Morsmordre
- Avanti- dico con voce annoiata.
La porta si apre con un cigolio.
Una giovane incappucciata, alta e snella, avanza verso di me, e la veste di broccato viola sfiora il pavimento impolverato.
Ha un incedere fiero, accompagnato da un fruscìo che assomiglia vagamente a quello di una serpe.
Con un gesto elegante abbassa il cappuccio, e s'inginocchia di fronte a me chinando il capo.
- Bellatrix Black, per servirvi Mio Signore.
Una Black... Interessante. La famiglia purosangue più in vista, che sostiene gli ideali di purezza e nobiltà di sangue vuole unirsi a me, Lord Voldemort, il mago oscuro più potente di tutti i tempi.
Davvero interessante.
Osservo la figura chinata al mio cospetto: un fisico snello, una ricca massa di capelli crespi color carbone, una voce acida e un po' roca.
- Sei una ragazza di poche parole, questa è una qualità che apprezzo molto.
Devi avere del talento...
- Sono pronta a mettere al Vostro servizio la mia abilità nelle Arti Oscure. Vi abbandonerò solamente quando l'ultimo battito del mio cuore farà cadere la barriera che mi separa dalla morte.
Pronuncia sicura queste parole, sono proprio quelle che volevo sentire.
Sento che questa ragazza, benchè giovane, mi porterà onore e gloria, senza arrecarmi alcuna delusione.
- Porgimi il braccio sinistro- le ordino.
Lei esegue, e io scopro la pelle diafana sollevando un poco la manica della veste scura.
- Morsmordre!
Alza gli occhi lucidi su di me, e appena avverte una fitta di dolore e vede delinearsi il contorno del teschio sussurra- Grazie, Mio Signore.