. Dopo l'incontro con Rea aveva passato il resto della giornata al locale di Moran, nella speranza di vedere spuntare da un momento all'altro la sua testolina buffa e per non destare sospetti nell'amico si era offerto di aiutarlo con i clienti. Aveva lavorato tutto il giorno come una trottola a servire i tavoli e sottraendosi continuamente all'interesse che dimostravano le ragazzine nei suoi confronti. Nè Bunny, nè le sue amiche si erano fatte vedere e lui si detestò per aver pensato che Bunny non potesse rinunciare ai videogames e ai gelati. Lei non era soltanto superficiale, glielo aveva ampliamente dimostrato appena il giorno prima. Se ne tornò al suo appartamento e dopo una breve doccia se ne andò a letto con una voglia matta di rivedere il suo viso e senza un briciolo dell'ottomismo che aveva la mattina.
Tutto il resto della settimana  passò senza che i due riuscissero ad incontrarsi ma fu determinante per entrambi.
Bunny aveva cominciato ad avere strani sogni. Piacevoli per la verità almeno per quanto riguardava il contenuto, meno per le sensazioni che le lasciavano addosso. Sognava spesso di passeggiare in compagnia di Marzio in giardini segreti al chiaro di luna, o di ballare con lui in una sala gremita di aristocratici, o di guardare un paesaggio notturno da una splendida terrazza stretta tra le sue braccia. Quando si svegliava era sempre assalita da una profonda tristezza e da una inspiegabile nostalgia. Come se quelle situazioni fossero state realmente vissute. Decise di non parlarne con le sue amiche, per delicatezza verso Rea e anche per uno strano senso del pudore. A dire il vero, la mattina usciva presto di casa e vi faceva ritoro subito dopo le lezioni per chiudersi nella sua stanza. Amy e Morea, che frequentavano la sua stessa scuola, l'avevano cercata più volte dopo la fine dalle lezioni, ma Nina le aveva informate che Bunny arrivava presto la mattina e al suono della campanella scappava via, aggiungendo che questo comportamento proprio non era da lei. La cosa fece insospettire non poco le ragazze che decisero di vedersi al tempio di Rea, la quale senza troppi giri di parole le aggiornò sulla metamorfosi che probabilmente era iniziata nel rapporto tra Bunny e Marzio. Tutte loro stranamente non rimasero sorprese dalla piega degli eventi e decisero di rispettare i tempi della loro amica.
Bunny passava i suoi pomeriggi a cercare di studiare anche se la cosa le risultava piuttosto difficile, e pensare che Marzio invece frequentava già l'Università e tra l'altro anche con ottimi risultati... Era triste: le mancavano i manicaretti di Morea, l'aiuto di Amy, l'incoraggiamento di Rea e i pomeriggi di compere con Marta, i pettegolezzi di Nina e Ubaldo....Fu proprio Nina a ricordarle che quel sabato si sarebbe tenuto il ballo per l'inaugurazione del nuovo anno scolastico, lei se ne era completamente dimenticata e infondo non era neppure interessata a prendervi parte, appena una settimana prima avrebbe passato ogni suo momento libero a ricamare e fantasticare su un avvenimento dl genere, sognando di ballare al centro della sala col suo principe azzurro sotto lo sguardo ammirato di tutti i presenti. Al diavolo la sua goffaggine, la sua sbadataggine, il suo essere ritardataria, la sua svogliatezza, il suo essere pasticcione, infantile, sognatrice e disordinata, al diavolo Marzio.... si lasciò andare ad un pianto liberatorio stringendo forte a sè la povera Luna. La mamma che passava in corridoio fu attratta dal suo soìinghiozzare e decise di provare a parlarle.... " Bunny. Tesoro?" La ragazza quando si accorse della presenza di sua madre le si buttò tra le braccia liberando tutto il suo dolore. La donna la strinse al petto come faceva da bambina e la lasciò sfogare finchè non fu un po' più calma, solo allora riprese a parlare. "Tesoro è da qualche giorno che ti osservo e ho capito che dev'essere successo qualcosa durante la nostra assenza.Ti va di parlarne?"  -  " oh mamma! " le rispose la ragazza tirando su col naso "io non so che fare quest'attesa mi sta consumando!". Allora la donna capì e riprese " C'entra quel ragazzo vero? Quello di cui ti sei sempre lamentata, che non perdeva occasione per prenderti in giro e con cui non riuscivi a stare nella stessa stanza senza litigare e che adesso esce con la tua amica Rea? Ti sei resa conto che ti piace? Cosa è successo?" La mamma aveva capito fin da subito che gli incotri con quel ragazzo lasciavano fin troppo il segno sulla figlia perchè gli fosse indifferente. Bunny le raccontò che si erano incontrati ad una mostra e che lui l'aveva soccorsa in seguito ad un lieve malore dovuto al caldo, che Rea li aveva visti e aveva deciso di farsi da parte, ma che tra loro non era successo niente, che lei si sentiva confusa, le era sempre stato antipatico e adesso era bastato un pomeriggio in cui era stato gentile con lei per mandarle in un caos totale. Non poteva negare di essere attratta da lui, ma erano così diversi, lui l'aveva sempre canzonata, magari si era preso cura di lei solo perchè si era sentita male. In seguito a quell'episodio aveva evitato tutti i posti dove avrebbe potuto incontrarlo e tutte le persone che conoscevano entrambi, quindi anche le sue amiche, nella speranza che lui l'avesse in qualche modo cercata e invece... erano passati sei giorni senza alcuna novità. Aveva omesso di essere stata a casa del ragazzo e anche la storia della sua vita, non voleva che la mamma pensasse che lei provasse solo pietà per la solitudine del ragazzo, lei sentiva di amarlo. Profondamente. Da sempre. E questa era la cosa che la destabilizzava di più, oltre ad una dannata paura di non essere corrisposta. Adesso che era più calma la mamma le fece notare che in virtù dell'aver fatto casa e scuola e del fatto che lui non avesse nè il numero di telefono nè il suo indirizzo, era del tutto normale che quel povero ragazzo, pur volendo, non avrebbe potuto avvicinarla. E poi anche lui poteva aver pensato di non interessarle, visti i precedenti e soprattutto visto che lei in giro non si faceva più vedere. Il giorno dopo ci sarebbe stato il ballo della scuola, poteva rappresentare una buona occasione per "ricomparire" in giro. Inoltre,  era vero che "chi ti ama ti segue" ma valeva in entrambi i sensi e poi se vuoi che il pesce abbocchi devi almeno gettare la lenza, no? Bunny non sembrava completamente convinta, ma quando la mamma le rammentò che aveva ancora da comprare il vestito, decise di chiamare le sue amiche. Solo Rea poteva aver capito il suo comportamento, ma aveva bisogno di incontrarle tutte e scusarsi con loro. Si sarebbero viste la mattina dopo e avrebbero passato tutta la giornata insieme prima a fare shopping e poi al ballo, sperando di non incrociare quei magnetici e profondi occhi blu. O forse si? Infondo moriva dalla voglia di vederlo e anche di sapere.
La settimana di Marzio era passata come al solito, scandita dai suoi impegni di attività fisica e di studio. I sogni con la fanciulla misteriosa continuavano a perseguitarlo ma non gli mettevano ansia piuttosto malinconia. Al risveglio gli bastava richiamare alla mente il viso della sua testolina buffa per sentirsi un po' meglio. Dopo quel sabato di confidenze aveva recuperato l'orologio di famiglia dalla cassetta di sicurezza e passava intere serate sul suo terrazzino al chiaro di luna, facendosi cullare da quella malinconica melodia. Si chiedeva perchè era successo tutto in quel modo assurdo, perchè non si era innamorato di lei dall'inizio, perchè non l'aveva corteggiata, perchè non era riuscito prima a far luce nel suo cuore, perchè quel sabato non le aveva fatto capire di volerla incontrare ancora, perchè lei sembrava scomparsa da una settimana? Non era più andata al Crown e neppure le sue amiche sapevano niente, tuttavia Rea l'aveva incoraggiato ad avere pazienza. Ogni giorno lui aveva trovato il tempo e il modo di passare qualche ora alla sala giochi di Moran, scattando sullo sgabello ad ogni apertura della porta. Alla fine era diventato così evidente che sperava di vederla entrare che neppure il suo amico potè continuare a vederlo in quello stato e far finta di niente! "Marzio devi smetterla di aspettarla e sperare soltanto di vederla entrare, forse è semplicemente influenzata. Ma se sei così in ansia perchè non la cerchi tu?" Il moro tentò di fingere di scendere dalle nuvole "Di chi parli?". Moran non potè trattenersi dal ridere "Caro Marzio non cercare di fare il furbo con me. Si vede che aspetti qualcuno e l'unica persona che conosci e con cui "parli" oltre al sottoscritto in questo locale è Bunny, ovviamente considerando che Rea a cominciato a frequentare stabilmente quel ragazzo che l'aiuta al tempio! Mi sono sempre chiesto se il tuo modo si canzonarla fosse solo per farti notare da lei, anche se devo ammettere che normalmente non hai bisogno di farti notare, le ragazzine ti sbavano dietro, anzi ti dirò nell'ultima settimana con la sola tua presenza i miei affaroi sono migliorati. A parte gli scherzi, amico, se ci tieni tanto perchè non la cerchi? E' successo qualcosa? Non voglio intromettermi ma non ti ho mai visto così, per giunta per una ragazza con la quale ti sei sempre scontrato." Marzio a quel punto capì che aveva bisogno di parlare e Moran gli sembrò la persona più adatta. Infondo era anche l'unica. Gli raccontò di averla incontrata alla mostra e di aver scoperto alcuni aspetti di lei che lo avevano colpito, che Rea aveva capito che tra loro non poteva funzionare e che lui avrebbe voluto avere modo di conoscere Bunny un po' meglio, ma il fatto che lei non si facesse più vedere in giro lo preoccupava perchè neppure le sue amiche ne sapevano niente. Ovviamente aveva sorvolato sulla storia dei sogni e dei misteri sulle origini della sua famiglia. Alla fine Moran gli disse che era felice che si fosse accorto delle "doti" di Bunny, gli consigliò di non demordere e si impegnò a fargli sapere qualsisi novità di cui fosse venuto a conoscenza. Marzio si sentì più leggero e sperò di avere presto l'occasione di rivedere la sua testolina buffa; non sapeva ancora come si sarebbe comportato ma aveva tanta troppoa voglia di annegare di nuovo in quelle profonde iridi più limpide dei laghi alpini.

Finito anche questo capitolo! Ormai la storia sta per volgere al termine, vi annuncio che si concluderà col prossimo capitolo o al massimo tra due, dipende se deciderò di inserire un colpo di scena o meno. Ma purtroppo non posso garantire su un aggiornamento a breve termine, potrebbero passare mesi o poche settimane.
Vi ringrazio per i numerosi messaggi di incoraggiamento e state pur tranquilli che porterò a termine il progetto, l'avrei fatto in ogni caso anche inviando via mail i vari capitoli solo a chi me li avesse chiesti. Ma veniamo a noi. Dunque! i nostri piccioncini non si sono più rivisti ma si sono pensati intensamente e hanno anche trovato il coraggio di confidarsi con qualcuno, Bunny con la mamma e Marzio con Moran. Che ne dite del dialogo madre/figlia? E di Marzio che si confida - insomma più o meno? Per il momento ho un po' abbandonato l'intrico sui misteri di famiglia ma solo perchè verrà tutto svelato a suo tempo. E le amiche che non si scompongono più di tanto, non vi sembra alquanto strano? Per la mia cara Carmen che fa congetture sugli sviluppi, sarei proprio tentata di non darti indizi ma non sono sadica come te (rif. Ad un passo da te), quindi..... Luna non parla ma è Luna, il cristallo d'argento esiste ed esiste anche il mitico carillon che Serenity donò a Endymion, che io ho adattato a orologio come nel manga, inoltre il gruppo delle inner c'è tutto... e poi ci sono i sogni che adesso hanno cominciato ad animare anche le notti della nostra fanciulla! Vi ho detto fin troppo.... ;-)
Buona lettura e fatemi sapere cosa ne pensate per favore!

 
  
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