Le mie mani sfioravano il tuo viso candido. Si immergevano poi lentamente nei tuoi capelli scuri, fini e lisci come la seta. Le mie labbra si appoggiavano alle tue, su un divano dove avevo sorriso, giocato, persino fatto l’amore con quella che era oramai mia moglie.
E non sentivo peccato, mentre giacevi spoglio delle tue vesti e delle tue difese accanto a me. E non sentivo peccato, quando constatavo che sì, forse lei ci avrebbe potuti scoprire. E non sentivo peccato, mentre pensavo al puro bambino di sopra. E non sentivo peccato, perché tutto ciò mi faceva sentire tremendamente giusto.






















Note dell'Autrice
E' tutto partito da una frase: "Non sentivo peccato", che si è trasformato in questa Drabble di cento parole; non sono pienamente soddisfatta, ma tant'è. E scusatemi, Padfoot e Prongs, miei Musi Ispiratori e Dei personali, per aver infangato un'amicizia come la vostra; anzi, la vostra amicizia, perché non ce ne sono uguali nel mondo, né ci sono state e nemmeno ci saranno. Vi adoro, voi lo sapete. :)
Grazie anche ad Aliuccia, la mia mogliettina, per avermi indotto a scrivere una James/Sirius (come sempre, uno slash :D), perché stasera avevo tanta voglia di scrivere ma niente su cui lavorare. ^^ Tènkiù, tesora. Ah, e come mi hai giustamente fatto notare, le fans della James/Lily mi ammazzeranno, sìsì. Riuscirai a sopravvivere senza me? :P