Prologo
Era
una giornata tranquilla e ventilata, il sole splendeva caldo e luminoso
nel
cielo limpido, le ombre che si venivano a creare davano sollievo alla
calura
primaverile.
La
quiete della foresta era infranta dalle risate di un quindicenne, un
giovane
con magnifici capelli color dell’oro, i cui riflessi
gareggiavano con lo
splendore del sole stesso, una pelle bronzea e occhi di un azzurro
più terso
del cielo stesso.
In
questi occhi si potevano vedere chiaramente i sentimenti di quel
giovane,
l’ilarità era evidente, pure l’uomo che
gli camminava a fianco era coinvolto nella
sua allegria, il cui sorriso era in grado di portare il buon umore in
una
giornata grigia.
In
quel momento i due stavano tranquillamente attraversando la foresta,
parlando
del più e del meno, contagiati dalla bella stagione ormai
alle porte.
-
Dimmi Naruto, visto che ormai sono passati 2 anni e che ci troviamo
abbastanza
vicini al villaggio, ti andrebbe di tornare a fare una visita a Konoha?
-
Naruto,
alla domanda del sensei iniziò a fare salti di gioia, tanto
era la voglia di
tornare a casa per una visita ai suoi compagni.
-
Evvai!!! Ero-sennin
sei il migliore!!!!! Non vedo l’ora di rivedere Sakura-chan e tutti gli altri! Senza
contare che potrò
tornare a gustarmi il mio adorato ramen da Ichiraku! Dattebayo!!! -
-
Il solito
moccioso che pensa solo a mangiare, comunque vedi di portare
più rispetto al
tuo sensei, e smettila con quel nomignolo ridicolo! –
Per
quanto Jiraiya
potesse arrabbiarsi, sapeva benissimo che quel suo allievo irrequieto
avrebbe
fatto come voleva, quindi sospirando rassegnato, iniziò a
dirigersi verso la
loro prossima meta.
Giunti
ormai a solo
qualche ora dal villaggio, decisero di fermarsi per pranzare e
ristorarsi nelle
ore più calde della giornata.
Mentre
il suo
sensei beveva tranquillamente un tè nel chiosco, il biondino
non riusciva a
stare fermo un secondo.
-
Naruto smettila
di saltellare ovunque, mi stai facendo venire un emicrania, se non
riesci a
stare seduto cinque minuti, vedi di fare un giro nei dintorni.
Siamo
a sole 3 ore
dal villaggio, quindi ho intenzione di fare una pausa RILASSANTE e
bermi un
buon tè in compagnia di quelle gentilissime signorine,
almeno finche non dovrò
sentire le lamentele di quella strega di Tsunade…
Quindi
se vuoi fai
pure un giro, ma vedi di non allontanarti troppo e di stare attento.
–
Detto
questo il
sennin iniziò, con qualche approccio, a conversare con le
cameriere del
chiosco, scatenando nel suo allievo il solito sguardo da ^ ma guarda il
vecchio, non cambierà mai… ^
-
Ok ero-sennin,
allora io vado a farmi un giro, tu vedi di non infastidire troppo
queste
poverette con i tuoi modi pervertiti! -
-
Impertinente, ma
come ti permetti!!! NARUTO! –
Ma
ormai era
inutile urlare, il biondo spiccando un salto si stava già
allontanando nel
folto della foresta, saltando di ramo in ramo.
Mentre
girovagava
nei dintorni notò uno strano luccichio in lontananza, ed
incuriosito decise di
avvicinarsi.
“
Tanto il sensei
ne avrà per un po’… “ e con
questi pensieri raggiunse un piccolo laghetto, da
un lato scorreva placido un fiumiciattolo e dall’altro si
innalzava una
cascata, che grazie al continuo scorrere dell’acqua, portava
una leggere
sensazione di freschezza.
Nel
centro del lago
era posizionato un masso, dove i raggi del sole lo colpiva in pieno,
tutta la
radura era immersa in una soffusa luce che la rendeva surreale.
A
Naruto sembrava
di essere finito nelle illustrazioni di un libro di favole che da
piccolo aveva
visto, un luogo meraviglioso dove riposare.
Ed
è proprio qui
che Naruto decise di fermarsi a fare un sonnellino, quel masso piatto
sembrava
fatto apposta per sdraiarsi a prendere il sole e il fresco.
Passò
circa una
mezzora da quando il biondo si è sdraiato a sonnecchiare,
improvvisamente sentì
dei strani rumori provenire da alcuni cespugli.
Si
mise in
posizione di difesa, in modo da poter respingere un eventuale attacco,
ma
infine si scoprì che il nemico non era altro che una lepre
venuta a dissetarsi.
Visibilmente rincuorato, Naruto ripose il kunai che aveva
precedentemente
estratto, quando una voce alle sue spalle lo gelò sul posto.
-
Non dovresti
abbassare la guardia Naruto-kun, non sai se in futuro avrai di nuovo la
possibilità di estrarlo. -
Una
voce melliflua
e distaccata sussurrò queste parole proprio
all’orecchio del biondo.
Ebbe
solo il tempo
di girarsi e intravedere due occhi rossi, che un improvviso capogiro
gli fece
perdere i sensi, ma senza impedirgli di pensare, “ E ti
pareva, quando serve
ero-sennin non c’è mai! “
Nel
frattempo altre
figure in nero si avvicinarono al corpo privo di sensi del ragazzo, in
tutto
erano cinque mukenin che si dispiegavano formando un cerchio.
-
È stato quasi
troppo facile, non pensavo che il custode di Kyuubi fosse
così debole. -
Chi
aveva parlato
era un ragazzo con lunghi capelli biondi, da cui una lunga frangia si
poteva
intravedere occhi azzurri .
-
Non vedo cosa ci
trovi di così male Deidara, almeno così possiamo
portare a termine la missione
prima. – gli rispose un uomo corpulento con uno strano
colorito blu.
-
Non mi lamento
Kisame, però non c’è gusto se non posso
esprimere la mia arte. – continuò
imperterrito il biondo.
-
Che sciocca
visione dell’arte… - gli risponde un terzo
individuo con capelli rosso fuoco ed
occhi sul castano-rossiccio.
-
Questo lo dici tu
sensei Sasori, l’arte non statica come le tue marionette, art
is bang!!! –
-
Sbagli, la vera
arte è ciò che si conserva senza mutare nel
tempo, non una stupida esplosione
che dura un secondo. –
I
due continuarono
a discutere a lungo, fino a quando il quarto uomo non si intromise.
-
Su ragazzi, non
sta bene litigare, non è così che si comportano i
bravi ragazzi! -
-
TACI TOBI!!! –
gli risposero insieme il biondo e il rosso.
Imperterrito
lo
strano individuo con una maschera arancione che formava una spirale,
continuava
il suo discorso al vento.
Improvvisamente
la
voce melliflua e fredda riprese la parola.
-
Ora basta, non
abbiamo tempo da perdere in simili sciocchezze. Non è detto
che il demone a 9
code non si riprenda velocemente. Muoviamoci a concludere la missione e
ad
eseguire la Tecnica del sigillo. -
-
Certo Itachi, non
ti scaldare. – gli rispose il biondo con un sorriso
canzonatorio.
Il
moro con gli
occhi rossi lo guardò per un secondo freddamente, per poi
dare inizio alla
tecnica di sigillo.
Tutti
in posizione
cominciarono a comporre i sigilli e ad accumulare chakra.
Pov.
Jiraiya
-
Allora ragazze,
vi vanno altri dolci? Offro io naturalmente! – e dicendo
questo fa cenno al
gestore di portare altro tè e i dango.
“
Questa si che è
vita! “ pensò allegramente conversando con le
ragazze che erano sedute vicino a
lui.
“
Chissà dove è il
moccioso, è gia andato via da un po’ “
Improvvisamente
iniziò ad avvertire un insolito accumulo di chakra in un
punto imprecisato
della foresta, scattò in piedi e cercò di
individuare la posizione di Naruto.
“
Non promette
niente di buono… “
Prese
lo zaino,
pagò la consumazione e salutò frettolosamente le
ragazze.
Partì
di corsa alla
ricerca del suo allievo con una terribile sensazione che lo invadeva.
Pov.
Naruto
Era
buio, i suoni
erano completamente spariti, il corpo risultava pesante e immobile,
nessun
muscolo rispondeva al suo comando.
Non
sapeva dire da
quanto tempo si trovasse in quello stato, solo una certezza aveva, gli
occhi
che aveva visto erano sicuramente lo sharingan, e la voce fredda e
distaccata
era indubbiamente quella di Itachi Uchiha, l’Akatsuki lo
aveva trovato.
Sicuramente
si trovava
in grossi guai, se non fosse riuscito a liberarsi, loro si sarebbero
impadroniti di Kyuubi e per lui sarebbe stata la fine.
Improvvisamente
dal
vuoto che lo circondava iniziò ad avvertire una presenza,
avvertiva un chakra a
lui ormai familiare, abituato a conviverci da quando era nato fino ai
suoi 15
anni.
- Cucciolo ti trovi in grossi guai a quanto
pare. -
Lentamente
il buoi
che lo circondava si stava diradando, per poi trovarsi nella consueta
stanza
dove si trovava la cella della volpe.
Lei
come al solito
si trovava accucciata tranquillamente nella sua gabbia, fissava il
biondo con i
suoi consueti occhi rosso sangue.
-
Lo so Kyu, però
non riesco a muovermi, il mio corpo non risponde al mio volere. -
Naruto
è
tranquillo, con il tempo si è abituato alla presenza del
demone, che ogni tanto
gli parlava nella sua mente, unica presenza costante nella sua vita di
solitudine.
Solo
un’altra
persona in passato gli era stata così vicina, ma ormai
è un ricordo lontano, un
individuo che ha preferito abbandonarlo e voltargli le spalle per
realizzare la
sua vendetta.
Ormai
non era più
tempo di pensarci, si trovava in guai molto più urgenti,
rivangare il passato
non gli sarebbe di certo stato utile.
- Me ne sono accorta piccolo, ma devi
sforzarti, l’akatsuki sta
per attuare il
loro piano e importi un nuovo sigillo, con il quale potranno
controllarmi
annullando la tua volontà.
Purtroppo io non posso fare molto senza che
tu sia cosciente. – Kyuubi
sembrava agitata, la situazione doveva essere davvero grave se pure lei
era
impensierita.
-
Si ma io non so
come spezzare la tec… -
Si
blocco senza
fiato.
Improvvisamente
avvertiva una morsa che non lo faceva respirare, un forte chakra era
giunto da
fuori, e ora lo stava opprimendo.
-
Kyu… ubi… ti
prego… a… iu… ta…
mi… - con il poco fiato che gli rimaneva, Naruto
riuscì a
chiedere aiuto alla volpe.
- Ci proverò cucciolo, ci
proverò. Ma tu
resisti, cerca di opporti e di svegliarti… -
Con
queste parole
il demone volpe iniziò a sprigionare il suo chakra maligno,
nella speranza di
difendere al più allungo possibile quel cucciolo di uomo a
cui ormai si era
affezionata.
Pov.
Itachi
La
tecnica di
sigillo era iniziata già da un po’, sapevano di
non poter perdere tempo con il
sennin dei rospi che poteva arrivare da un momento all’altro.
Ormai
erano a buon
punto, stavano per annullare la coscienza del Jinchuuriki quando
improvvisamente un chakra rosso iniziò a sprigionarsi dal
corpo del biondo.
-
Cosa diamine sta
succedendo Itachi? – chiese Kisame spaesato come i suoi
compagni.
-
Il demone volpe
cerca di proteggere Naruto, mantenete la concentrazione o la tecnica
potrebbe
sciogliersi. –
Il
moro sembrava il
più tranquillo di tutti, ma interiormente era scosso come i
suoi compagni.
“
Non mi sarei mai
aspettato che Kyuubi proteggesse Naruto, questo potrebbe complicare le
cose. “
Con
questi pensieri
si accingeva a proseguire la tecnica, quando una vampata più
potente di chakra
demoniaco minacciò di colpire i mukenin.
-
Cazzo! Cosa
succede se non riusciamo a contenerlo e la tecnica si scoglie?
– il biondo era
molto scosso, per poco non veniva sbalzato via dal colpo precedente.
-
Questo non lo so,
ma il capo si è raccomandato di non fallire, sempre che non
vogliamo fare una
brutta fine. –
Una
pace glaciale
si diffuse dal possessore dello Sharingan, il fatto che non sapessero
cosa
poteva accadere preoccupava non poco i suoi compagni.
Sempre
cercando di
mantenere la concentrazione i mukenin cercavano di terminare il prima
possibile, in modo da evitare che il demone si ribellasse ulteriormente.
Improvvisamente
il
chakra della volpe iniziò a condensarsi al centro del corpo
di Naruto,
accumulandosi e accrescendosi il più possibile.
-
Ragazzi
preparatevi la prossimo colpo, sarà più potente
dei precedenti. -
-
Non preoccuparti
Itachi, sicuramente non potrà farci niente. – il
biondo cercava più che altro
di auto-convincersi, piuttosto che rassicurare i compagni.
-
Non
sottovalutarlo Deidara… - il rosso non riuscì
nemmeno a terminare la frase, che
il potere accumulato iniziò a rilasciarsi nel momento stesso
che Naruto apriva
gli occhi, mostrando così delle iridi rosse come il sangue.
Pov.
Naruto
Il
dolore aumentava,
ormai si sentiva incorporeo e la testa pulsava terribilmente, non
sarebbe
riuscito a durare ancora per molto.
-
Kyu non c’è la
faccio più, non resisterò ancora per
molto… -
- Resisti cucciolo, forse ho trovato un modo
per tirarci fuori dai guai, però ho bisogno anche del tuo
aiuto. Da sola posso
solo ritardarli. –
-
Dimmi cosa devo
fare Kyu… -
- Ora sono riuscita a farli vacillare, ma
con il mio solo potere non posso fermarli.
Dobbiamo concentrare tutto il potere in un
solo punto, accumularne abbastanza e rilasciarlo in un unico momento.
Ma ho
bisogno che tu ti concentri per riprendere il controllo del tuo corpo,
io ti
aiuterò accumulando il mio potere dentro di te, in questo
modo dovrebbe essere
più semplice. –
-
Ci proverò Kyu,
farò del mio meglio. -
- Lo so cucciolo. Bene, iniziamo! –
Naruto
iniziò ad
avvertire il chakra della volpe accrescersi dentro di sé,
lentamente sentiva
che il dolore si attenuava e le energie aumentavano.
Appena
gli fu
possibile iniziò a concentrarsi, sentiva che il controllo
aumentava e che si
stava avvicinando il momento di riprendere il possesso del suo corpo.
- Tieniti pronto cucciolo, manca poco. -
-
Sono pronto Kyu.
–
All’improvviso
il
potere si rilasciò, Naruto aprì gli occhi e
riprese il controllo, la tecnica si
era spezzata.
Una
violenta
esplosione si espanse dal corpo del biondo, colpendo i membri
dell’akatsuki e
scaraventandoli lontano di molte centinaia di metri.
In
cielo si diffuse
una luce maestosa, che fu possibile vederla fino alle porte di Konoha.
Pov.
Jiraiya
Era
molto agitato,
per quanto cercasse non avvertiva il chakra di Naruto,
l’unica possibilità era
quella di avvicinarsi a quella fonte di potere nella foresta.
“
Ragazzino dove ti
sei cacciato… “
L’eremita
cercava
furiosamente il suo allievo, l’ansia aumentava spingendolo a
correre più
velocemente e ad acuire i sensi.
E
poi lo avvertì,
il potere del Kyuubi che si espandeva chiaro, come un faro a segnalare
la sua
posizione.
“
Kami fa che
arrivi in tempo. “
Aumentando
ulteriormente il passo Jiraiya si dirigeva verso quel luogo, quando
improvvisamente la terra tremò e una spaventosa esplosione
scosse tutta la
foresta.
La
potenza era così
immensa che lo stesso sennin fu sbalzato indietro, una incredibile luce
si
espandeva dal punto esatto dove fino a pochi attimi prima si avvertiva
il
chakra della volpe.
-
Naruto… -
Pov.
Itachi
L’esplosione
era
stata devastante, quanto l’onda d’urto che aveva
scaraventato il moro ed i suoi
compagni lontano diverse centinaia di metri dal suo fulcro.
“
Come ha potuto
scatenare una simile potenza? “ e mentre il membro del clan
Uchiha cercava una
risposta al suo quesito, iniziò a cercare gli altri mukenin
per decidere il da
farsi.
Ci
volle un po’, ma
alla fine si ritrovarono tutti più o meno illesi.
-
Avete visto che potenza?
È incredibile che siamo rimasti incolumi. – a
parlare era stato Kisame che,
persa la sua solita aria menefreghista, osservava serio i suoi compagni.
-
Una cosa è certa,
quella era arte allo stato puro. – anche se meno esaltato, il
biondino non riuscì
a non dire la sua.
-
Taci Deidara, non
è il momento. – gli rispose un seccato Sasori,
seguito da uno sbuffo di
quest’ultimo.
-
Una cosa è certa,
Tobi ha avuto paura, brrrrr… - e grazie a questa sua uscita
si guadagnò un
occhiata truce dai compagni.
-
Che si fa ora
Itachi? La missione ormai è fallita. –
domandò Kisame, riportando l’attenzione
sul problema principale.
-
Ritiriamoci,
facciamo rapporto al capo, di sicuro Pain vorrà sapere cosa
è successo.
Senza
contare che
ora non riesco nemmeno ad individuare il Jinchuuriki. –
-
Temi che possa
essere morto nell’esplosione? – domandò
piatto Sasori.
-
No, non penso. Ma
cercarlo ora sarebbe inutile, oltre tutto si sta avvicinando anche
Jiraiya-sama,
non è il caso di trattenersi oltre. – detto questo
sparirono tutti in una
nuvola di fumo per tornare alla loro base, e far rapporto sulla
missione
fallita.
Pov.
Naruto
Correva
come un
pazzo, come se avesse il diavolo ad inseguirlo, ed infatti non molto
lontano
dalla realtà era il paragone.
Non
era certo di
aver seminato l’akatsuki ma sapeva solo di dover scappare
senza badare a dove, alla
stanchezza o alla ferita riportata durante l’esplosione, che
oltre a
rallentarlo non smetteva di sanguinare copiosamente.
“
Kyu, non penso di
poter correre ancora per molto, sono esausto e sto perdendo molto
sangue. “
Nella
sua mente la
volpe gli rispose placida, come se oltre alla stanchezza, fosse giunto
anche il
sollievo tanto atteso.
“ Fermati pure cucciolo, non avverto
più il
chakra di quei mukenin, ora puoi riposarti. “
Esausto
per la
corsa, ma felice di aver seminato i nemici, Naruto si concesse di
fermarsi a
riposare e a guardarsi attorno, per capire dove si trovava.
“
Kyu temo di
essermi perso, non riesco a capire dove mi trovo. “
“ Mi spiace piccolo, ma non so nemmeno io
dove siamo, non posso aiutarti. “
Sconsolato
Naruto
lasciò andare un sospiro, alla sua sinistra scorreva un
fiume poco profondo,
forse si trattava dell’affluente di quel lago da cui era
appena scappato.
“
Kyu se mi sono
diretto verso il fiume, quanto
posso
essere lontano da Konoha? “
Prima
di rispondere
la volpe ci pensò un po’, “
Molto
cucciolo, correndo per scappare da quei ninja ti sei allontanato molto
dal tuo
sensei. Forse sei tornato al confine tra la terra del fuoco e quella
del suono.
“
Sconsolato
sempre
di più Naruto si avvicinò al fiume, si era
allontanato troppo da quel
pervertito del suo sensei e ora non aveva la forza di tornare indietro,
tanto
meno di difendersi da un eventuale attacco, era proprio nei pasticci.
Assetato
dalla
corsa si avvicinò per bere e quello che vide riflesso lo
lasciò di stucco.
Di
fronte a sé
c’era il riflesso di una volpe dal pelo rosso con riflessi
color oro, la folta
pelliccia arruffata e due occhi smarriti più tersi del cielo.
Non
voleva
crederci, si era accorto che qualcosa non andava mentre correva, ma lo
aveva
imputato alla ferita e alla paura di essere preso.
Se
si fosse
soffermato maggiormente si sarebbe accorto che la sua corsa era
avvenuta su 4
zampe, e non su 2 gambe.
Ancora
sotto shock
osservava il suo nuovo riflesso sul fiume, non riusciva a crederci.
“
Kyu… cosa diavolo
è successo? “
La
volpe schioccata
lei stessa non sapeva che dire, mai si sarebbe aspettata una cosa
simile.
“ Non lo so Naruto… non so
proprio come sia
stato possibile… “
Il
biondo realizzò in
quel momento che i veri guai erano appena iniziati.