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Autore: Joey Melian    14/06/2010    1 recensioni
Una piccola storia, riguardante uno dei miei attori preferiti. Un attore molto dotato, ma notato assai poco. Scritta in un momento di profonda depressione. Tutta vostra.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Billy Boyd
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The strands in your eyes that color them wonderful.
Stop me and steal my breath.
Emeralds from mountains thrust towards the sky.
Never revealing their depth.
Tell me that we belong together Dress it up with the trappings of love.
I'll be captivated, I'll hang from your lips.
Instead of the gallows of heartache that hang from above.
I'll be your cryin' shoulder.
I'll be love suicide.
I'll be better when I'm older.
I'll be the greatest fan of your life.

 

Il soffitto era troppo bianco.

Tutto ciò che girava nella mente di Billy alle quattro del mattino era che il soffitto di quella camera d’albergo era troppo bianco. Sembrava quasi di essere in ospedale, da quanto era bianco.

Voltò la testa, per osservare la nuda schiena di Ali che dormiva profondamente al suo fianco. Quella volta il sesso non era stato straordinario. No, non lo era stato.

Non può essere straordinario il sesso con una donna, quando desideri così tanto che al posto suo ce ne sia un’altra. Un’altra totalmente diversa.

Billy sospirò nel tirarsi a sedere. Non sarebbe riuscito a dormire, così decise che una passeggiata per il corridoio l’avrebbe potuto stancare a dovere. Infilò i jeans che aveva buttato da qualche parte nella stanza, la prima camicia che gli capitò sotto la mano e si affrettò ad allontanarsi da quella donna che ormai non sentiva più sua.

Si affacciò ad una delle grandi finestre del corridoio e notò che fuori, nell’oscurità, la pioggia cadeva incessantemente. La luna era solo una leggera sagoma dietro una nuvola scura; sospirò e fece per voltarsi. E ancor prima di farlo, Billy seppe che era lì.

Sapeva che lei indossava una lunga maglietta bianca, probabilmente appartenente ad uno dei suoi amanti occasionali. Sapeva che i suoi capelli erano raccolti dietro la testa, perché troppo in disordine per essere lasciati liberi a sé stessi. Sapeva, senza bisogno di guardarla, il modo in cui lo stava osservando.

“Sapevo di trovarti qui”, disse Johanne.

“Sapevo che saresti venuta”, rispose Billy, voltandosi per osservarla.

Non avrebbe mai creduto che un cuore potesse fare un simile movimento, al solo osservare gli occhi di una persona. Gli sembrò che gli fosse sceso fino ai talloni, che gli fosse risalito al cervello e che faticosamente si fosse rimesso al suo posto. E tutto in meno di due secondi.

C’era qualcosa di diverso nel suo modo di osservarlo. Qualcosa di profondamente diverso.

“Non questa volta”, disse Jo.

 

“E se ti dicessi di amarti?”

“Ti direi che stai imitando un qualche personaggio di qualche film”.

“Sii seria”.

“Sono seria. Siamo troppo piccoli per faccende come l’amore”.

“Abbiamo dodici anni”.

“Arriverà il momento, Billy”.

“Tu non credi nell’amore, è questa la verità”.

“Sei tu che ci credi fin troppo”.

 

“Non questa volta”, ripetè Johanne, come in un sogno.

Perché di un sogno credeva si trattasse.

“Che cosa?”, chiese Billy facendo un passo verso di lei.

“Non lascerò che un’altra ti porti via”, Johanne sentì la propria voce uscire senza comando. “Non questa volta”, ripetè.

Billy fece un altro passo verso di lei, nel petto di nuovo quella sensazione. “Cos’è che vuoi dirmi, Jo?”, domandò senza rendersi conto che la sua voce si era improvvisamente spezzata.

“E se ti dicessi di amarti?”, domandò Johanne.

“Ti direi che stai imitando un qualche personaggio di qualche film”, rispose Billy facendo un altro passo avanti. Se avesse allungato un braccio avrebbe potuto sfiorare quel volto, che finalmente mostrava il tormento che l’aveva accompagnata per così tanto tempo.

“Sono ancora furiosa con te”, disse Johanne portandosi una mano al viso. “Sono così furiosa con te che ti prenderei a calci e pugni lì dove ti trovi. Ma non posso lasciarti andar via di nuovo. Perché voglio potermi fidare di te. Voglio poter guarire da tutto questo schifo che ho intorno. Io voglio amarti, Bill”.

Billy fece un passo avanti fin troppo lungo. Si ritrovò così vicino a lei da poter sentire il suo odore fresco nel naso, da poter avvertire il calore che emanava la sua pelle diafana. “Non posso continuare a baciarti io”, mormorò Billy.

“Cosa significa?”, domandò Johanne.

“Significa che dopo tutto quello che mi hai fatto passare, dopo tutto quello che mi hai detto in questo momento e per via della donna che dorme nel mio letto in questo momento, non posso essere io a baciarti”, disse Billy scostandole dal viso una ciocca di capelli sfuggita alla coda di fortuna che la ragazza aveva sulla testa.

Johanne abbassò gli occhi. Una leggera paura aveva invaso il suo corpo; forse nemmeno tanto leggera. Probabilmente non sarebbe mai stata in grado di fidarsi di Billy.

Era una stupida, una grandissima stupida. E quello era stato un errore madornale.

“Sto sperando con tutto il cuore che tu la smetta di pensare a tutte queste stupidaggini”, disse Billy portandole una mano sotto al mento. “Lo spero per il semplice fatto che è una vita che aspetto che tu mi dica parole del genere, Jo”.

E pronunciò il suo nome con tanta dolcezza che lei non riuscì a frenarsi. Non riuscì ad impedirsi di portare le mani sulle sue spalle, di sollevarsi sulle punte dei piedi e posare le labbra sulle sue; con una delicatezza che non era mai appartenuta al suo mondo.

Se quello si fosse trattato di un film, probabilmente i raggi della luna li avrebbero illuminati e una vecchia canzone pop si sarebbe sentita di sottofondo. Ma la luna era nascosta e l’unico sottofondo che c’era in quel momento era il leggero picchiettare della pioggia sul vetro della finestra alle spalle di Billy.

Ma fu un momento così perfetto, che il mondo sarebbe potuto anche finire.

Mentre Billy la stringeva a sé, continuando a baciarla come aveva desiderato per tutta la vita, si ritrovò a pensare che si. Probabilmente così doveva andare a finire.

Così sarebbe dovuta andare. Da sempre.

 

 

 

 

 

Scusate il ritardo di questi due capitoli, ma sono molto presa dagli esami di maturità …

Una parte di questo capitolo sembra una scena di Dawson’s Creek … ma non è fatto appositamente =(

FieryRedhead: grazie per le tue recensioni *.* ... anche io tifo per Johanne ... probabilmente si è anche capito xD Spero che questo capitolo ti piaccia! <3

  
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