I GORGOSPRIZZI ESISTONO ♥

«Il cuore ha ragioni
che la ragione non conosce.»
Blaise Pascal

 
«Tutto bene?» mi guardò lei con fare attonito – quello che aveva perennemente ventiquattro ore su ventiquattro.
«No, Luna. Non va tutto bene. Altrimenti non starei qui su queste poltrone spelacchiate cercando di sotterrarmi.» urlai a quella svampita cronica , la mia pazienza che vacillava. 
Erano circa tre ore e ventisette minuti che quella ragazza non distoglieva lo sguardo da me; nonostante fossi paziente, molto paziente – soprattutto nel sopportare un certo Weasley – non riuscivo a reggere quegli occhi spalancati appiccicati alla mia folta capigliatura riccia e crespa. Cos’aveva di tanto curioso da guardare?
Sapevo benissimo di essere una ragazza modello perfetta in ogni disciplina scolastica che comprendesse l'uso del cervello, ma quel comportamento mi alterava. Molto. Non avevo mai sopportato le persone così irrazionali come lei. Pazze.
 «Io alle volte mi siedo così per evitare che dei Gorgosprizzi Urticanti mi entrino nelle narici impedendomi di subire l’influenza benefica degli Ermadonti che riescono ad aprire il mio terzo occhio, e quindi pensavo che anch- » cominciò a dirmi in una parlantina talmente lenta e sorpresa da far concorrenza a Rüf. La interruppi bruscamente.
 «No. No. No.»
«Perché mi dici di no? Io non ti ho chiesto niente!» domandò con fare stupefatto, come se per lei io fossi una pazza. Io? Detto da lei la cosa suonava alquanto strana. Sbuffai esasperata. Poteva una persona dotata di ragione essere così? Ah già, mi dissi. Probabilmente la razionalità gliel’aveva rubata uno di quei Gorgosprizzi.  Le stavo per rispondere con un ragionamento inoppugnabile, ben sapendo che tanto mi avrebbe contestata lo stesso ma se ne uscì con un’altra delle sue. 
«Sai forse Ronald Weasley – quello che mi prende sempre in giro solo perché vuole negare l’esistenza di esseri sovrannaturali nascosti nel pulviscolo – potrebbe essere definito un Gorgosprizzo.» cantilenò.
L’ascoltai solo quando sentii un certo nome nell’aria «Eh? - chiesi disperata perché purtroppo non seguivo il ragionamento siccome non eravamo sintonizzate sulla stessa lunghezza d'onda, per fortuna - e comunque so chi è Ron!»
 «Certo che sai chi è Ronald! Volevi invitarlo al Ballo del Ceppo, ma hai paura che lui ci vada con Lavanda Brown, o Calì Patil.» affermò, convinta che fosse la cosa più naturale del mondo.
 «Ma non stavi dicendo che mi ero accucciata per evitare che quei cosi mi entrassero nel naso?» chiesi confusa.
«Quello lo faccio io! La razionale Hermione con la sua mente sigillata non ci penserebbe su neanche un minuto.» cercò di spiegarmi come se fossi una malata di mente che non era in grado di capire la situazione. «Ah!» riuscii solo a dire.
 Sinceramente dopo il digrigno di denti che aveva avuto mi era accorta che Luna aveva ragione. Quell’essere capace solo di ingerire sostanze organiche nel corpo aveva, dopo un abbondante pasto, affermato con fare sorpreso che anche io ero una ragazza! Incredibile! Senza un minimo di tatto! Senza… Insomma! Almeno Cho Chang si era trovata Harry che - se provvisto di occhiali - distingueva facilmente il sesso di una persona con la quale aveva trascorso ben quattro anni.
 «Io non inviterei mai, neanche se fosse l’ultima persona su questo mondo, Ronald Weasley al Ballo del Ceppo!» urlai, rendendomi conto solo dopo che le pettegole lì intorno avrebbero capito solo “Weasley – invito - Ballo”.
 Ma era quello ciò che veramente credevo? Non potevo non nasconderlo a me stessa, perché l’irrazionalità di Luna, il suo modo di fare ingenuo e superficiale ma il suo arrivare in profondità mi avevano messa in confusione.
Serviva la ragione in amore? La razionalità?
«I Gorgosprizzi esistono! Perché neghi l’evidenza delle cose che tutti vedono?» affermò lei, completamente fuori luogo. 
Cercai, senza tener conto del mio intelletto di mettermi per una volta nei suoi panni. Rabbrividii. E se quel fissarmi continuamente fosse solo il tentativo di capirmi? Se fosse il tentativo di cercare di mettermi in testa un concetto? E se stava solo cercando di dirmi che… “Perché neghi l’evidenza delle cose che tutti vedono?” era vero? Ron… Forse… No. Luna era totalmente pazza.
 «Non me ne frega niente dei tuoi Gorgosprizzi! Non esistono e tu sei pazza.» le urlai in faccia, desiderosa solo di prendere un grosso libro pesante ed impegnativo per fuggire da questa realtà.
«Beh, in effetti non puoi capire l’importanza dell’esistenza dei Gorgosprizzi e quello che fanno per noi umani. In fondo… Cosa puoi capire tu che non ti rendi neanche conto di essere innamorata di Ronald Weasley – e che lui è pazzo di te» mi disse placidamente lasciandomi sola con me stessa. La vidi camminare con la testa sognante diretta chissà dove.
Senza rendermene conto fui immediatamente travolta dalla veridicità delle sue parole. Miserviva proprio un po’ di pazzia per capire, per una volta, che l’intelletto non ha sempre ragione. Forse i Gorgosprizzi esistono davvero.

NDA/Momento di sclerovnfjdvfdighvfid
So che Luna non può essere in dormitorio con Hermione perché lei è di Corvonero, ma mi piaceva l'idea della ragione contro il sentimento. Quindi mi va bene così. Mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate voi... Le recensioni sono graditissime.
Comunicazioni di servizio: la sottoscritta sta bevendo thè, morsicchiandosi il labbro e cerca di farsi stare su i capelli in uno chignon impossibile. Odio il francese. *random* Grazie a tutti! :3 :ie  *randomn