UNA TRANQUILLA GIORNATA DI SOLE

-Edward, devi decidere..- sussurra grave la ragazza.

-No, Alice. Aspetta, ti prego, sono sicuro che esista un modo.. Se tu mi dessi solo un po’ di tempo...-

-Edward, non abbiamo più tempo!-

-Mio Dio…- geme il vampiro, prendendosi la testa tra le mani.

-Edward, succederà comunque! Io l’ho visto, e tu lo sai..-

-Ma non in questo modo, non oggi!- grida, isterico.

Alice lo guarda, in silenzio.

Il vampiro fissa il vuoto. Come può non tentare di salvarla? Come può lasciarla morire così, sacrificata per lui? Lei, la sua compagna di tante gioie, di tanti significativi momenti di felicità.

All’improvviso il suo sguardo si illumina; la sorella spalanca gli occhi, spaventata.

-No..- bisbiglia.

-Oh, sì..-

-Ti prego..-

-Guarda Alice, è semplicissimo. Ora io muovo il cavallo qui, proteggendo la mia amata regina; in tal modo, tu sarai costretta, non potendo spostare altro, a mettere l’alfiere qui, per difendere la tua, di regina.. E allora io darò scacco matto al re- spiega, esaltato, una luce vagamente folle negli occhi.

-Non di nuovo...-

-Ho vinto! Ho vinto! Ho vinto!- canticchia lui.

-E’ impossibile-

-Hai perso ancora! Hai perso ancora! Sono il migliore!- prosegue lui, improvvisando una piccola conga.

E’ un attimo. La scacchiera, in un infrangersi di vetro, è fuori in giardino, conficcata in un albero. Alice reprime un sorrisino.

Esme spolvera, incurante, il servizio di piatti a pochi metri dai due fratelli.

-Ritenetevi fortunati, perché questa volta avete rotto solamente una finestra. Ora, entrambi, mi aiuterete a pulire l’intera casa, il primo che osa fiatare..-

-Ma mamma, io devo andare da Bella.. – piagnucola Edward.

-.. il primo che fiata, dicevo, raggiungerà Jasper in giardino. Accomodati, Edward caro-.

Alice deride il fratello, mentre lui la fulmina con lo sguardo.

-E’ tuo marito, spetterebbero a te le sue crisi isteriche-.

-Già. Ma mamma ha consegnato questo piacevole compito a te..-

-Maledetta folletta nana firmata Gucci..- borbotta, uscendo.

***

-Jazz, ti prego..-

-No Edward! Non la senti anche tu la sua infelicità?Non senti la tristezza che emana la sua anima?-

-A dire la verità, no-

-Sei un insensibile!- grida il ragazzo, costernato.

-Jasper, ma è solo..-

-E’ solo cosa? Può provare sentimenti, proprio come me e te, lo sapevi questo?-

-Mi dispiace fratello.. –risponde Edward, rassegnato – la prossima volta staremo più attenti, giuro. E comunque, la colpa è di tua moglie-

-Intanto, lui prova dolore… Tutto ciò è tanto deprimente, così deprimente da rattristare anche me..-

-Jazz, è un albero- osserva Edward, il sopracciglio alzato.

-E allora? E’ nella vostra traiettoria! La prossima scacchiera, perché è la quinta Edward, lanciatela verso la tua amata Volvo- grida l’apatico, fuori di sé.

Edward rabbrividisce. Una sola cosa, oltre alla sua amatissima regina bianca, non deve MAI essere minacciata.

-Lascia stare la mia Volvy!- ringhia.

-E tu smettila di fare continuamente soffrire il povero Bete, l’abete-

Un secondo. Due secondi. Un colpo secco, qualcosa di grosso che cade a terra.

-Ora non soffre più- fischietta il rosso, avviandosi verso la sua macchina grigia metallizzata.

Jasper rimane a fissare il punto dove il suo amico Bete viveva da diversi anni, mentre il suo analista, nel suo lussuoso studio privato, percepisce come la vaga sensazione che arriveranno presto i fondi per la seconda casa in una delle assolate spiagge del Mediterraneo.

***

Edward scende velocemente dalla macchina, sollevando la ragazza e facendole fare una piccola giravolta.

-Per fortuna è finita questa giornata di sole, Edward. Non vedevo l’ora- sussurra piano Isabella, contro il suo petto.

“Like a virgin touched for the very first time, Like a virgin when your heart beats next to mine”

Edward sfila dalla tasca il suo nuovissimo I-phone, decisamente imbarazzato.

-Edward, hai messo “like a virgin” come suoneria del tuo cellulare?- chiede isterica la ragazza.

Lui le fa un cenno con la mano, ascoltando attentamente l’interlocutore dall’altra parte della linea.

-Sì, sono io. Mi dica pure. Oh.. ehm..-

-Edward, chi è?-

Il vampiro scrolla le spalle –Qualcuno che mi sta dichiarando il suo amore- ride, mettendo il viva voce.

“Io la amo.. La amo… La amo.. La amo..”

Bella lo guarda, scandalizzata, mentre lui spegne l’altoparlante.

-Mi scusi, può ripetere il suo nome?- chiede, incerto. –Ah.. Ah!! Ma è lei, dottore! Oh no, non si preoccupi! Nessun disturbo! Sisi, buon proseguimento di giornata anche a lei. E’ sempre un piacere!-

-EDWARD!- grida costernata la ragazza.

-Non ti preoccupare amore. E’ solo l’analista di Jasper, nulla di cui tu ti debba preoccupare-. Risponde lui, in una grossa risata.

***

-Bella, cosa significa “non so andare in bicicletta”?-

-Ehm..-

-Ma ti insegno io! Perché non lo hai detto prima?-

E’ un attimo. La ragazza si ritrova in sella ad una bicicletta forse un po’ troppo alta per lei, con Edward che la sostiene.

-Ecco amore, ora inizia a pedalare, tranquilla, ci sono io!-

La ragazza obbedisce, un po’ incerta.

-Guarda Edward, guardami, sto imparando!-

-Brava amore!-

““Like a virgin touched for the very first time, Like a virgin when your heart beats next to mine”

-Un attimo, cara.. Dimmi Alice.. Cosa significa “attento a Volvy”? No, Alice, spiegami! Non ridere in quel modo! Alice, mi fai paura così.. Bella, dove vai? Nooo! No, attenta, gira a destra! A destra ho detto! VOLVYYYYYYYYYYYYY!!!!!!!!-

***

-Edward dai, non mi sono fatta niente.. La mano non è rotta, è solo slogata- sussurra piano la ragazza.

-Mh mh..-

-E anche la tua Volvo.. E’ solo un.. graffietto..-

Il ragazzo fissa sconsolato la sua macchina, dove è chiaramente visibile l’impronta della mano dell’amata

..

..

-E’ stata un’idea tua, comunque..-

***

Edward è disteso sul letto matrimoniale acquistato da qualche mese, in camera sua. Fissa il vuoto, con un sorrisino.

“Like a virgin touched for the very first time, Like a virgin when your heart beats next to mine”

-Dimmi, amore..-.

-Edward…-singhiozza la ragazza.

-Cosa succede? Bella, stai bene?-

-Sì.. No.. Il mio Pick-up si è spento definitivamente- piange lei.

-Oh.. Arrivo subito- conclude lui la telefonata.

“Ci sono due cose che non devi mai toccare” pensa il vampiro, con un ghigno. “E nemmeno Bella può permettersi di farlo, senza conseguenze”