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Autore: Rikori    12/06/2010    8 recensioni
Angoscia.
L'angoscia di perdere colui a cui tieni di più. Una piccola scintilla che accende un tremendo falò che brucia il tuo cuore riducendolo ad un insignificante mucchietto di cenere, facendoti sentire inutile, vuota e in colpa. Tremendamente in colpa. Sola con la tua angoscia.
[SoMa, accenni TsuStar. Il rating può alzarsi.]
Genere: Romantico, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Maka Albarn, Soul Eater Evans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Si sporse appena, prendendo la cornetta del telefono con mano tremante. Che fosse Soul? Che si fosse pentito di quello che aveva fatto? Che volesse chiedere scusa? O magari le voleva chiedere di uscire per parlare di quello che era successo.
Deglutì. Non l’avrebbe scoperto mai se non si fosse data una mossa.
Tremando, si portò la cornetta all’orecchio intrecciando il dito nel cavo e mormorando con un filo di voce. “Pronto?”-

 “Maka-chan?”
Il cuore di Maka mancò un battito. Deglutì, sospirando e tentando di trattenere nuove lacrime sentendo che la voce non era quella della buki. “Ehi.. Ciao Kid-kun..”
“… Ti sento piuttosto giù. Cos’è successo?”
La ragazza sospirò nuovamente. “Diciamo che… Non lo so… Mi sento un po’ sola, tutto qui.”
“…” Maka sentì il ragazzo sospirare dall’altra parte del telefono. “Soul-kun se n’è appena andato. Ho saputo tutto.”
La shokunin sobbalzò. Soul?! Da DEATH THE KID?! Si arrotolò il filo del telefono attorno al dito, tentando di rimanere neutrale. “Soul…” Sospirò. “Come sta?”
“È piuttosto scosso. E sembrava preoccupato. Ma credo di essere riuscito a farlo ragionare… Dovrebbe essere per strada. Sono fiducioso del fatto che stia tornando. … Maka-chan, confido che tu riesca a risistemare la situazione… So benissimo che non è stata colpa tua, ma se non sarai tu a mettere in chiaro il fatto che vuoi far pace dubito che quella testa di legno ci arriverà da solo…”
“Lo so…” mormorò lei, accavallando le gambe mentre tirava su col naso e spostava la cornetta sull’altro orecchio. “Anche se… Devo ammettere che ho paura…”
“Di cosa Maka-chan?”
“Ho paura che possa andar peggio…”
Lo shinigami sorrise incoraggiante, anche sapendo che la ragazza non poteva vederlo, e tentò di far suonare rassicurante il suo tono di voce. “Ma no. Sei l’unica che riesce far ragionare quello stupido. So che riuscirai a rimettere tutto a posto.”
“Grazie Kid-kun…”
“Stammi bene Maka-chan, mi raccomando.” Clack.
Maka sospirò, rimettendo a posto il telefono deglutendo lentamente. Soul stava tornando dunque… Era pronta ad accoglierlo?
No, diamine, non lo era. Cosa gli avrebbe detto? Che le dispiaceva? Cazzate del genere non l’avrebbero aiutata. Soul aveva la testa più dura di un mulo. Non sarebbe stato lui a fare il primo passo, e Maka lo sapeva.
Si stese sul divano, affondando il viso nel cuscino con un nuovo singhiozzo. Stupida, stupida, stupida. Se solo fosse stata più paziente con lui… Forse aveva esagerato?
Strusciò il volto contro il cuscino, ora bagnato, e infilandovi le mani tremanti sotto. Sì, lei aveva esagerato, ma anche la buki aveva la sua buona parte di colpe. Come aveva detto Tsubaki, aveva sul serio approfittato troppo della sua pazienza.
Singhiozzò. Non sapeva cosa pensare. Era combattuta; scusarsi, o aspettarsi le scuse?
Non lo sapeva. Non lo sapeva e dubitava l’avrebbe mai saputo. Spostando la testa sino a poggiare la guancia sul cuscino, scoccò un’occhiata alla porta. Non ci volle molto perché si addormentasse, tormentata da quei pensieri che difficilmente le avrebbero fatto fare
sogni tranquilli.

 


Soul si rigirò le chiavi di casa tra le dita tozze, storcendo le labbra pensieroso. Era di fronte alla porta di casa da circa un quarto d’ora e stava rimuginando su cosa avrebbe detto o non detto a Maka. Insomma, presentarsi così dopo aver detto di essersene andato… Non era per niente cool. Si sarebbe solamente umiliato in una maniera orrenda.
La buki sospirò, grattandosi la nuca deglutendo prima di prendere coraggio e infilare la chiave nella serratura, girandola di scatto. Prendendo un bel respiro, aprì la porta, strizzando le palpebre terrorizzato quasi si aspettasse di vedere un libro volare dall’altra parte della stanza e prenderlo dritto in testa.
Quando, dopo dieci secondi buoni, riaprì uno degli occhi constatando che nulla era ancora accaduto, deglutì entrando e richiudendosi la porta alle spalle mentre si ficcava malamente le chiavi in tasca. Ma perché tutta quell’esitazione? Insomma, doveva soltanto far finta che nulla fosse accaduto. Dopotutto loro due litigavano spesso, certo non violentemente come quella mattina ma… Si sarebbe rimesso tutto a posto, Soul era fiducioso.
“… Maka?”
Silenzio. Che fosse uscita? Il ragazzo sospirò, muovendo qualche passo nell’appartamento che condividevano con aria circospetta. Si diresse in cucina. Niente. Andò nella camera della shokunin, e ancora niente. Finalmente la trovò, accoccolata sul divano che stringeva convulsamente il cuscino, bagnato per via di alcune lacrime che anche nel sonno continuavano a scendere.
Soul ebbe un colpo al cuore, sentendosi improvvisamente una merda. Che aveva fatto? Sospirò, inginocchiandosi lentamente accanto a lei e allungando appena una mano per scostarle uno dei codini biondi dalla spalla.
Com’era bella… Il viso delicato e morbido, con le guance arrossate per via del probabilmente isterico pianto che aveva fatto, e il petto che si alzava e si abbassava lentamente ritmato sul calmo respiro ogni tanto interrotto da qualche sporadico singhiozzo.
Soul abbassò lo sguardo ritirando la mano contrito. Era stato lui la causa di quel pianto, lo sapeva, e questo lo fece sentire un vero stronzo. Forse era stato troppo avventato ad andarsene così, come aveva detto Kid.
Kid… Si era ritrovato a seguire i consigli di quel pazzo simmetrico ora? Sospirò, allungando nuovamente la mano per accarezzarle dolcemente il viso bagnato.
“Ohi, Maka.”
Vide la ragazza aprire lentamente gli occhi verdi, e battere le palpebre un paio di volte per mettere a fuoco l’ambiente circostante. Parve spaesata per qualche istante, finché non spalancò gli occhi scattando seduta e strofinandosi una mano sul viso bagnato per asciugarsi dalle lacrime. “S-Soul!”
Lui si aprì in un sorriso triste, poggiando i gomiti sulle ginocchia con un sospiro.
Maka borbottò, abbassando lo sguardo per non fissarlo. “… Hmpf… Ciao…”
La buki ridacchiò, alzandosi in piedi. “Ciao.”
Lei deglutì, alzando lo sguardo fissandolo con un dolce broncio.
“Che ci fai qui?” borbottò, arrossendo appena.
“Che ci faccio qui?” ripeté lui aggrottando le sopracciglia, mentre infilava le mani nelle tasche della felpa. “È anche casa mia, no?”
“Non sembrerebbe, dato che non fai nulla per renderla tale,” borbottò lei freddamente di rimando, continuando a fissarlo malissimo.
Soul alzò un sopracciglio, fissandola. Che diamine le prendeva ora? Voleva litigare di nuovo? “Pfh.” Sbuffò, guardando altrove. “E io che ero venuto per porgerti delle scuse… Se magari non ti agitassi tanto per cazzate del genere, mi sentirei più motivato a porgertele non credi?”
“Cazzate?!” ripeté lei alzandosi in piedi. “Ti sembra una cazzata il fatto che mi spacchi dalla mattina alla sera senza ricevere nulla in cambio?”
“Uffa,” sbuffò lui. “Non ricominciamo per fav-“
“Soul sei tu quello che ha voluto ricominciare,” ringhiò Maka bloccandolo.
“Io?!” fece lui indignato. “Ma se sei stata tu la prima ad attaccarmi! Uno torna per chiedere scusa e tu lo accogli così?!”
Maka sbuffò, incrociando le braccia e alzando la testa con fare sprezzante. “E allora falle, queste scuse!”
“Mi hai fatto completamente passare la voglia,” ringhiò lui dirigendosi nella sua camera. La shokunin si alzò, seguendolo: “Ah sì? Non hai voglia di chiedere scusa?!” si piantò, a gambe larghe e con le mani sui fianchi, sulla porta della sua camera fissandolo. “E allora perché io dovrei aver voglia di raccattare la tua roba in giro per casa?”
“Uffa Maka, ma che palle!” sbottò lui voltandosi verso la sua meister. “Hai finito?”
“No che non ho finito!!” Maka batté un piede per terra, stringendo i pugni. “Ma perché non capisci?!” fece, portandosi le mani al viso.
“Sarò idiota,” ringhiò lui di rimando, iniziando a raccattare roba per la stanza con fare stizzito.
“…” Maka lo fissò aggrottando le sopracciglia. “E ora che fai?”
“Che faccio?” ripeté lui, ficcando in uno zainetto un paio di cuffie, dei cd e  qualche manga, “ti libero della mia fastidiosa presenza, cosa dovrei fare?”
“Eh?!” lei spalancò gli occhi. “N-No… Non…!!” sbuffò, “Sei sempre così esagerato!”
“Esagerato.. Io?” ringhiò lui, mettendo nello zaino un lettore mp3. “Adesso sarei IO quello esagerato?”
“Si!” strillò lei, sull’orlo di un altro pianto.
Soul la ignorò bellamente, chiudendo lo zaino e mettendoselo in spalla lanciandole un’occhiata profondamente offesa. “Bene, scusami la farsa di stamattina, stavolta me ne vado sul serio.”
“No che cos… Soul!” gli corse dietro mentre lui si dirigeva nell’ingresso, aprendo la porta e uscendo. “Aspetta!”
“Maka, lasciami stare.” Ringhiò questo senza neanche voltarsi, scendendo velocemente le scale con la shokunin alle calcagna.
“No Soul aspetta…!” tentò lei, prendendo a singhiozzare. Dannato orgoglio! Non era possibile perdere la propria arma per una cazzata del genere!
La buki la ignorò, salendo sulla moto con lo zaino in spalla. Si voltò un’ultima volta verso di lei, fissandola con sguardo colmo di rancore. “Salutami Blair.”
“SOUL!”
Fu tutto inutile, lui era partito e lei non poteva far altro se non correre dietro alla moto gridando il suo nome mentre le lacrime scendevano a fiotti, bagnando il colletto della camicia della ragazza.
Si accasciò singhiozzando in mezzo alla strada, coprendosi il viso con le mani lasciando che le lacrime colassero dalle fessure tra le dita.
Se n’era davvero andato… E stavolta, Maka lo sapeva, non sarebbe tornato. 

 

Ohohoh. Salve ragazze. C: E finalmente anche questo capitolo è fatto… Non credevo ci sarei riuscita, davvero. X_X Un ringraziamento particolare và a Midnight_Rose a cui il capitolo è dedicato v_v Grazie mille tesora!
E insomma, mi sono sentita male io a scriverlo, sinceramente. ç_ç Soul.. *sniff*
Va beh va.. Passiamo ai ringraziamenti~

subaku no temari: Oh si Adam!! °ç° Adamadamadamadamadamadamadamadamadam..
Ok basta. XD

Kanku_Pool_98: POLLAAAAAAA!! Amora mia! XD … Ok basta, di nuovo. XD Grazie della recensione dear ;3 Continua a recensire e grazie ♥_♥!

xmas: Ciaooo =D Grazie mille, era proprio quello che volevo <3 E sì, anche noi appassionate dei TDG! Come si può non amarli? Ç_ç Grazie della recensione, al prossimo capitolo ♥

Midnight_Rose: Che altro dire dear? XD Grazie x3 Beh happy ending… Mi pare un po’ presto ;D Grazie mille dei consigli!

Dimea: Oh ma grazie J Sono contenta di vedere che la FF è apprezzata da sempre più lettori. Continua a seguire mi raccomando x3

LadyDarkAngel: Ora che l’hai scoperto… Non picchiarmi se non sei contenta, ti prego. xD Se Soul avesse dato una mano in casa, tutto questo non sarebbe successo v.v
Grazie della recensione! ♥

 Pai: Ah beh meno male XD Grazie della recensione~

 Bene detto questo… Vi ringrazio tantissimo se siete arrivati a leggere sino qui, e vi prego, vi PREGO di lasciare una recensione se il capitolo vi è piaciuto (o anche se non vi è piaciuto xD critiche COSTRUTTIVE sono sempre bene accette)… Ho bisogno di tanti consigli >_< Il prossimo capitolo dovrebbe esserci a breve e sarà accompagnato proprio da una canzone dei Three Days Grace… ;D Stay Tuned, ragazze! Al prossimo capitolo! ♥

-Rikori

   
 
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