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Autore: greeneyes    06/09/2005    8 recensioni
ciao a tutti!questa è la mia prima ff e decidete voi se deve essere l'ultima...=) buona lettura!!!
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vengeance and Pleasure

Vengeance and Pleasure

Ovvero Harry Potter e la Camera che non doveva aprire

Chapter One

Harry stava camminando nei sotterranei, diretto alla camera di Draco. Nel corridoio si sentiva solo l'echeggiare dei suoi passi, mentre con le dita giocherellava nervosamente con la catenina appesa al collo.

Nella sua mente stava pensando a ciò su cui stava fantasticando da tutta la mattina, ovvero a ciò che avrebbe fatto tra non molto con l'amante...

Era stato così preso da quelle fantasie che, durante l'ora di pozioni, aveva sbagliato la miscela di una pozione, provocando così un'esplosione che gli era costata ben 150 punti...

Sorridendo, Harry si diceva che, al momento, pur di mettere in atto i suoi pensieri peccaminosi sarebbe stato disposto persino a perdere il doppio...

Dopo aver trovato nella parete la porta segreta della stanza, pronunciò la parola d'ordine; dopodiché dischiuse lentamente la porta e, senza fare il minimo rumore, vi entrò.

Come Harry vi mise piede, notò che l'aria era molto calda... le tende erano state tirate, creando così dei riflessi verdi che rendevano l'atmosfera molto sensuale...

La luce morbida delle candele, sospese a mezz'aria, rischiarava solo parte del letto. Harry si avvicinò guardingo al letto... anche se la luce non era molta, poté notare che Draco non era solo...

Stava semidisteso in penombra sul letto, con la schiena appoggiata alla spalliera. Non aveva indosso vestiti che celassero la sua candida pelle, mostrando così il suo corpo tonico; nella fioca luce della stanza, si distingueva meglio la seconda figura. Mentre Harry seguiva in silenzio la scena, un ragazzo moro tracciava con la lingua un umida scia sul corpo sinuoso del biondino, partendo dal capezzolo, soffermandosi sugli addominali tesi e dirigendosi lentamente verso la punta della sua eccitazione, brandendola sempre con più audacia.

Il serpeverde rivolse verso l'alto gli occhi, dal piacere, mentre con un braccio dirigeva i movimenti dell'altro a suo piacimento, tenendogli il capo e spingendolo sempre più a fondo...

Gli occhi di Harry erano fissi sulla scena, mentre il suo cervello si rifiutava di prendere per vero ciò che gli si parava davanti. A tratti, i lineamenti del ragazzo moro gli apparivano via via più familiari...poi lo riconobbe: era Brian, il capitano della squadra di Corvonero...

Draco, tutto sudato, aveva ormai percepito la presenza del grifone, ma non disse nulla. E nel momento in cui si liberò nella bocca del corvonero, con un'espressione di piacere, lanciò un sorrisino nella direzione dello spettatore occasionale.

Harry sentì la rabbia invadergli il petto. Sempre in silenzio, con gli occhi lucidi e i pugni serrati, abbandonò la stanza.

Come poteva Draco fargli questo?

Non ne poteva più che Draco si portasse a letto tutto ciò che respirava.

Si sentiva esplodere. Odiava Draco per averlo messo nella posizione di provare tutto questo; la gola gli faceva così male che faticava lui stesso a respirare...

Le lacrime continuavano a rigargli il volto senza dar cenno di smettere...si sentiva uno stupido per aver anche solo pensato che Draco fosse cambiato per lui.

Stava andando verso il bagno, rendendosi conto che piangere non rientrava nel suo modo di reagire. Non voleva ammettere che Draco aveva il potere di ferirlo.

Il suo vortice di emozioni venne interrotto quando urtò qualcuno.

Ron!

Harry, sul momento, l'abbracciò; Ron, non sapendo come comportarsi, gli diede qualche pacca, aspettando che l'amico fosse pronto a confidarsi.

Si sedettero su un gradino del bagno, deserto. Harry gli raccontò tutto quello che aveva visto; al termine del racconto, si sentì leggermente meglio e cominciarono a lanciare ingiurie e a madonnare contro quello "stronzetto viziato" (come era solito chiamarlo Ron), ma Harry dovette fermare prematuramente quel momento, poiché aveva notato che Ron si stava esaltando troppo. Aveva preso un colorito rosso a causa della foga che metteva nell'insultare Draco e muoveva le mani freneticamente, come per mozzare la testa a qualcuno.

Appurato che Ron fosse mentalmente rinsavito, Harry iniziò a pensare a come dare una lezione, una volta per tutte a quel bastardo...(il resto è censurato)

-Come posso fargliela pagare?...mmm...trasformare la sua divisa scolastica in rosa shocking...no, non è abbastanza!... deve essere qualcosa di pesante...potrei fargli un incantesimo affinché i suoi capelli diventino stile afro, no? che ne dici, Ron? Ron! RON!oh, ma mi stai ascoltando?-

Ron era rimasto ad ascoltarlo, meditando (strano=D), disse:

-E se invece... lo facessi ingelosire?-

Harry ci pensò su.

-L'idea non suona male... ma con chi? Chi sarebbe disposto a fingere di stare con me...qualcuno di cui Draco possa essere geloso...-

-Beh, potrei farlo io!- intervenne Ron, tutto esaltato, fissando l'amico.

-T...t...tu?-

-Sì, io. Perchè?-

-No, non, niente...- poi un sorriso si aprì sul suo volto...Va bene, grazie mille, sei un vero amico!-

Ron sorrise maligno. Stava già fantasticando su come quello stronzo di Malfoy avrebbe reagito, e solo allora ammise a se stesso che stava aiutando Harry solo per riscattarsi su Malfoy, come vendetta personale, dopo tutti gli anni di umiliazioni subite. Però non poteva dirlo a Harry...oltretutto così ricopriva anche la parte dello "scudiero pronto a intervenire per l'amico"...doppio guadagno, quindi!!

Tornarono ai loro dormitori e parlarono per tutta la notte del loro piano d'azione. IIl giorno dopo, i due grifondoro si alzarono stanche, ma eccitati e, fino a colazione, sistemarono gli ultimi dettagli. Dopo colazione, si avviarono tra i corridori verso l'aula di Storia della Magia, per condividere la prima lezione con i serpeverde.

Ottima occasione per attuare il primo punto del piano!!

Durante il tragitto, incontrarono Draco (con la sua compagnia) che disse in tono provocatorio:

-Aria stanca, Sfregiato. Rimasto in piedi a meditare sul perché i tuoi genitori abbiano commesso l'errore di metterti al mondo?-

-Non so te, Malfoy, ma io ho trascorso una notte decisamente più... eccitante!- replicò Harry, specchiando i suoi occhi verdi in quelli azzurro ghiaccio del biondino.

Detto questo, si voltò, lanciò un sorrisino d'intesa a Ron, in modo che Draco lo vedesse ed entrò in aula, seguito dal rosso, lasciando il biondo con degli interrogativi per la testa.

Harry si sedette accanto a Ron; Draco prese posto pochi banchi dietro di loro. Li stava osservando da un pezzo, quando vide la mano del moro accarezzare l'interno coscia del compagno, mentre questi rispose sussurrandogli qualcosa all'orecchio, facendolo sorridere.

Conosceva quel tipo di sorrisetto...e la cosa non gli andava per niente bene!

Per evitare ulteriori effusioni di qualsiasi genere, decise di agire..interruppe il Professor Ruf, rivolgendogli la prima domanda, passatagli per la testa, in modo che lui dovette distogliere lo sguardo perso nel vuoto, per posarlo nella sua direzione, facendo così allontanare i due piccioncini. Dopo aver dato la noiosa e lunga risposta alla "domanda" del serpeverde, il professore posò nuovamente il suo sguardo nello stesso punto indefinito dell'aula, tornando alla lezione.

Harry si riavvicinòà a Ron, odorandogli il collo. Malfoy, stavolta si alzò.

-Professore, non è che può GENTILMENTE rispiegare la rivolta dei goblin del XIV secolo?-

-Signor Malfoy- cominciò il professor Ruf -l'ho interrogata sull'argomento proprio due giorni fa e mi sembrava preparato-

Certo che sapeva tutto grazie ai suggerimenti di Blaise! pensò Harry

-G...già ma, sa, vorrei risentire la lezione così ho la sicurezza di ricordarmi tutto...-

-Visto che ha così "tanta premura" di approfondire l'argomento rimarrà un'ora in più, al termine di questa lezione, affinché le rispieghi la rivolta dei goblin. Ora si sieda.-

Draco, rassegnato, obbedì.

Mentre il professore continuava la lezione con la solita voce cantilenante, Ron mise un amano sotto la maglia del compagno, accarezzandogli la schiena.

A quel gesto, Draco si schiarì la voce, ma nessuno ci fece caso.

Intanto, Harry socchiuse gli occhi dal (finto) piacere, provocatogli dalle carezze. Stavolta il biondino si schiarì così forte la voce che il professore, annoiato, chiese:

-Signor Malfoy, ha bisogno di una mentina?-, provocando le risate di alcuni dei presenti.

Harry, dentro di sé, gongolava...

Dopo la lezione, Draco si avvicinò ad Harry, gli occhi ridotti a due fessure.

-Attento a non beccarti el pulci mentre ti fai sbattere dallo sguattero-

-Almeno con lui, non devo fingere che mi piaccia-

Draco tornò nell'aula per la sua ora "supplementare", urtando violentemente contro Ron, che stava uscendo in quel momento.

 

 

  
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