Miei cari tutti...
Rieccomi qui. Questa che vi propongo è una FF fatta con tanto amore (come tutte quelle che pubblico qui!), ma stavolta ci ho messo anche il meglio delle mie fantasie e la rassegnazione del mio fidanzato XD! Sono innamorata persa di quest'uomo, che vi posso dire!
Scherzi a parte, è una FF piuttosto... "sentita" e mi piacerebbe sapervi coinvolti mentre la leggete... fatemelo sapere, che lo diventiate o meno! e per concludere, non mi resta che lasciarvi alla lettura... ENJOY ^^!
Ciry
CHAPTER 1
I feel so powerless
I've got to stop it somehow
oh come on, what can I do?
Why's it happening?
How's it happening without me?
Why's it happening?
How's
it happening that he feels without me?
So che non è carino
squadrare le persone, io stessa non lo faccio mai, ma in questo contesto mi
sono dovuta arrangiare per attenuare l’ansia ed il nervosismo…
Tu non lo saprai mai, ma
per avere addosso ciò che porto adesso, credo di non aver speso più di 200
dollari. È anche troppo, per una come me!
E qui, che cosa vedo?
Miliardi.
Al di là di tutto questo
taffetà che mi volteggia intorno, nella seta lucida che attira il mio sguardo,
oltre l’olezzo che mi assale le narici e che dovrebbe essere un mix di Chanel,
Armani e Jean-Paul Gaultier…
Sento il ticchettio di svariate
Jimmy Choo, vedo brillare le paillettes di troppe Manolo…
Vedo e sento il fruscio di
miliardi di banconote, te ne rendi conto?
E poi mi guardo allo
specchio, fingendo di farlo solo per caso…
I miei sandali nuovi, che
infatti mi stanno facendo un male indefinibile, sono costati 50 dollari.
Peraltro, sono alti sono cinque centimetri, non quattordici, come quelli di
mille altre donne da queste parti.
Il mio vestito, ecco,
questo è il pezzo forte di tutto l’insieme, non avrai mai idea di quanto ho
rotto le scatole alle commesse di mezzo mondo per averlo così! Niente stile
imperiale, perché sembrerei incinta… niente tubino attillato, perché ti
metterei a disagio…
Ed ecco che me ne esco con
l’abitino in stile anni ’60, pagato cento dollari e spicci. Niente tette al
vento, niente gambe troppo scoperte, solo la vita messa in evidenza da una
cintura.
E fortunatamente non sto
mangiando come al solito, altrimenti sarei stata male per il mio apparato
digerente schiacciato dal peso della moda.
Dimenticavo: il profumo è
di Hugo Boss, mia sorella non si è accorta che gliel’ho rubato.
E per il resto… Bé, sono
così contenta che tu sia un uomo… così non ti accorgerai (non immediatamente,
almeno) che i miei orecchini e il mio bracciale sono stati acquistati in
bigiotteria.
Almeno io ho scelto dei
falsi diamanti sobri, e non delle piattaforme luccicanti- accecanti, direi-
come certa gente che ronza nelle vicinanze.
Sai chi mi sembra di
essere?
Mi sento un po’ Julia
Roberts in “Pretty Woman”, ma anche un po’ Leonardo DiCaprio in “Titanic”…
Hai presente, no, quella
scena in cui lei scende nella hall vestita di rosso, tutta timida ? Oppure,
quando Jack aspetta Rose in fondo alle scale e intanto non sa come muoversi in
quello smoking?
Ecco.
Sono Julia DiCaprio. Sono
la tua poveraccia per stasera, alla faccia di quella riccona di tua moglie.
Una donna fantastica, per
carità, ma tu di più, data la mia profonda eterosessualità, specie nei tuoi
confronti.
Ecco, lo sapevo:
l’autostima crolla e presto la seguiranno la messa in piega, i miei piedi, il
mio trucco (anche se quello posso rifarmelo), maledizione, che disastro, io mi
domando perc…
Sono Julia DiCaprio.
In fondo alle scale, tutta
timida, abbigliata come una borghese al suo debutto in società. E soprattutto,
poveraccia.
E tu, tu sei Richard Gere
mescolato a Kate Winslet.
Bello da far schifo,
sicuro di te, vestito appositamente per essere spogliato. E pure ricco
sfondato, ma sì, ribadiamo il concetto.
Adesso mi riprendo,
aspetta dieci secondi, come fai sempre, ti supplico, capiscimi!
“Va tutto bene?”
“I- io…”
Per fortuna, neanche lui.
E tu non ridere,
maledetto, cosa fai!!!
“Vedo che hai già
inquadrato gran parte degli invitati!”
“No, no! Io dico solo che…
mi sento come un pesce fuor d’acqua, cacchio!”
“Signorina Harris, almeno
per stasera fai finta di non provenire dalle profondità più rurali di Canberra…
Vedrai che tutti ti guarderanno con altri occhi e che le anziane signore qui
presenti preferiranno ammirarti piuttosto che invidiarti…”
“Invidiarmi?”
“Loro non hanno più
vent’anni, né tantomeno un vitino da vespa come il tuo, mi sembra chiaro…”
Uh, un tavolo! Ti prego,
sediamoci: è da tutta la sera che sto su queste scarpe per te, e ci correrei se
tu me lo chiedessi, ma dato che ciò non accadrà mai, perché non…
“Vuoi qualcosa da bere? Io
faccio un salto al bar…”
“Non voglio bere stasera…
meglio se mi do alla frutta…”
“Ok! Allora scelgo io?
Qualcosa di analcolico alla frutta?”
Con quel bel culo che hai,
sarei contenta anche se mi portassi un frappé al kiwi marcio.
Ok, Julia DiCaprio, per
adesso va tutto bene.
Pensa, ti è andata meglio
rispetto a Julia Roberts stessa: lei era una prostituta con un passato triste e
squallido, tu almeno sei una segretaria laureata!
Lascia perdere le
piccolezze, tipo che Julia Roberts si innamora di Richard Gere, affarista
divorziato e tornato in libertà…
Mentre tu sei pazzamente
infatuata di un attore famosissimo, sposatissimo ed innamoratissimo di sua
moglie, che ti tratta come una nipotina.
Sì, però intanto lui ha
invitato te a questa serata pallosa!
Non sua moglie, certo,
perché è malata.
Ma pensa, poteva invitare
benissimo qualcun’altra!
“Ecco il succo di frutta
per la mia segretaria astemia…”
“Un bicchiere di vino
rosso, niente di che…”
“Hai visto com’è… strano,
questo cocktail?” ti chiedo indicando la mia ordinazione, suddivisa in tre
netti colori nel lungo calice.
“Sì, sono i coloranti
della frutta! Devi soltanto mescolarli…”
“… Davvero buona!”
È ultra-zuccherosa e
sciropposa.
Ma la bevo volentieri,
questa sbobba, perché me l’hai portata tu!
“Ananas e mirtilli, hai
detto? Buono! Posso assaggiare?”
Ma così morirai.
Accidenti a me.
Ok, calma: niente faccia
contrariata, altrimenti peggiorerai la situazione.
Sorridi.
Sorridi, mentecatta!
Oh, brava.
Continua così, spingi la
sbobba verso di lui e attendi… tutto al più dirai che avete gusti completamente
differenti…
“Davvero non ti piace la cacca?! Io la mangio
sempre!”
Davvero confortante.
Lo sai che sono astemia.
Ma io so che non capiterà
più tanto spesso che tu mi offra qualcosa con tanta leggerezza.
Dunque prendo quel grosso
bicchiere e bevo, confortata dal solo fatto che il naso mi entra nella coppa,
cosa impossibile per quanto riguarda il mio calice a culo di gallina.
Come ho sempre pensato,
hai uno stomaco di ferro!
“Forse saranno frutti di
bosco in generale, non saprei!!” ti rispondo con disinvoltura, prima di
assaggiare il vino.
Se non fossi così bardata
e se non avessi proprio te davanti, giuro che sputacchierei ovunque e mi
butterei questa schifezza alle spalle, come in Russia!
“Ma tu non eri astemia?”
Ma io ti perdono anche
questo…
“E fu così che Skyla Harris concluse la serata
crollando addosso al cameriere e al suo vassoio di dolci!” esclami,
facendomi ridere. E arrossire, se possibile.
È noiosa, è pallosa, è in
un posto che non mi piace ed è con gente a cui vorrei sputare in un occhio.
Ma ci sei tu, e ci sono
anch’io, una volta ogni tanto.
Siamo insieme e…
Io non ci voglio pensare,
a cosa accadrà dopo, ok?
Torno malvolentieri alla
mia nauseabonda macedonia liquida, ed ecco che arriva.
Glielo leggo in fronte:
“Adesso vi rompo i coglioni”.
È pettinato peggio di Neil
Diamond, non ho idea di chi sia e ti sta sorridendo.
Lo conosci?
“Sei venuto ad annoiarti,
Jackman?”
“No, a mangiare gratis!”
“Giusto!”
Adesso vattene!
“Piacere!”
“Salve…” dico, piatta come
l’encefalogramma di uno zombie.
“E, Skyla, lui è Dante
Spinotti… Direttore della fotografia, abbiamo lavorato insieme più di una
volta!”
No, non lo fa. Meglio per
lui.
In compenso, torna a
chiacchierare con te, peraltro di lavoro.
Mh, che palle…
È giunta l’ora: me ne vado
in terrazza a fare amicizia con le zanzare!
Cara Julia DiCaprio, stai
andando piuttosto bene.
È anche una bella serata,
hai notato? Anche se qui è pieno di luci, in cielo sembrano esserci tutte le
stelle del sistema solare.
Se pensi che siano accorse
tutte per te, fai pure: illudersi, ogni tanto, non fa male.
Soprattutto stasera.
Fai pure finta di essere
Cenerentola, ma ricordati che lei si è accontentata e non ha fatto storie dopo
che la mezzanotte era passata, come la sua serata da sogno.
E tu non hai neanche la
scarpetta di cristallo da perdere: i tuoi sandali sono ben agganciati.
Già, non dimenticare
neanche che il Principe in questione è già occupato, molto occupato.
Ma cos’è?
“Mi scusi?” faccio al
pinguino che mi passa accanto.
“Signorina?” mi chiede lui
a sua volta.
“Sì, io volevo… volevo
sapere cosa c’è qui dentro!” gli indico il bicchiere alla “Sex and the City”.
“E’ un Cosmopolitan.
Vodka, Cointreau e succo di cranberry…”
“Mille grazie! Ne prendo
uno…”
Se non muoio stasera, mi
farò chiamare Highlander.
Che figo, sto per buttar
giù quello che Carrie e le sue amiche si bevono in tutte le puntate di quella
vaccata di telefilm!
Non ho ancora capito bene
cosa c’è dentro, so solo che per me potrebbe essere letale.
Ma chi se ne frega, a
questo punto!
… Porca vacca, è pure
buono…!
Mi viene da sorridere
persino adesso che ho qui davanti il tizio di prima, il fotografo, come si
chiama…
“La avremmo annoiata,
prima, con i nostri discorsi complessi…”
“No, no, ma si figuri!
Sarei venuta qui lo stesso! Il signor Jackman poi non può certo stare sempre e
solo con me, so benissimo che qui è pieno di gente con cui vuole par…”
“Si sta formalizzando
inutilmente, Skyla…”
“Non c’è bisogno di
nascondere certe cose, le pare? Al giorno d’oggi la cosa è molto comune!”
Aspetta un attimo, Sky,
questo è un pezzo grosso ed è pure suo amico, sarà meglio che la butti sul
ridere! Anzi, fai di meglio, dagli ragione, magari si stanca e se ne va! Certo,
potresti anche dire “No comment” e basta, è morta lì, no?
Vorrei sapere che cos’hai
in quella calotta cranica, idiota… Bob Sinclair nei suoi giorni peggiori?
Ok, smettila, non la vedi
la faccia di questo coglione?
“Ma io veramente un corno!
MA lo dico io! Perché mi oppongo alle sue insinuazioni assolutamente idiote!”
“Mi sta dando dell’idiota,
signorina?”
“Sì, signore, le sto dando
dell’idiota, e anche del pervertito, se vuole saperlo!”
“Io ho 25 anni, non 15,
sono una donna fatta e finita, cambi i termini!”
“Li cambi lei, glielo
consiglio vivamente!”
“E io, invece, le consiglio
ancora più vivamente di tenere per sé le sue stronzate! Lei non sa neanche di
che cosa sta parlando!”
“Lei è ubriaca!”
“No, io sono indignata!
Lei cerca di intaccare la reputazione di quello che definisce un amico,
sposato, pazzo di sua moglie, e mette in discussione la mia persona, il mio
lavoro e la mia professionalità!”
“Professionalità, certo!
Rispondere al telefono, spedire e-mail, scrivere sull’agenda, tingersi le
unghie e finire sotto la scrivania del datore di lavoro!”
Dovrò ordinare un altro
Cosmopolitan: l’ho finito all’improvviso.
E ora questo bastardo
puzza di Cointreau.
Merda.
Ecco, il commento del
vegliardo zuppo di Cosmopolitan era necessario!
“Mettiamoci da parte…” lo
sento dire, mentre cerca di mantenere la calma.
“Io non mi metto da
nessuna parte!” strilla quell’altro isterico “Prendi provvedimenti,
maledizione, mi ha lanciato un cocktail addosso!”
“Dio, che vergogna!”
Mi volto e vedo questa
balena con un turbante in testa: mi sta fulminando con lo sguardo e, a tratti,
storce la bocca squadrandomi.
Che cazzo vuole?! Chi l’ha
chiamata?!
E questo vestito è
bellissimo, vecchia cicciona!
Vengo trascinata via prima
che possa stabilire la giustizia, mi sento letteralmente sollevare da un paio
di braccia che non conosco e il bicchiere di sfugge di mano, rompendosi in
mille pezzi sul pavimento.
Mi viene da piangere, lo
sapevo…
No, Sky, non piangere! La
dignità!!!!
1- Perché viene citata Canberra, la capitale australiana? Semplicemente per relazionarla alla città- natale di Hugh Jackman, che è Sydney. Ah, è un'altra cosa: non intendo assolutamente prendere in giro o offendere gli australiani, ma è risaputo che sono famosi nel mondo per i loro modi informali, spigliati e confidenziali; è anche per questo che Skyla, nel suo vestitino da signorina, dice giusto "qualche" parolaccia!! "Holy cow!" ("Porca vacca!") è piuttosto frequente come intercalare in Australia- non che lo usino ovunque, eh!-... (ma se qualche australiano vuole contraddirmi, è liberissimo di farlo, sicuramente ne sa più di me!)
2- Il personaggio di Dante Spinotti non me lo sono inventato, esiste veramente ed è davvero un famoso direttore della fotografia italiano, che ha lavorato per molti film a livello internazionale; per quanto riguarda i film con Hugh Jackman, si è occupato di "X- Men 3" e "Sex List".
3- Cito "Pretty woman, " "Titanic", "Cenerentola" e "Sex and the City" senza scopo di lucro.
4- I versi introduttivi al capitolo fanno parte di "It's good to be in love", canzone dei Frou Frou. Anche in questo caso, no scopo di lucro.