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Autore: LadyOA    14/06/2010    6 recensioni
"No te vayas!" [ non andartene!] le urlò mentre lei in lacrime correva via "No desaparece? ¿Por qué? Para verte! Y la mujer se casan?” [non andarmene?? perchè? per vedere te! e quella donna unirvi in matrimonio?!] lui abbassò lo sguardo e strinse i pungi "Ustedes saben que este es programada martimonio! Sucederá si me caso con un golpe de Estado!" [sai che questo matrimonio è programmato! se non mi sposassi succederebbe un colpo di stato!] lei lo guardò furente e con le lacrime che ormai scendevano copiose sul so viso gli urlò prima di salire in macchina "Así que ... ¡Adiós!" [allora...ADDIO!] salì e mise in moto senza dargli il tempo di rispondere... la vide allontanarsi con la macchina...credeva di rivederla ma si sbagliava...
Genere: Malinconico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Drakul Mihawk | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU, OOC, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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“Come son pesanti i giorni,

A nessun fuoco posso riscaldarmi,

non mi ride ormai nessun sole,

tutto e’ vuoto,

tutto e’ freddo e senza pietà,

ed anche le care limpide stelle

mi guardano senza conforto,

da quando ho appreso nel mio cuore,

che anche l’amore può morire.”

G.l. (garcia Lorca)

Le Rouge

ARGENTINA, 8 GIUGNO

"No te vayas!" [ non andartene!] le urlò mentre lei in lacrime correva via

"No desaparece? ¿Por qué? Para verte! Y la mujer se casan?”

 [non andarmene?? perchè? per vedere te! e quella donna unirvi in matrimonio?!]

lui abbassò lo sguardo e strinse i pungi

"Ustedes saben que este es programada martimonio! Sucederá si me caso con un golpe de Estado!"

 [sai che questo matrimonio è programmato! se non mi sposassi succederebbe un colpo di stato!]

 lei lo guardò furente e con le lacrime che ormai scendevano copiose sul so viso gli urlò prima di salire in macchina

"Así que ... ¡Adiós!"

[allora...ADDIO!]

salì e mise in moto senza dargli il tempo di rispondere...

la vide allontanarsi con la macchina...credeva di rivederla ma si sbagliava...

 

 

 

 

TOKYO, 10 GIUGNO

Erano 5 anni che non vedeva il suo paese natale, era partita per l’argentina per approfondire la conoscenza del tango e del flamenco, ma li aveva conosciuto anche l’amore...un amore che però si rivelò un dolore che le spezzò il cuore al punto da non farla più credere nell’amore.

Camminava per una strada di Tokyo era pomeriggio inoltrato, si guardava intorno, non ricordava che le strade fossero così piene di gente, ad un certo punto intravide finalmente l’insegna che tanto cercava “Le Rouge” il locale di sua sorella Nojiko, il locale dei suoi genitori, quanto le era mancato, iniziò a camminare con passo più spedito, voleva rivedere la sorella, ormai l’unica parente rimasta.

Arrivata alla porta suono il campanello e subito senti dei passi avvicinarsi ed una voce seria ma squillante parlare

“si? Chi è?” nel momento che parlò aprì la porta e su felicemente sorpresa di rivedere la sorella

“NAMI? MA!? CHE CI FAI QUI!?”

“sono tornata” le disse con un sorriso malinconico per poi buttarsi fra le sue braccia

Nojiko era stupida, non se lo aspettava proprio e questo la insospettì.

Ricambiò l’abbraccio poi chiuse la porta e accompagnò la sorella nel salone prendendole la valigia, osservando sempre Nami, era preoccupata...

Nami nel frattempo si guardava intorno non era cambiato nulla; il bancone di legno scuro lungo con dietro tutti i tipi di alcolici, i bicchieri messi tutti in ordine e puliti, poi Sgabelli sempre di legno scuro messi in fila davanti al bancone del bar, i tavoli con le tovaglie rosse messi tutti intorno al palco, gli strumenti musicali lasciati sul palco dai musicisti e poi quelle tipiche luci soffuse che davano al locale il suo solito aspetto seducente, ma soprattutto il locale aveva sempre il tipico odore di mandarino e rhum, quell’odore le era mancato tantissimo, ora si sentiva a casa.

“allora? Perché sei tornata?” le chiese Nojiko interrompendo i suoi pensieri

“mi mancava casa mia” disse speranzosa che la sorella le credesse, cose che non fece, la conosceva troppo bene

“Nami? sicura?”

“certo! Perché mai sarei tornata altrimenti?!”

“bhè...fino qualche tempo fa non avevi la minima intenzione di tornare...e Mihawk? Lui come mai non è con te?”

Quando senti pronunciare quel nome dalla sorella quel piccolo bagliore di felicità che si vedeva nei suoi occhi scomparve e abbassò la testa, la sorella comprese allora che il suo ritorno era dovuto a lui, lei si avvicinò e l’abbracciò

“cosa è successo? Dai racconta?” le disse mentre si mettevano a sedere

Nami la guardò e stringendo la stoffa della gonna iniziò a raccontarle

“ti avevo detto che lui apparteneva ad una famiglia di politici li in argentina, ricordi?”

“si, melo avevi detto”

“essendo un punto fondamentale della società, lui aveva una promessa sposa...” Nojiko la guardò stupida

“da quanto lo sapeva lui?”

“da sempre...” le rispose Nami sospirando

“ e tu? Lo sapevi?”

Nami non le rispose, guardò altrove

“Nami? rispondimi”

“inizialmente no...poi melo rivelò...ma...” delle lacrime iniziarono a scenderle dal viso, Nojiko le strinse la mano

“ma...mi aveva detto che non l’avrebbe sposata...melo aveva giurato...sigh...ci ho creduto...lo amavo come potevo non credergli...ed invece una settimana fa...sigh...per caso sono venuta a conoscenza che il matrimonio si sarebbe tenuto il 9 giugno, cioè ieri! Non ho retto son andata da lui e glielo chiesto...sigh...e lui mi ha detto che melo avrebbe detto! Che anche se si sposava amava me!...sigh! mi ha detto che la nostra relazione non sarebbe finita! Praticamente mi ha chiesto di diventare la sua amante! Sigh...gli ho detto di no! gli ho ricordato che mi aveva promesso che non si sarebbe sposato con quella! E lui...sigh...mi ha detto che non era possibile! Che se si fosse rifiutato sarebbe successo un casino!...sigh...mi ha illusa!...sigh...così sono corsa via...ho fatto le valige e sono tornata qui!...sigh...!”

Nami scoppiò in un pianto liberatorio, Nojiko l’abbraccio, non voleva vedere la sorella in quello stato

“dai sorellina...ora sei a casa, quell’uomo non ti farà più soffrire! Vedrai ora andrà tutto bene, ti rifarai una vita e anche un nuovo amore”

“NO! io non credo più nell’amore! L’amore per me è morto!”  disse disperata

Nojiko la guardò preoccupata

“Nami...non dire così”

“non crederò più a nessun’uomo! Sono tutti dei bugiardi!”

Detto questo si alzò e prese la valigia e si incamminò verso le scale che portavano al piano superiore dove si trovava la loro abitazione

“vado nella mia stanza, ci vediamo dopo” detto questo Sali le scale

Nojiko la guardava preoccupata.

 

Arrivò l’ora di cena e Nojiko iniziò a preparare il locale, che da li a poco tempo sarebbe stato pieno.

“sera bella signorina” Nojiko si girò e salutò il ragazzo appena entrato

“ciao Ace, come mai così presto?”

“sono venuto a dare una mano al mio capo no!?” disse facendole l’occhiolino

Nojiko gli sorrise

“bene,allora aiutami a spostare i tavoli, penso che questa sera ci sarà un spettacolo unico” disse sorridente

“come mai?” chiese curioso

“oh! Lo scoprirai tra breve”

Così si misero a lavoro.

Ace era il cameriere del locale, Nojiko lo aveva assunto perché i clienti con le cameriere erano troppo audaci, quindi un cameriere maschio era perfetto, poi Ace le piaceva era un bellissimo ragazzo, simpatico, però un po’ troppo provolone. Ad un tratto entrò un’altra persona nel locale.

“Yohoho! Sera capo!yohoho!”

“Brook! Sera! Mi servivi proprio tu!”

“ah si? Come mai? Yohoho!”

“sai suonare la chitarra acustica vero?”

“certo! Io suono qualsiasi strumento! Yohoho! Come mai!?”

“oh lo vedrai!” disse ridendo

“ ma che ha stasera? Yohoho!” chiese Brook ad Ace

“non lo so...glielo ho chiesto ma non mi ha voluto dire niente”

“bene, ora Brook vai a prepararti, tu Ace accogli i clienti come sempre ok?mentre io vado un attimo su!”

I due annuirono, Nojiko corse su, andò da Nami che era ancora chiusa nella sua stanza

“sorellina posso?”

“ si entra pure”

Nojiko aprì la porta

“dimmi?” le chiese Nami

Nojiko si appoggiò allo stipite della porta e le chiese

“non prendertela per quello che sto per dirti, ma ora tu sei tornata e non stai bene, perché stai soffrendo per Mihawk, ma non penserai di rimanere tutto il tempo qui dentro? Vero?!”

Nami la guardò, la capiva ma non le andava di fare nulla

“e se anche fosse?”

“devi trovare lavoro! Almeno di distrarrai!”

“e tu pensi che sia facile?? chi prenderebbe una ragazza come me a lavorare!?”

“oh! Molte persone...ma io avevo in mente altro” gli disse Nojiko con un sorriso calcolatore stampato in faccia

Nami la guardò non capendo

“che cosa hai mente sorellona?” le chiese dubbiosa

“bhè mettiti il tuo vestito da flamenco e scendi...e poi vedrai” detto questo uscì dalla stanza lasciando Nami confusa.

 

FINE PRIMO CAP^^

Le parti in spagnolo le ho tradotte con google quindi mi scuso se ci sn degli errori ^^                

Cmq ringrazio tnt di cuore Rolo che mi aiuta ^^

E grazie e tutti quelli che seguono le mie storie ^^

Prometto che piano le finisco tutte XD

 

 

   
 
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